ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05336

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 254 del 01/07/2014
Trasformazioni
Trasformato il 14/07/2014 in 3/00939
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 01/07/2014
Stato iter:
14/07/2014
Fasi iter:

TRASFORMA IL 14/07/2014

TRASFORMATO IL 14/07/2014

CONCLUSO IL 14/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05336
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Martedì 1 luglio 2014, seduta n. 254

   REALACCI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   come si evince dalle maggiori agenzie di stampa e da vari forum di operatori in rete, che riportano anche la notizia dell'aggravarsi delle inchieste sul gruppo Finmeccanica nei confronti dell’ex presidente Guarguaglini, l'autorità per la vigilanza sui contratti pubblici – AVCP – dopo due anni di indagini e relativa istruttoria finale, ha depositato l'8 maggio 2014 la deliberazione n. 10 con la quale, dopo aver ricostruito gli eventi dal 2006, si elencano alcune violazioni e illegittimità in merito all’iter amministrativo del sistema nazionale di tracciabilità dei rifiuti (SISTRI). La ricostruzione dei fatti connessi al SISTRI conduce l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici a dichiarare «non conforme» al codice dei contratti pubblici l'affidamento di tale progetto, in particolare per quanto riguarda la «secretazione» sul progetto stesso: posta nel febbraio 2007 dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare pro tempore Pecoraro Scanio;
   la sopraccitata deliberazione così recita: «L’iter posto in essere – presentazione del progetto preliminare da parte di SELEX ES, secretazione del SISTRI, sviluppo del progetto, stipula del contratto non trova riscontro in alcun modello normativo che disciplina i contratti pubblici, dove la titolarità dell'iniziativa appartiene di norma al committente pubblico, dalla individuazione delle esigenze alla fattibilità dell'intervento, alla sua definizione alla ricerca del contraente e successiva gestione e controllo della fase realizzativi. Inoltre si rinvengono consistenti dubbi sulla stessa configurazione del contratto come appalto; infatti, la circostanza che il costo dell'operazione di fatto venga sostenuto dagli utenti registrati, induce a ritenere che si sia in presenza di una concessione di servizi»;
   dalla ricostruzione dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici risulta poi che sono passati, sorprendentemente, meno di 20 giorni tra la presentazione del progetto di massima del SISTRI al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare da parte della consociata di Finmeccanica Selex ES, e lo stanziamento nella legge finanziaria per il 2007 di ben 5 milioni di euro per la realizzazione del sistema, e soltanto 4 giorni lavorativi sono trascorsi tra la richiesta di bozza di contratto della direzione generale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (22 dicembre 2008) a Selex ES e la presentazione di quest'ultima di uno «schema di contratto per l'integrale esecuzione» al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
   il carteggio con i rilievi dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici è stata peraltro inviato d'obbligo alla direzione distrettuale antimafia presso la procura della Repubblica di Napoli, alla procura generale della Corte dei Conti e al nucleo polizia tributaria di Napoli, che da marzo 2014 sta indagando sul SISTRI in merito a fondi neri all'estero, affidamenti illeciti e false fatturazioni;
   è plausibile peraltro ritenere che la deliberazione dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici avrà il suo peso sulla decisione del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare sul prolungamento del contratto in essere, che scadrà il prossimo 30 novembre 2014;
   come ha avuto modo di sottolineare l'interrogante nell'atto n. 4-03564 ancora senza risposta, il SISTRI, ovvero il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, nasce con l'idea di attuare una semplificazione del processo di gestione e tracciabilità dei rifiuti (ospedalieri, urbani, speciali e pericolosi). Il SISTRI avrebbe dovuto avere il duplice obiettivo di semplificare l’iter di certificazione e tracciabilità dei rifiuti e di rendere trasparente il ciclo di distruzione dei rifiuti abbattendo i costi sostenuti dalle imprese del settore, ma nella realtà – tra rinvii, stop e modifiche alla normativa – il SISTRI non hai mai centrato le aspettative; l'avvio del sopraddetto SISTRI è stato infatti più volte rinviato e poi sospeso fino al 30 giugno 2013 per motivi di ordine tecnico, legale e gestionale, per poi andare in vigore dal 1o ottobre 2013 solo per chi tratta rifiuti pericolosi;
   è utile altresì ricordare che per il sistema SISTRI non è stata mai effettuato alcun collaudo, sebbene previsto dalla formativa vigente sugli appalti pubblici;
   come ben descritto dal rapporto Ecomafia 2014, elaborato annualmente da Legambiente, sono 29.274 le infrazioni nel ciclo dei rifiuti accertate nel 2013, più di 80 al giorno, ovvero più di 3 l'ora. Il 22 per cento delle infrazioni ha interessato la fauna, il 15 per cento i rifiuti e il 14 per cento il ciclo del cemento. Il fatturato, sempre altissimo, nonostante la crisi, ha sfiorato i 15 miliardi di euro grazie al coinvolgimento di numerosi clan, ben 321, appartenenti alla più pericolosa criminalità organizzata –:
   alla luce di quanto sopradescritto, quali iniziative urgentissime intenda mettere in campo il Ministro interrogato per fare luce sulla vicenda Sistri e dare informazioni sulle autorizzazioni date dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare a Selex ES; se non ritenga poi utile avviare una nuova procedura di affidamento rispettando quanto previsto nel codice degli appalti con meccanismi che garantiscano trasparenza e legalità, ribadito che, a fronte dei gravi dati sulle ecomafie del Paese, la tracciabilità dei rifiuti e il loro smaltimento corretto e senza danni per l'ambiente sono assolutamente necessari. (4-05336)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto

eliminazione dei rifiuti

politica comunitaria dell'ambiente