ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04204

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 198 del 26/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: D'AMBROSIO GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 26/03/2014
Stato iter:
24/05/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/05/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/05/2016

CONCLUSO IL 24/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04204
presentato da
D'AMBROSIO Giuseppe
testo di
Mercoledì 26 marzo 2014, seduta n. 198

   D'AMBROSIO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   prossimamente sarà inaugurata la mega-discarica di Corigliano d'Otranto (LE), posta sul più importante e ricco giacimento idrico potabile ipogeo del Salento, fonte di approvvigionamento idrico per l'80 per cento dei cittadini di Terra d'Otranto, come scritto nel piano di tutela delle acque, con oltre 30 pozzi di proprietà dell'Acquedotto pugliese;
   la nuova discarica sorge a pochi metri, separata da rocce di calcarenite, fortemente fratturate e soggette a importanti fenomeni di carsismo, da una vecchia ricolma di rifiuti tal quale, fatta chiudere dall'Acquedotto pugliese negli anni ’80 e mai bonificata che, durante gli scavi della nuova discarica, ha rilasciato percolato. La discarica si trova a monte dei pozzi Aqp, per cui la fuoriuscita di eventuali inquinanti dalla discarica potrebbe defluire proprio verso i pozzi dell'acquedotto;
   la legge regionale di tutela delle acque ha previsto un'apposita deroga che di fatto permette l'apertura della discarica sulla falda di Corigliano, quando invece dovrebbe solo applicare la norma nazionale, che invece prevede, nel testo unico sull'ambiente di cui al decreto legislativo n. 52 del 2006, in linea con la normativa europea, il divieto di apertura di discariche sulle falde acquifere;
   pare, a quel che consta all'interrogante, che l'unico studio idrogeologico su cui si sono basate tutte le autorizzazioni, compresa la valutazione d'impatto ambientale (Via), è stato commissionato dalla stessa ditta appaltatrice Ati Cogeam e non da università o da centri di ricerca, facendo di fatto mancare un momento di approfondimento scientifico certo in fase istruttoria;
   nel 2002, il Cnr-Irpi di Bari (Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica) ha affermato che, in relazione ai rischi di inquinamento per la falda acquifera l'impermeabilizzazione non è in genere sufficiente a scongiurare rischi di perdite fluide dalle discariche;
   il 25 marzo 2014, sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno viene pubblicata la dichiarazione dell'assessore Nicastro e dei dirigenti Antonicelli e Campobasso, i quali affermano di essere disponibili a far in modo che nella discarica in questione sia conferita solo la frazione secca, evitando la frazione organica, prescrizione che si può ritenere utile ma non determinante –:
   se non ritenga opportuno, per quanto di competenza, attivarsi, anche per il tramite del comando carabinieri per la tutela dell'ambiente, per acquisire elementi sullo stato dei luoghi e sui possibili rischi per la salute dei cittadini pugliesi. (4-04204)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 24 maggio 2016
nell'allegato B della seduta n. 630
4-04204
presentata da
D'AMBROSIO Giuseppe

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa alla discarica di Corigliano d'Otranto, sulla base degli elementi acquisiti dagli enti territoriali interessati, si rappresenta quanto segue.
  La provincia di Lecce ha fornito elementi sull'iter amministrativo che ha portato all'individuazione e alla realizzazione della discarica per rifiuti non pericolosi in località masseria Scomunica nel comune di Corigliano d'Otranto, in adiacenza ad una preesistente discarica di rifiuti solidi urbani (RSU), chiusa nel 1995 ed autorizzata dalla regione Puglia.
  La prima indicazione per la realizzazione della nuova discarica di «servizio-soccorso» per l'ambito territoriale ottimale LE/2 e contenuta nel decreto n. 336 del 29 ottobre 2002 del commissario delegato per l'emergenza socio-economico-ambientale, presidente della regione Puglia. Tale decreto integra le previsioni del piano regionale di gestione dei rifiuti (approvato con decreto n. 41 del 6 marzo 2001 del commissario e modificato con successivo decreto n. 296 del 30 settembre 2002) che, nella sezione dedicata all'impiantistica a servizio dell'ambito LE/2, rinviava ad ulteriori approfondimenti per la realizzazione dell'impianto complesso di biostabilizzazione, con annessa discarica di servizio-soccorso.
  In seguito a tale localizzazione, il commissario delegato emanava il decreto n. 311 del 13 dicembre 2003 per l'affidamento del servizio di gestione degli impianti complessi del bacino LE/2 nel quale rientrava la discarica di Corigliano d'Otranto. L'appalto era aggiudicato all'ATI Co. Ge. Am. ed il relativo contratto sottoscritto il 3 agosto 2006.
  Con decreto n. 36 del 31 gennaio 2007 il commissario delegato approvava il progetto della discarica con la prescrizione di eseguire un approfondito studio idrogeologico in sede di progettazione esecutiva.
  Con d.g.r. n. 883 del 19 giugno 2007, la regione Puglia adottava il piano di tutela della acque che, nelle prime misure di salvaguardia per gli acquiferi, individua, tra l'altro, le zone di protezione speciale idrogeologica di tipo B2 nelle quali è vietata «l'apertura e l'esercizio di nuove discariche per rifiuti urbani non inserite nel Piano di rifiuti».
  Con successivo decreto n. 89 del 1o luglio 2008 il commissario delegato, stanti:
   l'intervenuta adozione del piano di tutela delle acque che individua l'area di Corigliano come zona di protezione speciale idrogeologica;
   gli esiti dello studio idrogeologico condotto dal concessionario;
   gli esiti degli incontri con le autorità competenti presso la struttura commissariale e presso la prefettura di Lecce;
  approvava una variante migliorativa al progetto originario prevedendo l'utilizzo della discarica solo con funzioni di «servizio», escludendo quindi la funzione di «soccorso» e quindi con l'esclusivo conferimento di rifiuti con un grado più spinto di biostabilizzazione.
  Con delibera n. 230 del 20 ottobre 2009, il consiglio regionale approvava in via definitiva il piano di tutela delle acque confermando per le zone di protezione idrogeologica di tipo B2 le misure di salvaguardia precedenti. Il concessionario, nel corso dei lavori di realizzazione della discarica, ubicata in adiacenza alla preesistente utilizzata in passato dal Comune di Corigliano d'Otranto e gestita dalla Monteco s.r.l., rilevata la presenza di percolato proveniente dal vecchio catino, provvedeva a realizzare, come primo intervento di messa in sicurezza, una trincea di captazione.
  Per ridurre i rischi di potenziale contaminazione delle acque di falda e dei terreni causati da tale percolazione, la regione Puglia, previa conferenza di servizi, approvava con d.d. n. 50 del 14 giugno 2011 il progetto di messa in sicurezza permanente (MISP) della discarica preesistente ai sensi dell'articolo 242 del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006. L'esecuzione di tali lavori di MISP era affidata con decreto n. 48 del 25 luglio 2012 del commissario.
  Ad oggi, pur essendo conclusi i lavori per la realizzazione della nuova discarica, l'impianto non è ancora entrato in esercizio.
  Ad ogni modo, per quanto di competenza, questo dicastero continuerà a tenersi informato, anche al fine di un eventuale coinvolgimento di altri soggetti istituzionali.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

CORIGLIANO D'OTRANTO,LECCE - Prov,PUGLIA

EUROVOC :

deposito dei rifiuti

protezione delle acque

inquinamento idrico

sicurezza d'approvvigionamento

protezione dell'ambiente