ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00509

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 446 del 09/03/2011
Abbinamenti
Atto 7/00470 abbinato in data 16/03/2011
Atto 7/00511 abbinato in data 16/03/2011
Firmatari
Primo firmatario: PALADINI GIOVANNI
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 09/03/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORMISANO ANIELLO ITALIA DEI VALORI 09/03/2011
BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 09/03/2011
DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 09/03/2011


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
30/03/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 16/03/2011
MOFFA SILVANO INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI
GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 23/03/2011
GIACHINO BARTOLOMEO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 23/03/2011
GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO
POLI NEDO LORENZO UNIONE DI CENTRO
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI
PELINO PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA'
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 30/03/2011
GIACHINO BARTOLOMEO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 30/03/2011
FOTI ANTONINO POPOLO DELLA LIBERTA'
GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE VOTO 30/03/2011
GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO
SCANDROGLIO MICHELE POPOLO DELLA LIBERTA'
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 30/03/2011
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO
SCANDROGLIO MICHELE POPOLO DELLA LIBERTA'
 
DICHIARAZIONE VOTO 30/03/2011
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD PADANIA
GIANNI PIPPO INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 30/03/2011
GIACHINO BARTOLOMEO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 30/03/2011
CAZZOLA GIULIANO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 14/03/2011

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 16/03/2011

DISCUSSIONE IL 16/03/2011

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 16/03/2011

DISCUSSIONE IL 23/03/2011

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/03/2011

DISCUSSIONE IL 30/03/2011

RESPINTO IL 30/03/2011

CONCLUSO IL 30/03/2011

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00509
presentata da
GIOVANNI PALADINI
mercoledì 9 marzo 2011, seduta n.446

