ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00286

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 726 del 18/01/2017
Abbinamenti
Atto 6/00282 abbinato in data 18/01/2017
Atto 6/00283 abbinato in data 18/01/2017
Atto 6/00284 abbinato in data 18/01/2017
Atto 6/00285 abbinato in data 18/01/2017
Atto 6/00287 abbinato in data 18/01/2017
Atto 6/00288 abbinato in data 18/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: FARINA DANIELE
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 18/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
BORDO FRANCO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
D'ATTORRE ALFREDO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
FAVA CLAUDIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
FOLINO VINCENZO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
GALLI CARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
GREGORI MONICA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
MARTELLI GIOVANNA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
MELILLA GIANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
NICCHI MARISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
PIRAS MICHELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
QUARANTA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
RICCIATTI LARA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/01/2017


Stato iter:
18/01/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 18/01/2017
Resoconto ORLANDO ANDREA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
 
INTERVENTO GOVERNO 18/01/2017
Resoconto ORLANDO ANDREA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 18/01/2017
Resoconto BUTTIGLIONE ROCCO MISTO-UDC
Resoconto MAESTRI ANDREA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Resoconto CHIARELLI GIANFRANCO GIOVANNI MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Resoconto CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto D'ALESSANDRO LUCA SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Resoconto DAMBRUOSO STEFANO CIVICI E INNOVATORI
Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto MAROTTA ANTONIO AREA POPOLARE-NCD-CENTRISTI PER L'ITALIA
Resoconto FARINA DANIELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto SISTO FRANCESCO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 18/01/2017
Resoconto ORLANDO ANDREA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/01/2017
Resoconto FARINA DANIELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/01/2017

NON ACCOLTO IL 18/01/2017

PARERE GOVERNO IL 18/01/2017

DISCUSSIONE IL 18/01/2017

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 18/01/2017

RESPINTO IL 18/01/2017

CONCLUSO IL 18/01/2017

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00286
presentato da
FARINA Daniele
testo di
Mercoledì 18 gennaio 2017, seduta n. 726

