CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 dicembre 2022
26.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 14 dicembre 2022. — Presidenza del presidente Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, indi del vicepresidente Gianmauro DELL'OLIO e del vicepresidente Giovanni Luca CANNATA. – Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni e Sandra Savino e la sottosegretaria di Stato per i rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano.

  La seduta comincia alle 14.05.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025.
C. 643-bis Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 10 dicembre 2022.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte che nella giornata odierna avrà luogo, come convenuto, la discussione sul complesso delle proposte emendative.
  Fa presente, inoltre, che i gruppi hanno provveduto alla segnalazione delle proposte emendative (vedi allegato).
  Precisa, altresì, che, con riferimento alle dichiarazioni in ordine all'ammissibilità delle proposte emendative presentate, comunicate nelle sedute del 10 dicembre scorso, devono ritenersi inammissibili per carenza di copertura finanziaria anche l'articolo aggiuntivo Osnato 58.08 e l'emendamento Sportiello 96.18, che non rientrano tra le proposte emendative segnalate. Fa presente infine che, anche a seguito degli ulteriori approfondimenti svolti a seguito delle richieste formulate nella citata seduta pomeridiana del 10 dicembre scorso, gli articoli aggiuntivi Foti 78.013 e Mancini 150.04 devono ritenersi inammissibili.
  Comunica, infine, che il deputato Fornaro sottoscrive l'articolo aggiuntivo Serracchiani 56.05, la deputata Serracchiani sottoscrive l'articolo aggiuntivo Mancini 110.021, il deputato Sergio Costa sottoscrive l'articolo aggiuntivo L'Abbate 128.018, il deputato Casasco sottoscrive l'emendamento Cappellacci 96.41, i deputati Congedo, Matera e Testa sottoscrivono l'emendamento De Bertoldi 36.2; il deputato Lupi sottoscrive gli articoli aggiuntivi Molinari 113.08 e Foti 113.09; il deputato Pisano Pag. 62sottoscrive l'articolo aggiuntivo Lancellotta 93.040.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, intervenendo sull'ordine dei lavori, propone di anticipare la riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione, già prevista al termine della seduta odierna, al fine di consentire ai deputati, che saranno a breve impegnati in Assemblea per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, di prendere parte alla citata riunione.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, preso atto degli orientamenti dei gruppi parlamentari in merito alla proposta d'inversione dei punti all'ordine del giorno formulata dalla relatrice Comaroli, sospende la seduta per consentire l'immediata riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  La seduta, sospesa alle 14.10, riprende alle 14.40.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, sospende nuovamente la seduta per circa dieci minuti, a causa di un concomitante impegno del sottosegretario Freni presso altro organo parlamentare.

  La seduta, sospesa alle 14.40, riprende alle 14.50.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dà quindi la parola a coloro che intendano intervenire nella discussione sul complesso delle proposte emendative.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) osserva preliminarmente che la manovra di bilancio presentata dal Governo si propone un obiettivo di crescita economica assai limitato, risultando improntata più a una logica di austerity che non ad una prospettiva di sviluppo.
  Segnala che il provvedimento in esame, tra l'altro, rappresenta una chiara retromarcia rispetto ad alcune misure che nel corso degli ultimi anni si sono invece rivelate di assoluta importanza per la ripresa economica del nostro Paese, quali, ad esempio, il cosiddetto superbonus al 110 per cento per le spese sostenute in relazione ad interventi di efficientamento energetico e adeguamento sismico delle abitazioni, rispetto al quale urge una tempestiva soluzione al problema della cessione dei crediti, o il piano Transizione 4.0.
  In tale quadro, reputa inoltre necessario modificare profondamente la scelta operata dal Governo in ordine alla disciplina del reddito di cittadinanza, la cui progressiva soppressione è destinata a impattare negativamente su circa 400.000 soggetti, che dovranno obbligatoriamente partecipare a far data dal 1° gennaio 2023 ad appositi corsi di formazione, pena la perdita del beneficio, che tuttavia i centri per l'impiego non hanno sinora mai compiutamente attivato. In proposito, ricorda altresì che circa il 70 per cento dei cosiddetti «occupabili» ha conseguito solo il diploma di scuola secondaria di primo grado e, quindi, risulta difficilmente impiegabile in mansioni più qualificate.
  In secondo luogo, evidenzia come la manovra contenga chiaramente numerose disposizioni che favoriscono l'evasione fiscale e l'economia irregolare nel suo complesso, ricordando, in particolare, l'innalzamento del tetto massimo all'utilizzo del contante, norma di cui il suo gruppo aveva decisamente richiesto lo stralcio dal presente disegno di legge. Sottolinea come si tratti di una norma caratterizzata da evidenti iniquità sul piano applicativo, giacché, come ampiamente illustrato nel corso delle audizioni svolte, sostanzialmente consentirà a soggetti che già hanno evaso di spendere liberamente il contante frutto di tale evasione. Rileva che nella medesima direzione di un aumento all'uso del contante muove anche l'eliminazione delle sanzioni per la mancata accettazione, da parte degli esercenti, dei pagamenti in modalità elettronica per un importo fino a 60 euro.Pag. 63
  Segnala, altresì, che la nuova disciplina del regime forfetario per le persone fisiche esercenti attività d'impresa, arti o professioni, di cui all'articolo 12 del testo in esame, incoraggerà inevitabilmente fenomeni di sottofatturazione, favorendo al contempo la trasformazione di lavoratori dipendenti in soggetti titolari di partita IVA sostanzialmente fittizie. Per altro verso, l'estensione dell'utilizzo dei voucher non potrà che ampliare la dimensione del precariato, ingenerando ulteriori incertezze nei programmi di vita di tanti nostri concittadini.
  Sottolinea come anche lo stralcio delle cartelle esattoriali fino a 1.000 euro, di cui peraltro si vocifera il Governo intenda incrementare l'importo fino a 1.500 euro, rappresenta di fatto una rinuncia alla riscossione di gettito dovuto all'erario.
  Esprime, inoltre, una valutazione critica sull'articolo 143 relativo alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) nel quadro dell'attuazione dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione, altra norma di cui il suo gruppo ha insistentemente richiesto lo stralcio dal disegno di legge in esame, evidenziando come la procedura prevista dalla norma di fatto sottragga alle Camere la discussione di una tematica di grandissimo rilievo sistematico.
  Venendo quindi più dettagliatamente alle proposte emendative segnalate dal suo gruppo, su cui intende in particolare richiamare l'attenzione, fa in primo luogo riferimento all'emendamento a sua prima firma 4.3, che estende l'aliquota IVA ridotta al 5 per cento al servizio di fornitura di energia termica per il tramite di reti di teleriscaldamento, questione peraltro su cui sembra registrarsi una sostanziale condivisione da parte dei diversi gruppi politici, nonché all'articolo aggiuntivo L'Abbate 128.018, concernente il rifinanziamento per la realizzazione della carta geologica d'Italia, progetto intrapreso sin dalla fine degli anni Ottanta ma sinora inattuato e rispetto al quale, nella scorsa legislatura, era stato approvato un apposito ordine del giorno, sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari, ad eccezione di quello di Fratelli d'Italia, allora all'opposizione, volto ad impegnare in tal senso il Governo, giacché risultano ancora necessari ai fini del completamento della iniziativa in commento complessivamente circa 170 milioni di euro. Ritiene altresì prioritario l'articolo aggiuntivo 18.08, di cui è primo firmatario, volto a prevedere specifiche agevolazioni fiscali alle imprese operanti nel settore delle ristrutturazioni edilizie, tramite l'esenzione dal pagamento dell'imposta di registro sulla cessione dei relativi fabbricati. Infine, richiama l'attenzione sull'emendamento D'Orso 153.2, di cui è cofirmatario, diretto a sopprimere il comma 4 dell'articolo 153 del presente disegno di legge, che prevede un risparmio, sia pure molto esiguo, sulle spese di giustizia per le intercettazioni, che si sono invece sempre rivelate uno strumento essenziale nel contrasto a fenomeni di illegalità.

