CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 13 ottobre 2016
709.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 62

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 13 ottobre 2016. — Presidenza del vicepresidente Tino IANNUZZI.

  La seduta comincia alle 10.

Misure per prevenire e contrastare i reati in danno dei minori negli asili nido e nelle scuole dell'infanzia e delle persone ospitate nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie per anziani e disabili.
Testo unificato C. 261 Fucci, C. 1037 Giammanco, C. 2647 De Girolamo, C. 2705 Vezzali, C. 3597 Minardo, Pag. 63C. 3629 De Girolamo, C. 3738 Sbrollini, C. 3818 Roccella, C. 3829 Invernizzi, C. 3872 Rampelli, C. 3912 Marti e C. 3933 Giammanco.

(Parere alle Commissioni riunite I e XI).
(Esame e conclusione – Nulla osta).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Miriam COMINELLI (PD), relatrice, avverte che la Commissione è chiamata ad esaminare, ai fini del prescritto parere alle Commissioni riunite I e XI, il testo unificato C. 261 e abbinate, recante misure per prevenire e contrastare i reati in danno dei minori negli asili nido e nelle scuole dell'infanzia e delle persone ospitate nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità.
  L'articolo 1, relativo alle finalità del provvedimento, prevede che esso, fermi restando il patto educativo e l'alleanza terapeutica, ha la finalità di prevenire e contrastare, in ambito pubblico e privato, i reati in danno dei minori negli asili nido e nelle scuole dell'infanzia e delle persone ospitate nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità, a carattere residenziale, semi-residenziale o diurno, nonché di disciplinare la raccolta di dati utilizzabili a fini probatori in sede di accertamento di tali reati.
  L'articolo 2 reca la delega al Governo in materia di formazione del personale degli asili nido, delle scuole dell'infanzia e delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità. In particolare il Governo è delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, un decreto legislativo per la definizione di modalità della valutazione attitudinale nell'accesso alle professioni educative e di cura, definendo altresì le modalità della formazione obbligatoria iniziale e permanente del personale delle strutture richiamate all'articolo 1 nel rispetto di precisi princìpi e criteri direttivi (possesso di adeguati requisiti che integrino l'idoneità professionale con una valutazione attitudinale, da verificare in sede di accreditamento o di convenzione o nell'ambito delle procedure concorsuali; sussistenza dei richiamati requisiti di idoneità al momento dell'assunzione e verifica successiva, con cadenza periodica, anche in relazione al progressivo logoramento psico-fisico derivante dall'espletamento di mansioni che richiedono la prestazione di assistenza continuativa a soggetti in condizioni di vulnerabilità; percorsi di formazione professionale continua dei lavoratori; incontri periodici e regolari di équipe degli operatori; colloqui individuali o incontri collettivi tra famiglie e operatori o educatori; adeguati percorsi di sostegno e ricollocamento del personale dichiarato non idoneo).
  L'articolo 2-bis prevede, al fine di favorire la prevenzione dei reati di cui all'articolo 1, che il Ministro della salute, previa intesa con le regioni, di concerto con le organizzazioni sindacali interessate, emani, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, apposite linee guida volte a stabilire le modalità di accesso nelle strutture socio-sanitarie per garantire, ove possibile, le visite agli ospiti lungo l'intero arco della giornata.
  L'articolo 3 reca la regolamentazione dell'utilizzo di sistemi di videosorveglianza negli asili nido, nelle scuole dell'infanzia e nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità. In particolare si prevede che nelle citate strutture possono essere installati sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso, le cui immagini sono cifrate al momento dell'acquisizione all'interno delle telecamere, attraverso un sistema a doppia chiave asimmetrica. L'accesso alle registrazioni dei sistemi di videosorveglianza è consentito solo al pubblico ministero e, su sua delega, alla polizia giudiziaria, per lo svolgimento di indagini su reati in danno dei minori o delle persone ospitate nelle strutture di cui all'articolo 1, anche a seguito di denunce relative ai medesimi reati. Nei casi di urgenza la polizia giudiziaria, anche a seguito di segnalazione, può accedere alle registrazioni dandone immediata comunicazione al pubblico ministero. Pag. 64I sistemi possono essere installati previo accordo collettivo stipulato dalla rappresentanza sindacale unitaria o dalle rappresentanze sindacali aziendali, ovvero, laddove non costituite, dalle rappresentanze sindacali territoriali. In alternativa, nel caso di strutture con sedi ubicate in diverse province della stessa regione ovvero in più regioni, tale accordo può essere stipulato dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. In mancanza di accordo, i sistemi possono essere installati previa autorizzazione della sede territoriale dell'Ispettorato nazionale del lavoro o, in alternativa, della sede centrale dell'Ispettorato nazionale del lavoro. La presenza dei sistemi di videosorveglianza è adeguatamente segnalata a tutti i soggetti che accedono nella zona videosorvegliata. È comunque vietato l'utilizzo di webcam. Per quanto riguarda le sanzioni, è previsto che trovino applicazione le sanzioni di cui al titolo III della parte III del codice in materia di protezione dei dati personali di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.
  L'articolo 4 prevede che il Governo trasmetta alle Camere, entro il 31 marzo di ogni anno, una relazione in ordine all'attuazione della legge, nella quale si dia conto anche dei dati rilevati dal Ministero della giustizia e dal Ministero dell'interno, nell'ambito delle rispettive competenze, in ordine all'andamento nell'anno di riferimento dei reati commessi in danno dei minori e delle persone ospitate nelle strutture elencate all'articolo 1, nonché dei relativi procedimenti giudiziari.
  L'articolo 5 reca la clausola di neutralità finanziaria, per cui le amministrazioni pubbliche interessate provvedono all'attuazione della presente legge nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
  L'articolo 5-bis reca la clausola di salvaguardia, in base alla quale le disposizioni della legge sono applicabili nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con le disposizioni dei rispettivi statuti e le relative norme di attuazione, anche con riferimento alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3.
  Ciò premesso, considerato che il testo unificato trasmesso ai fini del parere non reca alcuna disposizione che investa le competenze della VIII Commissione, propone di esprimere nulla osta al proseguimento dell’iter del provvedimento.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di nulla osta formulata dalla relatrice.

