ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI DIBATTITO 8/00057

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: del 15/05/2014
Risoluzione conclusiva di dibattito su
Atto numero: 7/00292
Atto numero: 7/00349
Firmatari
Primo firmatario: FAENZI MONICA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 15/05/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2014
AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2014
ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2014
ANZALDI MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2014
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2014
CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/05/2014
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2014
COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2014
COVELLO STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2014
DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2014
DI STEFANO FABRIZIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/05/2014
FERRARI ALAN PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2014
FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2014
GALLO RICCARDO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/05/2014
MARROCU SIRO PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2014
MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2014
PALMA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2014
RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/05/2014
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2014
TARICCO MINO PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2014
TENTORI VERONICA PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2014
TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2014
VALIANTE SIMONE PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2014
VENITTELLI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2014
ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 15/05/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
15/05/2014
Fasi iter:

COLLEGA (RISCON) IL 15/05/2014

APPROVATO IL 15/05/2014

CONCLUSO IL 15/05/2014

Atto Camera

Risoluzione conclusiva 8-00057
presentato da
FAENZI Monica
testo di
Giovedì 15 maggio 2014 in Commissione XIII (Agricoltura)

Risoluzioni 7-00292 Faenzi e 7-00349 Oliverio: Iniziative a sostegno del settore del tabacco.

RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione,
   premesso che:
    la filiera del tabacco si trova ad affrontare un insieme di criticità che potrebbero modificare le caratteristiche strutturali del settore e la geografia della produzione;
    in particolare, le nuove regolamentazioni europee relative al settore del tabacco, secondo quanto emerge dal XVI Rapporto Nomisma presentato lo scorso luglio, rischiano di penalizzare profondamente la produzione nazionale del tabacco e l'intera filiera italiana ad essa collegata, con inevitabili e negative ripercussioni sia sul piano occupazionale, per un comparto che coinvolge circa 190 mila addetti, sia sul versante delle entrate fiscali, considerato che tra IVA e accise, l'incasso dell'erario relativo all'anno 2012 è stato pari a 14,2 miliardi di euro;
    sul fronte della produzione agricola, le superfici coltivate a tabacco in Italia sono scese nel 2012 di un terzo rispetto al 2011 (fino a circa 15 mila ettari), mentre la produzione è calata del 27 per cento (a circa 51 mila tonnellate), proseguendo in un trend negativo che ha caratterizzato l'ultimo decennio 2002-2012, con una contrazione delle superfici investite e della produzione di circa il 60 per cento e del numero di produttori di oltre l'86 per cento; si caratterizza per un andamento negativo anche la complessiva produzione dell'Unione europea, che tuttavia non è in grado di soddisfare i bisogni dell'industria manifatturiera; l'Unione rappresenta anzi la più grande area di importazione a livello mondiale;
    sull'andamento della produzione ha inciso la progressiva riduzione del sostegno alla coltura impressa dalla Politica agricola comune (PAC); quello del tabacco greggio, per esempio, è stato l'unico comparto in cui il valore dei titoli per i pagamenti disaccoppiati agli agricoltori è stato tagliato, nel 2010, del 50 per cento, per un importo che supera i 150 milioni di euro;
    alla riduzione degli aiuti i Paesi membri dell'Unione hanno risposto in modo molto differenziato: con una riduzione della produzione in Italia, Bulgaria, Ungheria e Francia; con un aumento in Polonia e con una produzione stabile in Grecia e Spagna (secondo le stime di Advisory Group on Tobacco);
    il diverso andamento registrato tra paesi è legato, oltre a fattori di contesto, anche alle scelte strategiche degli Stati circa il mantenimento o la riconversione della coltura e al quadro di applicazione dell'intervento pubblico, sostanzialmente eterogeneo non solo riguardo al primo pilastro della PAC (in base alle opzioni previste dalla riforma del 2004 dell'OCM), ma anche riguardo al secondo pilastro (in merito all'attivazione di misure specifiche per il tabacco nell'ambito dei programmi di sviluppo rurale delle regioni tradizionalmente vocate, dove è confluito il 50 per cento delle risorse precedentemente accoppiate al tabacco);
    oggi, la prospettiva di un ulteriore riduzione del sostegno alla coltura del tabacco nell'ambito della recente riforma della PAC, sta di fatto scoraggiando i tabacchicoltori italiani dall'investire su una coltivazione dagli elevati costi di produzione, legati peraltro ad un significativo utilizzo della manodopera, nonostante l'importanza strategica che il comparto riveste per il mantenimento di intere economie locali;
    il comparto è infatti l'unico escluso nella nuova PAC 2014-2020 da qualsiasi tipo di sostegno specifico, sia tra i pagamenti diretti, che nell'ambito dell'organizzazione comune di mercato (OCM); si tratta di decisioni che sembrano ingiustificate e riconducibili piuttosto ad una visione denigratoria e ideologica che mette in relazione la produzione agricola con i consumi di prodotti finiti in un dato territorio;
    anche la dinamica dei prezzi, la razionalizzazione di alcune fasi della filiera per limitare quanto più possibile le intermediazioni, nonché la rivisitazione della direttiva europea di regolamentazione del tabacco proposta dalla Commissione europea a dicembre 2012 (COM(2012)788 def.) potrebbero contribuire a modificare le caratteristiche strutturali del settore e la geografia della produzione;
    in Italia, come pure in altri Paesi, è stata particolarmente utilizzata sinora la misura di cui all'articolo 68 del regolamento (CE) n. 73/2009 (aiuto accoppiato a favore della qualità del tabacco), che potrà essere utilizzata anche per la campagna aggiuntiva del 2014; sebbene non rappresenti una soluzione al problema della sostenibilità della coltura, tale strumento consente al comparto di disporre quanto meno di un margine temporale maggiore per provare a riorganizzarsi;
    il decreto ministeriale 7 marzo 2014, n. 2365 – che modifica il decreto ministeriale 29 luglio 2009 – ha in particolare assicurato al settore per il periodo transitorio un maggior supporto alle produzioni che rispettano le condizioni e i requisiti qualitativi. Esso prevede un sostegno erogato sotto forma di pagamenti supplementari per la qualità, a favore dei produttori che consegnano tabacco ad un'impresa di prima trasformazione, sulla base di un contratto di coltivazione. Il quantitativo ammesso al sostegno è risultato pari a 50,4 milioni di tonnellate, il 97 per cento della produzione complessiva;
    ad oggi, inoltre, intese e accordi di programma e di fornitura hanno interessato le principali manifatture e gruppi internazionali operanti in Italia, incoraggiando una maggiore aggregazione e organizzazione tra i tabacchicoltori e una accresciuta integrazione di filiera. Tuttavia, l'esclusione del tabacco dalla lista delle colture ammissibili al sostegno accoppiato nell'ambito della futura PAC, da un lato, e il processo di convergenza interna dei titoli a più alto valore ad ettaro che i Paesi dovranno intraprendere a partire dal 2015, dall'altro lato, determineranno chiaramente la cessazione del vincolo produttivo (essendo considerata ammissibile al pagamento base qualsiasi superficie agricola dell'azienda utilizzata per un'attività agricola) e la riduzione del sostegno per il comparto. che rimarrà legato al solo valore del titolo, al più incrementato degli importi di cui all'articolo 68;
    la risoluzione approvata nel corso della scorsa legislatura dalla Commissione agricoltura della Camera dei deputati, in uno spirito di condivisione generale, che impegnava il Governo ad intervenire in ambito nazionale, per favorire l'incremento dei processi produttivi e tutelare i livelli occupazionali delle aziende di tabacco, e in sede comunitaria, nella definizione della nuova politica agricola comune (PAC) e in particolare delle misure per incrementare i contributi previsti per lo sviluppo rurale, ha rappresentato un segnale condivisibile, sebbene insufficiente per determinare un'inversione di tendenza radicale nei confronti della filiera italiana del tabacco;
    i ministri dell'agricoltura dei principali Paesi europei produttori, riunitisi lo scorso settembre a margine del Consiglio agricolo, hanno avviato significative iniziative per definire una strategia operativa per la tutela della filiera e una ricerca degli strumenti necessari per il sostegno ai produttori e ai lavoratori impiegati;
    il documento comune condiviso dai rappresentanti dei diversi Paesi, nel quale sono emerse le diverse criticità derivanti dalla discriminazione subita dal settore tabacchicolo, in occasione del compromesso sulla PAC, unitamente alla citata risoluzione parlamentare, confermano il livello di attenzione delle istituzioni sia in ambito nazionale che internazionale per il medesimo settore, considerato che l'Italia rappresenta il primo Paese produttore ed esportatore europeo di tabacco, il sesto esportatore mondiale per valore e il decimo produttore per volumi;
    la sollecitudine richiesta dagli operatori del settore, intervenuti in audizione presso la Commissione, al fine di evitare il peggioramento di una situazione divenuta particolarmente critica per l'intera filiera del tabacco, necessita un diretto e indispensabile intervento governativo volto ad interrompere un trend economicamente negativo che rischia di mettere fuori mercato il nostro Paese, in coerenza con quanto fatto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali con il decreto ministeriale 7 marzo 2014, n. 2365,