  Silvia ROGGIANI (PD-IDP) rileva preliminarmente come le osservazioni critiche svolte nella giornata di oggi dalla Commissione europea, nell'ambito del suo parere sul documento programmatico di bilancio dell'Italia, si pongono essenzialmente in linea con le considerazioni altrettanto critiche emerse nel corso delle audizioni, in particolare da parte della Banca d'Italia e della Corte dei conti. In particolare, si è sottolineato come la manovra contenga numerose disposizioni volte a favorire fenomeni di evasione ed elusione fiscale, attraverso, ad esempio, l'innalzamento al tetto massimo nell'utilizzo del contante e l'eliminazione delle sanzioni per mancata accettazione dei pagamenti elettronici fino all'importo di 60 euro, Al riguardo, evidenzia come talune proposte emendative presentate dal gruppo del Partito Democratico vadano appunto nella direzione di correggere simili effetti distorsivi.
  Per quanto concerne l'insieme delle misure del disegno di legge relative a interventi contro il caro energia, osserva come gran parte di tali disposizioni esauriscano in realtà il proprio effetto nell'ambito del primo trimestre del 2023, mentre risultano del tutto trascurate, ad esempio, norme a sostegno delle energie rinnovabili o dell'uso del pellet o del teleriscaldamento, che in alcune aree del Paese è utilizzato in particolare anche nelle abitazioni di edilizia Pag. 64popolare. A tale ultimo riguardo, segnala che l'articolo aggiuntivo Laus 4.03 propone l'estensione della riduzione dell'aliquota IVA al 5 per cento. Richiama, altresì, l'attenzione sull'articolo aggiuntivo Simiani 8.013 che, tra l'altro, istituisce un apposito fondo per la realizzazione di comunità energetiche nazionali, nonché l'articolo aggiuntivo Girelli 5.02, volto a prevedere un contributo contro il caro energia per gli enti del Terzo settore che erogano servizi socio-sanitari e socio-assistenziali in regime semiresidenziale e residenziale in favore di anziani.
  Aggiunge che il gruppo del Partito Democratico ha presentato specifiche proposte emendative anche sul tema più generale delle misure a sostegno del mondo femminile, a suo giudizio ancora troppo trascurato dal Governo, che ha impostato, ad esempio, la cosiddetta «Opzione donna» in modo eccessivamente discriminatorio, favorendo immotivatamente le donne con un maggior numero di figli, ferma restando l'assoluta necessità di sostenere le famiglie e la natalità. Anche sulla questione relativa al congedo parentale, fa presente che una apposita proposta emendativa intende estendere i giorni di congedo obbligatorio per il padre, nell'ottica di ripartire maggiormente i carichi familiari tra entrambi i genitori. Evidenzia, inoltre, che sul tema del contrasto alla violenza sulle donne insistono diverse proposte emendative, quale, ad esempio, l'emendamento Boldrini 63.6, ovvero l'emendamento Bonetti 63.2, che introduce il cosiddetto reddito di libertà, un contributo economico mensile per le donne vittime di violenza. Inoltre, in un quadro di profonda crisi economica, talune proposte emendative muovono nella direzione di garantire un pieno sostegno alle fasce della popolazione in maggiore difficoltà, prevedendo, tra gli altri, il rifinanziamento del Fondo per gli affitti e del Fondo per le morosità incolpevoli, nonché lo stanziamento di apposite risorse destinate all'incremento della quattordicesima delle pensioni più basse e l'introduzione del cosiddetto reddito alimentare, proposta dall'articolo aggiuntivo Furfaro 78.02. Infine, ricorda che diverse proposte emendative presentate dal Partito Democratico sono volte a garantire un adeguato sostegno agli enti locali, che sono in prima linea nel fornire risposte ai bisogni dei cittadini, ponendo i medesimi enti nelle condizioni di utilizzare pienamente le risorse a propria disposizione.

