Legislatura: 17Seduta di annuncio: 534 del 02/12/2015
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 02/12/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 02/12/2015 PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 02/12/2015 AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 02/12/2015 MELILLA GIANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 02/12/2015 DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 02/12/2015 FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 02/12/2015 FARINA DANIELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 02/12/2015 COSTANTINO CELESTE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 02/12/2015 QUARANTA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 02/12/2015 GREGORI MONICA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 02/12/2015 SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 02/12/2015 KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 02/12/2015 ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 02/12/2015 MARCHETTI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 02/12/2015 AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 02/12/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 02/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 17/03/2016 Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI) REPLICA 17/03/2016 Resoconto RICCIATTI LARA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/12/2015
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/03/2016
DISCUSSIONE IL 17/03/2016
SVOLTO IL 17/03/2016
CONCLUSO IL 17/03/2016
RICCIATTI, FERRARA, PLACIDO, AIRAUDO, MELILLA, DURANTI, FASSINA, DANIELE FARINA, COSTANTINO, QUARANTA, GREGORI, SANNICANDRO, KRONBICHLER, ZARATTI, MARCHETTI e LUCIANO AGOSTINI. —
Al Ministro dello sviluppo economico
. — Per sapere – premesso che:
la prima firmataria del presente atto è più volte intervenuta per chiedere al Ministro interrogato, sia con atti di sindacato ispettivo, sia con interventi in Commissione attività produttive ed in Aula, chiarimenti sulle prospettive di sviluppo della società Saipem, interessata da un significativo cambio di strategia del gruppo Eni, raccogliendo le preoccupazioni sollevate dai diversi attori interessati (oltre ai lavoratori e agli operatori dell'indotto, i rappresentanti istituzionali dei territori coinvolti) in ordine alle possibili ripercussioni sui livelli occupazionali;
il 17 novembre 2015 si è tenuta alla Camera dei deputati, presso le Commissioni riunite attività produttive della Camera industria del Senato, l'audizione informale dei vertici di Saipem: il presidente Colombo e l'amministratore delegato Cao;
nel corso dell'audizione la prima firmataria del presente atto esprimeva nuovamente le proprie preoccupazioni e quelle del suo gruppo parlamentare riguardo al piano degli esuberi (8.800 persone) annunciato dall'azienda nel mese di luglio, chiedendo: quali sono le intenzioni di Saipem relativamente al tessuto occupazionale italiano e, in particolare, al centro di ingegneria di Fano e in quali proporzioni e se ci sarà protagonismo diretto di Saipem nell'esplorazione del giacimento Zohr scoperto in Egitto dall'Eni;
sul punto Saipem faceva sapere che la priorità di Saipem è mantenere le persone e le competenze. Si ribadiva pertanto che non ci saranno impatti significativi sull'occupazione italiana e in particolare a Fano, un centro di eccellenza ingegneristica di primaria importanza per lo svolgimento di tutte le attività di Saipem nel mondo, assolutamente da preservare; si riferiva poi che il giacimento giant Zohr, presente nelle acque del Mediterraneo davanti all'Egitto, è stato scoperto da Eni grazie all'attività della nave Saipem 10000. Si segnalava infine che l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha ripetutamente affermato in occasioni pubbliche che, al fine di ottenere l'avvio accelerato della produzione entro la seconda metà del 2017, le competenze Saipem saranno importanti nello sviluppo di tale giacimento;
nonostante le generiche rassicurazioni più volte fornite sull'intenzione dell'azienda di salvaguardare livelli occupazionali e competenze, permangono dubbi in concreto soprattutto alla luce delle informazioni sul piano industriale di Eni; dubbi condivisi anche dalle organizzazioni dei lavoratori;
le sigle sindacali Filctem, Femca e Uiltec, infatti, hanno indetto per sabato 5 dicembre 2015 una assemblea nazionale a Roma dei quadri e delegati del settore chimico, dell'Eni e della società Saipem alla presenza dei segretari generali di Cgil, Cisl, e Uil;
tale iniziativa dei sindacati scaturisce – secondo quanto sostengono gli stessi – dalla volontà dei due gruppi di disinvestire nei settori dell'energia e della chimica in Italia, e dalle conseguenti preoccupazioni per le possibili ripercussioni per i livelli occupazionali;
a preoccupare, in particolare, le organizzazioni dei lavoratori è il nuovo piano di riassetto, «principalmente rivolto ai mercati internazionali», con il quale «Eni abbandona la “chimica verde” e la relega a fanalino di coda dell'Europa, crea incertezze sulle prospettive industriali di Saipem, azzera gli investimenti previsti in alcune altre importanti filiere (estrazione, raffinazione), rallenta gli impegni già presi in alcuni territori strategici (Porto Marghera, Porto Torres, Gela), con il rischio concreto di un disimpegno e un secco ridimensionamento» –:
se il Ministro interrogato, in qualità di titolare della funzione di regolazione della politica industriale nazionale, ritenga che le scelte strategiche annunciate dai vertici delle società Eni e Saipem siano coerenti rispetto alle determinazioni di politica industriale stabilite dal Governo, soprattutto in ordine al ridimensionamento delle attività in Italia del gruppo Eni;
in caso ritenga sussistere una divergenza tra le due politiche di sviluppo (aziendale e di governo), quali iniziative intenda assumere il Governo in qualità di azionista di riferimento di Eni. (5-07154)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):sindacato
politica industriale
conseguenza economica