ATTO SENATO

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03160

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 366 del 16/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: AUGELLO ANDREA
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 16/12/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 16/12/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 18/03/2015
Stato iter:
18/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/03/2015
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 18/03/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 18/03/2015

CONCLUSO IL 18/03/2015

Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-03160
presentata da
ANDREA AUGELLO
martedì 16 dicembre 2014, seduta n.366

AUGELLO - Al Ministro dell'interno - Premesso che, per quanto risulta all'interrogante:

la recente inchiesta su "mafia capitale", che avrebbe portato alla luce l'esistenza di un articolato sodalizio criminale con al vertice i signori Carminati e Buzzi, ha aperto un dibattito sull'opportunità di commissariare o meno l'amministrazione capitolina, dopo le gravi accuse mosse dalla Procura di Roma a consiglieri e amministratori in carica oltre che ad un certo numero di dirigenti;

la competente Prefettura sta procedendo all'accesso agli atti al fine di accertare il livello di inquinamento mafioso presente nell'attuale amministrazione;

il sindaco in carica sostiene di essere stato un baluardo contro l'infiltrazione mafiosa dal momento della sua elezione;

non è certo per pregiudizio politico che l'interrogante intende mettere in discussione l'autocertificata condotta antimafiosa del sindaco Marino;

il problema è che ci sarebbero fatti obiettivi, evidenti, indiscutibili che documenterebbero come, dall'elezione dell'attuale sindaco ad oggi, gli affari del presunto sodalizio mafioso abbiano prosperato grazie ad una serie di decisioni e nomine adottate dalla nuova amministrazione;

prescindendo dagli episodi minori, ci sarebbero almeno 15 fatti che dimostrerebbero come il sindaco Marino sia stato del tutto inerme di fronte alla conquista di nuovi spazi da parte del sodalizio criminale, stabilendo una continuità in negativo con l'amministrazione Alemanno;

è convinzione dell'interrogante che Marino non sia stato consapevole degli errori che stava commettendo, ma non esiste alcuna seria ipotesi che la sua amministrazione abbia contrastato o anche solo infastidito "mafia capitale";

tali circostanze sarebbero confermate da almeno 15 diversi episodi che attesterebbero la credibilità e la forza del sodalizio criminale fin dall'avvento della Giunta Marino;

nel maggio 2013, Marino avrebbe ricevuto dalla cooperativa "29 Giugno" due finanziamenti, per un totale di 30.000 euro, per la sua campagna elettorale;

poco dopo si sarebbe recato in vista presso la sede della 29 Giugno, dove avrebbe espresso apprezzamento per la cooperativa, si sarebbe impegnato a ripristinare i fondi per la cooperazione tagliati da Alemanno e avrebbe promesso di donare alla cooperativa di Buzzi il suo primo stipendio da sindaco. In quell'occasione sarebbe stata scattata la foto in cui conversa con Buzzi ed il vice sindaco Nieri;

dopo le elezioni, Marino nomina assessore per la casa Ozzimo, ritenuto dagli inquirenti collegato a mafia capitale;

nella fase di formazione della nuova amministrazione, Marino nomina al vertice dell'autorità comunale per la lotta alla corruzione e per la trasparenza degli appalti il dottor Politano, ritenuto dagli inquirenti collegato a mafia capitale;

il Consiglio comunale di Roma nomina presidente Mirko Coratti, ritenuto dagli inquirenti collegato a mafia capitale. Anche se la nomina è una prerogativa del Consiglio, è difficile credere che la maggioranza non abbia chiesto un assenso preventivo del sindaco;

contestualmente vengono formate le Commissioni e la presidenza della Commissione Affari sociali, incaricata di svolgere le funzioni di controllo della Giunta in materia di gestione dei servizi sociali, viene affidata al consigliere Erica Battaglia, dipendente di un consorzio amministrato da Buzzi;

alla fine del 2013 scoppia l'emergenza rifiuti, con le famose foto dei maiali che fanno il giro del mondo: 5 milioni di euro sarebbero stati destinati alle cooperative di Buzzi per ripulire la città;

le cooperative di Buzzi avrebbero ricevuto un finanziamento straordinario per le pulizie, per 3 settimane, nelle stazioni delle metropolitane;

