ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04416

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 207 del 08/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 08/04/2014
Stato iter:
13/01/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/01/2015
BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 09/10/2014

SOLLECITO IL 11/12/2014

RISPOSTA PUBBLICATA IL 13/01/2015

CONCLUSO IL 13/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04416
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Martedì 8 aprile 2014, seduta n. 207

   LUIGI DI MAIO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   in data 14 marzo 2013, il Ministro interrogato ha delegato il prefetto di Napoli ad esercitare i poteri di accesso ed accertamento di cui al decreto-legge n. 629 del 1982, affinché si avviassero le necessarie procedure per addivenire all'eventuale scioglimento del consiglio comunale di Torre Annunziata (Napoli) per condizionamento camorristico a norma dell'articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
   in data 27 marzo 2013, il Prefetto ha nominato la relativa Commissione, che il 1o agosto ha presentato il suo resoconto, consentendogli il 5 settembre di relazionare al Ministro, il quale il 7 novembre 2013 ha decretato la conclusione del procedimento per insussistenza dei presupposti di cui al secondo comma del summenzionato articolo 143;
   il 15 novembre 2013 fonti di stampa locale hanno riportato la notizia, evidenziando che i commissari si erano espressi per l'epilogo dell'organo assembleare. Il 4 marzo 2014 una delle sopra citate fonti di stampa avrebbe addirittura riferito che il sindaco ha ricevuto dalla prefettura due elenchi: uno da comunicare ai consiglieri; uno riservato, contenenti prescrizioni, raccomandazioni e consigli. Quello pubblico riguarda i mancati abbattimenti degli abusi edilizi e i lavori di piazza San Luigi nel Rione carceri, notoriamente feudo del clan Gionta;
   secondo quanto segnalato all'interrogante, sorge il dubbio di divergenze fra relazione commissariale, prefettizia e decreto ministeriale. Dubbio rafforzato dai recenti precetti disposti dal prefetto nei confronti del comune, che sembrerebbero avvalorare proprio l'ipotesi della posizione sfavorevole assunta dai commissari nella loro relazione e riportata tanto dalle testate giornalistiche, quanto da un esposto presentato al procuratore della Repubblica di Torre Annunziata in data 6 marzo 2014 dall'ex deputato ed ex magistrato Michele Del Gaudio. Esposto, questo, che faceva seguito già ad una prima istanza inoltrata al prefetto di Napoli il 4 agosto 2011 per sollecitare gli interventi necessari per lo scioglimento del consiglio comunale prima delle elezioni del 2012;
   se questo scenario fosse corrispondente al vero, sarebbe lecito ipotizzare tre possibili ricostruzioni dell'accaduto. Secondo una prima ipotesi, il prefetto avrebbe smentito le conclusioni della commissione d'accesso, avvalendosi di ulteriori ed antitetiche indagini, allegate al suo rapporto al dicastero. Se al contrario, non avesse compiuto altre verifiche, avrebbe allora dedotto l'inverso dagli atti della commissione, sulla base di una diversa interpretazione e ricostruzione della relazione commissariale. Se infine, vi si fosse uniformato, optando per lo scioglimento, il Ministro o si sarebbe basato su dati in suo possesso differenti da quelli dei commissari, oppure avrebbe deciso in contrasto con gli elaborati prefettizi, pur richiamandoli, senza contraddirli, nel suo provvedimento;
   all'interrogante appare opportuno dissipare i dubbi e l'allarme sociale che si stanno diffondendo nell'opinione pubblica e fornire i dovuti chiarimenti sulla vicenda, affinché sia chiarito con maggiore risolutezza e fermezza che il consiglio comunale di Torre Annunziata non è condizionato dalla camorra;
   in effetti, nonostante dopo il primo esposto si siano svolte le elezioni, apparirebbe inverosimile che un cambiamento della giunta possa sanare un eventuale, costante e documentato condizionamento mafioso. Parimenti, nemmeno la sostituzione di un assessore potrebbe eventualmente assolvere una pressoché intera classe politica;
   peraltro, sempre secondo quanto segnalato all'interrogante, il prefetto non sembrerebbe «completamente» convinto dell'assenza del condizionamento, dal momento che ha sollecitato pubblicamente provvedimenti di chiaro significato anticamorristico al comune di Torre Annunziata –:
   quali siano le informazioni in possesso del Governo in merito alle vicende sopra esposte che stanno provocando non poco allarme nella comunità territoriale;
   se il Ministro intenda rendere pubbliche le relazioni del prefetto e della commissione di accesso, nonché le recenti prescrizioni, con eventuali omissis per le notizie coperte da motivato segreto amministrativo o istruttorio;
   se il Ministro intenda, ove possibile, rendere pubbliche almeno le conclusioni delle relazioni del prefetto e della commissione d'accesso, onde verificarne l'eventuale contrasto;
   quali azioni intenda porre in essere il Governo per accertare e eventualmente monitorare eventuali condizionamenti camorristici nel comune di Torre Annunziata;
   se il Ministro ravvisi i presupposti per procedere comunque a norma dell'articolo 141 decreto legislativo n. 267 del 2000, comma 1, lettera a), in ragione delle prescrizioni che comunque il prefetto ha dovuto disporre nei confronti del comune. (4-04416)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 13 gennaio 2015
nell'allegato B della seduta n. 361
4-04416
presentata da
DI MAIO Luigi

