ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00526

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 332 del 14/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: DE LORENZIS DIEGO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2014
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2014
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2014
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2014
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2014
IANNUZZI CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 21/11/2014

ATTO MODIFICATO IL 30/11/2016

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00526
presentato da
DE LORENZIS Diego
testo presentato
Venerdì 14 novembre 2014
modificato
Martedì 6 dicembre 2016, seduta n. 711

   La VIII e IX Commissione,
   premesso che:
    la politica di coesione territoriale, trae fondamento dalla Costituzione italiana la quale dichiara all'articolo 119, quinto comma, che «Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l'effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni.» restando pertanto coerente con l'articolo 3, secondo comma, che recita «È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese»;
    la politica di coesione territoriale, è altresì fondata nel Trattato sul Funzionamento dell'Unione europea il quale all'articolo 174, stabilisce che essa ha lo scopo di promuovere uno «sviluppo armonico» incrementando le opportunità di relazione umana, sociale ed economica dei cittadini, indipendentemente dal luogo in cui vivono e che tale obiettivo viene perseguito promuovendo quantità e qualità dei servizi pubblici fondamentali in modo che tengano in adeguato conto le specifiche esigenze e le caratteristiche dei diversi territori;
    per quanto concerne il settore trasporti, la Commissione europea, il 28 marzo 2011, ha delineato strategia Trasporti 2050, volta ad incrementare la mobilità, favorire la crescita e l'occupazione e rimuovere gli ostacoli nelle aree di maggiore flusso: tale libro bianco stabilisce ambiziosi obiettivi da raggiungere entro il 2050 al fine di rendere l'Unione europea un leader mondiale in materia di trasporto sostenibile;
    al punto 40, il su citato libro bianco prevede, tra l'altro, che sia triplicata, entro il 2030, in tutti gli Stati membri, sia funzionante una fitta rete ferroviaria: si prevede infine che entro il 2050 la maggior parte del trasporto di passeggeri sulle medie distanze debba avvenire per ferrovia;
    il settore dei trasporti riveste un ruolo fondamentale in termini civili e sociali, essendo volto al soddisfacimento di interessi pubblici di carattere generale: in particolare, la mobilità su ferro risulta essenziale non soltanto per garantire un servizio ai cittadini passeggeri ed un celere trasporto di merci, ma soprattutto quale strumento di coesione territoriale, crescita e competitività;
    un sistema di trasporto pubblico ferroviario efficiente, inoltre, come peraltro sottolineato in importanti documenti europei sopra citati, rappresenta un obiettivo prioritario per la realizzazione di politiche tese alla promozione di uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, nonché potenzialmente fattore di crescita economica e di progresso sociale;
    la provincia di Lecce è già la più stradalizzata d'Italia (1,5 chilometri per 1 Kmq di territorio), che a sua volta è la prima in Europa (1,0 chilometri per 1 Kmq);
    nel Salento l'ultima opera ferroviaria risale a 101 anni fa è stata realizzata nel 1913: da allora non solo non ne sono state costruite altre, ma le linee non hanno beneficiato di alcun ammodernamento e addirittura, da alcuni anni, sono state ridotte le corse ed il servizio è sospeso nei giorni festivi e la domenica;
    il decreto-legge n. 133 del 2014 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 164 del 2014 all'articolo 3, comma 6, prevede che le risorse revocate in caso di mancato rispetto dei termini, di cui al comma 2, lettere a), b) e c) dello stesso articolo, per l'appaltabilità e la cantierabilità delle opere, vadano a confluire nel «Fondo infrastrutture ferroviarie e stradali» istituito nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di cui all'articolo 32, comma 1, del decreto-legge n. 98 del 2011;
    nel testo relativo alla conversione in legge del predetto decreto-legge, all'articolo 3, comma 6, è stata aggiunta la lettera d-bis), la quale prescrive che tali risorse siano impiegate anche per l'elettrificazione della tratta ferroviaria Martina Franca-Lecce-Otranto-Gagliano del Capo;
    la suddetta tratta ferroviaria è di competenza della società Ferrovie del Sud Est e servizi automobilistici, società di proprietà del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e che la sua elettrificazione è un'opera individuata come finanziabile e immediatamente cantierabile ai sensi del già citato articolo 3, comma 6, lettera d-bis), del testo relativo alla conversione in legge del decreto-legge 133 del 2014;
    l'area di Otranto, quella di Martina Franca, di Lecce e del Capo di Leuca presentano caratteristiche molto favorevoli per poter incrementare notevolmente il turismo e contano per questa ragione nei mesi estivi incrementi esponenziali della popolazione;
    si prevede la realizzazione dell'Opera strategica di interesse nazionale denominata «Ammodernamento della strada statale 275» (CUP: F32C04000070002), relativa alla costruzione di un asse viario tra i centri abitati di Maglie e Santa Maria di Leuca, in provincia di Lecce;
    a seguito dell'approvazione del progetto preliminare con delibera CIPE n. 92/2004, l'Anas ha affidato la progettazione al Sisri di Lecce (consorzio per lo sviluppo industriale e dei servizi reali alle imprese), ai sensi dell'articolo 36, comma 4, della legge 5 ottobre 1991, n. 317, con convenzione stipulata in data 30 gennaio 2002 e successivo atto integrativo del 21 gennaio 2005;