  Federico GIANASSI (PD-IDP), nel premettere che tratterà nel suo intervento del settore della giustizia in qualità di componente della II Commissione, fa notare che, con le disposizioni contenute nel disegno di legge di bilancio, il Governo è caduto in contraddizione sia rispetto alle affermazioni del Presidente del Consiglio Meloni nel suo discorso sulla fiducia, riguardanti la necessità di maggiori investimenti nel settore carcerario per garantire la certezza della pena e, quindi, una maggiore sicurezza per i cittadini, sia rispetto alle posizioni delineate dal Ministro Nordio, nel suo intervento sulle linee programmatiche, durante il quale, a differenza del Presidente del Consiglio, ha valorizzato l'importanza delle misure alternative al carcere, l'esecuzione penale esterna e la realizzazione della cosiddetta giustizia riparativa prevista dalla cosiddetta «riforma Cartabia».
  Nel ricordare le proposte del gruppo del Partito Democratico volte a sopprimere i tagli al settore e, in particolare, all'amministrazione penitenziaria, previsti dall'articolo 153, commi 2 e 3, evidenzia che la riduzione di risorse costituisce un motivo di preoccupazione che smentisce entrambi gli orientamenti espressi in precedenza dal Governo, afferma che, al contrario, sono necessari ingenti investimenti nel settore sia nella fase processuale sia in quella di esecuzione della pena attraverso misure che rafforzino l'esecuzione detentiva, quella esterna e le strutture del tribunale dei minorenni.
  Nel ricordare, quindi, che in Commissione Giustizia sono stati approvati con il voto della maggioranza e il parere favorevole del Governo alcuni emendamenti per ridurre i tagli previsti alle assunzioni nella polizia penitenziaria, auspica che tali proposte trovino accoglimento anche durante l'esame in Commissione Bilancio.Pag. 65
  Nel rammentare che la questione carceraria affligge il nostro Paese da molti anni, fa presente che alcune proposte emendative presentate dal suo gruppo propongono l'istituzione di un Fondo per l'edilizia carceraria e la polizia penitenziaria con cui finanziare, tra l'altro, sia l'assunzione di personale esperto nell'ambito della psicologia e della psicoterapia, in grado di gestire le dinamiche interne agli istituti penitenziari, sia forme di collaborazione con le regioni e gli enti locali per garantire l'esecuzione delle misure alternative al carcere.
  Infine, ricorda le proposte emendative presentate per rafforzare le risorse a disposizione della Direzione investigativa antimafia, attraverso le quali il gruppo del Partito Democratico mira a rafforzare il contrasto alla criminalità organizzata.
  Nel ribadire la diversità di visione sul governo del settore giustizia che anima il suo gruppo rispetto a quella identitaria espressa dal Governo, ritiene, tuttavia, che anche le forze di maggioranza possano condividere gli obiettivi delle proposte emendative presentate.

  Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP), nel premettere che nel suo intervento illustrerà le proposte emendative riferite al capo III del disegno di legge di bilancio riguardante le infrastrutture e i trasporti, sostiene che con le disposizioni in esso contenute vengono acuite, anziché lenite, le differenze tra Nord e Sud del Paese nell'ambito dei collegamenti infrastrutturali e nella realizzazione delle infrastrutture.
  Riguardo all'articolo 82, concernente il Ponte sullo Stretto, afferma che non vi è un atteggiamento pregiudizialmente contrario da parte del suo gruppo alla realizzazione dell'opera, ma critica sia la scelta di approvare una norma-provvedimento sul contenzioso in atto tra la Società Stretto di Messina Spa e le amministrazioni pubbliche, sia la scelta di reiterare per legge i vincoli preordinati all'esproprio dopo venti anni dalla dichiarazione di pubblica utilità.
  Nell'evidenziare che nel provvedimento mancano disposizioni che mirino a porre rimedio all'assenza di continuità territoriale nei collegamenti con le isole, fa presente che l'emendamento 82.4 a sua prima firma è volto a istituire il Fondo nazionale per la continuità territoriale allo scopo di promuovere le misure necessarie per rimuovere gli svantaggi derivanti dall'insularità.
  In riferimento al Fondo per le infrastrutture ad alto rendimento, destinato alle opere che non rivestono carattere prioritario per lo sviluppo del Paese e per il quale è prevista la revoca delle risorse destinate a interventi non corrispondenti ai criteri di rendimento, segnala che una proposta emendativa da lui presentata propone che le risorse revocate siano comunque impiegate nella stessa regione.
  Ricorda, infine, l'emendamento Ubaldo Pagano 12.15 sulla calmierazione dei prezzi del servizio di salvaguardia mediante il quale si intende far fronte alla questione prioritaria dell'aumento del prezzo dell'energia.
  Passando a illustrare una seconda parte delle proposte emendative presentate dal suo gruppo volte a sostenere particolari categorie che si trovano in situazioni di difficoltà, sottolinea le proposte concernenti il Fondo per lo sviluppo di ciclovie urbane intermodali, che costituisce una priorità anche secondo il PNRR, nonché il tema della portualità, con la proposta di interventi strategici come la realizzazione dell'hub portuale di Ravenna.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) nel sottoporre all'attenzione della rappresentante del Governo il testo dell'articolo 26, concernente la rideterminazione dei valori di acquisto dei terreni e delle partecipazioni, chiede se il riferimento al valore normale dei beni oggetto di rivalutazione non costituisca un errore, dal momento che la relazione tecnica sembra fare riferimento al valore della plusvalenza rispetto al valore normale.
  Nel sottolineare che l'articolo 143 in materia di definizione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) prevede un mero procedimento amministrativo volto all'emanazione di un decreto del presidente del Consiglio, con il quale si prenderebbe atto della realtà esistente, peraltro senza alcun coinvolgimento del Parlamento, fa presente Pag. 66che l'emendamento 143.5 a sua prima firma, prevede, in alternativa, l'approvazione di uno o più disegni di legge con cui sono determinati, anche distintamente, i LEP, i correlati costi e fabbisogni standard nelle materie di cui all'articolo 116, terzo comma, della Costituzione, superando la realtà attualmente esistente, caratterizzata da gravi sperequazioni, nonché un successivo monitoraggio.
  In riferimento alle numerose misure per la definizione agevolata delle controversie, nel sottolineare che tali strumenti prescindono dalle condizioni economiche del contribuente, come riconosciuto dallo stesso Ministro Giorgetti durante la sua audizione sul provvedimento, illustra l'emendamento 47.4 a sua prima firma volto a consentire la definizione agevolata, nei casi di importo dei debiti tributari superiori a 50.000 euro, soltanto se il contribuente documenta la temporanea situazione di obiettiva difficoltà.
  Con riguardo all'articolo 48, in materia di riscossione, pur condividendo la necessità di consentire la comunicazione di inesigibilità da parte degli agenti della riscossione al verificarsi di particolari eventi come il fallimento del contribuente, critica che si consenta di emanare tale comunicazione anche sulla base di tentativi di riscossione molto risalenti nel tempo, con una conseguente deresponsabilizzazione dell'agente per la riscossione. Fa presente, inoltre, la necessità che vengano effettuati controlli anche su crediti e disponibilità finanziarie del contribuente, oltreché sui beni immobili di cui sia titolare per rendere la riscossione effettiva.
  Sulle misure in materia di lavoro, chiede di ampliare le risorse per ridurre il cuneo fiscale e critica il rafforzamento dell'utilizzo del voucher, soprattutto nel settore del turismo e dell'agricoltura, nel cui ambito rischia di spiazzare il ricorso ai contratti stagionali nei quali sono garantite tutele maggiori, come l'indennità di disoccupazione. Infine conclude ricordando le proposte emendative volte all'introduzione di un minimo salariale e di modifica delle norme in materia di licenziamento.
  Per quanto riguarda le misure concernenti il welfare, osserva che la manovra non tiene sufficientemente in conto la crescita dell'inflazione, in quanto il Governo è di fatto costretto a ridurre in termini reali la spesa per sanità e istruzione. Segnala, a tale riguardo, che l'emendamento Ubaldo Pagano 13.4 propone il rifinanziamento del Fondo Sanitario Nazionale.
  Infine, in riferimento alla riduzione dell'indicizzazione delle pensioni di importo medio, afferma che sarebbe più equo un sistema di riduzione per scaglioni piuttosto che per classi di importo in modo da evitare non solo la perdita del potere di acquisto da parte di soggetti che non hanno strumenti di difesa dall'inflazione ma anche iniquità nella distribuzione degli effetti dell'intervento.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP) interviene per illustrare l'insieme degli emendamenti presentati dal suo gruppo sul tema degli italiani all'estero. Nel sottolineare, tra l'altro, la necessità di dare supporto al ruolo che le Camere di commercio svolgono nell'attrazione degli investimenti, illustra il contenuto di alcuni emendamenti presentati che prevedono l'adeguamento delle retribuzioni del personale del Ministero degli affari esteri impiegato presso le sedi diplomatiche e consolari, misura che riguarda circa 3.000 lavoratori. Interviene, quindi, sul tema del pagamento dell'IMU da parte degli italiani che vivono all'estero, illustrando il contenuto di alcune proposte emendative presentate dal suo gruppo volte a prevedere altresì l'applicazione dell'esenzione dal pagamento con riferimento alla prima casa, in analogia a quanto previsto nell'ordinamento interno, per i soggetti iscritti all'AIRE.