   La Camera,
   udite le comunicazioni del Ministro della giustizia sull'amministrazione della giustizia, ai sensi dell'articolo 86 del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, come modificato dall'articolo 2, comma 29, della legge 25 luglio 2005, n. 150;
   tali comunicazioni rappresentano un atto di estrema rilevanza ai fini della definizione programmatica della politica «in fieri» rispetto alla giustizia, che non possono che essere esaminate attentamente da parte del Parlamento;
   la crisi della giustizia, civile e penale, nonché delle carceri, a causa dei numerosi e complessi problemi, cui solo in minima parte si è data risposta da parte del legislatore e del Governo, rappresenta una delle più urgenti questioni del nostro Paese. Le vittime sono milioni di persone, sia per la lentezza dei processi, sia per le condizioni di detenzione inaccettabili – quanto a presenze, la popolazione carceraria si attesta sulle 54.653 presenze – che, peraltro, non possono che tradursi in eventi critici, nonché nell'aumento della recidiva, come effettivamente avvenuto in questi anni;
   lo stato della giustizia italiana ha raggiunto un livello di drammaticità sconosciuto in altri Paesi democratici, rispetto al quale l'Italia versa – ancora, purtroppo, nonostante alcuni sforzi del Governo – in una situazione di illegalità sostanziale, e tale da aver aperto la strada alle condanne intervenute nel tempo da parte della Corte europea dei diritti umani nei confronti del nostro Paese, solo in parte attenuate dai provvedimenti intervenuti in corso di legislatura;
   è evidente, inoltre, il graduale aumento delle difficoltà di accesso del cittadino al servizio giustizia, realizzato direttamente anche attraverso il vorticoso aumento dell'importo del contributo unificato o indirettamente tramite, ad esempio, la compressione delle tutele introdotte dalla cosiddetta «legge Pinto» o di quelle garantite dall'istituto del patrocinio a spese dello Stato;
   quanto ai dati, come riferisce il sito del Ministero della giustizia, i procedimenti pendenti ammontano a quasi sette milioni: circa quattro milioni, i civili; più di tre milioni, i penali. In particolare, l'arretrato civile «patologico», ultratriennale in Tribunale – escludendo l'attività del giudice tutelare, dell'ATP (Accertamenti tecnici preventivi), delle esecuzioni e dei fallimenti – si attesta sui 445.324 procedimenti. I detenuti in attesa di giudizio: 9.337;
   ogni anno, nel nostro Paese, circa 7 mila persone vengono arrestate e poi giudicate innocenti; migliaia sono i processi ogni anno per ingiusta detenzione, o errore giudiziario; la durata media delle cause civili, come anche dichiarato dal Ministro della giustizia, sarà anche lievemente diminuita, ma è ancora troppo lunga, con alcune ipotesi di durata macroscopica e riconnessi costi spaventosi per i cittadini;
   la Corte di giustizia dell'Unione europea, con la sentenza 11 ottobre 2016, causa C-601/14, ha dichiarato l'Italia inadempiente in relazione al sistema di indennizzo delle vittime di reati intenzionali violenti;
   quanto all'intervento governativo, poi, su leggi inefficaci e criminogene, quali il Testo Unico sugli stupefacenti, nell'attuale formulazione, nonché la cosiddetta «Bossi-Fini» in tema di immigrazione, questo è stato correttivo solo in parte; a fenomeni che evidentemente richiedono approcci diversi da quello penale, sono state offerte solo timide risposte;
   la legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati sarebbe misura necessaria non solo per deflazionare ulteriormente il sovraffollamento carcerario, ma anche per impostare una diversa politica relativa al consumo di stupefacenti, con interventi repressivi, ma principalmente preventivi, rispetto alle condotte nelle quali effettivamente è riscontrabile la pericolosità sociale e il potenziale danno individuale;
   al di là della trasformazione in illecito amministrativo, il reato cosiddetto di «immigrazione clandestina», avrebbe dovuto essere del tutto espunto dal nostro ordinamento, in quanto in contrasto con la Costituzione, punendo di fatto la persona non in conseguenza di un suo comportamento contrario alle norme, bensì per il mero trovarsi in una condizione personale di difetto di permesso di soggiorno;
   la riforma dell'istituto della prescrizione consta di una mera dilatazione dei suoi tempi destinata a «sanare» l'insostenibile lentezza della Giustizia con l'effetto di allungare sensibilmente la durata dei processi; non, invece, di un intervento mirato ed efficace sulle tipologie di reati che maggiormente hanno mostrato criticità rispetto all'interesse dello Stato alla relativa punibilità, quali, ad esempio, quelli contro la Pubblica Amministrazione, nonché contro l'ambiente;
   sul reato di tortura, intollerabile è quanto accaduto in Parlamento, con il provvedimento che – come già accaduto in altre legislature – giace ormai inerte, a segno della mancanza di una reale volontà politica di introdurlo;
   come pure si registra grande lentezza nell'iter di provvedimenti incardinati su temi rilevanti quali la modifica all'ordinamento penitenziario per l'effettività rieducativa della pena, le misure per il contrasto alla criminalità organizzata e ai patrimoni illeciti;
   evidentemente l'iniziativa legislativa del Governo, anche in tema di giustizia, si continua a caratterizzare per le numerose deleghe legislative su ampie materie, come accaduto nel caso del disegno di legge delega al Governo recante disposizioni per l'efficienza del processo civile, o sul processo amministrativo, peraltro spesso di una genericità eccezionale e sorprendente, ovvero talmente indefiniti da non poter costituire, secondo i dettati costituzionali, presupposto normativo per legittimare il Governo all'emanazione di decreti legislativi;
   un sistema giudiziario efficace non può infine prescindere dallo stanziamento in via prioritaria di risorse adeguate e idonee per garantire l'effettività dei diritti, nonché il concreto miglioramento della qualità dell'organizzazione del sistema-giustizia,

