ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02948

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 241 del 09/06/2014
Abbinamenti
Atto 5/02567 abbinato in data 07/08/2014
Firmatari
Primo firmatario: GULLO MARIA TINDARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/06/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 06/06/2014
Stato iter:
07/08/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/08/2014
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 07/08/2014
Resoconto GULLO MARIA TINDARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/06/2014

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 07/08/2014

DISCUSSIONE IL 07/08/2014

SVOLTO IL 07/08/2014

CONCLUSO IL 07/08/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02948
presentato da
GULLO Maria Tindara
testo di
Lunedì 9 giugno 2014, seduta n. 241

   GULLO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   a norma dell'articolo 16 della legge 12 agosto 1982, n. 531, il Consorzio per le autostrade siciliane è un Consorzio unificato costituito: dal Consorzio per l'autostrada Messina-Palermo, dal Consorzio per l'autostrada Messina-Catania-Siracusa e dal Consorzio per l'autostrada Siracusa-Gela. Si tratta di un ente pubblico regionale non economico sottoposto al controllo della regione siciliana;
   a norma dell'articolo 2, comma 1, dello statuto sociale, «il Consorzio ha per scopo il completamento dei lavori di costruzione non ancora realizzati delle autostrade Messina-Palermo, Messina-Catania-Siracusa e Siracusa-Gela e la realizzazione di eventuali altre iniziative nel settore autostradale e stradale di cui il Consorzio dovesse risultare concessionario o affidatario, nonché l'esercizio dell'intera rete assentita in concessione o affidata» e, ai sensi dell'articolo 2, comma 2, «Per il raggiungimento di tali fini, il Consorzio si avvarrà dei contributi dello Stato, della Regione, della Comunità Europea, di altri enti pubblici e di tutte le provvidenze nazionali, regionali e comunitarie vigenti e future»;
   il Consorzio per le autostrade siciliane è attualmente concessionario ANAS di due importanti arterie autostradali della regione siciliana, l'autostrada A20, che collega la città di Messina e la città di Palermo, e l'autostrada A18, la quale unisce le città di Messina e Catania, facente parte dall'asse viario europeo E45;
   l'attuale situazione di carente manutenzione rende poco sicure le autostrade siciliane;
   nonostante le molteplici segnalazioni, i diversi esposti e le innumerevoli promesse, seguenti all'emozione suscitata da gravi incidenti automobilistici, le problematiche inerenti alla sicurezza non risultano risolte;
   ad oggi sono pendenti diversi procedimenti presso varie procure della Repubblica a carico del Consorzio, e/o di soggetti ad esso riferibili, per la mancanza di adeguati sistemi di sicurezza e per la carenza/assenza di manutenzione nei tratti autostradali da esso direttamente gestiti, nonostante il contratto di concessione li preveda quali elementi essenziali;
   attualmente risultano diversi i sinistri direttamente ovvero indirettamente imputabili ad inadempienze nella sicurezza e nella manutenzione stradale, da ultimo in data 27 aprile 2014, nei pressi del viadotto Montagnareale ricadente nel comune di Patti (Messina);
   vari procedimenti penali vedono imputati soggetti a diverso titolo riferibili al Consorzio autostrade siciliane per il reato di omicidio colposo;
   numerosi incidenti stradali mortali sono stati provocati dalle precarie condizioni di manutenzione in cui versano i tratti di strade dell'ANAS ma affidato in concessione al Consorzio per le autostrade siciliane;
   tutto quanto sopra indicato costituisce grave rischio per l'incolumità di automobilisti e cittadini;
   dai documenti dell'autorità per la vigilanza sui contratti dei pubblici di lavori, servizi e forniture emerge che a carico del Consorzio per le autostrade siciliane è stata richiesta la decadenza dalla concessione con decreto interministeriale n. 457 del 5 luglio 2010, registrato alla Corte dei conti in data 4 novembre 2010, e notificato alla società concessionaria in data 29 novembre 2010;
   ne è seguito un lungo contenzioso conclusosi con sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa in cui veniva dichiarato nullo il decreto interministeriale del 5 luglio 2010, n. 457, dichiarante la decadenza della concessione di costruzione e di esercizio;
   la società Anas ha già inviato al Consorzio per le autostrade siciliane una lettera ufficiale, all'interno della quale viene richiesta una lunga serie di giustificazioni in ordine ad inadempienze circa la sicurezza stradale, prospettando altresì la revoca della stessa concessione, con contestazioni che spaziano dalla manutenzione delle piste alla segnaletica sia orizzontale che verticale, dai guardrail agli impianti elettrici, dalle opere in verde agli impianti telematici di esazione, in riferimento sia al tratto autostradale A18, sia al tratto A20;
   il pagamento di un pedaggio autostradale impegna contrattualmente il Consorzio autostrade siciliane ad assicurare un servizio migliore di quello altrimenti offerto dalla rete stradale non affidata a gestione esterna, ovvero a sostenere le spese per l'ammodernamento, l'innovazione, la gestione e la manutenzione del tratto considerato –:
   quali iniziative urgenti si intendano assumere per:
    a) verificare la presenza di inadempienze da parte del Consorzio per le autostrade siciliane nei sistemi di sicurezza e manutenzione stradale, tali da attentare alla sicurezza dei cittadini che percorrono le due arterie autostradali affidate alla sua diretta gestione;
    b) tutelare, comunque, l'incolumità e la salute dei cittadini;
    c) eliminare i rischi per l'incolumità dei cittadini;
    d) effettuare azioni costanti, effettive ed efficaci di controllo e monitoraggio sulle autostrade siciliane;
    e) far rispettare i criteri di sicurezza;
    f) intervenire a sostegno dei cittadini vittime della strada. (5-02948)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 agosto 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-02948