  Silvio LAI (PD-IDP), nel richiamare le considerazioni della Commissione europea sul Documento programmatico di bilancio trasmesso dal Governo, evidenzia come nell'impianto generale della manovra non si dia seguito ad alcune delle priorità che erano state individuate in sede europea, quali l'attuazione della delega fiscale, l'adeguamento dei valori catastali degli immobili,Pag. 67 nonché il contrasto all'evasione fiscale con il potenziamento dei mezzi di pagamento elettronici. A tal riguardo, rileva come nel disegno di legge siano, invece, presenti numerose misure che non vanno nella direzione delineata dalle raccomandazioni della Commissione europea e che sono state al centro delle valutazioni critiche di alcuni soggetti auditi, tra cui la Banca d'Italia e la Corte dei conti. Fa riferimento, in particolare, all'innalzamento del tetto all'utilizzo del contante, alle misure che si caratterizzano alla stregua di un condono fiscale, all'innalzamento dell'importo minimo per l'obbligo di accettazione di pagamenti elettronici, nonché al rinnovo delle misure volte a consentire i pensionamenti anticipati.
  Nel rilevare criticamente come nella manovra siano del tutto assenti misure volte a stimolare la crescita e gli investimenti, sottolinea la necessità di dare attuazione alle riforme previste dal PNRR, potenziando gli strumenti volti a favorire l'assunzione di personale qualificato.
  Sul fronte dei divari territoriali, evidenzia come la stessa relazione tecnica del provvedimento rilevi che l'incentivo all'assunzione di giovani under 35 favorirà maggiormente le assunzioni al Nord, mentre il mancato rinnovo del credito d'imposta per investimenti 4.0 nel Mezzogiorno e l'assenza di interventi infrastrutturali per il Sud non faranno altro che acuire il gap territoriale. Illustra, quindi, il contenuto di alcune proposte emendative del suo gruppo volte ad affrontare il tema dell'insularità, questione ancora più rilevante alla luce delle recenti modifiche costituzionali approvate dal Parlamento, con lo stanziamento di adeguate risorse finanziarie.
  Sottolinea infine, come tanto «Opzione donna» quanto il congedo parentale, così come disciplinati nel testo del disegno di legge di bilancio, non vadano nella direzione di ridurre le diseguaglianze di genere ma, al contrario, contribuiscano ad acuirle.

  Debora SERRACCHIANI (PD-IDP), nel rilevare criticamente l'assenza dall'aula del rappresentante del Governo, che ha lasciato l'aula stessa per collegarsi in videoconferenza, nonché l'esiguità del numero di componenti della Commissione appartenenti ai gruppi di maggioranza, sottolinea come l'atteggiamento del Governo e della maggioranza non sia rispettoso del lavoro della Commissione e annuncia che intende segnalare al Presidente della Camera l'opportunità di una revisione della disciplina relativa alla partecipazione in videoconferenza ai lavori delle Commissioni, nata in un periodo storico in cui occorreva contrastare l'emergenza COVID.

