CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 25 novembre 2014
343.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 35

SEDE REFERENTE

  Martedì 25 novembre 2014. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA, indi della vicepresidente Barbara SALTAMARTINI. – Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Enrico Morando.

  La seduta comincia alle 14.45.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2015).
C. 2679-bis Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2015 e bilancio pluriennale per il triennio 2015-2017.
C. 2680 Governo.

(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato, da ultimo, nella seduta del 21 novembre 2014.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione tramite impianto audiovisivo a circuito chiuso. In assenza di obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Segnala quindi che l'onorevole Porta sottoscrive gli emendamenti Censore 26.29 e Vargiu 26.79; gli onorevoli Schullian e Di Lello sottoscrivono l'emendamento Garavini 26.35; l'onorevole Rossomando sottoscrive l'emendamento Petitti 21.207; l'onorevole Giulietti ritira l'emendamento a sua prima firma 21.8; l'onorevole Lodolini ritira l'emendamento a sua prima firma Pag. 3621.71; l'onorevole Cenni ritira l'emendamento a sua prima firma 21.41; l'onorevole Manzi ritira l'emendamento a sua prima firma 21.223; l'onorevole Petitti ritira l'emendamento a sua prima firma 21.207.
  Comunica, altresì, che il Governo ha presentato le proposte emendative 16.38, 17.496, 19.135, 39.015, 44.397 e 44.398, corredate di relazione tecnica, che sono giudicate ammissibili (vedi allegato 1). Al riguardo, avverte che il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato alle ore 18 della giornata odierna. Con l'occasione, segnala che, in seguito ad un più approfondito esame, è stato considerato ammissibile l'emendamento Garofalo 19.79, che modifica la disciplina del contratto di trasporto recata dall'articolo 83-bis del decreto-legge n. 112 del 2008, in quanto – al pari degli identici emendamenti Saltamartini 19.78 e Garofalo 19.77, giudicati precedentemente ammissibili – appare connesso alle misure volte a favorire la competitività e la razionalizzazione del sistema di autotrasporto previste dal provvedimento.

  Rocco PALESE (FI-PdL) ritiene che il termine per la presentazione dei subemendamenti annunciato dal presidente Boccia debba essere differito, al fine di consentire ai gruppi, che sino ad ora hanno tenuto un comportamento ispirato al senso di responsabilità, di approfondire i contenuti degli emendamenti testé depositati dal Governo, atteso che gli stessi intervengono, anche in maniera assai rilevante, sul testo originario del disegno di legge di stabilità. Invita, inoltre, il presidente ad indicare con maggiore precisione la programmazione dei lavori prevista per il prosieguo dell'esame del provvedimento da parte della Commissione.

  Guido GUIDESI (LNA), nel rimarcare l'atteggiamento responsabile dimostrato nel corso dei lavori dai diversi gruppi di opposizione, si associa alla richiesta di consentire una proroga del termine per la presentazione dei subemendamenti avanzata dall'onorevole Palese. Rileva, inoltre, l'opportunità che i deputati siano messi a conoscenza della tempistica secondo la quale si intende organizzare il prosieguo dei lavori.

  Maino MARCHI (PD) osserva come le nuove proposte emendative testé presentate dal Governo insistono su materie comunque già oggetto di proposte emendative di iniziativa parlamentare, fermo restando che a suo avviso si può comunque ragionare circa un eventuale differimento del termine per la presentazione dei relativi subemendamenti.

  Laura CASTELLI (M5S), alla luce della intrinseca complessità di contenuto delle nuove proposte emendative depositate dal Governo, che peraltro si aggiungono a quelle, già numerose, presentate dall'Esecutivo nel corso delle precedenti sedute, chiede che il termine per la presentazione dei subemendamenti venga posposto. Nel rilevare come la Commissione avrebbe più opportunamente potuto procedere, in relazione alle singole questioni, all'approvazione di specifiche proposte emendative di iniziativa parlamentare, invita il presidente Boccia a fornire maggiori indicazioni sulle modalità di organizzazione dei lavori della Commissione.

  Giulio MARCON (SEL) concorda con la richiesta di proroga del termine per la presentazione dei subemendamenti, osservando peraltro come le nuove proposte emendative del Governo, le cui relazioni tecniche di accompagnamento recano la data del 21 novembre scorso, avrebbero potuto essere presentate più tempestivamente.

