ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02515

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 117 del 13/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: CATALANO IVAN
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 13/11/2013
Stato iter:
30/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/07/2014
GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 05/12/2013

SOLLECITO IL 28/01/2014

SOLLECITO IL 18/03/2014

SOLLECITO IL 17/06/2014

SOLLECITO IL 28/07/2014

RISPOSTA PUBBLICATA IL 30/07/2014

CONCLUSO IL 30/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02515
presentato da
CATALANO Ivan
testo di
Mercoledì 13 novembre 2013, seduta n. 117

   CATALANO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il 7 giugno del 2008 fu rapinato l'ufficio postale di Catania succursale n. 24;
   l'evento sarebbe stato agevolato dalla negligenza del direttore, signor Francesco Diolosà;
   l'ammontare della somma trafugata fu di euro 17.700,00;
   dalla relazione della funzione tutela aziendale emergerebbero gravissime responsabilità in capo al detto Diolosà: che avrebbe consentito l'accesso ai locali interni dell'ufficio senza usare precauzioni, ricevendo una persona nella propria stanza dove è allocata la cassaforte in difformità delle disposizioni aziendali dettate sulla sicurezza negli uffici postali;
   qualche giorno dopo la rapina, il signor Diolosà fu assegnato al servizio commerciale della filiale di Catania 1;
   successivamente, lo stesso Diolosà fu assegnato alla struttura regionale di mercato privati/Area territoriale Sud 2, in Palermo –:
   di quali elementi disponga il Governo in merito a quanto esposto in premessa;
   con quali modalità Poste italiane abbia recuperato l'ammontare della somma;
   se risulti quale sia stato l'esito del procedimento disciplinare eventualmente attivato. (4-02515)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 30 luglio 2014
nell'allegato B della seduta n. 275
4-02515
presentata da
CATALANO Ivan

  Risposta. — In via preliminare si fa presente che l'argomento trattato esula dalle competenze del Ministero dello sviluppo economico che ha compiti esclusivamente in materia di svolgimento del servizio postale universale, fermo restando l'attività di regolamentazione e di vigilanza svolta dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
  Ciò premesso in merito alla richiesta riguardante la rapina, risalente al mese di giugno 2008, perpetrata ai danni dell'ufficio postale di Catania, succursale 24, si informa sulla base di quanto riferito a riguardo dalla società Poste Italiane.
  Dalla ricostruzione della vicenda emerge quanto già risultò all'epoca dei fatti, ovvero l'esclusione di un nesso causale diretto, tra la condotta del dottor Francesco Diolosà, direttore del citato ufficio postale, e l'evento criminoso realizzatosi.
  In particolare, da quanto viene riferito dalla società Poste, nella relazione ispettiva redatta a seguito della rapina, si dava atto della consolidata prassi aziendale dell'epoca, di consentire, negli uffici postali non dotati di apposita sala consulenza, l'accesso dei clienti ai locali interni degli stessi, allo scopo di assicurare la massima riservatezza a coloro che intendessero concludere qualche investimento.
  L'insussistenza del nesso causale veniva ulteriormente confermato dalla descrizione, contenuta nella suddetta relazione ispettiva, dell'atteggiamento, oltremodo rassicurante tenuto dal cliente – successivamente rivelatosi rapinatore – che aveva chiesto al personale di sportello di poter trattare dei propri affari, in maniera riservata, con il direttore dell'ufficio postale.
  Nella citata relazione ispettiva, si evidenziava inoltre che, a prescindere dalla «identificazione dell'uomo [...], è ragionevole supporre che il disegno criminoso sarebbe stato portato a termine», confermando in tal modo l'insussistenza di un nesso causale, giustificativo dell'attribuzione di responsabilità.
  Stante quanto premesso, sulla scorta di ulteriori complesse analisi e valutazioni che hanno riguardato anche la pregressa condotta lavorativa del dottor Diolosà, il procedimento disciplinare si concluse con l'irrogazione di una ammonizione scritta.
  La valutazione aziendale, sia in termini gestionali che giuridici, in considerazione, dell'assenza di un nesso eziologico tra la condotta e l'evento dannoso, ha portato, da parte dell'azienda, all'esclusione di qualsiasi forma di responsabilità interna e, dunque, di azioni giudiziarie civili nei confronti del direttore dell'ufficio postale o di altri dipendenti.
  Conseguentemente l'azienda ha valutato, a seguito delle più volte citate attente analisi degli aspetti gestionali e giuridici della vicenda, di non procedere nei confronti di detto dipendente, al recupero degli importi.
  Poste Italiane ha reso noto, infine, che il procedimento scaturito dalla denuncia presentata dal dottor Francesco Diolosà, per la rapina all'ufficio postale di cui in premessa, è stato archiviato in data 25 giugno 2009, per essere rimasti ignoti gli autori del reato, come comunicato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania.

Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economicoAntonello Giacomelli.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

CATANIA,CATANIA - Prov,SICILIA

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funzionario

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