  Marco GRIMALDI (AVS), chiede di sospendere la seduta, considerando che il rappresentante del Governo è collegato in videoconferenza e, come risulta dalle notizie di stampa, è impegnato in una riunione con i gruppi di maggioranza.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) ritiene che il comportamento complessivamente tenuto nella presente seduta dal sottosegretario Freni sia del tutto inaccettabile e irrispettoso del ruolo del Parlamento nell'esame del principale provvedimento legislativo del Paese e denota al contempo un palese deficit di organizzazione da parte del Governo, che pure è composto da oltre 60 membri, ciascuno dei quali titolato a presenziare ai lavori degli organi parlamentari, tanto più nel quadro di una manovra di bilancio trasmessa tardivamente alle Camere, dai contenuti iniqui e da ultimo oggetto di critiche dalle stesse Istituzioni europee.
  Ritiene, inoltre, del tutto irrituale che, proprio nell'avvio della discussione sulle proposte emendative, la presidenza della Commissione sia affidata al vicepresidente Dell'Olio, esponente di un gruppo di opposizione, tanto più nel quadro di un calendario dei lavori per il prosieguo della sessione di bilancio già ampiamente stravolto rispetto alle rassicurazioni in precedenza fornite ai gruppi di minoranza.
  Nel censurare la completa assenza dei componenti del gruppo di maggioranza relativa, Fratelli d'Italia, dai lavori della presente seduta, invita la Presidenza a sospendere la seduta e a convocare immediatamente una riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

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  Vanessa CATTOI (LEGA), intervenendo a titolo personale, si limita ad osservare che l'anticipazione, all'inizio dei lavori odierni della Commissione, della riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, è stata decisa sulla base del consenso manifestato dalla maggioranza dei gruppi parlamentari, dichiarando comunque la piena disponibilità da parte del gruppo della Lega a riprendere in maniera ordinata la discussione sul complesso delle proposte emendative.

  Gianmauro DELL'OLIO, presidente, al fine di verificare le modalità di prosecuzione della seduta, chiede se i gruppi presenti ritengano sufficiente che il Governo assicuri la propria partecipazione nelle modalità della videoconferenza.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) reputa del tutto inaccettabile e vergognoso che un Governo composto da oltre 60 componenti non sia in condizione di garantire la presenza fisica di un suo rappresentante ai lavori della Commissione bilancio durante l'esame del più importante provvedimento legislativo dell'intero anno.

  Il sottosegretario Federico FRENI, intervenendo in videoconferenza, ritiene che il Governo abbia rispettato le norme regolamentari in materia di modalità di partecipazione ai lavori degli organi parlamentari.

  Debora SERRACCHIANI (PD-IDP) obietta che, a sua memoria, non è mai accaduto che il Governo non fosse rappresentato in presenza fisica ai lavori della sessione di bilancio, ritenendo in ogni caso che sia necessario che il sottosegretario, per partecipare alla videoconferenza, come prescritto, attivi la videocamera.

  Claudio MANCINI (PD-IDP) fa presente che, fino a quando il Governo non assicurerà un'adeguata partecipazione ai lavori della Commissione, il proprio gruppo, in segno di protesta, intende occupare il posto lasciato vuoto dai rappresentanti dell'Esecutivo.

  Gianmauro DELL'OLIO, presidente, preso atto delle richieste formulate dai deputati del Partito Democratico, sospende la seduta, al fine di verificare la possibilità di proseguire i lavori, alla ripresa, con un'adeguata partecipazione ai lavori da parte dei rappresenti del Governo.

  La seduta, sospesa alle 16.30, riprende alle 16.45.

  Marco GRIMALDI (AVS), intervenendo sull'ordine dei lavori, sottolinea come le modalità di conduzione della seduta abbiano determinato un andamento della discussione assolutamente insoddisfacente, evidenziando che, dal momento che era noto che erano state convocate concorrenti riunioni di maggioranza, si sarebbe potuta considerare l'opportunità di una sospensione dei lavori. Si è invece deciso di proseguire nella seduta lasciando i banchi della maggioranza pressoché deserti e, pur in presenza di un gran numero di sottosegretari di Stato, non si è stati in grado di assicurare una adeguata presenza di rappresentanti dell'Esecutivo. In particolare, non ritiene accettabile che il rappresentante del Governo si colleghi in videoconferenza, senza neppure attivare la videocamera, mentre è noto che sta partecipando ad un'altra riunione. A suo avviso, si tratta di una gravissima delegittimazione del lavoro del Parlamento, dal momento che si sta discutendo, in tempi ristrettissimi, un provvedimento ampio e complesso come la legge di bilancio. Per queste ragioni ritiene che non vi siano i presupposti per trovare un accordo sull'esame del provvedimento, non solo sul merito delle singole misure, ma anche riguardo al metodo da seguire per la discussione.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), relatore, nell'esprimere le scuse ai membri della Commissione, non solo a quelli dell'opposizione, per il deplorabile episodio accaduto, invita a superare questa impasse per riprendere i lavori in un clima di collaborazione e rispetto reciproco, che ha sempre cercato di assicurare nel corso degli anni di mandato parlamentare, anche nelle occasioniPag. 69 di maggiore tensione politica. Nell'evidenziare come le situazioni che si sono prodotte sono dovute anche all'esigenza di affrontare l'esame di un provvedimento fondamentale come la legge di bilancio in un tempo assai breve, assicura che la maggioranza intende assicurare una discussione adeguata sul provvedimento.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) stigmatizza due circostanze avvenute in modo inusuale prima della sospensione, evidenziando come sia irrituale che il presidente sia sostituito dal vicepresidente di opposizione, che, astrattamente, avrebbe potuto anche indirizzare in modo diverso l'organizzazione dei lavori, e come sia anomalo che sia il relatore di maggioranza a scusarsi per il comportamento del rappresentante del Governo. Nell'apprezzare le scuse espresse dal collega Trancassini, dichiara che si sarebbe aspettato che anche il rappresentante del Governo si scusasse per quanto accaduto.