il 31 gennaio 2014, il primo atto del nuovo amministratore delegato dell'Azienda municipale ambiente (Ama) ma nominato dal sindaco Marino, dottor Fortini, è l'adozione in consiglio d'amministrazione del piano anticorruzione: responsabile della trasparenza e della lotta alla corruzione viene nominato il dottor Fiscon, oggi indagato per aver favorito nelle gare il presunto sodalizio mafioso;

con il bando SPRAR i rifugiati accolti a Roma aumentano da 250 a 3.000 unità, secondo gli inquirenti grazie ai buoni uffici dell'indagato Luca Odevaine. Il Campidoglio partecipa al bando per un importo complessivo che supera i 45 milioni e tra i destinatari delle risorse c'è il consorzio "Eriches", legato a Buzzi, che si aggiudica la gestione di quasi 500 ospiti ad un costo di 35 euro al giorno;

nel maggio 2014 Buzzi si sarebbe aggiudicato l'appalto per la manutenzione delle ville storiche, del valore di circa un milione di euro;

il 19 maggio, con ordine di servizio n. 29, viene applicata la deliberazione del 14 maggio 2014 del consiglio d'amministrazione dell'Ama, gestione Marino, relativo alla macrostruttura aziendale. Le Direzioni vengono ridotte da 10 a 3: un direttore generale, un amministrativo e un corporate. In pratica tutto viene messo sotto il controllo del dottor Fiscon, direttore generale con deleghe su Patrimonio, Impianti e logistica, Acquisti, Cimiteri e Risorse umane, e della dottoressa Anelli, con deleghe al Bilancio, Controllo gestione, Personale, Tariffa rifiuti e Controllo gestione. Fiscon e Anelli sono considerati dagli inquirenti sotto il controllo del sodalizio criminale di mafia capitale;

esplode il caso della Multiservizi, quando l'assessore Cattoi decide di sottrarre a questa società la pulizia e la manutenzione delle scuole, varando una convenzione Consip con Cns: il valore dell'appalto è di 48 milioni di euro e all'interno di Cns ci sono le solite cooperative di Buzzi. Soltanto le proteste e le mobilitazioni del personale della Multiservizi, minacciato dall'assenza di una clausola di salvaguardia dei posti di lavoro nel nuovo contratto, costringe Marino e la Cattoi a tornare sui loro passi;

il 24 ottobre 2014 la Giunta Marino delibera la concessione alla 29 giugno dell'immobile di via Pomona: il canone commerciale valutato dagli uffici del Comune dovrebbe essere di 70.000 euro all'anno, ma alla cooperativa sarebbe stato riconosciuto lo sconto, riducendolo a 15.000 euro. Secondo gli inquirenti la delibera sarebbe stata modificata con un emendamento, che avrebbe consentito alla cooperativa di acquistare il medesimo immobile con uno sconto del 40 per cento e con la riduzione da 5 a 3 anni del requisito minimo di decorrenza dalla stipula del contratto di affitto. Questo ed altri emendamenti sarebbero stati realizzati attraverso l'interessamento di un'impiegata comunale, tale Dina Paone, che avrebbe ottenuto in cambio l'assunzione della figlia presso l'università "Roma Tre", dove la 29 Giugno svolge attività di manutenzione dell'immobile, portierato e pulizia. La Paone lavora nello staff dell'assessore Ozzimo ed il suo emendamento sarebbe stato presentato nella Commissione Patrimonio, presieduta dal consigliere Pedetti;

l'assessore per i servizi sociali Cutini, "defenestrata" dalla Giunta dopo l'inchiesta su mafia capitale, avrebbe rivelato che Marino avrebbe tentato di sostituirla con Ozzimo, indagato per presunte complicità col sodalizio criminale, promettendole "altro" il giorno prima degli arresti di Carminati e dei suoi complici;

considerato che:

a prescindere dalle responsabilità penali della Giunta Alemanno e della successiva amministrazione, sulle quali spetta alla magistratura procedere ad un approfondimento sviluppando l'inchiesta, è evidente che il presunto sodalizio mafioso avrebbe dimostrato grandi capacità di adattamento, assumendo il controllo di posizioni chiave nel passaggio tra le due Giunte;

