ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09762

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 458 del 09/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: PARENTELA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 09/07/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/07/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/07/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 20/07/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09762
presentato da
PARENTELA Paolo
testo di
Giovedì 9 luglio 2015, seduta n. 458

   PARENTELA e NESCI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   l'Italia è caratterizzata da un territorio fragile per quanto concerne il dissesto idrogeologico; circa il 10 per cento è classificato a elevato rischio per alluvioni, frane e valanghe e più di 2/3 delle aree esposte a rischio interessa centri urbani, infrastrutture e aree produttive. Le dimensioni del fenomeno vengono rese chiaramente se si considera che, negli ultimi 50 anni, sono stati spesi per sopperire ai danni, limitatamente ai fenomeni alluvionali, più di 16 miliardi di euro, circa il 10 per cento del territorio italiano e più dell'80 per cento dei comuni italiani sono interessati da aree a forte criticità idrogeologica;
   nel dossier «Effetto bomba», di recente pubblicato da Legambiente, si illustrano dieci edifici per cui è improrogabile intervenire al fine di scongiurare tragedie ed effetti disastrosi;
   i suddetti immobili giacciono in aree R3 e R4 di rischio idrogeologico, con frequenti esondazioni, alluvioni e pericoli;
   in particolare l'associazione Legambiente, nella regione Calabria menziona: la Casa dello Studente di Reggio Calabria, edificata entro una fiumara, edifici residenziali abusivi sul torrente Coriglianeto (Cs) e il centro Multisala Cinema di Zumpano (Cs), edificato su una scarpata vicino al fiume Crati;
   la Calabria presenta una superficie di 66 chilometri quadrati in dissesto idrogeologico;
   sino al 2007 nella provincia di Cosenza erano censite 2.304 frane, 1.147 in quella di Catanzaro, 1.330 nella provincia di Reggio Calabria, 488 nella provincia di Vibo Valentia e 279 nella provincia di Crotone;
   tra il 1950 e il 2008 il dissesto idrogeologico in Calabria ha causato 517 vittime in 37 eventi, coinvolgendo 5.425 persone negli ultimi 25 anni;
   il 25 novembre 2010, fu firmato fra la regione Calabria e il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare un accordo finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico;
   a tale ultimo riguardo furono stanziati 220 milioni di euro in totale, di cui 110 milioni a carico del predetto Ministero e 110 milioni con riserve FAS 2007-2013 e a carico della Regione;
   dei 185 interventi previsti, però, per 39 la progettazione fu ultimata e per 18 furono espletate le gare per l'affidamento dei lavori fra 2010 e il 2013;
   soltanto per 5 dei prefati interventi, i lavori risultano ultimati;
   la commissione per il federalismo fiscale ha certificato che tra 2009 e 2012 le regioni hanno destinato solo 1,1 miliardi alla voce «cura del territorio», cioè lo 0,6 per cento delle risorse disponibili;
   solo recentemente il Governo ha pubblicato sul sito italiasicura.governo.it gli interventi effettuati e quelli da effettuare nell'immediato;
   in Calabria si contano 492 cantieri per una spesa totale di circa 391 milioni di euro, di cui 235 conclusi mentre 258 verranno avviati entro 2015 (euro 266 milioni di investimenti);
   considerato che il protocollo d'intesa del 21 maggio 2015 sul monitoraggio e la vigilanza sugli interventi e opere contro il dissesto idrogeologico sottoscritto fra il Presidente del Consiglio, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e l'Autorità nazionale anticorruzione prevede la stipula di un piano nazionale straordinario per la Prevenzione e contro l'emergenza del dissesto per le aree metropolitane, di un Piano per l'intero territorio nazionale da attuate attraverso specifici accordi di programma con i presidenti delle regioni nella veste di commissari, il conferimento alla struttura di missione di compiti di coordinamento di tutte le strutture dello Stato (Ministeri, protezione civile, regioni, enti locali, consorzi di bonifica, provveditorati alle opere pubbliche, Genio civile ed enti e soggetti locali) e di funzioni di controllo e monitoraggio sulle funzioni di realizzazione degli interventi;
   mentre il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare avranno il compito di monitoraggio e in particolare di segnalare all'Anac i procedimenti di particolare complessità e di elevato importo, a livello locale spetterà alla Struttura di missione far valere l'indirizzo nazionale per l'accelerazione massima della messa in attività dei cantieri, legittimando con responsabilità precise le autorità tecniche nell'individuazione delle criticità, nella soluzione di esse e nella predisposizione di sistemi e format comunicativi;
   la regione Calabria avrebbe dovuto procedere all'attuazione di quei primi interventi finalizzati al superamento delle situazioni emergenziali e per i quali con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 30 giugno 2014 è stato previsto lo stanziamento di 2,4 milioni di euro per l'attuazione degli stessi –:
   quali iniziative di competenza il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la struttura della mission, intendano adottare per accelerare gli interventi e per sbloccare le procedure in situazioni paralizzate per motivi di natura politico-istituzionale;
   quali attività intendano avviare per rendere effettivamente operanti monitoraggio e la vigilanza collaborativi, sollecitando così la realizzazione di tutti gli interventi connotati da estrema urgenza nella regione Calabria e nelle altre regioni colpite da frane e alluvioni;
   se non ritenga opportuno che per la manutenzione e il potenziamento delle reti strumentali utili alla previsione e al monitoraggio delle condizioni meteorologiche e idrologiche (reti pluviometriche, nivometriche, idrometriche, radar meteo e altro) si provveda con cofinanziamento nazionale;
   se, al fine di un progressivo passaggio da una gestione emergenziale a una preventiva, ogni anno, non ritenga che debbano essere stanziati fondi per la prevenzione pari almeno al 50 per cento in più di quelli stanziati nell'anno precedente;
   se non ritenga fondamentale istituire un programma nazionale di revisione dei piani comunali di emergenza opportunamente valutati da un comitato di esperti per la loro efficacia e per livello di diffusione tra la cittadinanza che preveda, in caso di gravi carenze, sanzioni fino al commissariamento. (4-09762)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inondazione

protezione dell'ambiente

idrogeologia