  Paolo TANCREDI (NCD), pur comprendendo le legittime richieste formulate dai gruppi di opposizione, ritiene tuttavia che i lavori della Commissione abbiano sinora avuto un andamento ordinato e pienamente rispettoso della prassi e delle norme parlamentari. Osserva, altresì, come le proposte emendative testé depositate dal Pag. 37Governo insistono su materie già affrontate da specifiche proposte emendative di iniziativa parlamentare, dichiarate ammissibili e fatte oggetto di segnalazione, ad eccezione dell'articolo aggiuntivo 39.015, del quale condivide le finalità e l'urgenza, volto ad affrontare organicamente le questioni connesse all'emergenza sanitaria relativa alla diffusione del virus Ebola.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, osserva come la scelta da parte del Governo di presentare ulteriori proposte emendative è stata dettata dalla volontà di garantire il pieno rispetto delle prerogative parlamentari, dal momento che eventuali riformulazioni del relatore su proposte emendative di iniziativa parlamentare sono possibili qualora le modifiche al testo del provvedimento siano relativamente circoscritte, mentre in presenza di modificazioni al testo di maggiore rilevanza ed ampiezza la presentazione di puntuali proposte emendative da parte del Governo appare più garantista delle facoltà dei singoli deputati e dei gruppi parlamentari, consentendo loro di presentare proposte subemendative.

  Il viceministro Enrico MORANDO ricorda come taluni degli emendamenti presentati dal Governo insistono su materie già oggetto di emendamenti di iniziativa parlamentare, tanto di maggioranza quanto di opposizione, in parte anche accogliendo spunti in essi contenuti. Precisa, inoltre, come la decisione da parte del Governo di presentare le nuove proposte emendative depositate nella seduta odierna è stata assunta, come ha ricordato giustamente il relatore Guerra, al fine di rendere più trasparente il confronto parlamentare, consentendo ai deputati ed ai gruppi parlamentari di presentare eventuali subemendamenti, facoltà che sarebbe invece risultata preclusa nel caso il relatore avesse direttamente proceduto a specifiche riformulazioni.
  In tale contesto ammette che l'articolo aggiuntivo 39.014, volto a potenziare le misure di sorveglianza e di contrasto delle malattie infettive e diffusive sul territorio nazionale e dei livelli dei controlli di profilassi internazionale connessi all'emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del virus Ebola, introduce in effetti disposizioni del tutto nuove rispetto al testo originario del disegno di legge di stabilità e dunque, su tale specifico punto, il Governo è pronto a recepire gli orientamenti che la Commissione dovesse eventualmente assumere, anche nel senso di non procedere nell'esame della suddetta proposta emendativa. Ritiene inoltre che, alla luce dei dati di esperienza, il numero di proposte emendative complessivamente presentate dal Governo nel corso dell'esame del disegno di legge di stabilità non eccede quello normalmente fatto registrare in precedenti occasioni.

  Rocco PALESE (FI-PdL) fa presente che da parte del suo gruppo parlamentare erano stati da tempo sollecitati interventi per l'adozione di misure, anche normative, finalizzate al contrasto dell'emergenza sanitaria connessa alla diffusione del virus Ebola.

  Francesco BOCCIA, presidente, alla luce del dibattito testé svoltosi, propone pertanto di fissare il termine per la presentazione dei subemendamenti alle ore 20 di oggi e di convocare la Commissione in sede referente alle ore 20.30 di questa sera, con l'intento di proseguire ad oltranza nell'esame del provvedimento, salvo verificare, in corso d'opera, se ricorrano le effettive condizioni per consentire di giungere ad una positiva conclusione dell’iter. In caso contrario, avverte che la Commissione sarà nuovamente convocata nella giornata di domani mattina, in modo da completare l'esame delle questioni ancora irrisolte e di conferire il mandato al relatore. Ricorda, infatti, che sono tuttora rimasti accantonati alcuni gruppi di identici emendamenti, concernenti anche questioni di particolare delicatezza, sui quali è ancora in corso il lavoro di valutazione da parte del relatore e del rappresentante del Governo.

