ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05823

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 280 del 06/08/2014
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/08/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 06/08/2014
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA 19/11/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 01/07/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 28/01/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 01/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05823
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Mercoledì 6 agosto 2014, seduta n. 280

   NESCI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   con interrogazione a risposta scritta n. 4-04955, presentata dall'interrogante nella seduta n. 235 del 28 maggio 2014, si chiedeva ai Ministri dell'economia e delle finanze e dello sviluppo economico l'eventuale disposizione, nell'ambito delle proprie competenze, di verifiche a largo raggio per l'individuazione di eventuali truffe in ordine a contributi ricevuti da imprese in Calabria, come incentivo per l'attività che avessero beneficiato di fondi statali ai sensi del decreto-legge n. 415 del 1992 come convertito dalla legge 488 del 1992;
   all'elencazione delle imprese che nella regione Calabria hanno beneficiato di contributi pubblici – nell'ambito del POP Calabria, con sostegno finanziario agl'investimenti disciplinato in coerenza con le decisioni comunitarie e la normativa nazionale da utilizzare per il cofinanziamento delle misure d'aiuto dell'Unione europea, costituita con decreto-legge 22 ottobre 1992 n. 415, convertito con modificazioni dalla legge n. 488/1992 – per le suindicate finalità, ma senza raggiungere gli indicatori di legge, ha provveduto il presidente della commissione speciale di vigilanza del consiglio regionale della Calabria onorevole Aurelio Chizzoniti, con esposto del 17 giugno 2014 protocollo 391/P.C.V., indirizzato ai procuratori della Repubblica presso i tribunali di Catanzaro, Paola, Cosenza, Castrovillari e Lamezia Terme;
   nell'esposto, si legge che, per il mancato raggiungimento di indicatori, il 6 dicembre 2012 il dirigente generale del dipartimento attività produttive della regione Calabria, Maria Grazia Nicolò, intimò, con proprio decreto, la restituzione entro trenta giorni di 796.520,78 euro alla Dynamis srl di Settignano di Catanzaro – (Catanzaro) e, con analogo atto, la restituzione di 1.102.635,50 alla P&P Arredamenti srl di Contrada Fiumara di Amantea (Cosenza);
   sempre nello stesso esposto, si legge che il suddetto dirigente generale intimò per gli stessi motivi di cui ai precedenti decreti, utilizzando il medesimo strumento dispositivo, il 9 gennaio 2013 alla De Rose Forniture e Servizi srl di Cosenza la restituzione di 4.927.850,97 euro;
   con analoghe modalità e per le medesime ragioni, il succitato dirigente regionale intervenne il 31 gennaio 2013 nei confronti della Jonio Filati srl di Corigliano Calabro, chiedendo la restituzione di 4.507.573,80 euro;
   Eugenio Spagnuolo, dirigente di servizio del menzionato dipartimento della regione Calabria, analogamente e sempre per il mancato raggiungimento degli indicatori, chiese con decreto del 4 dicembre 2007 la restituzione di 1.196.114, 18 alla Tekam di Bisignano (Cosenza), e, con atti della medesima specie emessi in pari data, la restituzione di 10.894.658,29 euro alla Collant srl di Lamezia Terme (Catanzaro), di 875.471,91 euro alla Creative srl sita in località Fiumara di Amantea (Cosenza) e di 2.295.000,18 euro alla Optical Disk srl di Roma;
   infine, con decreti del 15 gennaio 2008, il succitato Spagnuolo intimò a Ptintec srl di Corigliano (Cosenza) la restituzione di 4.713.185,66 euro e Sensitec srl di Corigliano la somma di 1.758.535,74 euro;
   nel proprio esposto l'onorevole Chizzoniti, di professione avvocato penalista, riporta la cifra complessiva dei finanziamenti legittimamente ottenuti, pari a 33.067.547,01 euro, sostenendo che la documentata elusione dei fini per cui i fondi in parola furono corrisposti è da ricondurre a condotta fraudolenta, «in un'ottica palesemente malversante ai danni della Regione Calabria», di cui al paradigma dell'articolo 316 bis del codice penale;
   sempre nello stesso esposto, il presidente della commissione speciale di vigilanza del consiglio regionale della Calabria denuncia un «atteggiamento serpeggiante ed anguillesco dell'assessore alle attività produttive Demetrio Arena, del dirigente ff. Felice Iracà e di quello di Pasquale Monea, titolare del predetto dipartimento che ancora oggi cincischiano in ordine al concreto recupero dei notevoli importi su riferiti richiamando bizzarre difficoltà connesse con le notifiche ex articolo 140 del codice di procedura civile»;
   con lettera del 25 marzo 2014 inviata al dirigente del dipartimento attività produttive della regione Calabria e per conoscenza al dirigente del dipartimento regionale Controlli e ai procuratori della Repubblica di Catanzaro e Reggio Calabria, il presidente della commissione speciale di vigilanza del Consiglio regionale della Calabria opina, in ordine al mancato recupero degli importi di cui sopra da parte della regione in parola, una volontaria omissione, peraltro sottolineando in punto di diritto che «il riferimento (del Monea, nda) alla fuorviante presunta “incidenza” della legge regionale 18 dicembre 2013, n. 54, (astutamente parzialmente riportata)» non consente ex iure ai beneficiari delle già indicate provvidenze di non restituire alla regione Calabria i fondi ricevuti, in quanto l'improcedibilità di specie è prevista soltanto per quelle imprese che alla data di entrata in vigore del decreta legge n. 83 del 2012 abbiano completato e regolarmente collaudato gli investimenti, il che, come rilevato dallo stesso onorevole Chizzoniti nell'esercizio delle sue funzioni e in diversi esposti alla magistratura penale catanzarese e contabile, non è per le aziende più sopra indicate;
   in considerazione della grave situazione finanziaria ed economica della regione Calabria, rilevata dalla Ragioneria generale dello Stato, nonché dei licenziamenti di recente avviati nel settore dei servizi di pubblica utilità — per esempio presso la Fondazione Tommaso Campanella di Catanzaro — a causa, anche, della carenza di fondi regionali destinati alle attività, all'interrogante appare più che opportuna una pronta risposta al presente atto di sindacato ispettivo  –:
   se sono a conoscenza dei fatti qui esposti;
   se e quali urgenti iniziative nell'ambito delle rispettive competenze, intendano assumere al fine di accertare, sulla base degli atti depositati, in via generale quali iniziative di vigilanza siano state assunte ai sensi dell'articolo 11 del decreto-legge n. 415 del 1992 anche con riferimento alle erogazioni attribuite alla regione Calabria. (4-05823)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 1992 0415

EUROVOC :

Calabria

reato economico

aiuto finanziario

politica di sostegno

sicurezza e sorveglianza

licenziamento