  Il sottosegretario Federico FRENI, nel sottolineare che era sua intenzione intervenire al termine degli interventi sull'ordine dei lavori, formula le proprie scuse ai componenti della Commissione e al Parlamento, dichiarandosi consapevole che la sua partecipazione in videoconferenza alla seduta, seppure consentita dalla disciplina regolamentare, era in questo momento inopportuna.
  Nel sottolineare che in questo momento oltre a lui partecipa alla seduta in videoconferenza anche la sottosegretaria Savino, esprime le sue scuse per quanto avvenuto e si augura una serena ripresa della discussione.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), pur concordando sul fatto che la presenza del rappresentante del Governo è consentita anche in collegamento da remoto, sottolinea come in questo caso tale collegamento era quanto mai inopportuno, in quanto il rappresentante del Governo si accingeva a partecipare ad una riunione di maggioranza proprio sul disegno di legge di bilancio.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nel riconoscere che il fatto accaduto è stato gravemente irrispettoso delle funzioni del Parlamento, invita i colleghi dei gruppi di opposizione ad accettare le scuse dei gruppi di maggioranza e il riconoscimento dell'inopportunità del proprio gesto da parte del rappresentante del Governo per superare l'episodio. Conclude che, nella scorsa legislatura, ha assistito a fatti ben più gravi come l'occupazione dei banchi del Governo, ai quali non ha mai preso parte.

  Marco GRIMALDI (AVS), nel prendere atto che il sottosegretario Freni che ha compreso le implicazioni delle decisioni assunte nella prima parte della seduta, tiene comunque a sottolineare di aver sempre difeso l'attività da remoto, anche nell'ambito della disciplina del lavoro.

  Claudio MANCINI (PD-IDP), nel sottolineare che prima della sospensione della seduta si era creata una situazione singolare durante la quale presiedeva il vicepresidente di opposizione, era presente un solo collega di maggioranza e il Governo era assente, ritiene che, allo scopo di evitare che si consolidino atteggiamenti non rispettosi della dignità del Parlamento, sia necessaria una riflessione sulla disciplina della partecipazione alle sedute attraverso il collegamento da remoto, in modo da consentirla esclusivamente quando tale collegamento consenta di interloquire con la Commissione e si svolga in una sede istituzionale.

  Silvio LAI (PD-IDP), nel ringraziare il presidente e i colleghi per aver superato un imbarazzante episodio che gli aveva impedito di concludere il suo intervento, riprende ad illustrare le proposte emendative da lui presentate che mirano a superare le situazioni di disuguaglianza sussistenti nel Paese. In particolare ricorda l'articolo aggiuntivo 145.04, a sua prima firma, volto a prevedere che l'anticipazione di liquidità a favore delle regioni Lazio, Campania, Molise e Sicilia non costituisca indebitamento e l'articolo aggiuntivo 143.01, anch'esso a sua prima firma, volto a dare Pag. 70piena attuazione all'articolo 119 della Costituzione, con l'istituzione del Fondo nazionale per il contrasto agli svantaggi derivanti dall'insularità. Segnala, infine, il suo emendamento 4.7, che intende far fronte alle difficoltà delle regioni dove il gas metano non è assicurato dalla rete nazionale dei gasdotti.
  Nel segnalare alcune proposte emendative riguardanti i diritti fondamentali, ricorda la proposta di incremento del Fondo sanitario nazionale, che consentirebbe di finanziare il nuovo contratto collettivo nazionale per il personale del settore sanitario, la cui entrata in vigore era attesa per il 2023 ma per il quale non erano state reperite le risorse necessarie. Precisa, inoltre, che la proposta emendativa da lui presentata fa fronte agli oneri derivanti da tale incremento attraverso la soppressione della disposizione sulla flat tax incrementale.
  Ricorda, inoltre, l'articolo aggiuntivo Orfini 52.02 volto a prevedere misure di sostegno ai lavoratori del settore della cultura e dello spettacolo, che hanno subìto le conseguenze della pandemia più di altri comparti, senza tuttavia aver ricevuto un corrispondente aiuto.
  Nel segnalare, infine, che l'articolo aggiuntivo Braga 127.08 prevede il rifinanziamento di 300 milioni di euro a decorrere dal 2023 del Fondo per il rischio idrogeologico, invita il Governo e la maggioranza ad intervenire ora in materia, prima che si verifichino nuovamente fatti analoghi a quelli recentemente avvenuti in Campania.