  Guido GUIDESI (LNA) invita il presidente Boccia a specificare con maggiore Pag. 38chiarezza la tempistica dei lavori della Commissione, così come previsti a partire dalla ripresa fissata per le ore 20.30 di questa sera.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che sarà possibile fornire una risposta al quesito posto dall'onorevole Guidesi solo al momento della ripresa dei lavori della Commissione prevista, come in precedenza proposto, per le ore 20.30 di oggi, anche alla luce del numero complessivo dei subemendamenti riferiti alle nuove proposte emendative depositate dal Governo.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), nel ritenere opportuno che alla ripresa dei lavori il rappresentante del Governo disponga comunque di pareri già definiti sulle proposte emendative accantonate nelle precedenti sedute, auspica che alla ripresa dei lavori prevista per le ore 20.30 di oggi i gruppi parlamentari saranno posti nella condizione di conoscere con esattezza la tempistica del successivo esame del provvedimento, al fine di consentire ai deputati che ne fossero interessati di partecipare direttamente alla seduta.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, avverte dunque che il termine per la presentazione di subemendamenti alle nuove proposte emendative presentate dal Governo, 16.38, 17.496, 19.135, 39.015, 44.397 e 44.398, è fissato alle ore 20 della giornata odierna.
  Avverte, altresì, che alle ore 20.15 avrà luogo l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, al termine del quale la Commissione riprenderà, a partire dalle ore 20.30, il seguito dell'esame del disegno di legge di stabilità.

  La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 20.20 alle 20.30.

SEDE REFERENTE

  Martedì 25 novembre 2014. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Enrico Morando.

  La seduta comincia alle 21.20.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2015).
C. 2679-bis Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2015 e bilancio pluriennale per il triennio 2015-2017.
C. 2680 Governo.

(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato, da ultimo, nell'odierna seduta pomeridiana.

  Francesco BOCCIA, presidente, segnala che gli onorevoli Villarosa, Castelli e Sorial sottoscrivono l'emendamento Fregolent 9.70; l'onorevole Marchi sottoscrive gli emendamenti Bruno Bossio 16.4 e Losacco 16.35 e li ritira; l'onorevole Saltamartini sottoscrive l'articolo aggiuntivo Guidesi 9.032.
  Nel dare conto delle sostituzioni, avverte che, per il gruppo Partito Democratico, i deputati Fregolent, Taranto e Causi sostituiscono, rispettivamente, i deputati Rubinato, Censore e Melilli; per il gruppo MoVimento 5 Stelle la deputata Nesci sostituisce la deputata Colonnese; per il gruppo Per l'Italia, l'onorevole Marazziti sostituisce il deputato Fauttilli; per il gruppo Lega Nord per le Autonomie, l'onorevole Simonetti sostituisce il deputato Giancarlo Giorgetti.
  Comunica altresì che il Governo ha presentato l'articolo aggiuntivo 44.019 (vedi allegato 1), con riferimento al quale, come concordato in Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, Pag. 39fissa un termine per la presentazione di eventuali subemendamenti alle ore 23.30 di oggi.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che la Commissione procederà, in primo luogo, all'esame delle proposte emendative precedentemente accantonate.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Crippa 3.05 e Coscia 3.010, a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Propone, quindi, che l'articolo aggiuntivo Da Villa 3.07 resti accantonato.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Rocco PALESE (FI-PdL) chiede al relatore di chiarire il significato della riformulazione dell'articolo aggiuntivo Crippa 3.05.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, illustra il contenuto della riformulazione dell'articolo aggiuntivo Crippa 3.05, sottolineando gli elementi di novità rispetto al testo originario della proposta emendativa.

  Davide CRIPPA (M5S) fa notare che rispetto alla programmazione finanziaria per il 2014 vi è stata un significativa riduzione di risorse nel settore in oggetto.

  Il viceministro Enrico MORANDO evidenzia come la disposizione in questione riguardi il 2015 e non incida in alcun modo sulle risorse già stanziate per il 2014.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa notare che il testo della proposta emendativa in discussione è chiaro e non ammette interpretazioni discordanti.

  Davide CRIPPA (M5S) osserva che l'esiguità delle risorse per interventi di tale portata è stata sottolineata anche da autorevoli esponenti del precedente Governo, in risposta ad atti di sindacato ispettivo presentati in Parlamento. Evidenzia quindi come la riformulazione proposta dal relatore non offra sufficienti garanzie dal punto di vista dell'adeguatezza dello stanziamento economico.

