ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI DIBATTITO 8/00036

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: del 18/03/2009
Risoluzione conclusiva di dibattito su
Atto numero: 7/00116
Firmatari
Primo firmatario: DELFINO TERESIO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 18/03/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
POLI NEDO LORENZO UNIONE DI CENTRO 18/03/2009
TESTA NUNZIO FRANCESCO UNIONE DI CENTRO 18/03/2009
DE POLI ANTONIO UNIONE DI CENTRO 18/03/2009
CAPITANIO SANTOLINI LUISA UNIONE DI CENTRO 18/03/2009


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
18/03/2009
Fasi iter:

COLLEGA (RISCON) IL 18/03/2009

APPROVATO IL 18/03/2009

CONCLUSO IL 18/03/2009

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 8-00036
presentata da
TERESIO DELFINO
mercoledì 18 marzo 2009 pubblicata nel bollettino n.153

La XI e XII Commissione,
premesso che:
il Libro Verde, presentato dal Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali Maurizio Sacconi nello stesso momento in cui il Governo ha varato la manovra anticipata di giugno-luglio, nasce come strumento base di consultazione pubblica sulla riforma del Welfare in un momento in cui già si presagiva la grande crisi dei mercati finanziari;
la contemporaneità con la manovra economica, come evidenziato anche dal Ministro Sacconi in audizione in Commissioni riunite alla Camera dei deputati, non è stata casuale, ma è scaturita dalla necessità di dover far fronte alla situazione economica che si prospettava fortemente critica;
sia nel Libro Verde del Welfare che nel Libro Bianco sulla sanità della Commissione europea è stato richiamato come principio fondamentale il legame tra salute e prosperità economica, visto che se da un lato la promozione della salute aiuta a ridurre la povertà e il disagio sociale, dall'altro un miglioramento nella qualità del lavoro porta a maggior benessere e salute per i cittadini;
è evidenziata la necessità di affrontare una sfida che, prima che economica si delinea progettuale e culturale, che metterà al centro la persona considerata in sé e nelle sue proiezioni relazionali a partire dalla famiglia e tutto ciò sarà da applicare ai diversi contesti in cui si opera sia a livello sanitario che lavorativo;
a livello macro, vi è una contraddizione evidente nell'atteggiamento dello Stato che da un lato interviene sempre più frequentemente sul sistema sanitario con strumenti inappropriati (un esempio sono le varie leggi finanziarie) dall'altro non utilizza gli appositi strumenti programmatori che lui stesso si è dato;
la spesa sanitaria rappresenterà sempre più un problema soprattutto in una prospettiva futura. Una previsione dell'OCSE indica che senza interventi di riqualificazione e razionalizzazione dei costi nel 2050 la spesa sanitaria potrebbe raggiungere il 12,8 per cento del PIL (oggi è al 6,7 per cento, vale a dire una percentuale inferiore a quella dei più importanti Paesi europei che supera mediamente l'8 per cento del prodotto interno lordo);
le disfunzioni in sanità, tuttavia, non sono legate solamente ad una spesa impropria, inefficace e non razionale, ma anche alla presenza, diversamente articolata nelle varie regioni, di servizi e prestazioni sanitarie irrazionali allocati con nessun riferimento a parametri di efficienza e efficacia. Inefficienze a cui contribuisce, inoltre, la non chiara distribuzione di responsabilità tra i due livelli di governo (Stato e Regione) e l'inadeguatezza delle risorse anticipate dalla Stato a copertura dei fabbisogni finanziari;
è trascorso un trentennio dalla riforma e dalla costituzione del Servizio sanitario nazionale ed è oggi opportuno analizzare e riorientare le scelte di politica sanitaria, riportando al centro la persona, il cittadino con le sue esigenze individuali e familiari di educazione sanitaria, prevenzione, formazione, sicurezza sul lavoro;
