ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00433

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 367 del 14/09/2010
Abbinamenti
Atto 1/00424 abbinato in data 14/09/2010
Atto 1/00430 abbinato in data 14/09/2010
Atto 1/00431 abbinato in data 14/09/2010
Atto 1/00432 abbinato in data 14/09/2010
Atto 1/00434 abbinato in data 15/09/2010
Firmatari
Primo firmatario: TEMPESTINI FRANCESCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/09/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2010
BARBI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2010
QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2010
AMICI SESA PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2010
SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2010
NARDUCCI FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2010
PISTELLI LAPO PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2010
MOGHERINI REBESANI FEDERICA PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2010
TOUADI JEAN LEONARD PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2010
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2010


Stato iter:
15/09/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/09/2010
Resoconto BARBI MARIO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 14/09/2010
Resoconto SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 14/09/2010
Resoconto SCOTTI VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
PARERE GOVERNO 15/09/2010
Resoconto SCOTTI VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 15/09/2010
Resoconto MISITI AURELIO SALVATORE MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD
Resoconto MOSELLA DONATO RENATO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
Resoconto PEZZOTTA SAVINO UNIONE DI CENTRO
Resoconto TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto PIANETTA ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 14/09/2010

DISCUSSIONE IL 14/09/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/09/2010

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 15/09/2010

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/09/2010

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 15/09/2010

ACCOLTO IL 15/09/2010

PARERE GOVERNO IL 15/09/2010

DISCUSSIONE IL 15/09/2010

APPROVATO IL 15/09/2010

CONCLUSO IL 15/09/2010

Atto Camera

Mozione 1-00433
presentata da
FRANCESCO TEMPESTINI
testo di
martedì 14 settembre 2010, seduta n.367