  La seduta termina alle 10.05.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 13 ottobre 2016. — Presidenza del vicepresidente Tino IANNUZZI.

  La seduta comincia alle 10.05.

Disposizioni per favorire interventi volti alla prevenzione e alla riduzione del rischio idrogeologico e sismico.
C. 3342 Terzoni.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Raffaella MARIANI (PD), relatrice, avverte che la proposta di legge che la Commissione è chiamata ad esaminare, composta da 9 articoli, contiene disposizioni per agevolare la realizzazione di interventi di prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico e sismico prevedendo detrazioni fiscali (articoli 1, 2 e 3) e l'esclusione dal patto di stabilità interno di talune tipologie di spese. Ulteriori disposizioni riguardano l'istituzione degli uffici geologici comunali e delle cabine di regia regionali per il dissesto idrogeologico (articolo 5), la promozione delle tecniche di ingegneria naturalistica (articolo 7 e allegato 1), nonché l'irrogazione di sanzioni pecuniarie (articolo 9).Pag. 65
  Nel dettaglio, l'articolo 1, comma 1, elenca una serie di attività connesse al miglioramento sismico degli edifici e alla messa in sicurezza idrogeologica del territorio, per le quali viene concessa, alle persone fisiche e giuridiche soggette alle imposte sui redditi, una detrazione dall'imposta lorda pari al 65 per cento delle spese sostenute dalla data di entrata in vigore della legge e fino al 31 dicembre 2017. Si tratta, tra l'altro, di: interventi per la sistemazione o per il consolidamento di versanti; manutenzione straordinaria delle opere accessorie alla rete stradale per garantire o ripristinare il regolare deflusso delle acque; manutenzione ordinaria e straordinaria degli argini; miglioramento idraulico dell'alveo e delle sponde dei corsi d'acqua; realizzazione di piani di assestamento e di piani di gestione delle superfici boschive e interventi di rimboschimento; interventi strutturali di adeguamento e di miglioramento sismici di edifici; interventi di monitoraggio strutturale periodico degli edifici pubblici e privati. La detrazione è concessa anche per le indagini geognostiche e geofisiche necessarie alla progettazione degli interventi e per le spese tecniche e gli oneri professionali connessi alla loro realizzazione. A tale proposito, come previsto dal comma 2 dell'articolo 1, le prestazioni professionali e le indagini diagnostiche e conoscitive connesse a tali interventi sono svolte, rispettivamente ed esclusivamente, da professionisti abilitati all'esercizio delle rispettive professioni e da soggetti autorizzati e qualificati ai sensi della normativa vigente.
  In base all'articolo 2, comma 1, le spese per gli interventi illustrati sono detraibili solo se sono soddisfatte una serie di condizioni: a) gli interventi riguardano su beni immobili di cui i contribuenti siano proprietari, nudi proprietari o che detengono in forza di un diritto reale di godimento o che occupino a titolo di locazione o di comodato; b) gli interventi devono essere comprovati da fatture o da altri documenti validi e regolari sotto il profilo fiscale; c) gli interventi devono essere stati effettuati in conformità delle autorizzazioni e degli adempimenti previsti dalla normativa vigente; d) la riduzione della vulnerabilità o della pericolosità idrogeologica o sismica degli interventi deve essere attestata dalla relazione di un professionista esperto e abilitato; e) gli interventi di prevenzione del rischio sismico e idrogeologico realizzati su immobili devono essere finalizzati alla messa in sicurezza dell'intero edificio; f) il rispetto delle prescrizioni per le zone sismiche e dei vincoli di carattere ambientale, ecologico, idrogeologico, forestale e paesaggistico (dettate dal successivo articolo 6) deve essere asseverato da un tecnico abilitato.