il sistema socio sanitario italiano dovrà, altresì, soddisfare nei prossimi decenni i bisogni crescenti di una popolazione sempre più anziana, sempre più affetta da malattie croniche degenerative e quindi sempre più interessata dall'assistenza a lungo termine. Questo richiederà cambiamenti radicali nell'organizzazione del sistema di risposta, una nuova programmazione e il reclutamento di personale di assistenza, in particolare degli operatori socio sanitari;
il sistema di welfare dal punto di vista del lavoro sta vivendo uno dei momenti più critici ed impegnativi degli ultimi anni conseguenza:
1) della crisi economica in atto;
2) della perdita di diversi posti di lavoro causata dalla chiusura di aziende di rilievo nazionale;
3) del problema sicurezza legato agli incidenti mortali sul lavoro che si sono succeduti in maniera drammatica in questo ultimo anno;
4) delle nuove regole sulla flessibilità del mercato del lavoro che se da un lato hanno prodotto risultati positivi, dall'altro hanno pregiudicato la stabilità del lavoro creando una vasta area di precarietà;
i diversi contributi offerti dalle parti sociali, economiche e istituzionali hanno evidenziato le contraddizioni e le disfunzioni del sistema economico e socio-sanitario e rilevato la gravità delle problematiche legate al mercato del lavoro soprattutto nel contesto di crisi in atto; impegnano il Governo:
a) ad attuare urgenti politiche di sostegno del reddito in grado di far fronte ad un reale rilancio dell'economia, visto il momento di crisi economica in atto e che si prefigura di lungo periodo, attraverso:
1) misure urgenti di trasferimento delle risorse necessarie a sostegno della famiglia con figli e dei percettori di reddito minimo;
2) iniziative di rilancio di un nuovo welfare in grado di dare sostegno alle piccole e medie imprese attraverso misure agevolative di ricorso al credito;
3) provvedimenti urgenti che garantiscano il rilancio delle infrastrutture con misure atte a ridimensionare i divari caratterizzanti il Sud del Paese;
b) a promuovere ogni utile iniziativa volta a dare attuazione al robusto welfare negoziale preannunciato nel Libro Verde attraverso progetti in grado di:
1) incoraggiare interventi volti ad elevare il tasso di attività dei settori più critici (donne, giovani e persone di età compresa tra i 55 e i 64 anni) attraverso una gestione diffusa dei servizi che danno valore alla persona;
2) rafforzare gli strumenti messi a disposizione per garantire sui posti di lavoro maggiore formazione e sicurezza;
3) potenziare ed estendere il sistema degli ammortizzatori sociali;
c) a realizzare ulteriori misure che garantiscano e riconoscano la centralità, anche fiscale, della famiglia (visto il compito anche di assistenza che svolge al suo interno), attraverso l'attuazione del principio di equità fiscale concretizzabile mediante una complessiva riforma del sistema e anche mediante lo strumento del quoziente familiare, compatibilmente con la sostenibilità finanziaria;
d) a porre in essere tutte le iniziative necessarie a riorientare il sistema socio-sanitario, nell'ottica di una popolazione con tendenza all'invecchiamento e alla bassa natalità, rispetto alle strutture:
delle cure domiciliari;
delle cure ambulatoriali;
delle cure residenziali extra ospedaliere;
delle cure residenziali ospedaliere.
e) a quantificare e finanziare i livelli essenziali di assistenza (LEA), che rappresentano la condizione necessaria affinché sia annullata la distanza tra i livelli di assistenza teoricamente esigibili da parte del cittadino e quelli effettivamente erogabili da parte delle aziende sanitarie. I LEA possono infatti essere utilizzati come termine di riferimento (benchmark) per calcolare le risorse necessarie a garantire servizi e prestazioni efficienti in tutto il territorio nazionale.
(8-00036) «Delfino, Poli, Nunzio Francesco Testa, De Poli, Capitanio Santolini».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

aiuto ai meno abbienti

conseguenza economica

politica di sostegno

politica sanitaria

prestazione di servizi

prevenzione delle malattie

problema sociale

prodotto interno lordo

rilancio economico

ripartizione delle imposte

servizio

soppressione di posti di lavoro

stato assistenziale