ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12631

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 498 del 11/07/2011
Trasformazioni
Trasformato il 18/09/2012 in 5/07853
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/07/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 08/07/2011
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 08/07/2011
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 08/07/2011
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 08/07/2011
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 08/07/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 08/07/2011
Stato iter:
18/09/2012
Fasi iter:

SOLLECITO IL 21/09/2011

SOLLECITO IL 16/11/2011

SOLLECITO IL 15/02/2012

SOLLECITO IL 11/04/2012

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 26/07/2012

TRASFORMA IL 18/09/2012

TRASFORMATO IL 18/09/2012

CONCLUSO IL 18/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12631
presentata da
RITA BERNARDINI
lunedì 11 luglio 2011, seduta n.498

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ANSA del 4 luglio 2011, un agente di polizia penitenziaria, Giuseppe P., 35enne, assistente capo in servizio presso il carcere di Parma, si è tolto la vita dopo aver fatto rientro nel suo paese di origine, in provincia di Crotone;

il segretario generale del Sappe, Donata Capece, ha commentato: «Al di là dei problemi personali del collega, che da poco aveva perso la madre ciò che purtroppo constatiamo per l'ennesima volta è la sottovalutazione dello stress psico-fisico del lavoro quotidiano degli agenti nelle sovraffollate carceri italiane. Controllare 69mila detenuti è diventato anche pericoloso, visto che ciascun poliziotto penitenziario si trova a dover sorvegliare anche più di cento detenuti per volta. E che dire poi della istituzione del punti di ascolto psicologico che il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria aveva preannunciato nel 2008, quando a capo del Dap c'era Ettore Ferrara, predecessore di Franco Ionta. Non se ne è fatto nulla per mancanza di risorse. I 50 psicologi che hanno vinto il concorso devono infatti essere ancora assunti, ma i tagli previsti dalle ultime manovre non lo consentono. Sollecitiamo l'Amministrazione a destinare al lavoro in carcere educatori e psicologi ora impiegati in altri compiti»;

sempre più spesso ultimamente il mondo carcerario si misura con simili tragici eventi; i fenomeni di suicidio riguardano tanto i detenuti quanto i poliziotti penitenziari ed in entrambi i casi sono statisticamente superiori a quanto avviene fuori dal carcere;

a giudizio della prima firmataria del presente atto, chi quotidianamente lavora all'interno di carceri sovraffollate, invivibili ed ingestibili, dovrebbe essere supportato al meglio nella propria attività, essere messo nelle condizioni di fare fronte al disagio ed allo stress derivanti dai proprio lavoro, evitando che coloro che tutti i giorni sono in prima linea a contatto con i detenuti siano i soli a farsi carico di una situazione sempre più difficile, il che significa organizzare il lavoro degli agenti di polizia penitenziaria in modo da ridurre lo stress, superare la condizione di perenne sotto organico che obbliga questi ultimi a turni massacranti, fornire loro supporti anche di tipo psicologico -:

se siano state avviate eventuali indagini amministrative al fine di verificare le cause che hanno indotto l'assistente capo in servizio presso il carcere di Parma a togliersi la vita;

se le autorità fossero a conoscenza del disagio psicologico dell'agente e se fossero state avviate tutte le procedure di precauzione per prevenire l'atto suicidale;

se nel carcere al quale era assegnato l'uomo sia mai stato istituito un punto dì ascolto con la presenza di psicologi;

se non intenda istituire con urgenza un tavolo di confronto sul disagio del personale appartenente alla polizia penitenziaria, così come da tempo richiesto dalle varie organizzazioni sindacali;

cosa intenda fare per aumentare significativamente l'organico degli agenti di polizia penitenziaria. (4-12631)