La XI Commissione,
premesso che:
l'articolo 9 del decreto-legge 78 del 2010, convertito dalla legge 122 del 2010 detta una serie di norme volte a contenere le spese in materia di pubblico impiego;
per quanto riguarda le politiche del personale, si introducono nuove limitazioni alle assunzioni a tempo indeterminato da parte delle pubbliche amministrazioni. In particolare, si estendono agli anni 2012 e 2013 i limiti già previsti dalla legislazione vigente per gli anni 2010 e 2011 (20 per cento della spesa relativa al personale cessato nell'anno precedente);
viene rinviata, come ormai di prassi nelle manovre economiche, la data a partire dalla quale si potrà aumentare la spesa per le assunzioni: siamo al 2014 per le assunzioni al 50 per cento, mentre al 2015 per il reintegro del turn over;
quanto invece all'assunzione di personale a tempo determinato, con convenzioni o con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, la spesa viene ridotta al 50 per cento di quella dell'anno precedente. La stessa riduzione è prevista per la spesa relativa a contratti di formazione lavoro, ad altri rapporti formativi, alla somministrazione di lavoro e al lavoro accessorio;
se da un lato è importante procedere ad un serio processo di rinnovamento del pubblico impiego, accrescendone anche la produttività, dall'altro la continua contrazione della spesa per far fronte ad esso mette in crisi molti settori della vita pubblica e l'efficienza dei servizi, anche fondamentali, offerti ai cittadini;
sarebbe riduttivo imputare questo stato di cose alle sole difficoltà economiche e di bilancio dello Stato; occorre invece evidenziare le responsabilità della politica e la mancanza di progetti organici e di sistema, che rilancino il funzionamento dello Stato e i servizi offerti ai cittadini, in un ottica di riforma di lungo periodo e non sempre e solo funzionale a superare la crisi del momento;
in questo stato di cose, accade spesso che la pubblica amministrazione indica concorsi pubblici che si concludono con graduatorie di vincitori ed eventualmente altri candidati idonei e, successivamente, non vengano autorizzate le assunzioni, spesso neppure per l'intero numero dei posti messi a concorso;
in tal modo abbiamo da un lato la pubblica amministrazione che necessita di nuovo personale o di sostituire quello che è cessato dal lavoro per poter continuare a funzionare, e dall'altro esigenze di cassa che non consentono di farvi fronte. Alle volte le difficoltà di cassa erano note già prima che fosse autorizzato il concorso pubblico, ma vi si procede ugualmente;
si assiste così a situazioni paradossali di cui i cittadini fanno le spese: da un lato quelli che non ricevono dalla pubblica amministrazione i servizi che la legge gli riconosce oppure li ricevono di dubbia qualità o in tempi lunghi; dall'altro i vincitori di concorso e gli idonei, laddove previsti, che affrontano con grande sacrificio costi notevoli e tempi spesso biblici per partecipare ad un concorso pubblico, ma non vengono assunti;
per far fronte alle esigenze di risorse umane da parte della pubblica amministrazione, si finisce col ricorrere a soluzione contingenti, come il ricorso al lavoro flessibile che non solo non risolve il problema, non costituendo neppure un risparmio per l'erario, ma finisce col generare ulteriori situazioni problematiche;
innanzitutto tale situazione finisce con l'aumentare la precarizzazione e non si sottrae ad abusi. A tale proposito è sufficiente leggere il blog del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, il quale scrive «Non è un segreto che le amministrazioni pubbliche abbiano spesso utilizzato i contratti di lavoro atipici per ovviare ai vincoli finanziari posti in materia di assunzioni a tempo indeterminato; assumere personale mediante forme di reclutamento semplificate, se non addirittura fondate sull'intuitu personae. Attraverso un utilizzo improprio delle proroghe e dei rinnovi del contratto di lavoro, anche oltre i limiti temporali previsti dalla normativa vigente in materia, si sono così create forme di precariato che non hanno certo dato un buon apporto all'immagine della pubblica amministrazione»;
in secondo luogo perché l'utilizzo di personale con contratto di lavoro a termine - nelle sue varie forme - da parte delle pubbliche amministrazioni è assoggettato alle medesime fonti legislative che disciplinano detto istituto nell'ambito del lavoro privato (decreto legislativo n. 165 del 2001), pertanto esso deve servire per far fronte ad esigenze temporanee ed eccezionali delle amministrazioni pubbliche, mentre viene utilizzando - contra legem - per consentire lo svolgimento di mansioni ordinarie e non temporanee;
in terzo luogo perché nell'ambito del rapporto pubblico di lavoro continua a vigere il principio dell'accesso mediante concorso e il divieto assoluto della conversione del contratto a termine in contratto a tempo indeterminato;
in quarto luogo perché chi instaura un rapporto di lavoro flessibile con la pubblica amministrazione, spesso rinnovato anche per periodi successivi più o meno lunghi, acquisisce una competenza che non è immediatamente sostituibile dalla pubblica amministrazione e matura un'aspettativa a vedere stabilizzato il rapporto di lavoro;
in questo modo lo Stato perde la fiducia dei cittadini, creando conflitti tra chi ha vinto un concorso pubblico ed ha fatto un legittimo affidamento sull'assunzione e chi, pur non avendo vinto un concorso, aspira ad essere stabilizzato avendo a lungo servito lo Stato e avendo maturato specifiche competenze;
la prassi che si denuncia è dunque contraria ai principi del buon andamento della pubblica amministrazione;
una vicenda emblematica della situazione in cui versa il pubblico impiego è quella dell'Istituto nazionale di previdenza sociale;