  Giovanni PAGLIA (SEL), associandosi alle considerazioni del collega Crippa, ritiene che la riformulazione proposta dell'articolo aggiuntivo 3.05 rappresenti una presa in giro nei confronti dei cittadini.

  Bruno TABACCI (PI) si dichiara contrario all'articolo aggiuntivo 3.05, paventando il rischio che esso, così come riformulato, renda impossibile l'impiego effettivo delle risorse stanziate, così come avvenuto in passato.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, evidenziando che le risorse stanziate dalla proposta emendativa in esame risultano triplicate rispetto al 2014, sottolinea come l'obiettivo perseguito sia quello di rendere pienamente operativo il Fondo per associazioni e raggruppamenti temporanei di imprese. Rileva che sarà in ogni caso possibile valutarne in futuro l'effettivo funzionamento, al fine di attuare eventuali interventi correttivi.

  Rocco PALESE (FI-PdL) ritiene che la proposta emendativa in esame sia mal formulata e rischi di introdurre norme di difficile attuazione, con conseguente spreco di risorse pubbliche.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, osserva che la riformulazione proposta mantiene l'impostazione del testo originario per quanto concerne le modalità di erogazione delle risorse.

  Giampaolo GALLI (PD) ritiene che la proposta emendativa in esame sia vaga e generica nella definizione degli obiettivi e insufficiente nella copertura, sottolineando Pag. 40l'opportunità di preferire interventi di riduzione della pressione fiscale ad operazioni di trasferimento di risorse verso le imprese, come quelle contemplate nella presente proposta emendativa.

  Davide CRIPPA (M5S) evidenzia l'esigenza di realizzare efficaci interventi di sostegno ai settori imprenditoriali più innovativi, come quelli connessi alle tecnologie di fabbricazione digitale, sottolineando come ciò potrebbe recare significativi vantaggi economici, in termini di risparmio di materiali. Pur ritenendo insufficiente lo stanziamento previsto, dichiara tuttavia di accettare la riformulazione proposta, giudicando necessario dare un segnale positivo nella direzione del sostegno a tali tipologie di imprese.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'articolo aggiuntivo Crippa 3.05, come riformulato (vedi allegato 2).

  Rocco PALESE (FI-PdL), intervenendo riguardo all'articolo aggiuntivo Coscia 3.010, stigmatizza il fatto che sono prelevate dal bilancio dello Stato risorse, seppur esigue, da impiegare per la tutela del patrimonio culturale, dal momento che ogni anno rimangono inutilizzate le risorse dei Fondi strutturali e del Fondo interregionale a tal fine stanziate.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel ricordare che è stato recentemente convertito il decreto-legge n. 83 del 2014, che ha stanziato risorse di una certa entità per la tutela del patrimonio culturale, osserva che l'articolo aggiuntivo in esame contribuisce alla tutela del patrimonio del Paese, unitamente alla componente dei Fondi strutturali destinata a tale finalità.

  Rocco PALESE (FI-PdL), pur concordando con il relatore sulla necessità di stanziare risorse volte alla tutela del patrimonio culturale, ribadisce che esse non debbano essere prelevate dal bilancio dello Stato, essendo disponibili risorse destinate per tale finalità nell'ambito dei Fondi europei.

  Guido GUIDESI (LNA) chiede precisazioni riguardo alla copertura recata nella riformulazione proposta dal relatore dell'articolo aggiuntivo Coscia 3.010, e se in particolare si opererà una sottrazione di risorse per il Ministero dei beni e le attività culturali e del turismo.

  Il viceministro Enrico MORANDO precisa che l'articolo aggiuntivo, utilizzando risorse proprie del Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo, prevede l'istituzione di uno specifico Fondo finalizzato all'attuazione di interventi di tutela del patrimonio culturale. Evidenzia, pertanto, come l'istituzione del predetto Fondo consentirà una migliore e più efficiente programmazione degli interventi rispetto a quella attuale.

  Maria COSCIA (PD) nell'accogliere la riformulazione proposta dal relatore, sottolinea l'importanza del tema oggetto dell'articolo aggiuntivo, ossia la tutela del vastissimo patrimonio culturale del Paese, che, in assenza di una seria programmazione nell'utilizzo delle risorse, rischierebbe di essere compromesso. Pur nella consapevolezza dell'insufficienza delle risorse stanziate, ritiene in ogni caso la misura contenuta nell'articolo aggiuntivo un importante passo in avanti in direzione necessaria razionalizzazione degli interventi di tutela del patrimonio culturale.