  Chiara GRIBAUDO (PD-IDP), intervenendo sul tema del lavoro, richiama l'attenzione sulla stagnazione dei salari, evidenziando come l'introduzione del salario minimo, oggetto di una recente mozione respinta in Assemblea, potrebbe costituire una soluzione al problema. Ritiene infatti necessario rimettere al centro del dibattito politico il tema del lavoro, considerato elemento imprescindibile per la ripresa economica del Paese.
  Intervenendo criticamente sull'impostazione generale degli interventi in materia di lavoro contenuti nella manovra, rileva che l'innalzamento del limite all'utilizzo dei voucher favorisce il lavoro precario e denuncia l'assenza di misure adeguate in sostegno dei giovani e delle donne, soggetti maggiormente colpiti dalla pandemia. Al riguardo, evidenzia che saranno proprio i giovani a sostenere i maggiori costi connessi agli interventi in materia previdenziale, che, tra l'altro, per come sono costruiti risulterebbero addirittura discriminatori nei confronti delle donne senza figli.
  Parimenti, ritiene che gli interventi previsti dalla legge di bilancio in materia di lavoro determinino manifeste discriminazioni tra lavoratori autonomi e lavoratori dipendenti, con evidenti effetti distorsivi. In ogni caso, rileva una certa impostazione conservativa in materia di professioni, giacché non vi è traccia di misure volte a favorire l'aggregazione tra professionisti che, al contrario, vengono ulteriormente gravati dalla previsione di nuove forme di responsabilità solidale.
  Intervenendo, in conclusione, sui lavoratori dello spettacolo, evidenzia come l'attuale maggioranza stia facendo dei passi indietro rispetto alle riforme introdotte nella precedente legislatura.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), relatore, si rallegra del fatto che a seguito delle elezioni, e quindi della formazione di un Governo finalmente investito del mandato popolare, si sia tornati a una normale dialettica parlamentare tra maggioranza e opposizione.
  Replicando sul tema del reddito di cittadinanza, rileva una certa contraddittorietà tra l'obiettivo della misura, che nelle intenzioni iniziali doveva costituire una politica attiva del lavoro, e la sua attuale funzione, che è invece quella di fungere esclusivamente da forma di sostegno al reddito per le fasce deboli.
  Sull'utilizzo del denaro contante, evidenzia come recentemente l'Unione europea abbia fissato a 10.000 euro il limite per il suo utilizzo e smentisce, quindi, le critiche che sono state sollevate dalle forze politiche di opposizione, secondo le quali tali misure favorirebbero l'evasione. Intervenendo sull'innalzamento del limite minimo per l'accettazione obbligatoria di pagamenti elettronici, segnala che la maggior parte dell'evasione avviene attraverso strumentiPag. 71 ben più sofisticati del contante e auspica, pertanto, l'adozione di iniziative volte a contrastare l'evasione per grandi importi.
  Sul tema dell'ambiente, ritiene che non si possa accusare l'attuale maggioranza di trascurare le questioni connesse alla tutela dell'ecosistema, sottolineando come si sia semplicemente adottata una diversa prospettiva sul tema che mette al centro l'uomo e la sua relazione con l'habitat circostante.

  Dario CAROTENUTO (M5S), intervenendo sulla questione relativa al reddito di cittadinanza, evidenzia che la misura non è ancora entrata a pieno regime e ha altresì subìto l'impatto negativo dovuto alla vicenda pandemica, per cui sarebbe quantomeno affrettato etichettare la misura come inefficace.
  Sottolinea, inoltre, come il reddito di cittadinanza rappresenti una importante opera di redistribuzione del reddito, ribadendo che la sua eventuale cancellazione, in assenza di una misura alternativa, rappresenterebbe un duro colpo per le fasce più deboli della popolazione.

  Ida CARMINA (M5S), esprime un giudizio complessivamente negativo sull'impianto della manovra, che giudica non sufficientemente espansivo. Insiste affinché l'attenzione del Governo si rivolga al sostegno della domanda interna, in particolare nei confronti di quelle fasce della popolazione che hanno un'elevata propensione marginale al consumo.
  Sul punto, rileva con rammarico che la manovra di bilancio opera dei tagli alle uniche misure anticicliche: il reddito di cittadinanza e il superbonus. La prima misura, oltre a costituire una rilevante forma di sostegno al reddito per le fasce più deboli della popolazione, rappresenta anche un utile presidio contro lo sfruttamento di manodopera da parte della criminalità organizzata. La sua eliminazione ad opera della legge di bilancio rappresenta, quindi, una grave danno, che altre forme di sostegno, quale il reddito d'inclusione, non sarebbero in grado di sostituire. Nell'evidenziare criticamente come l'impianto della manovra vada nella direzione di ampliare le disuguaglianze, anche territoriali, rileva il mancato rinnovo delle misure in favore delle ZES, l'assenza di misure a favore dell'insularità, la cancellazione dei crediti d'imposta del Piano Transizione 4.0, nonché la totale assenza di strumenti volti a contrastare la dispersione scolastica.
  Intervenendo, in conclusione, in replica al deputato Trancassini, sottolinea come l'innalzamento del limite minimo per i pagamenti elettronici comporti una limitazione della libertà dei cittadini nella scelta del mezzo di pagamento più conveniente e che nell'Unione europea, fino alla recente iniziativa della Commissione, non esisteva un tetto all'utilizzo del contante, strumento che, anche alla luce dei recenti scandali che hanno coinvolto alcuni membri del Parlamento europeo, dimostra essere ancora il principale mezzo di corruzione.

  Marco GRIMALDI (AVS) richiama nuovamente l'attenzione della Presidenza sull'assenza non solo in Aula, ma anche in videoconferenza, dei tre relatori sul disegno di legge di bilancio.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), appellandosi al presidente Mangialavori, ritiene essenziale garantire maggiore decoro e dignità durante lo svolgimento dei lavori della Commissione bilancio, sottolineando come solo pochi istanti addietro fossero state fornite ampie rassicurazioni in merito alla presenza dei relatori alla discussione in atto.

