RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/06/2012
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/07/2012
DISCUSSIONE IL 11/07/2012
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 11/07/2012
DISCUSSIONE IL 18/07/2012
ACCOLTO IL 18/07/2012
PARERE GOVERNO IL 18/07/2012
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 18/07/2012
CONCLUSO IL 18/07/2012
Atto Camera
Risoluzione in Commissione 7-00860
presentata da
TERESIO DELFINO
mercoledì 16 maggio 2012, seduta n.633
La XIII Commissione,
premesso che:
a seguito della «Relazione di approfondimento» redatta dal Comando dei carabinieri politiche agricole e alimentari nell'aprile 2010, su incarico del Ministro pro tempore Luca Zaia, nonché delle successive indagini svolte dallo stesso comando su incarico di alcune procure, sono stati diffusi dubbi sull'effettiva produzione di latte vaccino in Italia;
in esito a tali indagini la procura della Repubblica, presso il tribunale di Roma, ha chiesto l'archiviazione del procedimento;
l'Agea ha trasmesso alla procura una nuova relazione, datata 16 aprile 2012, in cui si ripercorre l'intera storia della materia, richiamando anche i diversi accertamenti straordinari susseguitisi nel tempo, nonché le diverse pronunce giurisdizionali in materia (Corte dei conti, Tribunali penali e Corte d'appello, TAR), e si analizza il contenuto dell'informativa datata 4 novembre 2010 redatta dal Comando carabinieri politiche agricole e alimentari, che è stata resa disponibile su internet (pubblicata dal sito www.wikimilk.com);
assumono particolare rilevanza le prese di posizione espresse da parte delle regioni che, in quanto titolari dei compiti di gestione nel settore, anche a seguito di specifici controlli sui capi di età superiore a 10 anni hanno tutte confermato il livello produttivo risultante dalle dichiarazioni di acquirenti e produttori, e da parte della sezione di controllo per gli affari comunitari e internazionali della Corte dei conti che, con la relazione speciale del 13 febbraio 2012, esprime la «...necessità di tendere al superamento di ogni eventuale, anche pretestuoso, dubbio circa l'affidabilità dei dati quantitativi forniti da produttori e primi acquirenti, alla base del sistema dell'organizzazione del mercato lattiero-caseario, essendo lecito esigere al riguardo una condivisa certezza»;
non sussistono ragionevoli dubbi circa i dati complessivi della produzione italiana di latte vaccino, non è possibile procrastinare ulteriormente la riscossione del prelievo imputato ad allevatori che, comunque, hanno certamente prodotto in esubero rispetto alla propria quota, trattandosi oltretutto di somme che l'erario nazionale ha «anticipato» alle casse comunitarie;
il Parlamento ha appena approvato nel «decreto fiscale» una nuova opportunità di rateizzazione dei debiti verso la pubblica amministrazione applicabile anche al prelievo latte, è dunque necessario che parallelamente venga assicurata l'effettiva riscossione delle somme dovute a chi non vi aderisce,
impegna il Governo:
a procedere nei confronti dei produttori che non si mettono in regola con il versamento del prelievo dovuto, anche mediante l'adesione ad una delle rateizzazioni previste dalla legge, alla revoca delle quote aggiuntive assegnate ai sensi della legge n. 33 del 2009;
a riscuotere le somme ancora dovute con la massima efficacia mediante Equitalia spa, in qualità di incaricata dell'esercizio dell'attività di riscossione nazionale dei tributi e contributi.
(7-00860) «Delfino, Naro, Libè».