  L'articolo 3, comma 1, stabilisce che la detrazione prevista è ripartita in cinque quote annuali costanti e di pari importo nell'anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi, fino a un limite massimo di detrazione pari a 100.000 euro. Il successivo comma 2 disciplina il trasferimento della detrazione, nel caso di alienazione a qualsiasi titolo del bene immobile o di decesso dell'avente diritto.
  L'articolo 4, comma 1, elenca una serie di attività per le quali, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge e fino al 31 dicembre 2017, le relative spese sostenute dagli enti pubblici territoriali, a qualsiasi titolo, sono escluse dal saldo rilevante ai fini del rispetto del patto di stabilità interno. Sono compresi, oltre agli interventi per la prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico e sismico, anche le attività di monitoraggio, gli studi e gli approfondimenti riguardanti la riduzione del rischio geologico, nonché l'insieme delle prestazioni che contribuiscono all'aggiornamento e all'approfondimento delle conoscenze. Il successivo comma 2 chiarisce che l'esclusione opera anche per le spese sostenute successivamente al 31 dicembre 2017, purché relative a interventi la cui realizzazione sia stata approvata entro tale data.
  L'articolo 5 disciplina le competenze e le funzioni degli uffici geologici comunali e delle cabine di regia regionali sul dissesto idrogeologico, per la cui istituzione il comma 1 prevede l'esclusione delle spese dal patto di stabilità. Il medesimo comma assegna alle strutture in questione i seguenti Pag. 66ruoli: agli uffici geologici comunali un ruolo operativo e di produzione di materiale tecnico; alle cabine di regia regionali un ruolo di coordinamento delle attività comunali con gli enti preposti alla prevenzione del dissesto idrogeologico. L'articolo 5, comma 6, chiarisce che l'istituzione di uffici geologici comunali è obbligatoria e deve avvenire, da parte dei singoli comuni o da associazioni degli stessi, entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge. Il comma 7 dispone che le cabine di regia coordinano e programmano le attività degli enti, sia comunali che di livello superiore, preposti alla tutela delle risorse idriche, al fine di garantire un'azione sinergica tecnica e gestionale conforme alle disposizioni delle direttive europee in materia di acque (2000/60/CE) e di gestione dei rischi di alluvioni (2007/60/CE), nonché di garantire la prevenzione e la protezione del territorio comunale.
  Il comma 1 dell'articolo 6 stabilisce che gli interventi di cui agli articoli 1, 4 e 5 della presente proposta di legge devono essere progettati e realizzati anche in funzione della salvaguardia dell'ambiente in tutti i suoi aspetti, nel rispetto delle prescrizioni per le zone sismiche e dei vincoli di carattere ambientale, ecologico, idrogeologico, forestale e paesaggistico. Il comma 2 del medesimo articolo 6 stabilisce che, all'atto della progettazione preliminare, deve essere effettuato un esame delle diverse soluzioni possibili tenendo conto, nella valutazione dei costi e dei benefici, anche di costi e benefici di tipo ambientale, optando per la soluzione che realizza il miglior grado di integrazione tra i diversi obiettivi. Condizioni specifiche riguardano alcuni tipi di interventi. Viene infatti prescritto che: gli interventi sul reticolo idrografico non devono alterare l'equilibrio sedimentario del corso d'acqua; gli interventi di naturalizzazione, incluse la delocalizzazione di beni ubicati in aree ad alta pericolosità idraulica e la rimozione di manufatti che limitano la continuità tra alveo e piana inondabile, devono essere privilegiati, ove possibile, rispetto agli interventi di artificializzazione. Il comma 3 dell'articolo 6 prevede una vera e propria procedura per l'approvazione degli interventi sul reticolo idrografico e, in particolare, per la mitigazione del rischio idraulico, per i quali una relazione tecnica deve attestare e dimostrare con chiarezza che essi non comportano un aggravio del rischio idraulico a valle o a monte.
