RIVOLTA, NICOLA MOLTENI e GOISIS. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:
le scuole primarie della Regione Lombardia avrebbero subito l'1,89 per cento dei tagli di personale docente;
l'organico docente di diritto assegnato alle scuole primarie della provincia di Como per l'anno 2009/2010 risulterebbe essere di circa 2.065, rispetto all'organico di diritto assegnato nell'anno scolastico 2008/2009 (2.152);
con la predetta riduzione (87 posti), corrispondente alla percentuale del 4,04 per cento, il rapporto docenti/classi sarebbe di 1,518, molto al di sotto delle percentuali registrate nelle altre province lombarde;
in particolare: in 9 istituti/Circoli la percentuale di riduzione dell'organico supererebbe il 10 per cento; in 6 istituti/Circoli la percentuale di riduzione dell'organico sarebbe pari o superiore al 7 per cento; in un istituto individuato come area a rischio, a seguito dell'aumento di iscrizioni di alunni stranieri (49 per cento), la predetta riduzione di personale docente supererebbe addirittura il 15 per cento; i tagli di organico n. 26 Istituti/Circoli su 55 comporterebbero un esubero di personale titolare che varierebbe da 1 a 6 unità, corrispondenti a 62 docenti «perdenti posti», messi in mobilità;
le iscrizioni degli alunni nelle scuole primarie della provincia in parola aumenteranno di circa 400 unità;
la provincia di Como è caratterizzata da condizioni geo-morfologiche particolari. Numerosi comuni sorgono in zone montane;
l'articolo 1 dello schema di decreto interministeriale recante «disposizioni, per l'anno scolastico 2009/2010, in ordine alla rilevazione delle dotazioni di organico del personale docente, alla relativa quantificazione a livello nazionale e regionale, ai criteri di ripartizione da adottare con riferimento alle diverse realtà provinciali e alle singole istituzioni scolastiche», all'articolo 1, comma 2, tiene conto delle specifiche esigenze dei comuni montani, delle piccole isole, delle aree geografiche particolarmente esposte a situazioni di disagio e precarietà, comprese quelle edilizie, nonché dei contesti con un rilevante numero di alunni con cittadinanza non italiana -:
se non ritenga opportuno rivedere i criteri di quantificazione previsti per le scuole primarie della provincia di Como, in un'ottica di maggiore coerenza con la realtà socio - territoriale dei comuni comaschi, nonché per poter garantire il mantenimento del tempo prolungato. (5-01335)