ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09846

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 462 del 15/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/07/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15/07/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15/07/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 31/07/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09846
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Mercoledì 15 luglio 2015, seduta n. 462

   NESCI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il 6 luglio 2015 il commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario regionale calabrese, Massimo Scura, ha approvato il decreto n. 80 inerente la «determinazione tetti di spesa per l'acquisto da soggetti privati accreditati di prestazioni di assistenza ospedaliera anno 2015»;
   con tale decreto i commissari hanno distribuito le risorse, non più assegnabili, della liquidata «Fondazione Campanella» (10 milioni), che si aggiungono ai circa 189 milioni di euro già previsti;
   la distribuzione ha premiato soprattutto due strutture private dell'Asp di Cosenza appartenenti allo stesso proprietario, la famiglia Greco, che si è visto assegnare da solo il 20 per cento del fondo complessivo da redistribuire nella provincia d Cosenza, per un valore pari a circa tredici milioni e quattrocentomila euro;
   dopo la firma del decreto da parte anche del direttore generale del medesimo dipartimento, professor Riccardo Fatarella, il governatore Mario Oliverio ha chiesto, secondo quanto riporta il sito del giornale «Il Corriere della Calabria», «l'immediata sospensione del decreto stesso» tramite una lettera al commissario al piano di rientro, Massimo Scura, e al sub-commissario, Andrea Urbani;
   nella succitata missiva, ancora, si legge: «Capiamo le difficoltà di chi, come il commissario Scura, da soli pochi mesi in Calabria, conosce poco la complessità, gli abusi e le clientele vecchi e nuove che si annidano nel sistema sanitario calabrese. Il rispetto delle regole e della trasparenza deve costituire nella pratica quotidiana e nella pubblica amministrazione un vincolo imprescindibile»;
   la mancanza di trasparenza è evidente anche per quanto denunciato dal presidente dell'Aiop (Associazione italiana ospedalità privata), Enzo Paolini, secondo il quale, come riporta «Il Quotidiano del Sud» del 14 luglio 2015 sarebbero «deboli i requisiti motivazionali» e, soprattutto, «la procedura, che prevede due fasi, non è stata rispettata con le Asp completamente esautorate dalla fase di negoziazione»;
   in altre parole, mentre gli erogatori privati discutevano con il naturale interlocutore, cioè le varie, aziende sanitarie provinciali, i due commissari avrebbero emanato il suddetto decreto n. 80 anticipando, a giudizio dell'interrogante immotivatamente, la conclusione della legittima, regolare e dovuta negoziazione tra erogatori privati ed asp;
   nello stesso succitato decreto, peraltro, si legge testualmente: «dato atto che le aziende sanitarie provinciali hanno formulato, con documenti agli atti del Dipartimento Tutela della Salute, per l'anno 2015, proposte di budget da assegnare ad ogni erogatore privato, quale tetto finanziario massimo attribuibile e non superabile; considerato che, dall'istruttoria effettuata dai competenti uffici del Dipartimento Tutela della Salute, relativamente alle proposte delle Aziende si rilevava una discordanza con i criteri stabiliti a livello regionale per l'assegnazione dei budget, rappresentati dal recupero della mobilità passiva (interventi chirurgici ortopedici, oncologici, sulla tiroide) dall'implementazione della complessità dei ricoveri, dall'incremento della neuroriabilitazione (cod. 75), dell'appropriatezza e della complementarietà con le prestazioni erogate dalle strutture pubbliche; ritenuto, pertanto, di dover apportare delle modifiche ai budget per l'anno 2015 proposti dalle aziende sanitarie provinciali e quindi rideterminarli secondo quanto rappresentato nell'allegato al presente decreto»;
   per quanto sopra riportato, a parere dell'interrogante si rileva chiaramente la scelta di dubbia legittimità dei commissari, in quanto una volta accortisi della discordanza con i criteri stabiliti a livello regionale per l'assegnazione dei budget imputata alle asp, avrebbero dovuto chiedere alle stesse, naturale controparte per legge degli erogatori privati (i contratti, infatti sono sottoscritti, come precisato poc'anzi, dal vertice dell'Asp e dal singolo erogatore privato), la correzione e non certo sostituirsi alle asp, rideterminando autonomamente i singoli budget;
   nonostante tali, incongruenze il commissario Scura ha risposto al governatore Oliverio, affermando che il decreto n. 80 non verrà sospeso ma che anzi «sta imprimendo un cambio di passo radicale rispetto al passato sotto il profilo gestionale e questo forse non va giù a quanti per anni hanno agito in maniera clientelare e discrezionale» –:
   se non ritengano opportuno, per quanto precisato in premessa, assumere iniziative affinché sia revocato il decreto n. 80/2015 del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro della regione Calabria. (4-09846)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio sanitario

sanita' pubblica

servizio sanitario nazionale