  Rispondo congiuntamente alle interrogazioni n. 5-02567 dell'Onorevole Garofalo e n. 5-02948 dell'On. Gullo, in quanto entrambe vertono sulla gestione delle Autostrada A18 e A20 da parte del Consorzio per le Autostrade siciliane (CAS).
  Al riguardo, sono state assunte precise informazione presso la Struttura di vigilanza sulle concessionarie autostradali (SVCA), la quale riferisce di essere a conoscenza delle criticità esposte dagli Onorevoli Interroganti e fa presente di aver avviato già dal 2006, come è noto, una procedura di contestazione nei confronti del Consorzio Autostrade Siciliane per gravi inadempienze alla Convenzione.
  Tale procedura si è conclusa con il decreto interministeriale MIT-MEF del 5 luglio 2010, che ha disposto la decadenza dalla concessione assentita al CAS.
  Tuttavia, il Consiglio di Giustizia Amministrativa, in sede di appello avverso la decisione del Tar di Palermo n. 1255 del 2011, ha dichiarato nullo tale provvedimento.
  La SVCA, nel frattempo, ha proseguito nell'attività di verifica e controllo dell'operato del Consorzio prevista dalla Convenzione ed ha continuato a contestare allo stesso le molteplici «non conformità» periodicamente rilevate sulle autostrade gestite, anche tramite l'attività di controllo dell'Ufficio territoriale competente.
  In relazione a ciò, è stata avviata, sin dal gennaio 2013, una ulteriore procedura di contestazione formale, che potrebbe condurre ad un nuovo pronunciamento di decadenza dalla concessione, qualora il citato Consorzio dovesse perseverare nei mancati adempimenti, sia di natura tecnica, che amministrativa.
  In aggiunta a tale seconda contestazione formale e per fatti successivi all'avvio della stessa, questa Struttura ha avanzato, lo scorso giugno, ulteriore contestazione verso il CAS, per inadempimenti alla vigente convenzione. Tale azione potrà produrre, nel caso in cui le inadempienze contestate non siano sanate, il non riconoscimento dell'incremento tariffario anche per l'anno 2015.
  Quanto al pagamento del pedaggio, faccio rilevare che, a seguito dell'istruttoria condotta SVCA per l'adeguamento annuale delle tariffe autostradali, al CAS non è stato riconosciuto alcun incremento tariffario, per inadempimenti amministrativi e contabili a far data dal 2007.
  Devo, infine, evidenziare che il CAS ha aderito alla iniziativa di sconti per i pendolari regolata dal Protocollo di Intesa con il MIT, in base al quale, a partire da febbraio e sino al 31 dicembre 2015, è consentita l'agevolazione tariffaria per i pendolari pari al 20 per cento. Godrà di questo sconto chi in un mese percorrerà venti volte il tratto di andata e ritorno (40 tratte) su un tragitto definito da casello a casello per un percorso massimo di 50 km (50 andata e 50 ritorno). Lo sconto scenderà progressivamente dal 20 al 10 per cento al diminuire dei viaggi, sino alla soglia minima di dieci viaggi di andata e ritorno (20 tratte).
  Nel concludere, assicuro che i competenti uffici del MIT avranno cura di proseguire, con l'attenzione dovuta, nell'azione di monitoraggio, verifica e controllo dell'operato del CAS, ponendo in essere ogni conseguente possibile azione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ente pubblico

pedaggio

societa' consortili