  L'articolo 7 dispone, al comma 1, che, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge, nelle opere pubbliche è privilegiato l'uso di tecniche di ingegneria naturalistica, mentre i commi 3 e 4 elencano i contesti di applicazione e gli obiettivi che le stesse consentono e devono perseguire.
  L'articolo 8 introduce i seguenti vincoli decennali sui terreni su cui sono stati eseguiti gli interventi agevolati dalla proposta di legge: i terreni non edificabili interessati dagli interventi di cui all'articolo 1 non possono diventare edificabili per almeno 10 anni dalla fine dell'intervento, ove non sussistano limiti maggiori; i terreni interessati dagli interventi di cui agli articoli 4 e 5 non possono cambiare destinazione d'uso per almeno 10 anni dalla loro conclusione, fatti salvi eventuali limiti maggiori.
  L'articolo 9, fatta salva l'ulteriore responsabilità civile, penale e amministrativa prevista dalla normativa vigente, prevede l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria pari al 3 per cento dell'importo ammesso a detrazione e, comunque, non inferiore a 10.000 euro: al professionista che, nel redigere una perizia o asseverazione, in base alle disposizioni della medesima proposta di legge, con dolo o con colpa grave riporta fatti e dati o formula conclusioni non rispondenti alla realtà (comma 1); al contribuente che, sapendo che la perizia o l'asseverazione presenta i vizi citati, l'ha comunque utilizzata al fine di ottenere la detrazione prevista dalla proposta di legge in esame. In tal caso, il contribuente decade altresì dal diritto di beneficiare di ogni ulteriore detrazione o agevolazione fiscale, di qualsiasi natura, della quale eventualmente usufruisca (comma 2); al responsabile dell'organo Pag. 67che ha deliberato uno degli interventi di agli articoli 4 e 5, qualora, sapendo che la perizia presenta i vizi citati, l'ha comunque utilizzata al fine di ottenere l'esclusione delle spese sostenute per l'intervento dal saldo rilevante ai fini del rispetto del patto di stabilità interno. In tal caso è altresì prevista l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni (comma 3).
  L'articolo 10 reca la copertura finanziaria degli oneri recati dal provvedimento in esame, che vengono quantificati, al comma 1, nel limite massimo di 200 milioni di euro a decorrere dall'anno 2017, attraverso: l'aumento, a decorrere dal 1 marzo 2017, dei canoni annui per i permessi di ricerca e per le concessioni di coltivazione di idrocarburi (comma 2); l'aumento del canone annuo da versare in caso di rilascio del titolo concessorio unico (ricerca + coltivazione, ai sensi di quanto consentito dall'articolo 38 del decreto-legge n. 133 del 2014), che viene fissato in misura pari a 10.000 euro per chilometro quadrato (comma 3); l'innalzamento, a decorrere dal 1o marzo 2017, dell'aliquota di prodotto che deve essere corrisposta allo Stato dai titolari di ciascuna concessione di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi estratti sia in terraferma che in mare, stabilendola, uniformemente, nella misura del 50 per cento della quantità di idrocarburi estratti (comma 4).
  Ciò premesso, segnala che la proposta di legge affronta molte delle questioni che sono già state esaminate dalla Commissione nel corso dell'esame di altri provvedimenti.
  Sollecita infine i colleghi degli altri gruppi che fossero intenzionati a depositare al più presto ulteriori proposte di legge sul medesimo argomento.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) chiede che in sede di Ufficio di Presidenza si concordi un ciclo di audizioni.