dalle intercettazioni rese note dalla stampa, risulterebbe chiaro il tentativo di favorire nella competizione elettorale Alemanno, ma dopo la vittoria del centrosinistra è però altrettanto evidente la soddisfazione di Buzzi nel comunicare i progressi dell'organizzazione nell'era Marino: il nuovo sindaco, una volta insediato, non sarebbe mai considerato un intralcio, né una risorsa. Semplicemente l'organizzazione si limita a circondarlo senza incontrare alcuna resistenza;

senza l'intervento della magistratura, la cosiddetta mafia capitale avrebbe proseguito indisturbata il saccheggio del Campidoglio, continuando a migliorare le sue posizioni rispetto all'epoca di Alemanno,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo intenda verificare che tutte le circostanze richiamate siano già note ai commissari nominati dal Prefetto e se intendano approfondirle;

se ritenga che la presenza di un così elevato numero di dirigenti e amministratori non indagati nella Giunta Marino, ma artefici di scelte amministrative che avrebbero comunque favorito o tentato di favorire decisioni auspicate ed attese dal sodalizio criminale, testimoni un inquinamento ambientale e politico a tutt'oggi esistente, che indebolisce la credibilità dell'istituzione e la possibilità di riportare il Comune alla legalità e ad un minimo di efficienza amministrativa;

quali siano le procedure comunemente adottate nelle altre amministrazioni quando si registri tra i consiglieri la presenza di indagati per reati di mafia;

quali siano gli orientamenti assunti in precedenza dal Ministero in situazioni paragonabili a quella di Roma capitale.

(4-03160)

Atto Senato

Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 077
all'Interrogazione 4-03160

Risposta. - Si risponde congiuntamente alle interrogazioni 4-03160 e 4-03477.

Nella prima, l'interrogante ha illustrato una serie di elementi fattuali che deporrebbero per una presunta inerzia e cedevolezza dell'attuale amministrazione capitolina nei confronti del sodalizio criminale "Mafia capitale" dedito all'illecita aggiudicazione di numerosi appalti pubblici, come emerso dall'operazione denominata "Mondo di mezzo" realizzata dal R.O.S. dell'Arma dei carabinieri con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. Con la seconda, ha posto l'accento su alcune asserite anomalie della procedura dl acquisizione in locazione, da parte della medesima amministrazione comunale, di un immobile nella zona di Ostia lido, per le esigenze logistiche del XII gruppo della Polizia municipale.

In relazione ai fatti viene chiesto al Ministro se ne sia stato informato il prefetto di Roma e se siano stati effettuati mirati approfondimenti da parte della commissione di accesso nominata dal medesimo. Inoltre, con la prima interrogazione, viene chiesto "quali siano gli orientamenti assunti in precedenza dal Ministero in situazioni paragonabili a quella di Roma capitale".

Come è noto, la situazione creatasi nel Comune capitolino a seguito dell'operazione "Mondo di mezzo" e delle misure cautelari disposte, nel suo ambito, dal giudice delle indagini preliminari ha determinato l'immediata attivazione dei presidi di legalità previsti dalla normativa vigente con la nomina di un'apposita commissione di accesso, il cui mandato terminerà il 15 marzo 2015, salvo che ne sia disposta la proroga, come avvenuto in altri casi di particolare complessità.

Gli accertamenti di cui si fa carico la commissione sono ad ampio raggio, volti a conseguire la più ampia e fedele rappresentazione di qualunque fatto che possa ritenersi sintomatico di collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata, sia che riguardi la compagine politica capitolina sia che si riferisca alla relativa struttura amministrativa.

Attesa la rilevante delicatezza della materia, in nessun caso un'eventuale proposta sanzionatoria ha mai prescisso dalle conclusioni della commissione di accesso e dalla conseguente valutazione da parte del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica a supporto della proposta prefettizia.

Si fa presente, infine, che la propedeutica attività ispettiva è ancora in fase di espletamento ed è coperta dalla necessaria riservatezza.

BOCCI GIANPIERO Sottosegretario di Stato per l'interno

12/03/2015

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mafia

lotta contro la criminalita'

moralita' della vita economica