ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00791

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 220 del 29/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: GALLINELLA FILIPPO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2014
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2014
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2014
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2014
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2014
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2014
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2014
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2014
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2014
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2014
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2014
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2014
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2014
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 29/04/2014
Stato iter:
30/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 30/04/2014
Resoconto GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 30/04/2014
Resoconto GUIDI FEDERICA MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 30/04/2014
Resoconto DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 30/04/2014

SVOLTO IL 30/04/2014

CONCLUSO IL 30/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00791
presentato da
GALLINELLA Filippo
testo presentato
Martedì 29 aprile 2014
modificato
Mercoledì 30 aprile 2014, seduta n. 221

   GALLINELLA, DAGA, LUPO, BUSTO, MASSIMILIANO BERNINI, DE ROSA, BENEDETTI, TERZONI, GAGNARLI, MANNINO, L'ABBATE, SEGONI, PARENTELA, ZOLEZZI e MICILLO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   dal mese di luglio 2013 è ufficialmente in corso il negoziato tra Unione europea e Stati Uniti per la conclusione dell'accordo di partenariato economico-finanziario noto come Transatlantic trade and investment partnership o Ttip;
   la creazione di una zona euro-americana di libero scambio, priva di frontiere interne, ha conseguenze estremamente significative per il quadro normativo globale in materia di commercio ed investimenti ed impone un'attenta riflessione che evidenzi tutte le implicazioni di un'iniziativa che, oltre ai benefici economici, ha anche rilevanti finalità politiche;
   le condizioni per la creazione della Transatlantic trade and investment partnership vennero poste nel 2007 con l'istituzione di un Consiglio economico transatlantico, formato da rappresentanti dell'Unione europea e del Governo statunitense, ed è poi proseguita grazie ai lavori di una commissione tecnica mista costituita nel 2011, i cui componenti, salvo il Commissario per il commercio dell'Unione europea, non sono mai stati resi noti dalla Commissione europea, nonostante i ripetuti richiami alle norme comunitarie sul diritto all'informazione, operati da varie organizzazioni della società civile interessate a conoscerne i nomi;
   sebbene i fautori dell'accordo sostengano la straordinarietà dell'iniziativa destinata ad aumentare lo scambio delle merci attraverso l'eliminazione di dazi e barriere commerciali, non è difficile individuare nelle potenti multinazionali americane ed europee i veri promotori del Transatlantic trade and investment partnership; riuniti in gruppi di pressione esse esercitano ormai da decenni una fortissima influenza, mediante gli strumenti del lobbying, sugli organismi regolatori siano essi l'Unione europea o gli Stati nazionali, come dimostra la presenza di alcune grandi aziende americane nel consiglio direttivo dell'associazione americana che opera per indirizzare le trattative del Transatlantic trade and investment partnership;
   un'iniziativa di tale portata, destinata ad incidere su ogni aspetto della vita sociale europea, dato che investe tutti i settori economici per assoggettarli al principio dell'abolizione di ogni barriera regolamentativa, avrebbe dovuto coinvolgere maggiormente i Parlamenti e le parti sociali ai fini di un esame pubblico prima dell'approvazione del mandato negoziale e di un costante monitoraggio dopo l'entrata in vigore dell'accordo, anche in virtù delle conseguenze sui livelli occupazionali, sul rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori e sul generale impatto sociale ed ecologico;
   l'abolizione di ogni barriera tariffaria – e non – rischia di incidere negativamente sugli strumenti a garanzia del consumatore, quali, ad esempio, i controlli, l'etichettatura, le certificazioni, ovvero tutte quelle barriere indirette a tutela della sicurezza e della qualità; l'esempio più ricorrente è in materia di organismi geneticamente modificati, la cui introduzione nell'agricoltura europea è stata fino ad oggi rallentata da una serie di regole comunitarie che, con l'entrata in vigore del Transatlantic trade and investment partnership, diverrebbero illegittime, consentendo ai grandi gruppi della genetica agricola di commercializzare liberamente i loro prodotti;
   sul piano strettamente economico-commerciale giova, inoltre, rilevare che, mentre il mercato unico è il risultato di un'omogeneità di regolamentazione senza precedenti, volta ad assicurare ai cittadini europei uguali condizioni di partenza per l'esercizio dell'attività imprenditoriale, quello statunitense è frutto di anni di deregulation e gli operatori economici europei si troveranno a competere con concorrenti americani in un quadro caratterizzato dalla compresenza di assetti legislativi molto differenti –:
   se e quando il Governo intenda rendere noti gli ultimi sviluppi dell'iniziativa citata in premessa, posto che un simile accordo, lungi dal restare riservato, dovrebbe essere reso quanto più pubblico ai cittadini europei sui quali ricadono le principali conseguenze, e quali azioni intenda intraprendere, presso le competenti sedi comunitarie, affinché il partenariato si articoli su assetti legislativi omogenei, preveda forti tutele per l'agricoltura comunitaria ed adeguate salvaguardie per gli interessi produttivi e i livelli occupazionali del nostro Paese. (3-00791)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

settore agricolo

Stati Uniti

Unione europea

organismo geneticamente modificato

impresa estera

mercato unico

protezione del consumatore

scambio commerciale

zona di libero scambio