ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01134

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 45 del 03/07/2013
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/00496
Firmatari
Primo firmatario: DAGA FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 03/07/2013
Stato iter:
07/08/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/08/2014
BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/08/2014

CONCLUSO IL 07/08/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01134
presentato da
DAGA Federica
testo di
Mercoledì 3 luglio 2013, seduta n. 45

   DAGA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   nel territorio di Nettuno (comune di Roma) risultano importanti presenze di consorterie criminali come testimoniato dai processi «Appia» e «Mithos» pendenti innanzi al tribunale di Velletri per il delitto di cui all'articolo 416-bis del codice penale, in tale territorio infatti, secondo quanto emerso nella relazione della commissione parlamentare antimafia sulla ’ndrangheta XV legislatura, da anni opera il clan Gallace;
   nel territorio risulta attivo, altresì, il clan dei Casalesi come attestano le indagini della direzione distrettuale antimafia di Roma nonché numerose sentenze emesse dall'autorità giudiziaria a carico di Pasquale Noviello ed altri, per reati che vanno dall'associazione a delinquere di stampo camorristico al tentato omicidio;
   il 24 luglio del 2012 veniva assassinato da un commando Modestino Pellino ritenuto vicino al clan Moccia;
   nella città di Nettuno negli ultimi sei mesi sono stati commessi due gravi attentati: nell'ottobre 2012 è stato incendiato lo stabilimento balneare «Il Belvedere» gestito dalla Società Turistico Marinara e nel maggio del 2013 un'abitazione in località Santa Barbara è stata fatta oggetto del lancio di una molotov;
   nel dicembre del 2005 il consiglio comunale di Nettuno è stato sciolto per gravi condizionamenti da parte della criminalità organizzata, decisione confermata in tutti i gradi di giudizio dalla giustizia amministrativa;

   la sentenza del TAR di Roma del 7 giugno del 2006 che conferma lo scioglimento del consiglio comunale affermava tra l'altro che in relazione al settore dell'urbanistica e dell'edilizia «il controllo sul territorio per l'attività di contrasto all'abusivismo edilizio si svolge quasi esclusivamente sulla base degli esposti», evidenzia: a) che l'amministrazione aveva «rilasciato titoli concessori prevalentemente in variante al piano regolatore», apparendo la concessione «in alcuni casi [...] strumentale a favorire operazioni di lievitazione del prezzo dell'immobile o ad incrementare l'attività di società di costruzione vicine ad esponenti della criminalità organizzata locale»; b) in altri casi, che «i passaggi di proprietà dei terreni oggetto di concessioni edilizie e le conseguenti volture del titolo concessorio [apparivano] unicamente finalizzati ad evitare il decorso del termine di scadenza della concessione o ad aspettare l'approvazione delle varianti al piano regolatore generale per sanare eventuali abusi edilizi. Anche in tali casi, beneficiari delle procedure dilatorie figurano soggetti contigui ad ambienti criminali»; c) che in relazione a «titoli concessori rilasciati a seguito di lottizzazioni di aree site in diverse località del territorio comunale, [erano] presenti quali diretti intestatari, quali amministratori, rappresentanti o soci delle imprese titolari, esponenti della malavita locale, alcuni dei quali gravati da diversi precedenti e di recente indagati anche per il reato di associazione illecita per traffico di sostanze stupefacenti»;
   nel corso della campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Nettuno e del sindaco, il candidado del PdL Carlo Eufemi ha denunciato il clima «intimidatorio» creato da Fernando Mancini, imprenditore locale già coinvolto in indagini giudiziarie e nei lavori della commissione d'accesso che portò allo scioglimento del consiglio comunale di Nettuno;
   il Mancini infatti (come si evince da un video postato su You Tube) avrebbe stigmatizzato la presentazione nelle liste di Eufemi di personaggi come Claudio Dell'Uomo, Stefano Proietto, Piero Ballerini. Sembrerebbe che il Mancini (o altri) abbia realizzato tale campagna in conseguenza dell'esclusione dalle liste del PDL della sua compagna Cristina Vasconi;
   in conseguenza dei comportamento del Mancini il PdL ha organizzato una manifestazione per la legalità;
   successivamente il candidato del PdL Eufemi ha denunciato il clima torbido della campagna elettorale;
   dopo le elezioni lo stesso Eufemi ha richiamato l'attenzione del Ministro interrogato affinché ci sia un intervento a tutela del territorio dove vige un sistema di illegalità e sfrontatezza che sta condizionando i cittadini e rendendo invivibile la città –:
   se il Ministro interrogato sia al corrente dei fatti illustrati in premessa;
   quali iniziative di competenza intenda intraprendere per rafforzare il contrasto alle mafie nel litorale romano;
   se intenda verificare quali eventuali iniziative abbia intrapreso il prefetto di Roma in ordine alla situazione sopra esposta. (4-01134)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 agosto 2014
nell'allegato B della seduta n. 281
4-01134
presentata da
DAGA Federica

