Atto Camera
Risoluzione in Commissione 8-00080
presentata da
LUDOVICO VICO
martedì 13 luglio 2010 pubblicata nel bollettino n.351
La X Commissione,
premesso che:
il comparto del mobile-arredo è strategico per l'industria manifatturiera italiana e rappresenta un punto di forza del made in Italy, posizionandosi con eccellenti livelli di competitività e performance di rilievo assoluto nei mercati internazionali;
l'attuale crisi dell'industria del legno, particolarmente profonda sia dal lato della flessione delle esportazioni sia da quello della contrazione dei consumi nazionali, non dipende dalla mancanza di capacità delle aziende, ma dalla gravità e dalla complessità della crisi economica internazionale, che ha colpito in modo particolare l'edilizia e i consumi di beni durevoli;
nel settore operano circa 75 mila aziende con 410 mila addetti con un fatturato di circa 32,4 miliardi di euro nel 2009, anno in cui si è registrata una diminuzione del 18,2 per cento (circa 7 miliardi in meno) rispetto al precedente, secondo i dati elaborato dal Centro studi Cosmit-FederlegnoArredo; si è registrata altresì una diminuzione dell'export pari al 21,9 per cento e una diminuzione dei consumi interni pari al 16,8 per cento;
secondo gli ultimi dati relativi al 2009, dopo un primo trimestre caratterizzato da una riduzione degli ordini di proporzioni inattese, il secondo trimestre è stato, per il settore, addirittura peggiore del primo, mentre nel terzo trimestre il trend negativo è proseguito, anche se un gruppo di imprese ha cominciato a rivedere la ripartenza degli ordini, non sufficiente, tuttavia, ad invertire il segno congiunturale, ma sufficiente a modificare le attese per il quarto trimestre;
a fronte di tale situazione è stata rilevata una percentuale di mortalità delle imprese che, di fatto, ha provocato la perdita complessiva di circa 10 mila posti di lavoro; ciò che preoccupa maggiormente è il fatto che, da solo, il comparto del legno per l'edilizia rappresenta circa il 25 per cento della forza lavoro dell'intera filiera legno-arredamento, mentre l'intero settore legno rappresenterà il 44 per cento: l'intera tenuta occupazionale della filiera è chiaramente a forte rischio;
gli strumenti messi in campo dal Governo a sostegno del settore del legno arredo per fronteggiare la grave congiuntura economica attraversata dal nostro Paese, sono contenuti nel decreto-legge n. 40 del 2010, le cui disposizioni hanno tuttavia limitato gli incentivi al solo all'acquisto delle cucine;
è necessario proseguire nella strada intrapresa, estendendo le misure di incentivazione per il sostegno della domanda ad altri settori del comparto e, in particolare, al rinnovo dell'arredo del parco ricettivo-turistico, che rappresenta un volano per lo sviluppo dell'economia italiana;
un'azione di sostegno della domanda interna potrebbe giocare un ruolo cruciale in vista della ripresa della domanda mondiale attesa per il 2011. In questa prospettiva, stimolare il mercato interno attraverso un piano governativo di incentivi ai consumi potrebbe favorire la ripresa di molte piccole e medie imprese, oggi in difficoltà, proteggendo l'industria nazionale del legno-mobile dal rischio di una crescente emorragia di posti si lavoro e di una grave perdita di competenze e di relazioni di filiera;
la ripresa per il settore del legno arredo italiano potrebbe essere anche più lenta rispetto a quella di altri settori del made in Italy per il perdurare della crisi dell'edilizia e nei consumi di beni durevoli a livello internazionale. Dopo i negativi risultati del 2009, il previsto recupero di fatturato del sistema arredamento per il 2010 è solamente dell'1 per cento, mantenendosi quindi sensibilmente al di sotto dei livelli antecedenti alla crisi internazionale,
impegna il Governo:
a) a valutare in via prioritaria l'adozione di urgenti iniziative, anche normative, in favore del comparto del mobile-arredo, estendendo gli incentivi per il sostegno alla domanda all'intero settore, compresi i mobili per uffici e negozi, e prevedendo un particolare incentivo per il rinnovo degli arredi del parco turistico-alberghiero che rappresenta un settore strategico per l'economia italiana;
b) a valutare in via prioritaria l'adozione di forme di agevolazione fiscale sulle attività di esportazione compiute dalle imprese italiane operanti nei settori industriali del mobile e del complemento d'arredo;
c) a valutare in via prioritaria l'adozione di forme di agevolazione fiscale per l'acquisto di mobili da parte di famiglie composte di persone di età non superiore a 36 anni da destinare all'arredo di unità immobiliari da adibire ad abitazione principale;
d) ad introdurre misure per la certificazione dei legni impiegati nella realizzazione dei mobili e per la tracciabilità dei processi di lavorazione, al fine di sostenere le produzioni di mobili italiani di alta qualità e, conseguentemente, ad adottare iniziative volte a favorire l'acquisto di mobili certificati, realizzati prioritariamente con materiali provenienti nell'ambito di programmi e progetti di riforestazione e con finiture di prodotti ecocompatibili, nel rispetto della normativa europea.
(8-00080) «Vico, Lulli, Bellanova, Sanga, Brandolini, Duilio, Cavallaro, Realacci, Mariani, Fogliardi, Rubinato, Farinone, D'Antoni, Codurelli, Ginefra, Grassi, Vannucci, Servodio, Mastromauro, Cimadoro, Donadi, Borghesi, Piffari, Monai, Torazzi, Togni, Allasia, Maggioni, Anna Teresa Formisano, Ruggeri, Raisi, Vignali».