  Samuele SEGONI (Misto-AL-P) preannuncia, a nome del suo gruppo, la presentazione di una proposta di legge di analogo contenuto e chiede indicazioni sui tempi dell'esame. Segnala peraltro che l'articolo 5, che istituisce nuovi uffici amministrativi competenti nella prevenzione del rischio sismico e geologico, pone un tema di grande rilevanza, se si considera che nel nostro Paese il conflitto di competenza tra diverse amministrazione rappresenta già una criticità. Sottolinea di conseguenza che il tema merita un'approfondita discussione in sede di esame delle proposte.

  Chiara BRAGA (PD) preannuncia, anche a nome del suo gruppo, la presentazione di una proposta di legge di contenuto analogo, anche se auspica che molte delle questioni prese in considerazione nella proposta di legge possano trovare soluzione nella prossima legge di bilancio.

  Tino IANNUZZI, presidente, nel fare presente che il prossimo Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, deciderà in merito a un possibile ciclo di audizioni, avverte, con riferimento alla richiesta dei tempi dell'esame del provvedimento anche ai fini della presentazione di ulteriori proposte di legge sul medesimo tema da abbinare, che prossimamente alla Camera prenderà avvio la sessione di bilancio e, quindi, la Commissione dovrà sospendere l'esame di proposte di legge comportanti oneri. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.15.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 13 ottobre 2016. — Presidenza del vicepresidente Tino IANNUZZI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 14.30

  Tino IANNUZZI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma Pag. 685, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-09751 Matarrese: Chiarimenti in merito alla realizzazione di infrastrutture per l'allaccio alla rete fognaria e idrica presso la località di Cassano delle Murge.

  Salvatore MATARRESE (CI) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Silvia VELO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Salvatore MATARRESE (CI), replicando, rileva che dalla stessa risposta della sottosegretaria risulta che non sono stati sufficienti oltre 10 anni, dal 2005 al 2016, per collegare 40 famiglie ad una rete idrica e fognaria degna di questo secolo. Confido che, anche grazie alla nostra sollecitazione, sarà finalmente possibile realizzare le infrastrutture necessarie risolvere il problema.

5-009752 Vella: Iniziative di competenza per l'affidamento della gestione dell'isola di Zannone al comune di Ponza.

  Renata POLVERINI (FI-PdL) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmataria.

  La sottosegretaria Silvia VELO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Renata POLVERINI (FI-PdL) replicando, ricorda che l'inchiesta della procura di Cassino cui si fa riferimento nella risposta all'interrogazione è stata originata da una denuncia del sindaco di Ponza, il quale è impegnato nella ricerca di una soluzione. Segnala altresì che si farà interprete presso il sindaco delle indicazioni fornite dalla sottosegretaria, anche con riferimento all'eventuale riperimetrazione del parco.