    il consorzio Sisri avrebbe stipulato nel febbraio 2002 la convenzione con la ProSal srl (Progettazioni Salentine), società di professionisti con capitale sociale 10.400,00 di euro, senza aver effettuato un bando di gara e quindi, in affidamento diretto, conferiva alla ProSal srl l'incarico di progettazione senza alcuna forma di pubblicità nonché in violazione della normativa di derivazione comunitaria e statale in materia di progettazione di opere pubbliche;
    la ditta ProSal risulterebbe carente delle necessarie abilitazioni di legge in materia geologica, geoidrologica, paesaggistica, archeologica, ambientale: a conferma, le tavole progettuali presentate da ProSal non risulterebbero firmate, ma ciò nonostante il progetto preliminare e quello definitivo risultano approvati dal Cipe rispettivamente con le deliberazioni n. 92 del 20 dicembre 2004 e n. 76 del 31 luglio 2009;
    non si comprende, pertanto, in quale sede siano state effettuate le normali procedure di verifica dei requisiti di competenza e delle necessarie abilitazioni di legge in materia geologica, geo-idrologica, paesaggistica, archeologica, ambientale delle aziende coinvolte, situazione che si è creata in mancanza di procedure di verifica dei requisiti soggettivi e oggettivi dei professionisti componenti la società privata e all'interno di quantomeno inconsueti rapporti contrattuali trilaterali tra Anas, consorzio Sisri e ProSal;
    Anas, con nota prot. n. 3006/2005, autorizzava il pagamento degli oneri di progettazione in favore del consorzio Sisri di Lecce per complessivi 1.021.935,62 euro di cui 567.742,01 euro, quale prima tranche (0,5 per cento dell'importo lavori pari a 113.548.401,82 euro) e 454.193,61 euro per attività cartografiche ed indagini geognostiche ed ambientali (0,4 per cento dell'importo di 113.548.401,82 euro) richieste alla ProSal, sebbene non risultasse essere in possesso dei requisiti e delle abilitazioni di legge;
    con deliberazione n. 83/2005 il Sisri di Lecce conferiva a beneficio di ProSal, la somma di 1.021.935,62 euro per attività di progettazione e studi geognostici e ambientali;
    il Consorzio Sisri di Lecce, con deliberazione n. 157/2009, trasmetteva ad Anas la fattura ricevuta da ProSal n. 13/2009 ed emetteva a sua volta fattura all'Anas per l'importo di 3.372.154,66 euro, come saldo di progettazione definitiva, incassando da Anas la detta somma e girandola a sua volta a ProSal;
    la subappaltatrice ProSal avrebbe quindi ricevuto senza titolo ingenti somme di danaro pubblico per prestazioni progettuali specialistiche (in materia geologica, idrogeologica, ambientale, archeologica, paesaggistica, e altro) dalla stessa difficilmente eseguibili, vista la sua originaria carenza di titoli abilitativi;
    con delibera n. 247/2010, il consiglio di amministrazione del consorzio Sisri, premesso «[..] Il raccordo tra il Consorzio, l'ANAS e la PRO.SAL. Progettazioni Salentine srl [...]», autorizzava l'emissione nei confronti di Anas di fattura pro forma in acconto per la sola parte relativa alla progettazione nella misura di 2.366.326,11 euro;
    il presidente di Anas, con disposizione cdgt/dcp ba/up/8 prot. n. 0043101-p del 28 marzo 2011, autorizzava l'accreditamento dell'ulteriore importo di 1.933.272,97 euro per il pagamento del progetto definitivo;
    Anas, tramite il consorzio Sisri, ad avviso dell'interrogante sembrerebbe aver arrecato vantaggio patrimoniale alla ditta ProSal, pur nella consapevolezza della mancanza in capo a quest'ultima dei requisiti di legge, per progettazione e realizzazione di un'opera stradale di valore pari a oltre 287 milioni di euro, destinata altresì ad attraversare 15 territori comunali con altissimo impatto sugli assetti idraulici, idrogeologici, geomorfologici, ambientali del territorio e con molteplici interferenze con beni archeologici;
    nei territori dei comuni di Tricase e Alessano, situati in corrispondenza del tracciato della futura strada statale 275 «Maglie-Leuca», sono state scoperte nel 2014 dagli uomini della Guardia di finanza alcune discariche e depositi di rifiuti in esercizio tra gli anni ottanta e novanta, attualmente esaurite e mai bonificate, ricoperte solamente da terriccio, nelle quali potrebbe essere stato smaltito illecitamente anche materiale pericoloso; l'intervento della guardia di finanza è giunto dopo l'apertura di un fascicolo da parte della procura di Lecce, a seguito di una segnalazione della Corte dei conti che sta svolgendo indagini di natura contabile sulla strada statale 275;
    il 15 novembre 2016 la procura di Lecce ha chiuso le indagini penali sulle procedure di affidamento della progettazione della strada statale 275, per il reato di truffa di cui sono accusati Rosa Palma (legale rappresentante della Prosal), Antonio Fitto (attuale direttore generale del Consorzio Asi di Lecce e all'epoca dei fatti componente del consiglio d'amministrazione), Paola Tana (in qualità di direttore generale dell'Asi dal 2008 al 2011), Carmine Caputo. A questo filo investigativo se ne aggiunge un altro di stampo ambientale relativo alle discariche rinvenute lungo il tracciato che vedrebbe altri indagati e alla contestazione della richiesta di compensi per il «Piano di monitoraggio ambientale», mai effettuato;
    sulla vicenda la competente procura contabile, sulla scorta di una relazione del Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Roma, indaga sulla sussistenza di un danno alle casse erariali;
