ATTO SENATO

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02239

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 248 del 27/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: DE PETRIS LOREDANA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA'
Data firma: 27/05/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BAROZZINO GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA' 27/05/2014
CERVELLINI MASSIMO SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA' 27/05/2014
DE CRISTOFARO PEPPE SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA' 27/05/2014
PETRAGLIA ALESSIA SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA' 27/05/2014
URAS LUCIANO SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA' 27/05/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27/05/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE delegato in data 03/06/2014
Stato iter:
09/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/10/2014
LANZETTA MARIA CARMELA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 09/10/2014

CONCLUSO IL 09/10/2014

Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02239
presentata da
LOREDANA DE PETRIS
martedì 27 maggio 2014, seduta n.248

DE PETRIS, BAROZZINO, CERVELLINI, DE CRISTOFARO, PETRAGLIA, URAS - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'interno - Premesso che:

il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, il 27 marzo 2014 è stato condannato in primo grado a 6 anni di reclusione con l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per abuso d'ufficio e falso, per la sua attività, in qualità di sindaco di Reggio Calabria, nell'ambito del cosiddetto processo "Fallara";

nelle ore immediatamente successive al diffondersi della notizia della condanna inflittagli da parte del tribunale di Reggio Calabria, Scopelliti ha annunciato la sua volontà di dimettersi in numerose interviste agli organi di informazione;

nonostante l'annuncio, le dimissioni di Scopelliti sono state effettivamente presentate solo un mese dopo, il 29 aprile 2014, e non ancora discusse, ad oggi, in Consiglio regionale, mentre il presidente ha continuato nel frattempo ad esercitare le sue funzioni;

Scopelliti è stato anche nominato il 30 luglio 2010 dal Governo Berlusconi (e riconfermato dai successivi Governi) commissario straordinario per il rientro del deficit sanitario della Regione Calabria, funzione dalla quale non risulta essersi dimesso né essere stato sostituito dal Governo;

Giuseppe Scopelliti si è candidato alle elezioni europee del 25 maggio 2014 nelle liste del NCD-UDC per l'Italia meridionale;

considerato che:

il Consiglio regionale della Calabria, che avrebbe dovuto sciogliersi a seguito delle dimissioni del presidente e consentire l'immediato ritorno alle urne da parte dei cittadini, è impegnato a prolungare con ogni mezzo la sua esistenza ed attività anche attraverso discutibili "pareri giuridici";

il decreto legislativo n. 235 del 2012 (Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità, cosiddetta legge Severino) all'art. 8 rubricato "Sospensione e decadenza di diritto per incandidabilità alle cariche regionali", comma 1, recita testualmente: "Sono sospesi di diritto dalle cariche indicate al comma 1 dell'articolo 7: a) coloro che hanno riportato una condanna non definitiva per uno dei delitti indicati all'articolo 10, comma 1, lettera a), b) e c)" e al comma 4: " A cura della cancelleria del tribunale o della segreteria del pubblico ministero i provvedimenti giudiziari che comportano la sospensione ai sensi del comma 1 sono comunicati al prefetto del capoluogo della Regione che ne dà immediata comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri il quale, sentiti il Ministro per gli affari regionali e il Ministro dell'interno, adotta il provvedimento che accerta la sospensione. Tale provvedimento è notificato, a cura del prefetto del capoluogo della Regione, al competente consiglio regionale per l'adozione dei conseguenti adempimenti di legge";

dall'insediamento di Scopelliti alla presidenza della Regione Calabria nel 2010 sono stati arrestati il consigliere regionale Antonio Rappoccio, eletto nella lista PRI-Scopelliti presidente, per voto di scambio e truffa, il consigliere regionale Santi Zappalà, eletto nella lista del PDL e condannato il 15 giugno 2011 dal giudice dell'udienza preliminare di Reggio Calabria a 4 anni di reclusione per corruzione elettorale aggravata dalle modalità mafiose, il consigliere regionale Francesco Morelli, eletto nelle liste del PDL nell'ambito di un'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Milano per presunti rapporti con la cosca della 'ndrangheta Valle Lampada;

numerosi altri consiglieri e candidati nelle liste a sostegno di Scopelliti sono, a quanto risulta agli interroganti, indagati o sono stati arrestati per reati altrettanto gravi negli ultimi 3 anni e mezzo,

si chiede di sapere:

se il Governo non ritenga urgente ed indispensabile la rimozione di Scopelliti da commissario straordinario per il rientro del deficit sanitario procedendo alla sua immediata sostituzione;

quali provvedimenti intenda adottare per garantire il pieno rispetto delle norme ed il ritorno al voto così come la legge prevede.

