ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02329

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 523 del 14/06/2021
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/05712
Abbinamenti
Atto 3/02328 abbinato in data 15/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: MORRONE JACOPO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 14/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 14/06/2021
RAFFAELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 14/06/2021
BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER 14/06/2021
CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 14/06/2021
GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 14/06/2021
GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 14/06/2021
LIUNI MARZIO LEGA - SALVINI PREMIER 14/06/2021
LOLINI MARIO LEGA - SALVINI PREMIER 14/06/2021
LOSS MARTINA LEGA - SALVINI PREMIER 14/06/2021
MANZATO FRANCO LEGA - SALVINI PREMIER 14/06/2021
TARANTINO LEONARDO LEGA - SALVINI PREMIER 14/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 14/06/2021
Stato iter:
15/06/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/06/2021
Resoconto CENTINAIO GIAN MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI)
 
REPLICA 15/06/2021
Resoconto MORRONE JACOPO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/06/2021

DISCUSSIONE IL 15/06/2021

SVOLTO IL 15/06/2021

CONCLUSO IL 15/06/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02329
presentato da
MORRONE Jacopo
testo presentato
Lunedì 14 giugno 2021
modificato
Martedì 15 giugno 2021, seduta n. 524

   MORRONE, VIVIANI, RAFFAELLI, BUBISUTTI, CAVANDOLI, GASTALDI, GOLINELLI, LIUNI, LOLINI, LOSS, MANZATO e TARANTINO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   a metà marzo e durante i primi giorni del mese di aprile 2021, in alcune zone dell'Emilia-Romagna, in particolare, nelle province di Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Ferrara e Modena — zone a vocazione frutticola —, si sono registrate forti gelate, con temperature che sono arrivate a –6 gradi, che hanno danneggiato le drupacee, anche in modo irreparabile; in alcune zone si è arrivati addirittura a danni fino al 100 per cento della coltivazione;
   le gelate tardive hanno interessato circa 5.000 ettari di albicocchi, 3.500 ettari di susini e circa 10.000 ettari di alberi di pesche e nettarine e più di 1.800 ettari di superficie a ciliegio, ma anche filari di pere, mele e kiwi, causando alle coltivazioni in avanzato stato di vegetazione e fioritura — momento in cui sono particolarmente sensibili al freddo — la caduta di fiori di albicocco, bruciati dal gelo, nonché gli ovari dei fiori di pesco e susini compromessi in modo irreparabile;
   è innegabile che i cambiamenti climatici in atto stanno modificando le stagioni e quindi il rischio è di ritrovarsi ogni anno a dover affrontare temperature fuori stagione, con alternanza tra giorni con temperature sopra la media, seguiti da giorni sotto la media con gelate e, in alcuni casi, nevicate fuori tempo, che, come conseguenza, portano alla rovina di interi raccolti; per gli agricoltori perdere il raccolto vuol dire perdere reddito;
   ancora è presto per fare una conta precisa dei danni per quest'annata, ma sicuramente ci si trova, purtroppo, nell'identica situazione della primavera del 2020 quando si sono registrate gelate tardive e brinate notturne che hanno causato danni al settore frutticolo della regione Emilia-Romagna stimate in circa 400 milioni di euro;
   l'articolo 222-bis del cosiddetto «decreto rilancio» ha incrementato di 20 milioni di euro per il 2020 il Fondo di solidarietà nazionale per le imprese agricole ubicate nei territori che hanno subito danni in conseguenza delle eccezionali gelate occorse nel periodo marzo-aprile 2020 e per le produzioni per le quali non hanno sottoscritto polizze assicurative agevolate, al fine di accedere agli interventi previsti per favorire la ripresa dell'attività economica e produttiva;
   risulta agli interroganti che le risorse stanziate dal decreto-legge «ristori», anche se insufficienti, non siano state ancora liquidate e i danni derivanti da queste nuove gelate, occorse sempre nelle medesime zone, rischiano di sommarsi a quelli del 2020;
   alcuni agricoltori delle zone interessate sono riusciti a limitare parzialmente i danni, utilizzando i sistemi antigelo, ma si sono purtroppo rivelati appena sufficienti per un quinto dell'estensione delle aziende; altri che avevano appena rinnovato o stipulato le assicurazioni si trovano nella condizione di non poter usufruire della copertura assicurativa in quanto queste assicurazioni si attiveranno dopo 12 giorni dalla sottoscrizione;
   gli agricoltori lamentano la mancanza e l'inefficacia degli strumenti a difesa delle produzioni agricole. A parere degli interroganti sarebbe necessaria una riforma del sistema assicurativo agricolo perché non più adeguato e con franchigie troppo elevate, per cui gli agricoltori preferiscono non assicurarsi perché non è più conveniente –:
   se non ritenga, per quanto di competenza, di adottare iniziative normative per l'estensione anche al 2021, con conseguente adeguato incremento, delle disposizioni previste dall'articolo 222-bis del decreto-legge n. 34 del 2020, cosiddetto «decreto-legge rilancio», al fine di un giusto ristoro alle imprese agricole emiliano-romagnole danneggiate da questi eventi eccezionali, nonché per prevedere una riforma del sistema assicurativo agricolo che renda l'assicurarsi un vantaggio per gli agricoltori e non un ulteriore aggravio di spesa;
   se intenda chiarire le tempistiche per l'adozione del piano di riparto delle somme da prelevarsi dal Fondo di solidarietà nazionale e da trasferire alle regioni, come previsto dal decreto legislativo n. 102 del 2004. (3-02329)