ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12022

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 566 del 10/02/2016
Trasformazioni
Trasformato il 13/01/2017 in 5/10269
Firmatari
Primo firmatario: DI STEFANO MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10/02/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 11/03/2016
Stato iter:
13/01/2017
Fasi iter:

TRASFORMAZIONE EX-ART.134 IL 13/01/2017

TRASFORMATO EX-ART. 134 IL 13/01/2017

CONCLUSO IL 13/01/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12022
presentato da
DI STEFANO Marco
testo di
Mercoledì 10 febbraio 2016, seduta n. 566

   MARCO DI STEFANO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   in Roma insiste un importante impianto sportivo polivalente progettato dall'architetto Antonio Nervi con la collaborazione ingegneristico-strutturale di suo padre Pier Luigi, denominato stadio Flaminio;
   tale struttura è stata realizzata tra il 1957 e il 1958 ed inaugurata il 19 marzo 1959, per ospitare gli incontri del torneo olimpico di calcio del 1960 e la stessa sorge sul vecchio stadio nazionale costruito nel 1911 da Marcello Piacentini il quale nel 1949, dopo la tragedia di Superga, fu dedicato al grande Torino di Valentino Mazzola;
   ai sensi e per gli effetti dell'articolo 10 del codice dei beni culturali e del paesaggio del 2004, lo stadio Flaminio è un bene di interesse artistico e storico;
   lo stesso ancora oggi risulta essere il secondo stadio per capienza della Capitale e il più capiente tra quelli privi di pista d'atletica;
   tale preziosa struttura inutilizzata dal 2011, versa attualmente in uno stato di vergognoso degrado quale: corrosione delle armature metalliche, infiltrazioni dappertutto, ambienti devastati, strutture vandalizzate, locali tecnici prossimi al collasso, aiuole ridotte a boscaglie incolte nonché scarpini sbrindellati, brande arrugginite, medicine scadute, siringhe, lattine, bottiglie di alcolici spaccate, pezzi di marciapiedi malmessi, sugli spalti i resti di seggiolini e tanta ruggine, il campo è coperto da erbacce alte e sporcizia, la piscina è in disuso e le palestre di scherma non esistono più. All'interno spiccano segni evidenti di vandalismo da parte di chi, negli anni, ha approfittato dell'incuria per accedere all'impianto e disporne a suo piacere;
   nell'indifferenza generale, nella più totale incuria e abbandono, nel cuore della Capitale, a poche centinaia di metri da piazza del Popolo, a pochi metri dall'Auditorium di Renzo Piano muore un pezzo della storia italiana. Muore l'Italia delle Olimpiadi del 1960 che cambiarono Roma e che sono il simbolo del rimpianto boom economico;
   inoltre, dai media si apprende che due ingegneri, periti del tribunale di Roma, a cui il comune di Roma si è rivolto perché quantificasse i danni causati dall'assenza di manutenzione, hanno calcolato che basterebbero circa sei milioni di euro per riqualificare la struttura; stante l'asserita impossibilità economica della federazione sportiva gioco calcio di ristrutturare l'impianto; va infine rilevata l'inerzia dell'amministrazione capitolina –:
   se il Governo non ritenga anche alla luce della probabile individuazione di Roma come sede delle Olimpiadi, necessario assumere iniziative, per quanto di competenza, per il recupero non solo di un monumento simbolo di una Roma passata, ma anche di una importante ed utile struttura sportiva per la città.
(4-12022)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

attrezzatura sportiva

protezione del patrimonio

professioni tecniche