ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00025

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 1 del 15/03/2013
Abbinamenti
Atto 5/00003 abbinato in data 25/06/2013
Atto 5/00011 abbinato in data 25/06/2013
Atto 5/00023 abbinato in data 25/06/2013
Atto 5/00026 abbinato in data 25/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 15/03/2013


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 15/03/2013
Stato iter:
25/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/06/2013
Resoconto GIRLANDA ROCCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 25/06/2013
Resoconto PILI MAURO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/03/2013

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 25/06/2013

DISCUSSIONE IL 25/06/2013

SVOLTO IL 25/06/2013

CONCLUSO IL 25/06/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00025
presentato da
PILI Mauro
testo di
Venerdì 15 marzo 2013, seduta n. 1

   PILI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 18 del Trattato dell'Unione europea riconosce il diritto al cittadino dell'Unione di «circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri secondo le procedure e le condizioni previste dal trattato stesso e dalla legislazione successiva»;
   il trasporto marittimo non rientra fra le materie attribuite dall'articolo 117 della Costituzione alla legislazione dello Stato, né fra quelle rimesse alla legislazione concorrente Stato-regioni. Tuttavia, le disposizioni volte a garantire la continuità del servizio pubblico di trasporto marittimo, sono riconducibili alla materia «determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali», di cui all'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione, di competenza statale;
   in sede di conversione del decreto-legge 5 agosto 2010, n. 125, sono stati definiti gli obiettivi al fine di assicurare il conseguimento della privatizzazione di cui all'articolo 19-ter del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 novembre 2009, n. 166, garantendo la continuità del servizio pubblico di trasporto marittimo e la continuità territoriale con le isole;
   le convenzioni di cui al comma 6 del predetto articolo 19-ter del decreto-legge n. 135 del 2009, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 166 del 2009, sono state conseguentemente prorogate dal 1o ottobre 2010 fino al completamento della procedura competitiva limitatamente alle clausole necessarie alla gestione del servizio pubblico per assicurare la continuità territoriale;
   in base al suddetto decreto dell'agosto 2010, per far fronte alla gestione di criticità del settore del trasporto marittimo, legate all'esigenza di garantire la continuità territoriale, e per favorire la conclusione dei processi di privatizzazione in atto, le regioni possono utilizzare le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate relative ai programmi di interesse strategico regionale di cui alla delibera del CIPE n. 1/2009 del 6 marzo 2009, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 137 del 16 giugno 2009;
   tali precise indicazioni contenute nel decreto richiamato obbligavano l'amministrazione straordinaria della Tirrenia a porre in essere tutte le iniziative necessarie al fine di garantire la continuità territoriale tra la Sardegna e gli altri scali portuali del Paese;
   risulta fin troppo evidente che se tali procedure tese a garantire il rispetto della continuità territoriale di cui alle convenzioni richiamate non venissero messe in atto si continuerebbe a favorire, come sta gravemente avvenendo, quello che all'interrogante appare un vero e proprio «sequestro» di massa ai danni dei sardi e un isolamento senza precedenti della regione;
   tale previsione conferma anche per la prossima stagione una situazione gravissima sul piano del rincaro dei prezzi dei biglietti da parte delle altre compagnie che dinnanzi a questo scenario indefinito e complice finiscono per agire, ad avviso dell'interrogante, in regime di cartello monopolistico ai danni della Sardegna;
   sono stati denunciati rincari dei prezzi dei biglietti da parte delle compagnie marittime che risultano in alcuni casi quasi raddoppiati;
   la generica affermazione delle stesse compagnie secondo le quali si tratterebbe di un rincaro dovuto al prezzo del carburante risulta ingiustificata e non plausibile se non con il tentativo di approfittare di una situazione di totale assenza di controllo sul rispetto della continuità territoriale marittima da e per la Sardegna;
   la privatizzazione del gruppo Tirrenia favorisce direttamente e indirettamente gli stessi soggetti acquirenti –:
   se non ritenga di dover urgentemente riferire sulla privatizzazione della Tirrenia e le sue convenzioni;
   se non ritenga di dover intervenire al fine di assicurare da parte della Tirrenia la corretta attuazione del contratto di servizio relativamente alla continuità territoriale da e per la Sardegna;
   se non ritenga di dover garantire il rispetto di tutte le clausole relative alla continuità territoriale e l'attivazione di tutte quelle rotte indispensabili al fine di evitare comportamenti monopolistici e finalizzati solo alla massimizzazione dei profitti parte di altre compagnie di navigazione;
   se non ritenga di dover attivare, per quanto di propria competenza, una verifica sulla legittimità degli aumenti proposti dalle compagnie di navigazione operanti sulle tratte sarde;
   se non ritenga di dover assumere iniziative normative relative alla continuità territoriale marittima da e per la Sardegna, anche con l'eliminazione del doppio regime residenti-non residenti che risulta anacronistico e non rispettoso del principio di eguaglianza, di pari di diritti di movimento dei cittadini europei in tutte le regioni, e a pari condizioni. (5-00025)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 25 giugno 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-00025

