ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00303

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 11 del 05/06/2018
Trasformazioni
Trasformato il 22/10/2018 in 3/00258
Firmatari
Primo firmatario: SILVESTRONI MARCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 21/05/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 21/05/2018
Stato iter:
22/10/2018
Fasi iter:

TRASFORMA IL 22/10/2018

TRASFORMATO IL 22/10/2018

CONCLUSO IL 22/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00303
presentato da
SILVESTRONI Marco
testo di
Martedì 5 giugno 2018, seduta n. 11

   SILVESTRONI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   nel Lazio dal 2016 al 2017 l'aumento di detenuti è stato calcolato in 108 unità; il sovraffollamento nei 14 istituti penitenziari del Lazio, dove al 31 dicembre 2017 sono stati contati 6.237 detenuti rispetto a una capienza regolamentare di 5.258 unità, è diventato una questione di sicurezza;

   il bilancio delle aggressioni negli istituti penitenziari risulta direttamente proporzionale al sovraffollamento, e, in particolare, preoccupa il sovraffollamento negli istituti di: Viterbo (+176); Cassino (+121); Frosinone (+76); Civitavecchia (+62); Rebibbia (+53 per la sezione femminile); Rebibbia (+250); Regina Coeli (+318); Velletri (+139), Latina (+ 51), Rieti (+69);

   le ragioni di tale situazione, così come nel resto delle carceri italiane, sono da ricercarsi, oltre che nel sovraffollamento, principalmente nell'inadeguatezza delle strutture e nella ormai cronica carenza di personale della polizia penitenziaria;

   a Velletri, come anche a Roma, gli istituti penitenziari sono ormai prossimi al collasso e la situazione lavorativa degli agenti di polizia penitenziaria è diventata inaccettabile, come confermato anche dagli ultimi fatti di cronaca relativi alle continue aggressioni a danno degli agenti;

   i più colpiti da questa situazione emergenziale, oltre gli agenti di polizia penitenziaria, sono i pochi addetti impiegati nelle carceri, gli educatori e gli psicologi, continuamente sotto pressione e che rischiano la propria incolumità personale;

   nel carcere di Velletri, addirittura, a causa della carenza di personale non si è potuto provvedere all'apertura di un nuovo padiglione appena completato;

   la legge 15 dicembre 1990, n. 395, ha istituito il Corpo di polizia penitenziaria, che svolge compiti di polizia giudiziaria, pubblica sicurezza e gestione delle persone sottoposte a provvedimenti di restrizione o limitazione della libertà personale, partecipa al mantenimento dell'ordine pubblico e adempie attività di polizia giudiziaria e pubblica sicurezza anche al di fuori dell'ambiente penitenziario;

   il quadro normativo sinteticamente descritto assegna al personale della polizia penitenziaria funzioni ben più ampie di quelle di sicurezza dei centri detentivi; addirittura il personale viene a volte impiegato per garantire la sicurezza dei varchi dei palazzi di giustizia, sottraendo il poco personale alla sicurezza delle carceri –:

   se sia a conoscenza dei fatti esposti, specie in relazione agli atti posti in essere in danno al personale della polizia penitenziaria;

   quali iniziative ritenga di adottare, al fine di garantire negli istituti penitenziari un'adeguata dotazione di agenti di polizia penitenziaria, con priorità per le carceri del Lazio di Velletri e Rebibbia;

   in che modo intenda intervenire per tamponare nell'immediato il problema legato alla carenza di agenti di polizia penitenziaria e per prevenire il verificarsi di eventi tragici.
(4-00303)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza pubblica

personale carcerario

stabilimento penitenziario