ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03593

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 173 del 13/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/02/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 13/02/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 25/03/2014

SOLLECITO IL 27/03/2014

SOLLECITO IL 25/06/2014

SOLLECITO IL 28/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03593
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Giovedì 13 febbraio 2014, seduta n. 173

   NESCI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   il signor Gaetano Vincenzo Pietro Ruello è un testimone di giustizia residente a Vibo Valentia, il quale con gli elementi forniti ha consentito condanne per casi di usura avvenuti con modalità di cui all'articolo 416-bis del codice penale, che definisce l'associazione di tipo mafioso;
   le modalità anzidette sono state rilevate in sede penale con riferimento a prossimità dei colpevoli a una potente cosca di ‘ndrangheta, proprietaria dei mezzi impiegati;
   il signor Ruello, in considerazione di quanto subito, ha ottenuto l'accesso al fondo di solidarietà per le vittime dell'estorsione e dell'usura, a parte risultando invalido civile al 43 per cento, per giudizio della Commissione medica ospedaliera di Messina;
   nel novembre del 2011, la signora Mariarita Ruello, figlia del suddetto testimone di giustizia, ha chiesto il riconoscimento dello status di familiare di vittima della criminalità organizzata, attendendo la concessione dei benefici normativamente previsti, tra cui l'assunzione presso le pubbliche amministrazioni;
   nell'ottobre del 2012, il Ministero dell'interno ha comunicato alla richiedente che soltanto il suindicato genitore aveva possibilità di proporre istanza per i benefici di legge connessi al riferito status, con riconoscimento del medesimo subordinato a diverso, specifico iter istruttorio;
   nel novembre 2012, tramite la prefettura di Vibo Valentia, i due signori Ruello hanno presentato istanza al Ministero dell'interno, per il riconoscimento, rispettivamente il padre e la figlia, dello status di vittima della criminalità organizzata e dello status di familiare di vittima della criminalità organizzata;
   nel settembre 2013, al testimone di giustizia è stato notificato il decreto n. 2774 del 9 settembre 2013 del Ministero dell'interno (dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, direzione centrale per i diritti civili, la cittadinanza e le minoranze), contenente diniego delle richieste avanzate espresso sulla scorta di parere negativo formulato dal procuratore della Repubblica presso il tribunale ordinario di Catanzaro, motivato, è agli atti, sulla mancata contestazione che il metodo mafioso tenuto dai colpevoli — condannati in via definitiva — di azioni estorsive contro il signor Ruello avesse agevolato l'associazione mafiosa proprietaria dei mezzi utilizzati;
   nell'ottobre del 2013, è stata presentata istanza di parte volta al riesame della decisione di cui al summenzionato decreto del Ministero dell'interno, ad oggi non risultando decisione in proposito;
   a parere dell'interpellante, il riferito (incontestato) perseguimento delle finalità dell'associazione mafiosa potrebbe aver avuto luogo, stando alla condotta degli imputati, poiché le modalità del suo esercizio hanno evocato nel soggetto passivo l'esistenza di consorterie e sodalizi amplificatori della violenza criminale del reato commesso;
   la direttiva 2004/80/CE del 29 aprile 2004 — recepita con il decreto legislativo n. 204 del 2007) — prevede, al comma secondo dell'articolo 12, un ampliamento dei meccanismi di risarcimento delle vittime per determinati reati, stabilendo che «tutti gli Stati membri provvedono a che le loro normative nazionali prevedano l'esistenza di un sistema di indennizzo delle vittime di reati intenzionali violenti commessi nei rispettivi territori, che garantisca un indennizzo equo ed adeguato alle vittime»;
   per l'interrogante, il Governo deve garantire protezione e sostegno a chi, denunciando azioni mafiose, contribuisce con proprio rischio al contrasto della criminalità organizzata, così fornendo esempi di raro coraggio e senso civile –:
   se non ritenga di verificare sollecitamente l’iter dell'istanza di riesame della posizione dei signori Ruello. (4-03593)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

vittima

diritti delle minoranze

mafia

indennizzo