La Camera,
premesso che:
a soli cinque anni dalla scadenza del 2015, fissata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite per il raggiungimento degli otto obiettivi di sviluppo del millennio, il Segretario generale Ban Ki-moon ha invitato i leader mondiali a riunirsi in un summit a New York dal 20 al 22 settembre 2010 per indurre i Governi nazionali ad un'accelerazione nella strategia globale di lotta contro la povertà, anche alla luce del fatto che la grave crisi economica globale degli ultimi anni ha reso ancora più difficile il raggiungimento degli obiettivi prefissati;
il 29 luglio 2010 la III Commissione della Camera dei deputati ha approvato all'unanimità, anche a seguito delle importanti audizioni svoltesi in seno al comitato permanente sugli obiettivi di sviluppo del millennio istituito presso la stessa Commissione, una risoluzione sulla partecipazione dell'Italia al millennium summit di settembre 2010, nella quale si mettevano in evidenza, tra le questioni prioritarie, quelle relative all'efficacia degli aiuti, alla credibilità dei Paesi donatori e ad una sempre più coerente ownership da parte dei Paesi beneficiari;
nel rapporto del Segretario dell'Onu all'Assemblea generale del febbraio 2010, e nel successivo rapporto sugli obiettivi di sviluppo del millennio del giugno 2010, Ban Ki-moon ribadisce che «le mancanze nell'attuazione degli obiettivi di sviluppo del millennio non dipendono dal fatto che sono irrealizzabili o dalla carenza di tempo ma dagli impegni non attuati, dall'inadeguatezza delle risorse e dalla mancata concentrazione su di essi», avvertendo che un eventuale fallimento nel raggiungere gli obiettivi che la comunità internazionale si è prefissata costituirebbe un «inaccettabile fallimento» e porterebbe a «un moltiplicarsi delle minacce nel mondo: instabilità, violenza, malattie epidemiche, degrado ambientale e crescita delle popolazioni in fuga»;
il quadro delineato nell'ultimo rapporto sullo stato di avanzamento degli obiettivi di sviluppo del millennio denota luci e ombre: a segnali incoraggianti sul versante della lotta alla povertà estrema e alla fame (soprattutto grazie allo sviluppo dell'economia cinese e del Sud Est asiatico), nonché nel campo sanitario e nell'accesso all'istruzione, corrispondono segnali preoccupanti, soprattutto nei Paesi molto poveri, nelle regioni prive di sbocco al mare, in quelle soggette a rischi naturali e in quelle colpite da conflitti interni;
per questi motivi Ban Ki-moon invita a trasformare il summit di settembre 2010 nell'occasione per rinnovare il patto tra tutti gli stakeholders, gli attori impegnati nel conseguimento degli obiettivi di sviluppo del millennio, affinché si concordi, nel rispetto degli impegni da ciascuno assunti, per un'accelerazione che consenta di rispettare la data del 2015 fissata per il conseguimento degli otto obiettivi;
la stessa Commissione europea, proprio in vista del vertice delle Nazioni Unite di settembre 2010, ha adottato un «piano di azione comune in dodici punti» per accelerare i progressi verso la realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio, con la finalità non solo di aumentare il livello degli aiuti, ma anche di migliorarne l'efficacia e la destinazione a beneficio dei Paesi e dei settori più bisognosi;
l'Italia segna ormai un gravissimo ritardo rispetto a numerosi impegni internazionali assunti - basti pensare all'annosa questione del versamento annuale della quota italiana al fondo globale per la lotta all'aids - al punto da incidere negativamente anche sul complessivo risultato dei Paesi europei nel loro complesso, con il nostro Paese responsabile del 40 per cento dell'ammanco europeo;
in vista dell'imminente vertice a New York è assolutamente necessario che l'Italia assuma un ruolo significativo, rilanciando non solo la nostra credibilità e affidabilità rispetto agli impegni assunti, ma, coerentemente alla tradizione del nostro Paese, sostenendo soluzioni innovative per il rispetto delle scadenze prefissate,
impegna il Governo:
a sostenere con forza, in occasione dell'imminente vertice delle Nazioni Unite sugli obiettivi di sviluppo del millennio, la proposta del Segretario generale Ban Ki-moon di un «nuovo patto tra tutti gli stakeholders» del processo di conseguimento degli obiettivi di sviluppo del millennio, al fine di rafforzare l'impegno di ciascuno e accelerarne il conseguimento;
a sviluppare, a livello nazionale, europeo e internazionale, una riflessione non solo sul livello quantitativo degli aiuti, ma sull'aspetto qualitativo, proponendo forme di razionalizzazione e coordinamento tra le azioni dei diversi donatori e aumentando il monitoraggio degli interventi, l'analisi dei risultati e dell'impatto effettivo sullo sviluppo, al fine di innalzare l'ancora insufficiente grado di efficacia e di trasparenza dell'aiuto pubblico internazionale;
a sostenere le azioni che vanno nel senso di promuovere il superamento delle barriere protezionistiche e delle limitazioni all'effettivo accesso ai mercati dei prodotti dei Paesi meno sviluppati, il potenziamento dell'integrazione e degli scambi regionali per concorrere a rafforzare la strategia internazionale dell'«aiuto al commercio» (aid for trade);
a concentrare e rafforzare gli sforzi su alcuni specifici settori e obiettivi, nonché su alcuni Paesi, come suggerito dai rapporti del Segretario generale Ban Ki-moon e dal piano della Commissione europea in 12 punti, mantenendo da un lato la leadership e l'attenzione nel campo della sicurezza alimentare e dando seguito all'«Iniziativa de L'Aquila sulla sicurezza alimentare (AFSI)» e al «Partenariato globale sull'agricoltura e la sicurezza alimentare» e aumentando nel contempo il livello di aiuti nel campo della riduzione della mortalità infantile (obiettivo 4) e del miglioramento della salute materna (obiettivo 5), cui l'Italia ha destinato tra il 2001 e il 2007 solo l'1 per cento dei fondi e che appaiono, nelle analisi delle Nazioni Unite, tra gli obiettivi più difficili da conseguire ad oggi;
coerentemente con il piano in 12 punti proposto dalla Commissione europea, a dare priorità, anche in seno ai prossimi documenti finanziari, ad un piano di azione annuale, realistico e verificabile, inteso al raggiungimento, progressivo e graduale, di una percentuale di prodotto interno lordo destinata all'aiuto pubblico allo sviluppo secondo gli obiettivi europei stabiliti;
ad elaborare iniziative in tema di strumenti finanziari innovativi, tenendo conto della ampia riflessione svolta in questa materia in numerose sedi internazionali su impulso anche del Segretario Generale delle Nazioni Unite.
(1-00433) «Tempestini, Maran, Barbi, Quartiani, Amici, Sarubbi, Narducci, Pistelli, Mogherini Rebesani, Touadi, Bossa».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

aiuto allo sviluppo

aiuto di Stato

aiuto internazionale

aumento della popolazione

beneficiario dell'aiuto

liberalizzazione del mercato

paese meno sviluppato

politica di sostegno

politica sanitaria

sicurezza alimentare