  Ritengo opportuno rispondere congiuntamente alle interrogazioni n. 5-00003, 5-00011, 5-00023, 5-00025 e 5-00026 presentate dal deputato Pili in quanto vertono sul medesimo argomento.
  Com’è noto dal 2009 è stato avviato un processo di privatizzazione delle società dell’ex Gruppo Tirrenia, che rappresenta una svolta nel quadro del settore nazionale.
  Detto processo di privatizzazione trae origine dalla necessità di adeguare il cabotaggio nazionale alle regole comunitarie, in particolare, al Regolamento 3577/1992 che ha previsto la liberalizzazione del cabotaggio marittimo, introdotto nell'ordinamento nazionale con l'articolo 19-ter del decreto-legge n. 135 del 2009 e relativa legge di conversione.
  Tale processo, per la sua vasta portata, ha avuto un iter molto complesso con inizio, per quanto concerne le società operanti in ambito regionale (Caremar/Laziomar, Saremar e Toremar), con la sottoscrizione di appositi Accordi di Programma tra lo Stato e le regioni territorialmente competenti, mentre per quanto riguarda Tirrenia e Siremar, con l'indizione di apposite procedure di gara per la cessione dei compendi aziendali destinati all'esercizio dei servizi cosiddetti «sociali».
  Le suddette tre società minori sono state cedute, a titolo gratuito, alle regioni competenti, ai sensi dell'articolo 19-ter del citato decreto-legge n. 135 del 2009, con il quale, a decorrere dal 1o gennaio 2010, sono state trasferite anche le funzioni ed i compiti di programmazione ed amministrazione dei servizi di cabotaggio marittimo di interesse pubblico mentre, a partire dal 18 luglio 2012, è operante la nuova convenzione tra lo Stato e la società Compagnia Italiana di Navigazione (CIN)/Tirrenia.
  Come è noto a seguito di numerose segnalazioni pervenute da parte di utenti che lamentavano abnormi aumenti tariffari da parte di vettori marittimi concorrenti della Tirrenia sulle rotte sarde, i competenti Uffici del MIT hanno provveduto, il 15 febbraio 2011, a denunciare il fatto all'Autorità garante della concorrenza e del mercato per gli eventuali seguiti di competenza; la medesima Autorità in pari data comunicava al Ministero di aver provveduto ad avviare una procedura d'indagine al riguardo.
  In merito faccio presente che il Governo si è sempre espresso contro ogni forma di possibile cartello o accordo tra operatori a danno della concorrenza e dell'utenza.
  Lo scorso 14 giugno l'Autorità, in esito alla conclusione dell'indagine sopra indicata, ha contestato gli aumenti dei prezzi praticati da quattro società (Moby, GNV, SNAV e Marinvest) ed ha comminato alle stesse una sanzione di circa 8 milioni di euro.
  Devo far presente che l'attività svolta dalle società di navigazione private e i procedimenti antitrust a cui i soggetti armatoriali sono stati sottoposti all'Autorità Garante per la concorrenza ed il mercato non rientra nella sfera di competenza del MIT.
  Evidenzio, inoltre, che la società CIN non è stata oggetto di alcuna sanzione da parte di detta Autorità per aumenti giudicati ingiustificati.
  D'altra parte, le tariffe di Tirrenia, erano ferme a quelle del 2009; a ciò va aggiunto che la stessa procedura di privatizzazione che ha determinato il passaggio da Tirrenia a CIN, oltre che alla Commissione europea, è stata preventivamente sottoposta al vaglio della stessa Autorità.
  Al riguardo ricordo che l'articolo 6 della Convenzione vigente – Rep. 54/2012 del 18 luglio 2012, in ottemperanza ai criteri stabiliti dalla delibera CIPE 111/2007, emanata ai sensi di quanto previsto dall'articolo 1, commi 998 e 999, della legge finanziaria 2007 (legge n. 296 del 2006), prevede un meccanismo tariffario basato sul limite di una tariffa massima, fissata per ogni linea e tipologia dall'Allegato A della Convenzione medesima, ed ancorata ai livelli tariffari assentiti dalle amministrazioni competenti in vigenza del precedente regime convenzionale di carattere regolatorio in campo tariffario.
  Tale meccanismo prevede che la tariffa, nell'ambito della tariffa massima, possa essere aggiornata in funzione della variazione dei prezzi del combustibile come stabilito e delineato nella predetta clausola convenzionale.