  Marco GRIMALDI (AVS), nel prendere atto del rientro nell'aula del relatore Trancassini, concorda con quanto rilevato da ultimo dal collega Ubaldo Pagano, ritenendo che quanto oggi sta avvenendo non rappresenti un buon inizio per la sessione di bilancio.
  Venendo quindi alla discussione sul complesso delle proposte emendative, osserva che la manovra di finanza pubblica presentata dal Governo risulta connotata da quello stesso elemento di eccessiva prudenza che già aveva caratterizzato la NADEFPag. 72 per il 2022, nonostante gli obiettivi di ambizioso cambiamento e innovazione più volte professati dal Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni.
  Richiama anzitutto l'attenzione sul carattere profondamente iniquo del provvedimento in esame, dal momento che esso prevede una redistribuzione delle risorse a vantaggio dei soggetti meno bisognosi del nostro Paese. In tale quadro, ricorda gli elevatissimi extraprofitti maturati da società attive nel comparto energetico, quale, ad esempio, l'ENI, che dall'inizio dell'anno ha registrato circa 11 miliardi di euro di utili aggiuntivi, mentre al contempo sette aziende energetiche italiane sono finite nel mirino dell'antitrust per aver tentato di aumentare le tariffe praticate ai propri clienti, a danno di diversi milioni di cittadini che per di più, per effetto della crisi internazionale, delle spinte inflattive e del perdurare della pandemia, attraversano un momento di assoluta difficoltà.
  A suo avviso, gli extraprofitti incassati dalle società operanti nel settore energetico rappresentano un vero e proprio esproprio sociale a danno del Paese e, in particolare, delle fasce più bisognose della popolazione, tenuto altresì conto che i proventi derivanti dalla tassazione dei predetti extraprofitti, inizialmente stimati dal Governo in circa 10,9 miliardi di euro, sono stati decisamente inferiori, nell'ordine di circa 2,7 miliardi di euro, come confermato anche oggi alla dal Ministro dell'economia e delle finanze durante lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata in Assemblea. Non comprende, pertanto, quali siano al riguardo le iniziative che il Governo intende eventualmente adottare, mentre tanti nostri concittadini faticano a condurre una vita dignitosa, a causa dei salari troppo bassi, anche in rapporto a quelli mediamente registrati nel resto degli Stati europei. A ciò certamente concorre, a suo avviso, la soppressione del reddito di cittadinanza, notando altresì che in un sistema in cui tutto viene indicizzato a non essere indicizzati sono proprio i redditi da lavoro. Analogamente, ritiene del tutto insufficiente l'attualizzazione degli assegni pensionistici più bassi. Rileva, altresì, che, mentre con la manovra di bilancio vengono ridotte le risorse destinate ai servizi pubblici, dalla sanità al trasporto pubblico locale, la cosiddetta flat tax consente ai lavoratori autonomi di conseguire, grazie all'aliquota del 15 per cento sui ricavi fino a 85.000 euro, uno sconto fiscale che può arrivare fino a 10.000 euro l'anno.
  In definitiva, la manovra presentata dal Governo Meloni accresce la precarietà, premia gli evasori fiscali, non riduce il divario di genere né inverte la tendenza rispetto all'esorbitante spesa per gli armamenti militari. Rileva, inoltre, che il disegno di legge in esame tanto meno contrasta gli effetti negativi connessi ai cambiamenti climatici, favorendo viceversa un sistema economico basato sullo sfruttamento delle energie fossili.
  Più in generale, occorre a suo giudizio procedere a un integrale ripensamento dell'attuale struttura sociale ed economica del nostro Paese, in cui i contribuenti che dichiarano redditi inferiori a 7.000 euro lordi annui ammontano a circa il 25 per cento del totale, mentre i contribuenti con i redditi più elevati costituiscono una percentuale assolutamente risibile, conseguenza ad ogni evidenza di una diffusa evasione fiscale, ulteriormente stimolata dall'innalzamento del tetto all'uso del contante deciso dal Governo Meloni.
  Fa presente, quindi, che le proposte emendative presentate dal suo gruppo contengono molteplici controproposte rispetto all'impostazione adottata dall'Esecutivo e muovono nella direzione di una effettiva giustizia sociale ed ecologica, attraverso l'incremento dei salari e delle pensioni e la riduzione dell'orario di lavoro, ferma restando la medesima retribuzione.
  Rivolge, da ultimo, un appello alla maggioranza affinché possa tornare sui propri passi e riconsiderare, prima che sia troppo tardi, le tante misure previste nel disegno di legge in esame che viceversa vanno in una direzione opposta rispetto a quella dianzi indicata, ad esempio apportando profonde modifiche, tra le altre, alle norme relative ai voucher o alla cosiddetta «Opzione donna».

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  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), rileva come sia anomalo che uno dei relatori abbia preso la parola intervenendo durante la discussione sul complesso degli emendamenti, quando piuttosto il suo ruolo dovrebbe consistere eventualmente nell'intervenire in sede di replica o anche soltanto nel tener conto della discussione svoltasi al momento dell'espressione del parere.
  Nel ribadire che le elezioni politiche anticipate, portate dalla maggioranza a giustificazione della ristrettezza dei tempi di esame del provvedimento, si sono verificate numerose volte nella storia del Paese e non rappresentano di certo una novità, critica la pervicacia del Governo nel voler comunque presentare un disegno di legge con una ponderosa parte normativa, caratterizzata da disposizioni di natura ideologica, e di non essersi limitato, invece, ad approvare gli stati di previsione dei Ministeri, come molti autorevoli soggetti istituzionali avevano consigliato.
  Ritiene che nel complesso si tratti di un provvedimento ipertrofico, che fotografa una lotta di classe in cui le categorie più forti hanno la prevalenza, con il rischio di aggravare le situazioni di povertà, e che non prevede investimenti sufficienti. In particolare, sulla questione dell'utilizzo del contante, mette in guardia il Governo dal rischio di ingenerare anche problemi di ordine pubblico nel caso in cui gli esercenti rifiutino il pagamento attraverso le carte, sapendo di non essere soggetti a sanzione. Aggiunge che la Commissione europea ha bocciato la manovra proprio a causa di tale disposizione, oltre che a causa delle disposizioni di revisione delle politiche di riduzione dell'evasione fiscale che erano state adottate dai precedenti Governi con risultati positivi.
  Esprime perplessità anche sotto il profilo della copertura finanziaria delle misure in materia di contrasto alla crisi energetica, con uno stanziamento che sarà sufficiente per attuare le misure solo nei primi mesi del prossimo anno.
  Giudica parimenti poco fondata la possibilità di sostituire, tra circa un anno, il reddito di cittadinanza con un nuovo strumento di sostegno al reddito, rendendo in tal modo possibile una grave crisi sociale.
  Conclude facendo presente che il gruppo del Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista ha segnalato numerose proposte emendative, cercando di condensare gli indirizzi suggeriti, nel corso delle audizioni, dalle istituzioni, come Banca d'Italia e la Corte dei conti, e dalle associazioni sindacali. Invita, infine, il Governo e la maggioranza a non inseguire le richieste di microinterventi aggiuntivi, ma, piuttosto, ad appoggiare le proposte emendative che tentano di correggere le storture presenti nel provvedimento, dannose in particolare per il ceto medio, come, ad esempio, il taglio delle indicizzazioni delle pensioni.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara conclusa la discussione sul complesso degli emendamenti.

  La seduta termina alle 18.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 14 dicembre 2022.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.10 alle 14.40.