impegna il Governo

1) ad intervenire con iniziative urgenti ed efficaci nel contrasto alla corruzione ed alle mafie, quale priorità assoluta;
2) a rinforzare gli strumenti di prevenzione dei reati e di controllo, assumendo iniziative per introdurre, altresì, misure per incentivare la celerità dei processi;
3) a promuovere concrete ed urgenti misure a tutela e sostegno delle vittime dei reati;
4) a favorire l'accesso dei cittadini alla giustizia, nel pieno rispetto dell'articolo 24 della Costituzione, in particolare rivedendo gli aumenti vertiginosi dell'importo del contributo unificato, nonché intervenendo sulla soglia reddituale massima per l'accesso all'istituto del patrocinio a spese dello Stato, innalzandola, considerata l'esiguità dell'importo, nonostante il periodico riadeguamento della cifra;
5) onde garantire il buon funzionamento della macchina giudiziaria, ad assumere iniziative per introdurre misure effettive per consentire ai magistrati di svolgere adeguatamente i loro compiti e giungere a sentenza in tempi rapidi, come da tutti auspicato;
6) a dare impulso rispetto all'approvazione di misure per valorizzare concretamente la magistratura onoraria, che da anni attende un adeguato riconoscimento, e che certo può contribuire ad un'accelerazione nello smaltimento dell'arretrato;
7) ad intervenire con urgenza sugli organici di tutte le figure che operano negli istituti di pena e nel circuito penale esterno, in particolare prevedendo con celerità nuove assunzioni, congrue ed adeguate ai nuovi compiti che la legislazione va loro gradualmente affidando;
8) ad intervenire nel più celere tempo possibile al fine di ricollocare professionalmente tutti i 2500 «precari della giustizia»;
9) ad assumere iniziative per introdurre finalmente nel nostro ordinamento il reato di tortura in armonia con la definizione che ne dà la Convenzione di New York;
10) a scongiurare qualsiasi ipotesi di detenzione amministrativa, assolutamente illegittima – oltre che inefficace rispetto alle finalità – quale quella perpetrata nei CIE in aperta violazione degli articoli 3 (parità di trattamento), 13 (obbligo di controllo giurisdizionale sui provvedimenti amministrativi limitativi della libertà personale ed eccezionalità di tali provvedimenti) e 24 (diritto di difesa per tutti, senza possibilità di differenze tra cittadini e stranieri) della Costituzione italiana;
11) a promuovere modifiche all'ordinamento penitenziario per l'effettività rieducativa della pena; non ultimo, sulla scia della consapevolezza dei rischi che comporta per la salute psico-fisica della persona detenuta, riducendo al minimo il ricorso all'istituto dell'isolamento, nel rispetto di quanto previsto dalle regole penitenziarie europee del 2006 e dalle Mandela Rules dell'Onu del 2015;
12) a favorire un rapido iter della proposta di legge, incardinata alla Camera dei deputati, in tema di legalizzazione della coltivazione, lavorazione e vendita della cannabis e dei suoi derivati che, appurato il totale fallimento delle politiche repressive, porterebbe ad ottimi risultati anche quanto a deflazione del carico giudiziario, liberazione di risorse disponibili delle forze dell'ordine e magistratura per il contrasto di gravi fenomeni criminali, nonché prosciugamento di un mercato in larga parte appannaggio di associazioni criminali agguerrite, come anche sostenuto, nel 2015, dalla direzione nazionale antimafia (DNA).
(6-00286) «Daniele Farina, Scotto, Sannicandro, Airaudo, Franco Bordo, Costantino, D'Attorre, Duranti, Fassina, Fava, Ferrara, Folino, Fratoianni, Carlo Galli, Giancarlo Giordano, Gregori, Kronbichler, Marcon, Martelli, Melilla, Nicchi, Paglia, Palazzotto, Pannarale, Pellegrino, Piras, Placido, Quaranta, Ricciatti, Zaratti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

patrocinio

accesso alla giustizia

applicazione del diritto comunitario