    da diverso tempo alcuni comitati cittadini, approfondendo la documentazione inerente i lavori per la strada statale 275, constatando diversi aspetti da cui scaturiscono legittimi e giustificati dubbi e perplessità in merito all'assegnazione ed esecuzione dell'opera, nonché per diversi problemi ambientali, chiedono l'azzeramento definitivo dell'intero progetto, in quanto apertamente viziato sin dalle sue origini, in quanto conferito come incarico in sub appalto senza gara a soggetto privo di titoli;
    il 31 agosto 2016, l'Autorità nazionale anticorruzione, cui si erano rivolte le associazioni, con provvedimento n. 909, ha concluso l'attività ispettiva, accertando «comportamenti non conformi» alla normativa vigente, fra cui il mancato espletamento della procedura di evidenza pubblica per l'affidamento, la mancata vigilanza degli organi preposti. In particolare, l'Autorità ha affermato che, a fronte dell'importanza dell'opera e dell'interesse pubblico alla sua realizzazione, è emerso, tuttavia, che il procedimento di attuazione ha mostrato tutti i suoi limiti in relazione agli ostacoli che di volta in volta si sono presentati, determinati dal prevalere di scelte dettate da interessi di parte e dalla mancanza di un adeguato coordinamento fra tutte le istituzioni coinvolte. L'Autorità anticorruzione, infatti, ha accertato «comportamenti non conformi», in ordine alla responsabilità per omessa vigilanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, oltre alla corresponsabilità della Struttura tecnica di Missione nella gestione del procedimento tecnico-amministrativo, della Regione Puglia e di ANAS, sotto molteplici aspetti, e conclude testualmente che «il progetto definitivo posto a base di gara può non essere più attuale», (pag. 69), enunciando le motivazioni a sostegno: dal decorso del tempo al rinvenimento delle discariche abusive a possibili intervenute modifiche delle aree interessate, con necessaria rivalutazione degli elaborati espropriabili e via di seguito;
    la progettazione della strada, oggi accertata come illegittima perché priva della doverosa procedura di evidenza pubblica, era stata assegnata proprio alla Pro.sal spa di cui l'ingegnere Angelo Sticchi Damiani, oggi alla presidenza dell'Automobile Club, era socio di maggioranza e direttore tecnico;
    a detta dell'interrogante, la scoperta delle discariche di cui sopra, da una parte confermano la carenza di titoli del soggetto titolare del subappalto relativo alla progettazione, Prosal s.r.l., e, per altro verso, la totale carenza di valutazioni idrogeologiche in fase di progettazione preliminare e definitiva;
    il Consiglio di Stato si è pronunciato con sentenza del 3 luglio 2014 n. 3344 in merito al ricorso presentato dalla società Salvatore Matarrese spa contro Rti-Consorzio cooperative Costruzioni di Produzione e Anas spa;
    la strada statale è inserita tra le opere previste nella cosiddetta «legge obiettivo», assumendo quindi il carattere di opera di interesse nazionale;
    il Codice del processo amministrativo stabilisce che non si possano annullare i contratti d'appalto relativi ad opere di interesse nazionale;
    nell'ipotesi che Anas confermi l'accordo già firmato e che il Consiglio di Stato non ha potuto depennare, ci sarà un esborso cospicuo per il risarcimento alla Matarrese nella misura di 10 milioni di euro a carico della collettività;
    nell'ipotesi in cui Anas, come previsto dalla sentenza del Consiglio di Stato, in relazione alla macroscopicità delle illegittimità rilevate, faccia luogo ad eventuale annullamento in autotutela dell'aggiudicazione ed alla conseguente risoluzione del contratto, l'offerta dell'impresa Matarrese risulta di circa 20 milioni di euro superiore a quella dell'accordo firmato con CCC;
    il 25 ottobre 2016, con una nota l'Anas ha proceduto alla revoca, in via di autotutela, di tutti gli atti del procedimento concorsuale per l'affidamento dei lavori di ammodernamento e adeguamento della strada statale 275 Maglie-S. Maria di Leuca, previo annullamento dell'aggiudicazione all'ATI CCC-Aleandri-Igeco ed esclusione dell'ATI Matarrese Coedisal per le motivazioni contenute nei relativi provvedimenti;
    da fonti di stampa si apprende di incontri riservati a Roma tra la ditta Matarrese e vertici della società del Ministero dell'economia e delle finanze che lasciano presumere l'annullamento del contratto, come dichiarato dal legale difensore del gruppo barese, poiché oggetto dell'appalto non era solo l'offerta economica ma anche la progettazione esecutiva; nel medesimo articolo di stampa si dichiara che la ditta vincitrice dell'appalto CCC ha tardivamente depositato il progetto esecutivo e che pertanto non è stato approvato; ancora si suppone che in virtù delle illegittimità rilevate che potrebbero riguardare anche il computo metrico che ha condizionato il sostanzioso ribasso d'asta, il progetto esecutivo potrebbe non essere approvato;
    l'assolvimento degli obblighi previdenziali e assistenziali, è una caratteristica richiesta dalla normativa vigente, fin dalla presentazione dell'offerta e per tutta la durata della procedura, e il gruppo Matarrese, come emerso il 9 ottobre da un'ordinanza del Tar di Lecce, non possiede tale indispensabile requisito. Al riguardo, come risulta da una segnalazione della direzione investigativa antimafia di Brescia, le fidejussioni che il gruppo Matarrese ha prodotto per poter partecipare alla gara risultano false;
    in una delibera della regione Puglia n. 102 del 2007, è stato chiesto ad Anas la valutazione economica di un progetto alternativo che consisterebbe nella messa in sicurezza dell'esistente e la realizzazione di una strada a 4 corsie soltanto fino al comune di Montesano e che a tale richiesta Anas ha risposto dichiarando che per tali interventi sarebbe sufficiente una dotazione di 111 milioni di euro;
    la regione Puglia ha finanziato il progetto oggetto di contenzioso per circa 152 milioni;
    per giungere al Capo di Leuca, è già realizzata la strada statale 274 da Gallipoli,

