ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01347

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 56 del 19/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: DE LORENZIS DIEGO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 19/07/2013
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/07/2013
COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 25/07/2013
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 25/07/2013
MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE 25/07/2013
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 19/07/2013
ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 19/07/2013
IANNUZZI CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 19/07/2013
CATALANO IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 19/07/2013
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 19/07/2013
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 19/07/2013
D'INCA' FEDERICO MOVIMENTO 5 STELLE 19/07/2013
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 19/07/2013
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/07/2013
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 19/07/2013
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 19/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 19/07/2013
Stato iter:
15/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/11/2013
CIRILLO MARCO FLAVIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 25/07/2013

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/11/2013

CONCLUSO IL 15/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01347
presentato da
DE LORENZIS Diego
testo presentato
Venerdì 19 luglio 2013
modificato
Mercoledì 24 luglio 2013, seduta n. 59

   DE LORENZIS, NICOLA BIANCHI, PAOLO NICOLÒ ROMANO, CRISTIAN IANNUZZI, CATALANO, LIUZZI, L'ABBATE, D'INCÀ, DALL'OSSO, GRILLO, DA VILLA, COMINARDI, DE ROSA, TERZONI, COZZOLINO, CECCONI, MUCCI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
da fonti stampa si apprende che il giorno 8 luglio 2013, in seguito ad un blackout nella raffineria ENI di Taranto, dovuto presumibilmente alle avverse condizioni metereologiche, un grosso quantitativo di idrocarburi si è riversato nel Mar Grande attraverso il canale A dell'Eni;
contestualmente dalle torce della raffineria si sono sviluppate imponenti fiammate che hanno prodotto grandi scie di fumo nero visibili a chilometri di distanza dagli impianti e che hanno reso l'aria della zona antistante la raffineria e del vicino quartiere Tamburi irrespirabile;
sempre da fonti stampa si è appreso che non sarebbero attive le centraline perimetrali (previste dall'Aia) dell'Eni e che quelle esistenti non sarebbero collegate telematicamente con l'Arpa, rendendo quindi impossibile controllare in tempo reale i valori registrati dalle centraline Eni e stabilire un contatto diretto tra Eni ed Arpa;
appare inaccettabile il fatto che le centraline di monitoraggio e controllo siano gestite e monitorate dall'azienda controllata senza un immediato riscontro dell'Arpa;
oltre alla nube di fumo che ha avvolto la città di Taranto in data 8 luglio 2013, anche il giorno seguente l'accaduto, ovvero il 9 luglio, un insopportabile fetore ha pervaso la città –:
quali siano le cause di suddetto incidente e se siano imputabili a fattori esterni o a negligenze interne all'azienda;
se i Ministri siano nelle condizioni di escludere danni alla salute dei cittadini e dei lavoratori di Taranto e all'ambiente derivanti dall'incidente di cui sopra;
come, ove venissero accertate responsabilità imputabili all'azienda, i Ministri interrogati intendano intervenire al fine di garantire che l'Eni si adoperi per evitare in futuro il ripetersi di analoghi incidenti e per sanare i danni provocati in data 8 luglio 2013;
se risulti che l'Eni stia rispettando quanto contenuto nell'AIA. (4-01347)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 novembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 119
4-01347
presentata da
DE LORENZIS Diego

