ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06733

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 507 del 21/10/2015
Abbinamenti
Atto 5/06732 abbinato in data 22/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: LAFFRANCO PIETRO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 21/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 21/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 21/10/2015
Stato iter:
22/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 22/10/2015
Resoconto LAFFRANCO PIETRO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 22/10/2015
Resoconto MORANDO ENRICO VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 22/10/2015
Resoconto LAFFRANCO PIETRO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 22/10/2015

DISCUSSIONE IL 22/10/2015

SVOLTO IL 22/10/2015

CONCLUSO IL 22/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06733
presentato da
LAFFRANCO Pietro
testo di
Mercoledì 21 ottobre 2015, seduta n. 507

   LAFFRANCO e SANDRA SAVINO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   da notizie di stampa si è appreso dell'iscrizione nel registro degli indagati della procura di Spoleto di Ignazio Visco, Presidente della Banca d'Italia. Dalle notizie emerge che Visco è indagato dal 28 gennaio 2015 per reati gravissimi quali concorso in corruzione, abuso d'ufficio e truffa, e «infedeltà a seguito dazione o promessa di utilità», insieme a sette amministratori e vigilanti della Banca Popolare di Spoleto;
   il contesto è un'inchiesta sul passaggio della Banca Popolare di Spoleto (Bps) al Banco di Desio e della Brianza, a seguito del commissariamento della stessa Bps voluto da Banca d'Italia, poi giudicato «illegittimo» dal Consiglio di Stato;
   il commissariamento della Banca Popolare di Spoleto e della controllante Spoleto Crediti e Servizi era stato confermato dal Ministero dell'economia e delle finanze nonostante l'annullamento da parte del Consiglio di Stato. La Banca d'Italia ha infatti reiterato «ora per allora» le proposte di amministrazione straordinaria al Ministero dell'economia e delle finanze; con i provvedimenti 149 e 150 del 20 aprile 2015, adottati su proposta dell'Istituto centrale, il Ministero dell'economia e delle finanze aveva quindi reiterato i decreti ministeriali di amministrazione straordinaria, con effetto a partire dall'8 febbraio 2013, quando era cominciato il commissariamento, come tra l'altro confermato dal Sottosegretario Zanetti nel corso della discussione di una interrogazione sul medesimo tema presentata dagli interroganti;
   alla luce delle vicende riportate, e della posizione del Governo che ha, in maniera a giudizio degli interroganti come minimo anomala, disposto provvedimenti contrari rispetto alle decisioni assunte dal giudice amministrativo, ci si domanda se sia opportuno rivedere l'attuale disciplina in materia di commissariamenti di istituti bancari, al fine di evitare cortocircuiti di questa natura –:
   se non ritenga, anche alla luce dei fatti riportati in premessa, di valutare l'opportunità di assumere iniziative normative per una revisione del testo unico in materia bancaria e creditizia, in particolare nell'ambito della disciplina dei commissariamenti di istituti bancari. (5-06733)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 22 ottobre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-06733

  Con le interrogazioni a risposta immediata in Commissione l'On. Sebastiano Barbanti ed altri e l'On. Pietro Laffranco ed altri, in relazione all'inchiesta relativa al commissariamento della Banca Popolare di Spoleto e alle iniziative assunte dai commissari straordinari che hanno condotto, all'acquisizione del controllo della stessa da parte di Banco Desio e della Brianza chiedono se non si ritenga di intervenire per far luce sulla vicenda e per valutare una revisione del Testo unico in materia bancaria e creditizia.
  Con riferimento alla questione riguardante la selezione dei potenziali acquirenti della Popolare di Spoleto, la Banca d'Italia ha fatto rinvio al comunicato stampa diramato dagli ex Commissari straordinari il 21 ottobre 2015 nel quale si sottolinea, in particolare, che «l'esposto alla Procura della Repubblica di Spoleto, menzionato dai giornali, lamenta l'esclusione dalla procedura competitiva di tale NIT Holding con sede a Hong Kong. In proposito, si deve rilevare che la documentazione offerta da tale società, che avrebbe dovuto attestare la solidità economica, è risultata del tutto inattendibile, tant’è che i sottoscritti Commissari Straordinari hanno depositato ben tre esposti alla Procura della Repubblica di Spoleto proprio in relazione alla non veridicità dei documenti depositati. D'altra parte la stampa locale si era già occupata di altre iniziative non andate a buon fine di questa società. L'esclusione dal procedimento di selezione degli offerenti di NIT Holding è stata comunicata dagli scriventi all'interessata con adeguata motivazione e si precisa inoltre che, quanto meno nel mercato europeo, l'acquirente di una Banca deve avere particolari requisiti di serietà e solidità finanziaria».
  Sulla questione, la Procura della Repubblica di Spoleto, tramite il Ministero della Giustizia, ha comunicato che in data 3 agosto 2015 sono stati iscritti, nel registro degli indagati, il Governatore della Banca d'Italia ed altre sette persone a seguito della ricezione di una denuncia da parte dei soci della Coop. SCS.
  Sempre l'Autorità requirente ha specificato che i reati rubricati sono quelli che «si è, ritenuto di poter evincere dalla narrazione dei denuncianti e quindi non esprimono altro che la qualificazione giuridica di un'ipotesi investigativa proposta da privati, tutta da verificare e da valutare».
  In relazione, poi, al fatto per cui i soci della Coop. SCS avrebbero sofferto un grave danno economico per la cessione della Banca Popolare di Spoleto e che sia stata ignorata un'offerta più vantaggiosa, la Procura di Spoleto ha specificato come tali circostanze costituiscano «una parziale sintesi di quanto prospettato dai denuncianti, i quali nella denuncia si qualificano tutti come soci della Coop. SCS».
  Inoltre, con riguardo all'offerta della Nit Holding Ltd., richiamata nell'interrogazione dell'On. Barbanti ed altri, la Procura di Spoleto ha comunicato che in data 22 settembre 2015 l'amministratore unico di tale società, il rappresentante della medesima nei rapporti con Banca Popolare di Spoleto e un terzo soggetto sono stati rinviati a giudizio, nell'ambito di altro procedimento.
  Il Ministero della Giustizia ha precisato, altresì, che le valutazioni degli Organi Giudiziari, relative alla sussistenza dei presupposti del commissariamento o alla conformità degli atti dei Commissari a criteri di buona amministrazione, avranno come unico punto di riferimento la loro possibile rilevanza ai fini della prova di eventuali condotte dolose.
  Per quanto riguarda, infine, le iniziative auspicate dagli interroganti per una revisione della disciplina in materia di «commissariamenti di istituti bancari», si fa presente che la normativa sulle crisi bancarie è stata oggetto di intervento da parte del legislatore europeo che ha, tra l'altro, introdotto la Direttiva 2014/59/UE, recante Istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento, in corso di recepimento, e il Regolamento n. 806/2014, recante norme e procedure uniformi per la risoluzione degli enti creditizi e di talune imprese di investimento nel quadro del Meccanismo Unico di Risoluzione delle Crisi, sui quali sono disponibili maggiori dettagli informativi sul sito internet della Banca d'Italia all'indirizzo http://www. bancaditalia.it/compiti/risoluzione-gestione-crisi/index.html.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

banca popolare

reato