  Risposta. — Con decreto del 7 novembre 2013, il Ministro dell'interno ha disposto, ai sensi dell'articolo 143, comma 7, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, la conclusione del procedimento che era stato avviato dal prefetto di Napoli nei confronti del comune di Torre Annunziata con la nomina di una commissione di accesso e indagine, previa delega dei poteri di accesso e di accertamento di cui all'articolo 1, comma 4, del decreto legge 629 del 1982, convertito dalla legge 726 del 1982.
  L'attività svolta dalla commissione ha evidenziato delle criticità, ma non tali da concretizzare i presupposti per lo scioglimento del comune di Torre Annunziata, ai sensi dell'articolo 143 del testo unico degli enti locali. Si è ritenuto, infatti, che gli elementi raccolti non rivestissero i caratteri richiesti dalla normativa vigente sotto il profilo della concretezza, della univocità e della rilevanza, anche alla luce del parere del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica.
  Nella valutazione si è tenuto conto dell'orientamento della giurisprudenza amministrativa, ormai consolidato, secondo cui l'applicazione delle misure straordinarie va motivata con riferimento a risultanze obiettive circa la sussistenza dei «collegamenti» o delle «forme di condizionamento».
  Va tuttavia ricordato che con decreto del prefetto di Napoli del 7 gennaio 2014 il sindaco di Torre Annunziata è stato invitato a porre in essere, entro il termine di sei mesi, le iniziative necessarie a rimuovere le forme di sviamento dell'attività amministrativa e gli effetti pregiudizievoli per l'interesse pubblico rilevati in sede ispettiva, che, ove perduranti, avrebbero potuto portare allo scioglimento del consiglio comunale ai sensi dell'articolo 141 del testo unico degli enti locali.
  Al sindaco sono state anche trasmesse, con atto separato, le schede richiamate nell'interrogazione, con l'avvertenza di adottare misure idonee a evitare la loro diffusione, se non per le finalità per le quali erano state trasmesse, e a custodirle con adeguate procedure di sicurezza, in conformità alle previsioni di cui al decreto legislativo 196 del 2003.
  In merito alle iniziative intraprese a seguito dell'invito-diffida del prefetto, il sindaco di Torre Annunziata ha fornito un quadro della situazione che esporrò in sintesi.
  In primo luogo, è stata rinnovata la giunta, la quale attualmente risulta formata da un gruppo di professionisti, senza precedenti esperienze politiche. Anche i principali organi dell'Amministrazione sono stati interessati da cambiamenti favoriti dalla nuova maggioranza consiliare, che ha assunto un atteggiamento di forte collaborazione con la giunta.
  Sempre secondo quanto riferito dal sindaco, il mutato scenario politico ha consentito di assumere una serie di incisive misure nei diversi settori.
  Le opere abusive rilevate in via Marzabotto e nell'area Largo San Luigi sono state abbattute. L'amministrazione comunale si è costituita parte civile nel procedimento penale relativo al primo abuso, mentre, con riferimento al secondo abuso, è stato dato incarico al legale del comune di agire per ottenere il risarcimento dei danni.
  Inoltre, è stata avviata un'approfondita attività di monitoraggio degli interventi di edilizia abusiva sul territorio, al fine di acquisire una più precisa conoscenza delle dimensioni del fenomeno.
  Contestualmente è stato disposto il censimento degli occupanti gli alloggi residenziali pubblici per verificare la titolarità delle assegnazioni, la regolarità del pagamento dei canoni, gli spazi effettivamente occupati e l'esistenza di eventuali abusi edilizi. Nei confronti degli occupanti sine titulo sono state intraprese le procedure di sgombero, quelle coattive per il recupero delle morosità maturate, nonché quelle ablative nei casi di «ampliamento» non autorizzato degli immobili. Nell'esecuzione di tali interventi è stata data priorità ai casi di abuso commessi da appartenenti a organizzazioni criminali o da loro familiari.
