ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01596

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 66 del 06/08/2013
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/08/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 06/08/2013
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 06/08/2013
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 06/08/2013
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 06/08/2013
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 06/08/2013
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 06/08/2013
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 06/08/2013
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 06/08/2013
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 06/08/2013
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 06/08/2013
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 06/08/2013
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 06/08/2013
BARBANTI SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE 06/08/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 06/08/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 13/03/2014

SOLLECITO IL 25/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01596
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Martedì 6 agosto 2013, seduta n. 66

   NESCI, DI BENEDETTO, LUPO, GALLINELLA, MASSIMILIANO BERNINI, GAGNARLI, L'ABBATE, PARENTELA, DIENI, BRESCIA, LUIGI GALLO, D'UVA, BATTELLI e BARBANTI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   la città di Rosarno possiede un importante parco archeologico dell'estensione di 13 ettari, posto nella zona denominata Pian delle Vigne, famosa per gli scavi di Paolo Orsi (1912-1914), Salvatore Settis (1964-1966) e Maurizio Paoletti (2005), di proprietà del Ministero per i beni e le attività culturali per circa 6 ettari di uliveto; i restanti 7 ettari sono di proprietà della provincia di Reggio Calabria ad uso dell'Istituto professionale di Stato per l'agricoltura;
   il parco è considerato di rilevante interesse storico-archeologico poiché custodisce i resti dell'antica polis magnogreca Medma (VII sec. a.C. – I sec. d.C.), colonia di Locri Epizefiri, in parte portati alla luce grazie alla campagna di scavi effettuata dall'insigne archeologo Orsi, che rinvenne due gigantesche fosse sacre dove si trovavano accumulati migliaia di oggetti votivi del VI e V secolo a.C., nonché la necropoli situata in contrada Carozzo Nolio, di cui riuscì ad esplorare 88 tombe con relativi corredi funebri;
   i successivi scavi del professor Settis, dell'università di Pisa, portarono alla luce un piccolo deposito sacro ripieno di ex voto, tra cui un cavallino bronzeo di pregevole fattura, e le fondazioni di una fattoria di IV secolo a.c., con sovrapposto un modesto impianto di epoca romana;
   la stessa area di contrada Calderazzo venne esplorata nell'estate del 2005, e con risultati di valenza scientifica, dal professor Paoletti, dell'università di Cosenza, che rinvenne le fondamenta di abitazioni di età greca, su una delle quali era stata impiantata una successiva struttura di epoca imperiale romana;
   nel 2004 l'allora amministrazione comunale di Rosarno, sindaco Giacomo Saccomanno, ebbe a intercettare diversi milioni di euro dal Ministero dell'economia e delle finanze per la realizzazione del museo, l'istituzione di una scuola superiore di archeologia, la realizzazione di diverse strutture all'interno del parco per renderlo fruibile ai visitatori, oltre alla sua recinzione, con sofisticato impianto di videosorveglianza;
   per la realizzazione di tale progettazione fu sottoscritto un protocollo di intesa con la provincia di Reggio Calabria, con l'università mediterranea di Reggio Calabria e con la Sovrintendenza ai beni archeologici della Calabria;
   dopo l'esecuzione dei lavori di recinzione, di videosorveglianza (mai entrata in funzione) e di ristrutturazione dei locali ove realizzare il museo e la scuola superiore di archeologia, vi fu un fermo inspiegabile dei lavori;
   l'anno scorso, poi, si verificò un pesantissimo incendio nella zona di proprietà del Ministero, con la distruzione di un uliveto secolare e della zona degli scavi eseguiti dal Paoletti;
   la rimanente parte, di circa 7 ettari, gestita dalla locale scuola agraria, si trova invece in condizioni molto apprezzabili, tanto che nella stagione estiva viene utilizzata per rappresentazioni del teatro della Magna Grecia –:
   se sia a conoscenza che la zona di 6 ettari di proprietà dello Stato risulta abbandonata, soffocata da sterpaglie, erbacce e roveti, nel disinteresse delle istituzioni preposte alla salvaguardia e alla valorizzazione di un bene che appartiene all'intera umanità;
   se sia a conoscenza che tale zona, a causa dell'incuria dei luoghi, è stata interessata nella scorsa estate da un devastante incendio, probabilmente di natura dolosa, che ha provocato la distruzione di decine di alberi secolari di ulivo e trasformato quella parte di parco in landa desertica;
   se sia a conoscenza che le esplorazioni archeologiche effettuate nel 2005 dall’equipe del professor Paoletti sono state lasciate nel più inspiegabile abbandono, anch'esse soffocate dalle sterpaglie e compromesse dagli incendi;
   se sia a conoscenza che i 7 ettari di parco in uso all'Istituto professionale per l'agricoltura risultano coltivati in modo esemplare, con periodiche pulizie del terreno, tanto da assicurare la perfetta salvaguardia dell'area assegnata;
   se sia a conoscenza della richiesta avanzata dall'Istituto professionale per l'agricoltura alla Soprintendenza ai beni archeologici della Calabria per ottenere in gestione la parte di parco di proprietà dello Stato per curarla e coltivarla, a beneficio dei giovani allievi, e quindi preservarla da ulteriori possibili danneggiamenti, richiesta che non ha ancora trovato risposta, lasciando quella zona del parco in abbandono;
   quali iniziative intenda assumere perché venga tutelato tale bene, in modo da impedire che, per quelle che agli interroganti appaiono colpevoli negligenze, venga completamente distrutto;
   quali iniziative intenda assumere perché si proceda all'apertura del museo e della scuola superiore di archeologia e si provveda a definire le modalità per la gestione del parco;
   quali iniziative intenda intraprendere per consentire che un bene importante per lo sviluppo socio-culturale ed economico della città di Rosarno e del suo comprensorio venga tutelato, salvaguardato e al meglio valorizzato. (4-01596)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

ROSARNO,REGGIO CALABRIA - Prov,CALABRIA

EUROVOC :

Calabria

zona protetta

archeologia

lavori pubblici

incendio