impegnano il Governo:

   ad assumere iniziative per cancellare questa opera tra quelle di interesse nazionale come previsto dalla legge n. 433 del 2001 cosiddetta «legge obiettivo»;
   a non istituire un commissario straordinario per il completamento e la realizzazione dell'opera medesima;
   a non assumere iniziative normative, che deroghino alla disciplina esistente, con la finalità della realizzazione dell'opera;
   a intraprendere tutte le iniziative al fine di operare riallocare le risorse economiche previste per la progettazione e realizzazione dell'opera, del Cipe e della regione, al fine di assegnarle per l'ammodernamento, il potenziamento e l'elettrificazione della tratta ferroviaria Martina Franca-Lecce-Otranto-Gagliano del Capo e del relativo servizio, giacché essa rappresenta un'opera utile per la collettività, auspicata dalla cittadinanza e sostenibile dal punto di vista ambientale alla messa in sicurezza dell'esistente e alla realizzazione di una strada a 4 corsie soltanto fino al comune di Montesano;
   ad assumere iniziative normative dirette a individuare e destinare adeguate risorse perché si possa giungere ad affrontare in via subordinata la problematica delle discariche abusive sul territorio nazionale anche al fine di non incorrere in sanzioni da parte dell'Unione europea in merito al mancato rispetto della normativa in tema di smaltimento dei rifiuti;
   ad adottare, nel più breve tempo possibile, iniziative normative volte ad estendere l'arco temporale della decorrenza della prescrizione in relazione a reati di tipo ambientale di modo che si possa garantire l'accertamento processuale dei fatti e delle responsabilità;
   a valutare se sussistano i presupposti per assumere le iniziative di competenza volte alla rimozione dell'ingegnere Angelo Sticchi Damiani dalla presidenza dell'Automobile Club d'Italia;
   ad assumere tutte le iniziative di competenza perché la nuova progettazione sia partecipata dalla cittadinanza dei territori interessati.
(7-00526) «De Lorenzis, Mannino, Petraroli, Brescia, Nicola Bianchi, Spessotto, Cristian Iannuzzi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

costruzione stradale

rete ferroviaria

rete stradale