la riorganizzazione dell'INPS negli ultimi anni ha determinato una crescita dell'efficienza e una riduzione degli sprechi da parte dell'istituto. Tuttavia, a fronte di un aumento delle sue funzioni, il blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione ha determinato una costante e progressiva flessione della consistenza del personale rispetto alla pianta organica dell'INPS. Così sono anni che l'INPS denuncia carenza di personale;
nel settembre 2007 ha proceduto ad indire più concorsi pubblici per l'assunzione di personale;
tra questi, per esempio, vi è il concorso per l'assunzione di 50 posti nei ruoli del personale amministrativo dell'area funzionale B, area economica B1. Tale concorso, dopo una lunga gestazione, ha visto ben 319 candidati idonei su circa 25 mila concorrenti, che oggi vorrebbero essere assunti a fronte del cresciuto fabbisogno dell'INPS di assumere altro personale;
al contrario, invece, l'INPS continua a fronteggiare tale grave carenza di organico, ordinaria e strutturale, continuando a ricorrere all'assunzione di lavoratori a tempo determinato nei ruoli del personale amministrativo dell'area funzionale B;
in data 24 marzo 2010 (15 giorni prima della conclusione del concorso) ha sottoscritto un contratto per la fornitura di 900 lavoratori interinali, per 4 ore giornaliere, per 12 mesi, con mansioni di «addetto all'acquisizione dati su supporto informatico ed ai sistemi di archiviazione», profilo equivalente alla posizione B1 del contratto collettivo nazionale di lavoro degli enti pubblici non economici, con l'agenzia TEMPOR spa, specificatamente per il ruolo dell'area funzionale B. In data 25 giugno 2009, l'Inps ne aveva assunti altri 750, per 4 ore giornaliere, per 3 mesi, sempre con le stesse mansioni e lo stesso inquadramento;
però a partire dal 2011 l'INPS ha dichiarato di non poter più ricorrere neppure ai lavoratori somministrati, a causa dei tagli approntati dal decreto-legge n. 78 del 2010, il tutto malgrado sia stato confermato per il 2011 un fabbisogno pari a quello del 2010;
dal 1o gennaio 2011 sono rimasti a casa 550 lavoratori somministrati, mentre i restanti 1240 rischiano la stessa sorte a fine marzo, data di scadenza dell'appalto stipulato tra l'INPS e la società TEMPOR s.p.a.;
la situazione è paradossale considerando che i lavoratori in somministrazione si occupano di liquidare prestazioni di cassa integrazione, compresa quella in deroga, disoccupazione per lavoratori impiegati in aziende in crisi, come pure delle invalidità civili delle persone diversamente abili; a tali lavoratori, inoltre, è affidato il compito di rilasciare il certificato DURC, documento unico di regolarità contributiva, con il quale si attesta l'assolvimento, da parte dell'impresa, degli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti di INPS, INAIL e Cassa edile. Si possono immaginare le difficoltà che si verificheranno per il regolare svolgimento delle attività delle imprese. Infatti, la situazione di crisi rende ancora più pesante affrontare, per i lavoratori, il ritardo nell'erogazione delle prestazioni e, per le imprese, il ritardo nel rilascio di documentazione fondamentale per la partecipazione agli appalti;
va assicurato il buon andamento della Pubblica amministrazione;
in base all'articolo 97, comma terzo, della Costituzione il concorso pubblico è istituito come lo strumento fondamentale di accesso al lavoro nella pubblica amministrazione, al fine di garantire il suo buon andamento e l'imparzialità, nonché la legalità e l'oggettività del merito e limitare fenomeni di clientelismo;
rimane saldo inoltre l'insegnamento consolidato della giurisprudenza della Corte costituzionale, secondo cui le deroghe legislative al principio dell'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni mediante concorso, seppure previste espressamente dallo stesso articolo 97, terzo comma, della Costituzione, sono sottoposte al sindacato di legittimità costituzionale. In particolare, «l'area delle eccezioni» al concorso deve essere «delimitata in modo rigoroso» (sentenza n. 215 del 2009; sentenza n. 363 del 2006). Le deroghe, cioè, sono legittime solo in presenza di «peculiari e straordinarie esigenze di interesse pubblico» idonee a giustificarle (sentenza n. 81 del 2006). In altre parole, la deroga al principio del concorso pubblico deve essere essa stessa funzionale alle esigenze di buon andamento dell'amministrazione (sentenza n. 293 del 2009; sentenza n. 9 del 2010);
l'INPS ha dimostrato di avere necessità di assumere altro personale per lo svolgimento delle mansioni ordinarie che gli sono affidate e deve essergli consentito farlo rimuovendo nei suoi confronti, con interventi normativi, i limiti alle assunzioni, fino alla concorrenza del numero di nuove assunzioni necessarie per far fronte alle sue esigenze;
per far fronte ai bisogni immediati dell'INPS si deve procedere, primariamente, all'assunzione di quanti - vincitori ed idonei di un concorso indetto dall'ente nell'ultimo quinquennio - non siano ancora stati assunti;
per la copertura dei posti rimanenti è necessario procedere all'indizione di un nuovo concorso, valorizzando mediante il riconoscimento di un punteggio, l'esperienza maturata dai lavoratori che nello stesso arco di tempo abbiano lavorato presso l'ente mediante contratti di somministrazione, di collaborazione a progetto o a tempo determinato,
impegna il Governo
ad assumere le iniziative di competenza necessarie a rimuovere il blocco delle assunzioni nei confronti dell'INPS al fine di consentire l'assunzione dei vincitori e degli idonei sulla base dei punteggi conseguiti in precedenti concorsi dell'ente espletati nell'arco dell'ultimo quinquennio che non siano ancora stati assunti e per l'indizione di un concorso per la copertura dei posti rimanenti, riconoscendo un punteggio a chi abbia maturato esperienza lavorando presso l'ente nello stesso arco di tempo mediante contratti di somministrazione, di collaborazione a progetto o a tempo determinato.
(7-00509) «Paladini, Aniello Formisano, Borghesi, Di Pietro».