(4-02239)

Atto Senato

Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 058
all'Interrogazione 4-02239

Risposta. - Il Tribunale di Reggio Calabria, con sentenza emanata il 27 marzo 2014, ha condannato il signor Giuseppe Scopelliti alla pena di 6 anni di reclusione e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per i reati di falso in atto pubblico (art. 479 del codice penale) e di abuso d'ufficio (art. 323).

Acquisito anche l'assenso del Ministro dell'interno, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 30 aprile 2014, adottato ai sensi dell'articolo 8, comma 1, del decreto legislativo n. 235 del 2012, è stata accertata la sospensione, con decorrenza dal 27 marzo 2014, di Scopelliti dalla carica di presidente della Giunta regionale e consigliere della Regione Calabria.

Nella medesima data del 30 aprile 2014, il decreto citato è stato trasmesso all'Ufficio territoriale del Governo di Catanzaro, per la notifica all'interessato ed al Consiglio regionale. La notifica è stata poi effettuata da parte dell'Ufficio territoriale del Governo di Catanzaro il 9 maggio. Il 14 maggio, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri è stato inoltre trasmesso alla Gazzetta Ufficiale per la pubblicazione.

Nel frattempo, in data 29 aprile 2014, Scopelliti ha formalmente rassegnato le proprie irrevocabili dimissioni dalla carica di presidente della Giunta regionale, depositate presso la presidenza del Consiglio regionale il giorno seguente. Il 3 giugno è stato convocato il Consiglio regionale in merito alle dimissioni del presidente della Giunta e all'automatico scioglimento dell'assemblea elettiva regionale.

A seguito dello scioglimento del Consiglio regionale, lo statuto della Calabria prevede la prorogatio degli organi regionali all'art. 18, comma 2, sancendo che "fino a quando non siano completate le operazioni di proclamazione degli eletti sono prorogati i poteri del precedente consiglio", il quale dovrà deliberare esclusivamente per circostanze straordinarie e di urgenza, nei limiti così individuati dalla sentenza della Corte costituzionale n. 68 del 2010. Prevede, altresì, che la giunta regionale rimanga in carica fino alla proclamazione del nuovo presidente (art. 33, comma 7).

Per quanto riguarda il sistema elettorale, con legge regionale n. 8 del 2014, sono state apportate modifiche alla legge elettorale per la Regione Calabria. Il Consiglio dei ministri, nella seduta del 10 luglio 2014, ha sollevato la questione di legittimità costituzionale nei confronti della legge per taluni profili di possibile incostituzionalità in materia di soglia di sbarramento per le liste regionali e di innalzamento del premio di maggioranza.

Stante la delicatezza della materia e delle imminenti elezioni regionali, a fronte delle dimissioni del presidente della Giunta regionale, lo stesso Consiglio dei ministri ha ritenuto che ricorrano i requisiti per l'applicazione dell'art. 35 della legge n. 87 del 1953, così come modificato dall'art. 9, comma 4, della legge n. 131 del 2003, in considerazione del fatto che un'eventuale illegittimità delle disposizioni impugnate comporterebbe l'annullamento del risultato elettorale.

In merito alle funzioni di commissario ad acta per il rientro dal disavanzo sanitario regionale che, in ragione delle proprie funzioni di presidente della Regione, il signor Scopelliti ricopre, a seguito di apposita delibera del Consiglio dei ministri, in armonia con la vigente disciplina in materia di piani di rientro regionali, ai sensi dell'art. 2, comma 84-bis, della legge n. 191 del 2009, introdotto dal decreto-legge n. 174 del 2012, in caso di dimissioni volontarie o impedimento del presidente della Regione, è prevista la nomina da parte del Consiglio dei ministri di un nuovo commissario fino all'insediamento del successivo presidente o la cessazione dell'impedimento.

Con nota 23 maggio 2014, il Dipartimento per gli affari regionali, le autonomie e lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri ha provveduto a comunicare ai competenti Ministeri dell'economia e finanze e della salute l'avvenuta emanazione del citato decreto 30 aprile 2014 di sospensione, al fine di favorire l'avvio istruttorio degli atti finalizzati alla nomina di un nuovo commissario ad acta, ai sensi del citato articolo 2, comma 84-bis, della legge n. 191 del 2009.

Si è appreso, inoltre, che l'Avvocatura distrettuale dello Stato di Catanzaro, con parere in data 1° luglio 2014, si è espressa nel senso che l'ex presidente della Giunta regionale non possa esercitare le funzioni di commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario in conseguenza del provvedimento di sospensione dalla carica e, comunque, dal momento delle successive dimissioni.

Sono in corso da parte dei competenti Ministeri le attività propedeutiche a dare attuazione al citato articolo 2, comma 84-bis, della legge n. 191 del 2009.

LANZETTA MARIA CARMELA Ministro per gli affari regionali e le autonomie

08/08/2014

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