  Sempre al fine di contrastare il fenomeno dell'abusivismo edilizio, è stato istituito un gruppo interdipartimentale con il compito di svolgere un costante monitoraggio del territorio, al di là degli ordinari servizi di controllo.
  Su espresso invito della prefettura di Napoli, l'amministrazione comunale ha provveduto ad adottare il regolamento per le concessioni demaniali e quello per l'affidamento degli appalti di lavori, servizi e forniture. Mentre, di iniziativa, si è dotata di un'altra serie di regolamenti necessari a garantire il buon andamento e l'imparzialità dell'azione amministrativa in diversi settori.
  Con particolare riferimento alle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici e al rilascio delle autorizzazioni nel settore dei pubblici esercizi, il sindaco ha emanato specifiche direttive – estese anche alle società partecipate –, prevedendo una serie di cautele necessarie ad assicurare la massima trasparenza nella gestione di questi delicati settori.
  In merito alla gestione del personale, l'amministrazione comunale ha riferito che i dipendenti comunali e delle società partecipate condannati per assenteismo sono stati assegnati a diverso incarico o, laddove ciò non sia stato possibile, sottoposti a una attenta vigilanza.
  In ogni caso, gli stessi sono stati esclusi dall'attribuzione di posizioni organizzative o da compensi collegati alla produttività.
  Per contrastare più efficacemente il fenomeno dell'assenteismo, sono state attivate particolari forme di controllo, anche di concerto con le Forze di polizia. Inoltre, è stata disposta una rotazione dei dipendenti nelle loro funzioni, anche al fine di prevenire possibili forme di corruzione.
  In merito ai servizi cimiteriali, l'amministrazione comunale ha riferito che tutte le anomalie segnalate all'esito dell'attività ispettiva sono state eliminate, mentre i servizi pubblici sono attualmente esercitati da un soggetto appaltatore selezionato dai provveditorato alle opere pubbliche in veste di stazione unica appaltante.
  In materia di concessioni demaniali, ho già detto dell'avvenuta adozione del regolamento comunale di disciplina dello specifico settore. Aggiungo che il comune ha reso noto di aver avviato anche un'attività di verifica di tutti gli atti concessori in corso.
  Relativamente alle autorizzazioni commerciali rilasciate per i pubblici esercizi, a seguito di uno screening generale di tutte le licenze rilasciate e a conclusione dei controlli effettuati, è stato disposto il ritiro di tre autorizzazioni.
  Si segnalano due ulteriori, significative iniziative del comune di Torre Annunziata: la scelta del sorteggio elettronico per l'individuazione degli scrutatori in occasione delle elezioni europee dello scorso mese di maggio e la presentazione, in accoglimento dell'invito del prefetto di Napoli, dell'istanza di adesione al protocollo per l'integrazione dei sistemi di prevenzione della corruzione stipulato tra le prefetture della Campania, l'ANCI Campania e alcuni comuni della regione.
  Si soggiunge, infine, che il provvedimento con cui il Ministro dell'interno ha concluso il procedimento di accesso e indagine avviato nei confronti del comune di Torre Annunziata è stato pubblicato nella sezione dedicata del portale del Ministero dell'interno, nel rispetto di quanto previsto dal decreto ministeriale del Ministro dell'interno in data 4 novembre 2009, pubblicato nella Gazzetta ufficiale 28 novembre 2009, n. 278.
Il Sottosegretario di Stato per l'internoGianpiero Bocci.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 1982 0629, DL 2000 0267

GEO-POLITICO:

TORRE ANNUNZIATA,NAPOLI - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

criminalita' organizzata

relazione

amministrazione locale

organizzazione elettorale

comune