  L'aumento tariffario, in caso di rialzo dei predetti prezzi, potrebbe essere evitato solo se venissero decise misure compensative in termini di revisione degli assetti nautici, di differente articolazione tariffaria o di rideterminazione in diminuzione degli oneri di servizio pubblico, che facciano salvo l'equilibrio economico-finanziario determinato secondo i criteri fissati dalla citata delibera CIPE 111/2007.
  Pertanto, la società CIN, nell'ambito del sistema vigente definisce le proprie tariffe nel limite massimo assentito in Convenzione, il quale viene aggiornato in funzione di aumenti dei prezzi dei combustibili accertati dalle Amministrazioni statali vigilanti secondo parametri tecnici fissati in Convenzione.
  Informo, altresì, che l'articolo 7, primo comma della Convenzione medesima prevede il versamento da parte del MIT alla società CIN di un corrispettivo pari ad euro 72.685.642,00 per lo svolgimento dei servizi in parola a partire dall'anno 2012 e per ciascuno degli anni della durata della convenzione stessa.
  A tal proposito, appare opportuno evidenziare all'interrogante che la CIN continua ad assicurare lo stesso numero di rotte effettuate dalla ex Tirrenia anche se alla stipula della nuova Convenzione con la CIN lo stanziamento annuale da parte dello Stato è passato da circa 100 milioni di euro del 2009 agli attuali 72.685.642,00.
  Successivamente è intervenuto il disposto della legge n. 135 del 7 agosto 2012, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 95 del 2012 che, all'articolo 6, comma 19, prevede che le Convenzioni stipulate con i soggetti aggiudicatari dei compendi aziendali, i cui schemi sono stati approvati con decreto interministeriale MIT-MEF e che sono stati successivamente oggetto del bando di gara per la privatizzazione dei servizi marittimi in parola, si intendano approvate ope legis e producano effetti a far data dalla sottoscrizione delle Convenzioni stesse.
  Inoltre, la stessa norma prevede che ogni successiva modificazione o integrazione delle suddette Convenzioni venga approvata con decreto del MIT con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentite le regioni interessate.
  Da ultimo evidenzio che lo scorso 12 giugno, viste le richieste di operatori del trasporto merci sardo circa i lamentati aggravi nei costi dovuti ad incrementi tariffari operati da Tirrenia, è stata indetta un'apposita riunione tra i vertici politici e tecnici del MIT e le rappresentanze politiche e degli operatori economici locali.
  Da tale riunione è scaturita la volontà delle parti di istituire un tavolo tecnico con Tirrenia per un esame approfondito delle problematiche legate agli aspetti tariffari sopra descritti, nel quadro di possibili modifiche alla convenzione alla scadenza del primo anno di esecuzione.
  Al riguardo, devo ribadire che sebbene gli aumenti praticati dalla CIN negli ultimi mesi rimangono al di sotto dei limiti di tariffa massima stabiliti in Convenzione, la problematica della continuità territoriale marittima della Sardegna costituisce una delle priorità del Governo.
  Infatti, anche questa mattina, presso gli Uffici del MIT, il Ministro Lupi ha incontrato il Governatore della regione Sardegna e l'Amministratore delegato della Compagnia CIN per un esame congiunto della questione evidenziata nell'ottica di garantire un servizio efficiente ma non esageratamente oneroso per le collettività interessate, anche attraverso una revisione della Convenzione vigente, ove necessario. Nel corso dell'incontro, su proposta del Ministro, si è convenuto di congelare l'aumento tariffario, a far data da domani, fino al 17 luglio prossimo, nelle more dei necessari approfondimenti da parte del tavolo tecnico, istituito dallo stesso Ministro e avviatosi già in data odierna, di cui fanno parte i rappresentanti di regione, CIN, MIT e MEF.
  Assicuro che il Governo, proprio in tale ottica, intende proseguire il dialogo avviato per una definitiva soluzione della vicenda.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

SARDEGNA

EUROVOC :

mezzo di trasporto

libera circolazione delle persone

aumento dei prezzi

concessione di servizi

contratto di prestazione di servizi

privatizzazione