DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 16/06/2010
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 16/06/2010
DISCUSSIONE IL 16/06/2010
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 16/06/2010
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 16/06/2010
CONCLUSO IL 16/06/2010
Atto Camera
Risoluzione in Commissione 7-00328
presentata da
MARCO ZACCHERA
martedì 11 maggio 2010, seduta n.319
La III Commissione,
premesso che:
l'attuale crisi finanziaria globale, di dimensioni storiche, sta provocando danni non solo alle economie dei Paesi avanzati, ma soprattutto anche alle fragili economie dei Paesi in via di sviluppo;
secondo l'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), a seguito della crisi finanziaria, nell'ultimo anno milioni di donne e uomini hanno perso il lavoro, con un incremento di disoccupati di circa 34 milioni dal 2007 e la situazione sta peggiorando stante la recessione economica globale che colpisce quasi tutte le parti del mondo;
secondo dati FAO a causa della suddetta crisi finanziaria, cento milioni di persone in più oggi soffrono la fame e sono spinte sull'orlo della povertà e certo non saranno raggiunti gli obbiettivi che la stessa FAO si era prefissa;
tra le ragioni della crisi finanziaria vi è il comportamento irresponsabile di una parte degli attori del sistema finanziario internazionale, che hanno tratto indebito vantaggio dall'assenza di regolamentazione delle transazioni finanziarie scatenando la crisi finanziaria o comunque avendone gravi responsabilità;
secondo i dati dell'OCSE i Governi dei paesi industrializzati hanno destinato 11.400 miliardi di dollari al salvataggio delle banche, ma le risorse per arginare i danni sociali ed economici della crisi sono del tutto insufficienti;
nel settembre del 2009, il comunicato finale dei leader del G20 di Pittsburgh ha incaricato il Fondo monetario internazionale di stilare entro giugno 2010 un rapporto che individui delle opzioni sui modi in cui «il settore finanziario possa dare un contributo giusto e sostanziale per coprire i costi associati agli interventi governativi tesi a riparare il sistema bancario» (comunicato finale del G20 di Pittsburgh - paragrafo 16);
la tassa sui servizi finanziari è stata menzionata dalla Commission of experts of the international financial and monetary system dell'ONU (più conosciuta come «Commissione Stiglitz») come un modo per rendere più stabile e prevedibile la finanza per lo sviluppo e per stabilizzare i mercati finanziari;
è stato creato un gruppo di lavoro a cura del Leading group on solidarity levies to fund development, forum che comprende oltre 50 Paesi di diversi continenti, per studiare proposte sulle tasse finanziarie internazionali;
è stata creata, da 12 Paesi tra cui l'Italia, nell'ottobre 2009 la Task force on international financial transactions for development a Parigi per studiare la fattibilità di un'imposta sulle transazioni finanziarie;
il Parlamento Europeo ha riconosciuto l'importanza del dibattito che si sta sviluppando a livello internazionale sull'introduzione di una tassa sulle transazioni finanziari adottando il 3 marzo 2010 una risoluzione in cui si richiede alla Commissione europea di analizzare gli effetti di una sua introduzione, auspicando una posizione comune degli Stati membri dell'Unione europea al summit del G20;
la suddetta tassa potrebbe essere implementata in maniera semplice e a costi estremamente bassi grazie alle piattaforme elettroniche già in uso per registrare le operazioni finanziarie sulle borse di tutto il mondo stabilendo quali transazioni debbano essere soggette a transazione e quali invece si ritiene possano esserne escluse;
la tassa sulle transazioni finanziarie darebbe la possibilità concreta di riscuotere un gettito prevedibile permettendo di stabilire politiche di medio-lungo periodo per l'utilizzo delle risorse generate;
la suddetta tassa rappresenterebbe un concreto strumento a sostegno dei conti pubblici degli Stati che a causa dei piani di salvataggio e dei programmi di stimolo e di rilancio delle economie reali hanno subito un forte aumento del loro debito pubblico con pericolosi tagli alle spese sociali e al welfare;
l'introduzione della suddetta tassa diminuirebbe l'instabilità dei mercati con ricadute positive anche per le imprese, in termini di minor rischio valutario, minori incertezze sui prezzi delle materie prime e minor rischi degli investimenti esteri;
la tassa sulle transazioni finanziarie, genera risorse che possono essere impiegate per far fronte ai danni sociali della crisi e nell'aiuto allo sviluppo dei Paesi poveri;
in assenza di tali risorse addizionali gli obiettivi di sviluppo del millennio verrebbero disattesi,
impegna il Governo:
a sostenere in sede di Unione europea e durante i negoziati del processo G8 e G20 specialmente al summit G20 di Toronto la valutazione della fattibilità dell'introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie sulle principali valute internazionali;
a collaborare con le istituzioni internazionali e gli altri Governi che si sono già espressi a favore della tassa sulle transazioni finanziarie al fine di predisporre una proposta per la sua implementazione;
a garantire che una percentuale significativa delle risorse che sarebbero generate dagli introiti della tassa sulle transazioni finanziarie venga impiegata per tenere fede agli impegni assunti per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo del millennio entro il 2015.
(7-00328) «Zacchera».