ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07647

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 369 del 23/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: MINNUCCI EMILIANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GREGORI MONICA PARTITO DEMOCRATICO 23/01/2015
TIDEI MARIETTA PARTITO DEMOCRATICO 23/01/2015
FERRO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 23/01/2015
CARELLA RENZO PARTITO DEMOCRATICO 23/01/2015
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/01/2015
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/01/2015
DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/01/2015
MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/01/2015
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 23/01/2015
Stato iter:
08/09/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/09/2015
BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 08/09/2015

CONCLUSO IL 08/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07647
presentato da
MINNUCCI Emiliano
testo di
Venerdì 23 gennaio 2015, seduta n. 369

   MINNUCCI, GREGORI, TIDEI, FERRO, CARELLA, ZARATTI, COSTANTINO, DURANTI, MARCON e PALAZZOTTO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   a seguito dell'inchiesta «Mondo di mezzo», condotta dalla direzione investigativa antimafia presso la procura della Repubblica di Roma, che ha portato alla luce l'esistenza di un'organizzazione criminale dedita a numerosi traffici illeciti e che vede indagati politici, imprenditori e professionisti di Roma e provincia, i gruppi consiliari «Alternativa civica» e «Sacrofano Progetto Comune» (SPC) del comune di Sacrofano (RM), hanno presentato al prefetto della Provincia di Roma, in data 5 dicembre 2014, richiesta ufficiale di scioglimento del consiglio comunale di Sacrofano (RM) per fenomeni di tipo mafioso, ex articolo n. 143 dal decreto legislativo n. 267 del 2000, essendo risultato tra gli indagati, per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, anche il sindaco Tommaso Luzzi;
   entro i successivi 20 giorni, i medesimi gruppi hanno altresì provveduto alla richiesta di convocazione di un consiglio, comunale straordinario con all'ordine del giorno la questione delle dimissioni del sindaco Tommaso Luzzi;
   le richieste avanzate dai predetti gruppi consiliari, si sono basate sull'articolo 38 del regolamento del consiglio comunale di Sacrofano, sugli articoli 39 comma 2, e 143 del decreto legislativo, n. 267 del 2000, nonché, e soprattutto, sulla giurisprudenza amministrativa secondo cui per lo scioglimento di un consiglio comunale è sufficiente che vi siano elementi fortemente indicativi del sodalizio criminale (Tar Campania, Napoli, Sez. I, 6/02/06 n.1622), come rappresentato, nel caso di specie, nell'ordinanza di applicazione delle misure cautelare del 28 novembre 2014, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, dottoressa Costantini;
   alla vicenda appena descritta, va aggiunta anche quella nella quale il sindaco Luzzi risulta essere imputato in altro procedimento penale (n. 1756/12 R.G. DIB) presso il tribunale penale di Tivoli, per il reato di cui all'articolo n. 319 codice penale, e relativo all'inchiesta denominata «Caronte»;
   il 22 dicembre 2014 veniva convocato il consiglio comunale straordinario, ma il clima di profonda ostilità creatosi tra maggioranza e minoranza ha impedito il raggiungimento di qualsiasi soluzione, con il risultato che ad oggi Tommaso Luzzi ricopre ancora la carica di sindaco del comune di Sacrofano –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza del coinvolgimento del sindaco di Sacrofano (RM) Tommaso Luzzi nell'inchiesta giudiziaria denominata «Mondo di Mezzo» e nell'organizzazione criminale denominata «Mafia Capitale» nonché della conseguente richiesta di scioglimento del consiglio, comunale di Sacrofano avanzata al prefetto della provincia di Roma;
   se il Ministro interrogato intenda attivare le procedure previste dalla legge relative allo scioglimento del consiglio comunale per fenomeni di infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso, e quali iniziative urgenti intenda adottare al fine di garantire il ripristino di quelle elementari regole democratiche e di legge che sarebbero state ripetutamente violate in seno al comune di Sacrofano. (4-07647)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 8 settembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 477
4-07647
presentata da
MINNUCCI Emiliano

  Risposta. — Il 28 novembre 2014 il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Roma, nell'ambito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica capitolina, ha emesso un'ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di alcuni appartenenti all'organizzazione criminale denominata «Mafia Capitale», nonché di amministratori e funzionari pubblici che hanno costituito il cosiddetto «capitale istituzionale» del sodalizio.
  I capi di incolpazione, delineati nel provvedimento, fanno riferimento ad una sequela di reati contro la pubblica amministrazione, perpetrati, tra l'altro, nella gestione degli appalti di Roma Capitale, nonché di quattro ulteriori comuni della provincia: Sacrofano – a cui fa espresso riferimento l'interrogazione –, Castelnuovo di Porto, Sant'Oreste e Morlupo.
  Sulla base di tale ordinanza, la prefettura di Roma, tra le altre iniziative promosse, ha avviato la verifica dell'esistenza di condizionamenti mafiosi nel comune di Sacrofano (oltreché negli altri quattro comuni sopra citati).
  La commissione d'accesso, insediatasi l'8 gennaio 2015 e prorogata con provvedimento prefettizio del 27 marzo 2015, concluso i propri lavori depositando la prescritta relazione lo scorso 8 luglio 2015.
  Alla luce di tale documento e del parere che sarà reso dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, integrato con la presenza del procuratore della Repubblica di Roma, il Prefetto presenterà, entro il 22 agosto 2015, le proprie valutazioni al Ministro dell'interno per il seguito di competenza.
Il Sottosegretario di Stato per l'internoGianpiero Bocci.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mafia

amministrazione locale

inchiesta giudiziaria