ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00557

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 21 del 22/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: LUPO LOREDANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/05/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/05/2013
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 22/05/2013
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 22/05/2013
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 22/05/2013
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 22/05/2013
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 22/05/2013
ZACCAGNINI ADRIANO MOVIMENTO 5 STELLE 22/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 22/05/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 05/08/2014

SOLLECITO IL 18/03/2015

SOLLECITO IL 03/05/2016

SOLLECITO IL 05/05/2016

SOLLECITO IL 25/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00557
presentato da
LUPO Loredana
testo di
Mercoledì 22 maggio 2013, seduta n. 21

   LUPO, BENEDETTI, MASSIMILIANO BERNINI, GAGNARLI, GALLINELLA, L'ABBATE, PARENTELA e ZACCAGNINI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro degli affari esteri, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   la conservazione, la rigenerazione del germoplasma sono una ricchezza per la ricerca e l'agricoltura del nostro Paese e per la tutela nazionale e mondiale della biodiversità;
   il Consiglio nazionale delle ricerche italiano (CNR), anche a seguito della prima Conferenza tecnica internazionale della FAO del 1967, per preservare il vasto patrimonio di varietà e specie genetiche vegetali presenti nel Mediterraneo istituì, nel 1969, il laboratorio del germoplasma a Bari;
   nel 1979 il laboratorio del germoplasma assume una più qualificata importanza come Istituto del gemoplasma (IG) e più di tre quarti delle risorse genetiche italiane, soprattutto da specie erbacee, si trova nella banca del seme di Bari; inoltre una parte importante del patrimonio biologico raccolto e conservato negli ultimi 40 anni di attività della banca del germoplasma di Bari è ormai estinto sia nei campi coltivati (per le piante coltivate) e sia in natura e non è più reperibile in nessun Paese di origine del Mediterraneo, dell'Africa e dell'Asia;
   nel 1999 per la riforma del CNR finalizzata alla razionalizzazione della spesa anche con l'accorpamento di diversi istituti, viene istituito l'Istituto di genetica vegetale (IGV), nel quale si accorpano cinque diversi istituti del CNR, tra cui l'Istituto del germoplasma; pertanto nell'ambito dell'IGV vanno a convivere, fondendosi, realtà di ricerca che si interessano di risorse fitogenetiche da prospettive e materie assai diverse, coesistendo così sia la raccolta/conservazione delle risorse fitogenetiche, sia la ricerca biologica e biotecnologica in materia di genetica vegetale applicata a tali risorse;
   il 5 marzo 2001 il Ministero delle politiche agricole e forestali emana un decreto ministeriale, con il quale riconosce la rilevanza delle banche del germoplasma, dichiarando che le stesse «[...] svolgono la funzione prioritaria di salvaguardare il patrimonio genetico per l'agricoltura, l'alimentazione e l'ambiente rurale del paese, appartenente alla collettività» (articolo 1.1);
   il decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali citato stabilisce inoltre che il materiale raccolto e custodito in dette banche e conservatori, «[...] è sottoposto alla vigilanza ed al controllo del Ministero delle politiche agricole e forestali, che ne disciplina l'utilizzazione e la conservazione nell'interesse della pubblica utilità, della salvaguardia dei diritti degli agricoltori e dell'integrità dei sistemi agrari e dell'ambiente rurale, tutelandone l'accesso gratuito e permanente, a garanzia di uno sviluppo sostenibile dell'agricoltura ed a difesa della sicurezza alimentare del Paese» (articolo 1.2). Inoltre, viene fissato il principio generale per il quale il materiale custodito nella banchi conservatori «[...] è tutelato garantendo l'integrità del materiale che lo costituisce. Tale materiale deve, pertanto, essere rigorosamente salvaguardato da qualsiasi forma di contaminazione, alterazione o distruzione» (articolo 1.4);
   nel 2001 viene siglato a Roma, presso la FAO, il Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l'alimentazione e l'agricoltura, con cui gli Stati aderenti si sono impegnati a promuoverne la raccolta e la conservazione delle risorse fitogenetiche, riconoscendone l'importanza fondamentale per la conservazione dell'equilibrio del pianeta. Il Trattato prevede inoltre l'obbligo a carico degli istituti del germoplasma di acconsentire allo scambio tra loro delle risorse genetiche e alla messa a disposizione degli individui che ne facciano motivata richiesta;