impegna il Governo:

   a sostenere il settore tabacchicolo valutando la possibilità di recuperare risorse finanziarie a favore della produzione, così come già è stato fatto con il decreto ministeriale 7 marzo 2014, n. 2365, per l'anno corrente, in coerenza con quanto disposto con l'articolo 68 del regolamento (CE) n.73/2009 del Consiglio del 19 gennaio 2009, in considerazione del fatto che dal successivo anno 2015 il comparto medesimo sarà l'unico che, nonostante la posizione favorevole espressa dal Parlamento europeo, non potrà accedere agli aiuti accoppiati previsti dall'articolo 52 del regolamento (UE) n. 1307/2013, del 17 dicembre 2013;
   a prevedere con estrema chiarezza l'esercizio della facoltà di trasferimento del sostegno specifico percepito per l'anno 2014, relativo al calcolo del valore unitario iniziale, come indicato dall'articolo 26, comma 6, del regolamento (UE) n. 1307/2013, dei titoli per i pagamenti di base del 2015, da considerare come elemento aggiuntivo;
   ad accelerare la sottoscrizione degli accordi con le manifatture internazionali operanti in Italia, che hanno già avviato una serie di precedenti negoziati, attraverso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e con il coinvolgimento del Ministero dell'economia e delle finanze; con tali accordi si dovrà perseguire una sostenibilità di lungo periodo (pari alla durata della PAC), utile al completamento della ristrutturazione e all'efficientamento della filiera, per migliorarne la competitività;
   ad avviare, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, i lavori del tavolo di confronto con tutti i soggetti della filiera, già costituito, al fine di:
    a) favorire l'individuazione di misure a sostegno del settore, in relazione alle nuove disposizioni europee sull'Organizzazione comune di mercato (OCM), nonché per il coordinamento delle iniziative con le regioni, considerato che in alcune aree la scomparsa della coltivazione di tabacco non consentirebbe più l'indispensabile presidio del territorio;
    b) promuovere iniziative orientate a rafforzare un approccio «pluriennale» che coinvolga in un progetto comune i diversi stadi della filiera del tabacco e le organizzazioni, per dare maggiore certezza ai produttori agricoli;
    c) sviluppare misure specifiche per il settore nell'ambito della futura programmazione dello sviluppo rurale, per consolidarne gli equilibri economici, tenuto conto delle difficoltà riscontrate in alcune regioni nell'implementazione delle misure specifiche per il tabacco previste dagli attuali programmi di sviluppo rurale;
   a prevedere, con il coinvolgimento delle organizzazioni di categoria più rappresentative, iniziative volte a tutelare i livelli occupazionali degli addetti del settore, la cui filiera tra la riforma della PAC, l'invasione del commercio illecito e la revisione della direttiva sui prodotti del tabacco (2001/37/CE), rischia di comparire fortemente ridimensionata.
(8-00057) «Faenzi, Oliverio, Luciano Agostini, Antezza, Anzaldi, Carra, Catanoso, Cenni, Cova, Covello, Dal Moro, Fabrizio Di Stefano, Ferrari, Fiorio, Riccardo Gallo, Marrocu, Mongiello, Palma, Russo, Sani, Taricco, Tentori, Terrosi, Valiante, Venittelli, Zanin».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

industria del tabacco

sostegno agricolo

politica agricola comune

organizzazione comune di mercato

riforma della PAC

conservazione del posto di lavoro