5-09753 De Rosa: Chiarimenti in merito alla grave situazione idrica del bacino del fiume Spol di Livigno.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Silvia VELO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Massimo Felice DE ROSA (M5S), replicando, dichiara di essere sorpreso per il fatto che sia previsto un obbligo di rilascio del deflusso minimo vitale per le acque non soggette a Convenzione con altri Stati e che tale obbligo non figuri invece in caso di Convenzione. Rileva inoltre come – con riferimento al contenuto della risposta – si parli ancora di sperimentazioni e di studi, mentre interventi analoghi sono già attuati presso altri corsi d'acqua. Rileva oltretutto come ci siano voluti 11 anni per procedere ad una seconda sperimentazione. Si rammarica inoltre per il fatto che, per rispettare i termini di un accordo, proprio il Ministero dell'ambiente consenta di danneggiare il territorio, peraltro in zone che vivono di turismo.

5-09754 Braga: Iniziative urgenti finalizzate alla tempestiva chiusura di due discariche presso i comuni di Misterbianco e Motta Santa Anastasia, in provincia di Catania.

  Chiara BRAGA (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Silvia VELO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Chiara BRAGA (PD), replicando, ringrazia la sottosegretaria per la risposta fornita e prende atto della disponibilità del Ministro ad incontrare il sindaco di Misterbianco. Rileva di essere a conoscenza Pag. 69del contenuto dell'ordinanza citata dalla sottosegretaria e sollecita il Ministero dell'ambiente a tenere conto, nella sua attività di vigilanza, delle recenti rilevazioni dell'ARPA, che hanno segnalato presenza di gas metano in quantità 10 volte superiori alla norma, oltre ad un forte impatto negativo di cattivi odori. Come evidenziato anche dalla sottosegretaria, ricorda che esiste un problema di ottemperanza delle prescrizioni previste per la chiusura della discarica di Tiritì e auspica che quanto prima si possa superare la fase di pre-emergenza della gestione del ciclo dei rifiuti in Sicilia, evitando il conferimento in discarica di rifiuti problematici. Pone infine la questione della trasparenza, ricordando come non siano ancora stati resi noti i compensi degli amministratori incaricati della gestione commissariale della discarica.

5-09755 Segoni: Iniziative di competenza per la tutela delle aeree interessate dalla realizzazione di una discarica di rifiuti pericolosi nel comune di Sezzadio, in provincia di Alessandria.

  Samuele SEGONI (Misto-AL-P) rinuncia all'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Silvia VELO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Samuele SEGONI (Misto-AL-P), replicando, nel ringraziare la sottosegretaria per la sollecita risposta, si dichiara tuttavia insoddisfatto. Avrebbe infatti auspicato un maggiore coraggio da parte del Ministero, che dovrebbe tutelare gli interessi della comunità piuttosto che quelli dei soggetti che si arricchiscono con la gestione dei rifiuti. Esprime dunque rammarico per il fatto che il Ministero metta in secondo piano la tutela delle acque rispetto alla realizzazione di simili impianti.

5-09756 Zaratti: Iniziative per la riduzione dell'inquinamento acustico nell'area circostante lo scalo aeroportuale di Ciampino (Roma).

  Filiberto ZARATTI (SI-SEL) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Silvia VELO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Filiberto ZARATTI (SI-SEL) replicando, chiede di poter disporre della documentazione citata nella risposta della sottosegretaria e si dichiara insoddisfatto. Ritiene infatti che Aeroporti di Roma non si possa trincerare dietro l'argomentazione che il rumore è causato anche da altri soggetti. Ricorda infatti che l'impronta acustica è già stata rilevata ed individua i diversi soggetti responsabili della produzione di rumore. Ribadisce che gli studi effettuati evidenziano come siano i vettori aeroportuali a superare i valori di decibel consentiti dalla legge. Auspica dunque un'azione più efficace in difesa dei cittadini e sollecita la sottosegretaria ad approfondire la questione con la direzione generale competente.

  Tino IANNUZZI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.10.

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