   l'Italia ha ratificato il Trattato FAO con la legge del 6 aprile 2004, n. 101, che ha attribuito alle regioni il compito di darvi attuazione (articolo 3). Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha il compito di riferire sul piano internazionale circa lo stato di applicazione del Trattato e di monitorare gli interventi effettuati dalle regioni, atteso che la competenza del settore agricolo è demandata alla competenza delle regioni per la riforma del titolo V della Costituzione; inoltre, la medesima legge stanzia per l'attuazione degli obiettivi del Trattato, la somma di euro 2.329.550 annui a decorrere dall'anno 2004 (articolo 4);
   dall'importo complessivo stabilito della legge n. 101 del 2004 una quota è trasferita dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali all'IGV per il perseguimento degli scopi propri del Trattato; importo che nel 2011 all'IGV è stato pari a euro 180.000;
   dal 2004 al 2009 si sono avute due indagini penali della procura della Repubblica presso il tribunale di Bari in base ad alcune denunce e ad alcuni esposti per accertare se il germoplasma custodito nelle camere di conservazione fosse stato danneggiato, deteriorato o reso in tutto o in parte inservibile a causa del mancato, o comunque insufficiente, regime di funzionamento degli impianti del freddo, idonei appunto alla preservazione del germoplasma stesso;
   nel corso delle indagini penali della procura di Bari, PM dottor Dinapoli, veniva nominato consulente tecnico, il professor Andrea Filippetti, professore di risorse genetiche agrarie e miglioramento genetico vegetale presso il dipartimento di biologia e chimica agro-forestale ed ambientale dell'università di Bari;
   con relazione depositata il 26 giugno 2008 il C.T. riferiva di aver effettuato il monitoraggio di circa 2500 accessioni (campioni) di semi e di aver constatato che tra il 70 per cento e l'80 per cento delle stesse avevano subito un danno biologico gravissimo a causa dell'alterazione della temperatura del freddo, che aveva raggiunto livelli particolarmente elevati durante periodi di malfunzionamento degli impianti;
   nella stessa relazione il C.T. notava che l'IGV aveva inopinatamente esaurito i fondi per la gestione delle grandi apparecchiature e per le attività di gestione ordinaria della banca del germoplasma, nonostante l'IGV continuasse a fruire annualmente del contributo erogato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'implementazione del Trattato FAO, ratificato con la legge n. 101 del 2004;
   con decreto in data 26 ottobre 2009, il dottor Dinapoli, preso atto delle esigenze manifestate dal consulente tecnico, in relazione alla necessità di provvedere alla rigenerazione dei campioni presenti nella banca del germoplasma di Bari, raccomandava altresì alle autorità competenti di procedere urgentemente in tal senso;
   dal 2009 non consta nessuna attività di rigenerazione, l'unica metodica che può consentire una ricostituzione del germoplasma, almeno parziale;
   recentemente il dottor Perrino, noto esperto nazionale sul germoplasma, nel convegno del 5 settembre 2012 a Bari, IX Convegno nazionale sulla biodiversità, i cui atti sono stati pubblicati, così osservava, parlando dello stato dell'arte della conservazione/preservazione del germoplasma a Bari: «i semi stanno morendo, c’è un'emergenza (...) il CNR continua a eludere l'ordinanza del 26 ottobre 2009, tra cui la rigenerazione dei semi»;
   diversi agricoltori sostengono esservi delle difficoltà nel reperire le sementi presso l'IGV, disattendendosi così le previsioni dell'articolo 2 lettera b) parte III del Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l'alimentazione e l'agricoltura –:
   se i Ministri siano a conoscenza dello stato di degrado della conservazione/preservazione del germoplasma presso l'IGV del CNR a Bari;
   se il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali sia a conoscenza dell'utilizzazione dei fondi ex legge n. 101 del 2004 che dovrebbero essere esclusivamente destinati alla conservazione/preservazione stricto sensu del germoplasma presso l'IGV a Bari;
   se il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca intendano comunque provvedere all'emergenza costituita dal degrado del germoplasma custodito presso l'IGV;
   se si intenda vigilare su una plausibile inadempienza a un Trattato internazionale, quale il Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l'alimentazione e l'agricoltura, ratificato dalla Repubblica italiana. (4-00557)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE ( CNR ), FOOD AND AGRICOLTURE ORGANIZATION OF THE UNITED NATIONS ( FAO )

GEO-POLITICO:

BARI - Prov,PUGLIA

EUROVOC :

inchiesta giudiziaria

ratifica di accordo

riproduzione vegetale

biotecnologia