  Risposta. — Il litorale romano e laziale costituisce un'area senz'altro di interesse delle organizzazioni criminali, dove da anni si sono insediati nuclei familiari, di origine soprattutto calabrese e campana, dediti ad affari illeciti, i cui ricavati vengono poi investiti in attività legali.
  Questa situazione richiede uno sforzo notevole delle Forze dell'ordine per il controllo del territorio. Sul posto, in particolare, sono operativi una tenenza dell'Arma dei Carabinieri nel comune di Ardea, una compagnia e una stazione dell'Arma dei Carabinieri ad Anzio e una stazione dell'Arma a Pomezia. A ciò vanno aggiunti il Commissariato di pubblica sicurezza di Anzio e la Compagnia della Guardia di finanza di Pomezia.
  Il dispositivo di sicurezza viene periodicamente incrementato e rimodulato in base a piani coordinati che pongono in essere attività preventive e di contrasto attraverso servizi mirati, effettuati anche con il supporto di unità specializzate della squadra mobile della questura di Roma.
  Sul piano dell'azione di contrasto, l'argine più consistente al fenomeno mafioso viene senza dubbio posto dal sequestro dei patrimoni acquisiti illegalmente. Nel 2013 sono state condotte con successo diverse indagini; tra le più rilevanti si ricorda «l'operazione Venusia», che ha portato al fermo di 10 affiliati dei
Gallace e al sequestro di beni immobili per un valore di circa 2 milioni di euro.
  L'8 luglio 2014, inoltre, il centro operativo di Roma della Direzione investigativa antimafia ha dato esecuzione ad un decreto di confisca di beni per 20 milioni di euro nei confronti di una persona legata alla
’ndrina Gallico. Tra i beni confiscati vi sono anche diciotto società e settanta rapporti bancari; holding del gruppo era una nota società con varie sedi a Roma, che aveva il compito di acquisire immobili e quote societarie.
  Un'altra operazione di polizia giudiziaria ha consentito, il 26 luglio 2014, di arrestare 51 membri di un'organizzazione criminale dedita al traffico di droga, all'usura, alla corruzione e alle infiltrazioni nel tessuto amministrativo locale; nell'occasione sono stati sequestrati immobili e attività commerciali per un valore complessivo di circa 40 milioni di euro.
  Il successivo 30 luglio 2014, la stessa Dia ha provveduto alla confisca di beni – per un valore complessivo di 30 milioni di euro – a un imprenditore di Gioia Tauro residente ad Ardea, legato alla mafia calabrese. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Reggio Calabria, segue il sequestro di beni già effettuato nell'estate 2011.
  Ciò premesso, occorre anche evidenziare che nel corso del 2013, rispetto all'anno precedente, la delittuosità nel comune di Nettuno ha fatto registrare una significativa diminuzione; l'attività di prevenzione svolta dalle forze dell'ordine ha infatti portato a una diminuzione generale dei delitti pari a circa il 10 per cento dei casi rispetto all'anno precedente. Contestualmente, si è avuta una diminuzione delle persone denunciate e arrestate di oltre il 15 per cento. La situazione della sicurezza nel litorale laziale rimane comunque all'attenzione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, che ha più volte esaminato la problematica anche alla presenza dei rappresentanti dell'Autorità giudiziaria.
  I rappresentanti delle Forze dell'ordine, pertanto, continuano ad adottare mirati dispositivi di controllo del territorio a tutela della sicurezza dei cittadini e a difesa della legalità sul territorio.

Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

NETTUNO,ROMA - Prov,LAZIO

EUROVOC :

lotta contro la criminalita'

amministrazione locale

delitto contro la persona

inchiesta giudiziaria

reato

mafia

urbanistica