ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05364

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 522 del 21/09/2011
Abbinamenti
Atto 5/07777 abbinato in data 13/12/2012
Atto 5/07801 abbinato in data 13/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: BELLANOVA TERESA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/09/2011


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 21/09/2011
Stato iter:
13/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/12/2012
Resoconto IMPROTA GUIDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 13/12/2012
Resoconto BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/09/2011

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 13/12/2012

DISCUSSIONE IL 13/12/2012

SVOLTO IL 13/12/2012

CONCLUSO IL 13/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-05364
presentata da
TERESA BELLANOVA
mercoledì 21 settembre 2011, seduta n.522

BELLANOVA. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

la città di Lecce aspetta da 1590 giorni circa l'attivazione del trasporto ecocompatibile costato 23 milioni di euro circa, di cui 8 a carico del comune di Lecce;

in questi ultimi giorni sono emerse sugli organi di stampa alcune notizie che lasciano molto perplessa e preoccupata la cittadinanza leccese. Nella fattispecie sembrerebbe che l'avvio del servizio di filovia riguarderebbe, almeno nell'immediato, solo una delle tre linee. Dunque, da ciò che si apprende pare che dei 12 bus previsti dal progetto solo quattro possano essere utilizzati, altri quattro non siano neppure stati consegnati e ad oggi non si ha contezza di quando la sopra citata consegna possa avvenire ed i rimanenti mezzi sembrerebbe siano fuori uso, a causa del lungo periodo di inutilizzo ed abbandono e richiedano interventi per circa 100 mila euro per essere resi pienamente funzionanti;

l'amministrazione comunale in merito ai quesiti sollevati dall'opposizione e dai cittadini circa i punti oscuri della vicenda filobus ha replicato sostenendo che la scelta di attivare inizialmente solo quattro mezzi sarebbe piuttosto legata al fatto di aver concordato con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un avvio graduale dell'impianto. Si ha contezza però che nel mese di aprile 2011 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, proprio a causa dei ritardi per l'avvio del filobus con una informativa scriveva «qualora entro il termine del 31 luglio 2011 non dovesse realizzarsi l'apertura al pubblico del servizio trasporto, questa amministrazione dovrà provvedere ad informare la procura della Corte dei conti ed avviare le procedure per sottoporre al Cipe la revoca del contributo a suo tempo assentito» chiedendo conto di quanto realizzato con il finanziamento erogato di 13.218.197,38 euro;

va detto, inoltre, che l'amministrazione comunale nonostante la situazione poco chiara ha già sottoscritto con le ditte Sirti e Imet un contratto di manutenzione della durata di un anno per un importo di circa 400 mila euro;

inoltre la commissione ministeriale che avrebbe dovuto effettuare il controllo e dare il via libera al pre-esercizio, volto a testare i mezzi, attesa per lunedì 19 settembre non abbia fatto tappa nella città di Lecce, accumulando così ancora ulteriore ritardo -:

se i Ministri interrogati, in virtù di quanto sopra esposto, non ritengano utile chiarire se ad oggi, sia stata concessa una proroga rispetto al termine del 31 luglio 2011, che era stata imposta al comune di Lecce per l'avvio del filobus;

se i Ministri interrogati, dato l'enorme dispendio di denaro pubblico già effettuato nel corso di questi anni, per un'opera che ad oggi non è ancora spendibile per l'interesse collettivo, ed il rischio, visti i costi di manutenzione e riparazione dei mezzi, di altre spese derivanti da una negligenza assolutamente non ascrivibile ai cittadini, non ritengano doveroso informare la Corte dei conti affinché i costi complessivi non ricadano sui contribuenti che sono le vittime più eclatanti di una discutibile gestione del denaro pubblico.(5-05364)