  Risposta. — In relazione all'atto di sindacato ispettivo in esame presentato dal deputato De Lorenzis ed altri, riguardante il possibile inquinamento ambientale prodotto dal riversamento in mare di un grosso quantitativo di idrocarburi a seguito di un blackout originatosi presso la raffineria Eni di Taranto in data 8 luglio 2013, si rappresenta quanto segue.
  In merito alla valutazione relativa all'incidente occorso il giorno 8 luglio 2013 presso la raffineria Eni di Taranto, il Comitato tecnico regionale Puglia, quale autorità competente ai fini dell'attuazione delle disposizioni previste dalla direttiva Seveso II, ha richiesto al gestore Eni un rapporto dettagliato contenente la descrizione degli eventi, l'analisi dei fatti, l'esposizione delle cause, la caratterizzazione e la quantificazione delle sostanze coinvolte, le conclusioni tratte dall'analisi, le azioni correttive che si intendono implementare ed i relativi tempi di attuazione. Al termine delle valutazioni in corso si procederà all'adozione delle misure di prevenzione necessarie, anche tramite eventuali prescrizioni dirette al gestore dello stabilimento.
  Occorre sottolineare che, sulla base delle informazioni disponibili, al momento non sono previsti effetti a medio-lungo termine dell'evento in oggetto.
  Inoltre, risulta che tale evento sia stato cagionato da condizioni meteorologiche eccezionali che hanno colpito l'area industriale di Taranto e Statte causando, tra l'altro, l'arresto di una centrale termoelettrica che ha determinato un'improvvisa interruzione dell'alimentazione elettrica degli stabilimenti con modalità e tempi mai considerati in via previsionale.
  Tale evento ha, altresì, determinato lo sversamento di circa 100 litri di acqua inquinata da prodotti petroliferi, poi recuperata nel giro di alcune ore attraverso sistemi di pompaggio ed avviata a trattamento. Inoltre, per garantire condizioni di sicurezza all'impianto, ai lavoratori ed alla popolazione è stata resa necessaria l'attivazione delle torce di emergenza della raffineria.
  Il Ministero dello sviluppo economico, con nota dell'8 agosto 2013, nel delineare la descritta analisi dell'evento, ha riconosciuto che le procedure già definite per gestire la messa fuori servizio di emergenza della centrale termoelettrica, nel caso specifico non si sono rivelate adeguate, e si è conseguentemente attivato per mettere in atto specifiche azioni volte a tutelare in futuro l'alimentazione elettrica degli impianti essenziali alla sicurezza nel sito industriale di Taranto. È opportuno sottolineare che tali azioni non coinvolgono esclusivamente la raffineria, ma anche altre reti ed impianti.
  Si fa presente, inoltre, che la raffineria è in possesso di un'autorizzazione a norma della direttiva 2008/01/CE e che detta autorizzazione è liberamente consultabile sul sito di questo Ministero (aia.minambiente.it).
  In merito ai controlli relativi alla conformità dell'autorizzazione
Integrated pollution prevention and control (Ippc), di cui alla richiesta dell'interrogante, si comunica che detti controlli sono stati effettuati in prima istanza nel 2010 e, da tale data sino ad oggi hanno posto in evidenza alcune difformità rispetto alle condizioni dettate nell'autorizzazione integrata ambientale. Tali incongruenze sono state segnalate all'autorità giudiziaria per esperire i relativi controlli penali.
  L'autorità di controllo, nel caso in cui il gestore non abbia autonomamente assunto misure sufficienti a garantire il superamento di tali difformità, ha proposto l'adozione di specifici strumenti, la cui azionabilità è stata prescritta con apposite diffide e verificata in sede di ulteriori controlli.
  I rapporti annuali relativi alle verifiche effettuate dall'autorità di controllo (Ispra), nonché i relativi verbali sono anch'essi, mediante apposita richiesta, liberamente consultabili
on-line, sul sito internet di codesto Ministero (aia.minambiente.it).
  Ad ogni modo, è opportuno sottolineare che le difformità finora rilevate non sembrano attinenti e collegabili all'evento occorso in data 8 luglio 2013.
  L'ultimo controllo in sito sull'impianto è stato effettuato nel corso di una ispezione condotta nel periodo dal 19 al 21 marzo 2013.
  La proposta dell'autorità di controllo di adottare specifiche misure è stata formulata in data 8 agosto 2013.
  In tale comunicazione si lamenta, in particolare modo, il mancato riscontro del gestore alle richieste di informazioni dettagliate e riguardanti:
   lo stato di applicazione di migliori tecniche disponibili implementate successivamente al rilascio dell'autorizzazione;
   l'elenco dei trasformatori detenuti;
   il bilancio idrico per il mese di febbraio 2013;
   la gestione delle acque meteoriche stoccate in un cassone e le manutenzioni alla rete fognaria;
   una tabella di sintesi degli eventi incidentali occorsi;
   informazioni relative al blocco occorso in data 8 luglio 2013, a causa di eventi meteorici eccezionali, con attivazione dei sistemi di torcia e rilascio in mare di prodotti petroliferi.

  A seguito di tale comunicazione, con note del 2, 8 e 14 agosto 2013 il gestore ha fornito le informazioni richieste. La verifica sulla completezza delle risposte fornite e l'analisi dei relativi contenuti è ancora in corso.
  Anche in merito alla presunta violazione della autorizzazione Ippc, inerente i forti odori di gas si sottolinea che la relativa valutazione è tuttora in corso da parte dell'autorità di controllo.
  Sembra, tuttavia, verosimile che tali odori siano strettamente connessi all'evento accidentale (interruzione dell'alimentazione elettrica dovuta ad eventi meteorici eccezionali) che ha reso necessario attivare improvvisamente alcuni impianti di sicurezza (le torce di stabilimento) in condizioni di emergenza, e che, pertanto, non si possa configurare alcuna violazione dell'autorizzazione Ippc.

Il Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mareMarco Flavio Cirillo.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ENTE NAZIONALE IDROCARBURI ( ENI )

GEO-POLITICO:

TARANTO,TARANTO - Prov,PUGLIA

EUROVOC :

raffinazione del petrolio

infortunio sul lavoro

sanita' pubblica