DISCUSSIONE IL 02/03/2010
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 02/03/2010
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 02/03/2010
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 30/03/2010
DISCUSSIONE IL 30/03/2010
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 30/03/2010
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 21/04/2010
DISCUSSIONE IL 21/04/2010
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 21/04/2010
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/04/2010
APPROVATO IN TESTO UNIFICATO IL 28/04/2010
CONCLUSO IL 28/04/2010
Atto Camera
Risoluzione in Commissione 7-00273
presentata da
RENATO WALTER TOGNI
lunedì 1 marzo 2010, seduta n.291
La VIII Commissione
premesso che:
il decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 17 dicembre 2009, recante istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell'articolo 14-bis del decreto-legge n. 78 del 2009 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009, ha il nobile obiettivo di assicurare il controllo e la repressione delle attività illecite connesse con il ciclo di gestione e dello smaltimento dei rifiuti;
il decreto rende operative disposizioni di legge che risalgono oramai al 2006 e sono diventate improcrastinabili ed ha lo scopo di innovare con sistemi elettronici, adeguati ai nostri tempi l'attuale sistema cartaceo di controllo dell'intero ciclo di gestione dei rifiuti;
il decreto intende inoltre dare riscontro agli indirizzi legislativi comunitari, ivi compresa la nuova direttiva 2008/98/CE sui rifiuti, che prevede l'obbligo per gli Stati membri di adottare misure volte a garantire la tracciabilità dei rifiuti pericolosi dalla produzione alla destinazione finale, ma va ben oltre tali indirizzi, includendo negli obblighi del sistema anche i soggetti produttori di rifiuti speciali non pericolosi derivanti da attività industriali e artigianali o da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, con più di 10 dipendenti;
l'obiettivo prioritario del sistema è quello di garantire in tempo reale, le informazioni necessarie sulla movimentazione dei rifiuti, in modo da consentire un rigoroso controllo da parte delle autorità e facilitarne la lotta contro i fenomeni di illegalità;
l'informatizzazione del sistema creerà senz'altro semplificazioni nel medio e lungo termine, in ordine agli attuali obblighi per le imprese del sistema cartaceo ed in particolare per la compilazione dei modelli MUD, registro di carico e scarico e formulario dei rifiuti;
tuttavia tale decreto ha creato difficoltà e preoccupazione tra gli operatori del settore sia per la previsione di costi eccessivi, sia per una serie di incertezze e difficoltà di interpretazione del testo;
le avversità degli operatori alle disposizioni del decreto sono dovute soprattutto:
a) alla rilevante confusione interpretativa, aggravata dal fatto che la violazione degli obblighi e delle prescrizioni è sanzionata oltre che civilmente anche penalmente;
b) alla scarsità dei mezzi previsti per garantire un soddisfacente controllo ed una adeguata preparazione delle autorità pubbliche deputate alla gestione del sistema;
c) alla previsione di costi eccessivi che penalizzerebbero sopratutto le piccole e medie imprese che costituiscono la maggioranza degli operatori interessati;
d) all'incertezza sulla gestione del SISTRI per il tratto italiano percorso dagli autotrasportatori in caso di trasporto transfrontaliero dei rifiuti;
il decreto già prevede una gradualità nell'entrata in vigore del sistema, distinguendo tra imprese grandi e piccole, tuttavia gli obblighi di iscrizione sono molto ravvicinati alla data dell'emanazione del decreto e creano enormi difficoltà alle imprese, ancora alle prese con interpretazioni e modalità di applicazione;
inoltre il decreto prevede l'istituzione di un comitato di vigilanza e di controllo per il monitoraggio del sistema che garantisce la partecipazione dei rappresentanti delle categorie interessate,
impegna il Governo:
a prevedere, con apposito provvedimento, un congruo periodo di proroga, di almeno sei mesi, dell'obbligo per le imprese e gli enti di iscriversi al sistema SISTRI, sospendendo nell'immediato gli effetti del decreto ministeriale del 17 dicembre 2009;
nella prima fase di attuazione del sistema SISTRI, a garantire, attraverso il comitato di vigilanza e di controllo, un monitoraggio specifico per la verifica di eventuali criticità e difficoltà di interpretazione, con analisi dei dati a cadenza almeno trimestrale, allo scopo di apportare le opportune correzioni verso il chiarimento e la semplificazione degli adempimenti burocratici per le imprese, tenendo conto di tali criticità e difficoltà di interpretazione nell'applicazione di eventuali sanzioni.
(7-00273)
«Togni, Fava, Lanzarin, Guido Dussin, Fedriga».