ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00273

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 291 del 01/03/2010
Abbinamenti
Atto 7/00257 abbinato in data 02/03/2010
Atto 7/00258 abbinato in data 02/03/2010
Atto 7/00280 abbinato in data 30/03/2010
Atto 7/00303 abbinato in data 21/04/2010
Atto 8/00065 abbinato in data 28/04/2010
Firmatari
Primo firmatario: TOGNI RENATO WALTER
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 01/03/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 01/03/2010
LANZARIN MANUELA LEGA NORD PADANIA 01/03/2010
DUSSIN GUIDO LEGA NORD PADANIA 01/03/2010
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD PADANIA 01/03/2010


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Stato iter:
28/04/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/03/2010
TOGNI RENATO WALTER LEGA NORD PADANIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 30/03/2010
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 21/04/2010
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/03/2010

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 02/03/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 02/03/2010

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 30/03/2010

DISCUSSIONE IL 30/03/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 30/03/2010

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 21/04/2010

DISCUSSIONE IL 21/04/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 21/04/2010

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/04/2010

APPROVATO IN TESTO UNIFICATO IL 28/04/2010

CONCLUSO IL 28/04/2010

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00273
presentata da
RENATO WALTER TOGNI
lunedì 1 marzo 2010, seduta n.291

La VIII Commissione

premesso che:

il decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 17 dicembre 2009, recante istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell'articolo 14-bis del decreto-legge n. 78 del 2009 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009, ha il nobile obiettivo di assicurare il controllo e la repressione delle attività illecite connesse con il ciclo di gestione e dello smaltimento dei rifiuti;

il decreto rende operative disposizioni di legge che risalgono oramai al 2006 e sono diventate improcrastinabili ed ha lo scopo di innovare con sistemi elettronici, adeguati ai nostri tempi l'attuale sistema cartaceo di controllo dell'intero ciclo di gestione dei rifiuti;

il decreto intende inoltre dare riscontro agli indirizzi legislativi comunitari, ivi compresa la nuova direttiva 2008/98/CE sui rifiuti, che prevede l'obbligo per gli Stati membri di adottare misure volte a garantire la tracciabilità dei rifiuti pericolosi dalla produzione alla destinazione finale, ma va ben oltre tali indirizzi, includendo negli obblighi del sistema anche i soggetti produttori di rifiuti speciali non pericolosi derivanti da attività industriali e artigianali o da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, con più di 10 dipendenti;

l'obiettivo prioritario del sistema è quello di garantire in tempo reale, le informazioni necessarie sulla movimentazione dei rifiuti, in modo da consentire un rigoroso controllo da parte delle autorità e facilitarne la lotta contro i fenomeni di illegalità;

l'informatizzazione del sistema creerà senz'altro semplificazioni nel medio e lungo termine, in ordine agli attuali obblighi per le imprese del sistema cartaceo ed in particolare per la compilazione dei modelli MUD, registro di carico e scarico e formulario dei rifiuti;

tuttavia tale decreto ha creato difficoltà e preoccupazione tra gli operatori del settore sia per la previsione di costi eccessivi, sia per una serie di incertezze e difficoltà di interpretazione del testo;

le avversità degli operatori alle disposizioni del decreto sono dovute soprattutto:

a) alla rilevante confusione interpretativa, aggravata dal fatto che la violazione degli obblighi e delle prescrizioni è sanzionata oltre che civilmente anche penalmente;

b) alla scarsità dei mezzi previsti per garantire un soddisfacente controllo ed una adeguata preparazione delle autorità pubbliche deputate alla gestione del sistema;

c) alla previsione di costi eccessivi che penalizzerebbero sopratutto le piccole e medie imprese che costituiscono la maggioranza degli operatori interessati;

d) all'incertezza sulla gestione del SISTRI per il tratto italiano percorso dagli autotrasportatori in caso di trasporto transfrontaliero dei rifiuti;

il decreto già prevede una gradualità nell'entrata in vigore del sistema, distinguendo tra imprese grandi e piccole, tuttavia gli obblighi di iscrizione sono molto ravvicinati alla data dell'emanazione del decreto e creano enormi difficoltà alle imprese, ancora alle prese con interpretazioni e modalità di applicazione;

inoltre il decreto prevede l'istituzione di un comitato di vigilanza e di controllo per il monitoraggio del sistema che garantisce la partecipazione dei rappresentanti delle categorie interessate,
impegna il Governo:

a prevedere, con apposito provvedimento, un congruo periodo di proroga, di almeno sei mesi, dell'obbligo per le imprese e gli enti di iscriversi al sistema SISTRI, sospendendo nell'immediato gli effetti del decreto ministeriale del 17 dicembre 2009;

nella prima fase di attuazione del sistema SISTRI, a garantire, attraverso il comitato di vigilanza e di controllo, un monitoraggio specifico per la verifica di eventuali criticità e difficoltà di interpretazione, con analisi dei dati a cadenza almeno trimestrale, allo scopo di apportare le opportune correzioni verso il chiarimento e la semplificazione degli adempimenti burocratici per le imprese, tenendo conto di tali criticità e difficoltà di interpretazione nell'applicazione di eventuali sanzioni.

(7-00273)
«Togni, Fava, Lanzarin, Guido Dussin, Fedriga».