ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00537

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 340 del 28/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: MANTERO MATTEO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2014
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2014
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2014
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2014
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2014
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2014
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2014
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2014
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2014
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 05/03/2015

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00537
presentato da
MANTERO Matteo
testo di
Venerdì 6 marzo 2015, seduta n. 386

   Le Commissioni XII e XIII,
   premesso che:
    il regolamento 1169/11, adottato da Parlamento europeo e Consiglio il 25 ottobre 2011, ha introdotto una serie di nuove norme relative all'etichettatura degli alimenti, tra queste, in particolare l'obbligo di indicare in etichetta la tipologia di oli e grassi vegetali usati negli alimenti, senza ricorrere alla generica dicitura «oli e grassi vegetali»;
    in Italia, tale obbligo in etichetta, entrerà in vigore dal 13 dicembre 2014 e pertanto, i consumatori italiani, saranno consapevoli del reale contenuto degli alimenti acquistati e consumati;
    la novità introdotta da questo regolamento, risponde in maniera evidente alla richiesta di chiarezza e trasparenza da parte dei consumatori finali, ma anche di alcune aziende che distribuiscono e commercializzano i prodotti alimentari: «Da alcuni anni – spiega Maurizio Sacilotto, direttore dello stabilimento Hosta Italia, un'azienda dolciaria con sede in Friuli – riceviamo la richiesta dai nostri clienti – come Migros in Svizzera, Auchan in Francia e in Italia, Carrefour – di precisare la tipologia di «oli vegetali» in etichetta, e quando usiamo l'olio di palma di indicare la provenienza e l'eventuale produzione ecosostenibile. I quantitativi di olio di palma ecosostenibile non sono però in grado di soddisfare la domanda, per questo molte industrie alimentari devono approvvigionarsi da paesi quali Malesia ed Indonesia dove l'olio è prodotto in coltivazioni di tipo intensivo»;
    l'olio di palma è molto richiesto nell'ambito alimentare per la sua versatilità ed economicità, ha infatti un'elevata resa per ettaro, ha una buona stabilità, resistenza alla cottura e non irrancidisce con caratteristiche simili al burro, tanto da essere il grasso principale di quasi tutte le merendine, i biscotti, gli snack dolci e salati, le creme in vendita nei supermercati; tali cibi sono spesso consumati dalla fascia più giovane della popolazione, tanto che i nutrizionisti consigliano di limitarne l'assunzione, in particolare ai bambini;
    i grassi vegetali, contenuti negli snack e nei dolci, insieme a zuccheri, sodio, coloranti e conservanti, possono essere considerati tra i principali responsabili dell'obesità infantile; in particolare una percentuale molto alta di questi prodotti è realizzata con olio di palma che contiene dal 45 al 55 per cento di grassi saturi a catena lunga come l'acido palmitico e favorisce l'aumento dei livelli di colesterolo;
    in questi giorni il «Fatto Alimentare» ha promosso una petizione, che in soli sei giorni ha raccolto quasi 40 mila firme per sospendere l'utilizzo dell'olio di palma per motivi etici, ambientali e di salute;
    oltre alla salute, l'olio di palma, infatti, incide anche sulla sostenibilità ambientale: diverse organizzazioni non governative hanno denunciato la deforestazione e il conseguente rischio di estinzione di alcune specie animali (come gli oran- gutan, in Indonesia) e vegetali. Secondo alcune fonti, la sostituzione delle foreste con i palmeti rappresenterebbe il 4 per cento delle emissioni globali di gas serra ponendo Indonesia e Malesia, dopo Usa e Cina, nell'elenco delle nazioni responsabili dell'inquinamento globale,

impegnano il Governo:

   ad avviare tutte le iniziative di propria competenza di concerto con le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, per prevedere l'esclusione dagli appalti delle mense pubbliche di istituti scolastici, ospedali e aziende pubbliche, nonché dei distributori automatici in essi collocati, di ditte fornitrici di prodotti a base di olio di palma;
   a valutare l'opportunità di promuovere iniziative, anche normative, di sensibilizzazione ed informazione, indirizzata oltre che ai cittadini anche ai grandi distributori di prodotti alimentari che operano sul territorio nazionale, al fine di indurre questi ultimi a non utilizzare l'olio di palma nei prodotti distribuiti con il loro marchio (private label);
   ad aderire alle linee guida del CFS (Committee on World Food Security) – FAO, per una gestione responsabile delle terre, delle foreste e dei bacini idrici;
   ad assumere iniziative per prevedere etichettature evidenti sulla facciata principale del prodotto in cui sia riportata la seguente dicitura: «questo prodotto contiene olio di palma».
(7-00537) «Mantero, Gagnarli, Grillo, Lorefice, Silvia Giordano, Cecconi, Di Vita, Dall'Osso, Massimiliano Bernini, Parentela, L'Abbate».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

olio vegetale

politica alimentare

dolciumi