  Gianluca VACCA (M5S) rileva che, di fatto, la misura contenuta nell'articolo aggiuntivo non apporterà alcuna modificazione significativa, in quanto rimangono confermati i tagli complessivi di circa 100 milioni di euro che la manovra di finanza pubblica nel suo complesso opera sugli stanziamenti destinati alla tutela dei beni culturali e paesaggistici.

  Giulio MARCON (SEL) chiede chiarimenti sui capitoli di spesa del Ministero dei beni culturali che saranno ridotti ai fini della creazione del citato Fondo e Pag. 41sulla necessità della trasmissione al CIPE del programma triennale del Ministero.

  Rocco PALESE (FI-PdL) nel concordare con la proponente sull'esiguità delle risorse stanziate, ringrazia il viceministro per la trasparenza del suo intervento, dal quale si evince chiaramente che l'istituzione del Fondo, avendo come primo obiettivo una maggiore flessibilità nell'uso delle risorse, è volta sostanzialmente a far sì che nell'utilizzo delle stesse possano essere eluse le procedure comunitarie.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente all'onorevole Palese che l'interpretazione da lui data all'intervento del viceministro è del tutto personale, avendo questi fatto un semplice riferimento ad una maggiore flessibilità nell'utilizzo delle risorse.

  Rocco PALESE (FI-PdL) ribadisce che la misura a suo giudizio ha un carattere squisitamente clientelare e giudica vergognoso il comportamento del Governo al riguardo.
  Intervenendo per dichiarazioni di voto, pur condividendone le finalità, preannuncia un voto contrario sull'articolo aggiuntivo Coscia 3.010, come riformulato.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Coscia 3.010, come riformulato (vedi allegato 2).

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel rendere il parere sulle proposte emendative accantonate riferite all'articolo 4, esprime parere favorevole sull'emendamento Causi 4.30, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Nel precisare che la riformulazione incrementa a 7 euro la deducibilità dal reddito dei buoni pasto da parte del datore di lavoro, nel caso in cui sia utilizzata la forma elettronica, sottolinea che l'entrata in vigore è stata fissata al 1o luglio 2015.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello del relatore sulla riformulazione dell'emendamento Causi 4.30, condividendo lo spirito della proposta originaria dell'onorevole Causi.

  Marco CAUSI (PD), nell'accettare la riformulazione proposta dal relatore, ringrazia il Governo ed esprime soddisfazione a titolo personale e a nome di tutti i deputati componenti della Commissione Finanze del gruppo Partito Democratico. Ritiene che la misura in esame sia coerente con gli obiettivi della legge di stabilità e sottolinea che essa comporterà un incremento reddituale di circa 400 euro per lavoratore, generando spese per consumi alimentari, che saranno effettuate in esercizi commerciali vicini ai luoghi di lavoro e pertanto in Italia e non all'estero. Ricorda che la soglia di deducibilità era ferma a 5,29 euro dal 1998 e giudica opportuno l'aumento della deducibilità per i buoni resi in forma elettronica, potendosi in tal modo contrastare l'elusione fiscale generata attraverso i buoni pasto cartacei.

  Giovanni PAGLIA (SEL) chiede chiarimenti riguardo alla possibilità concreta di gestione dei buoni pasto in formato elettronico da parte delle aziende e di utilizzo negli esercizi commerciali.

  Marco CAUSI (PD) rassicura il collega Paglia sulla possibilità del concreto utilizzo del formato elettronico, sia da parte delle aziende che degli esercizi commerciali.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) ritiene che vada specificato con maggiore chiarezza che l'aumento della soglia di deducibilità a 7 euro è prevista per i soli buoni pasto resi in formato elettronico.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa presente al collega Villarosa di aver evidenziato con assoluta chiarezza, nel corso dell'illustrazione della riformulazione dell'emendamento Causi 4.30, che l'aumento della Pag. 42soglia di deducibilità per il buoni pasto a 7 euro è prevista esclusivamente per i buoni resi in formato elettronico.

  Edoardo FANUCCI (PD), sottoscrive l'emendamento Causi 4.30, dichiarando di condividerne pienamente le finalità.

  Rocco PALESE (FI-PdL) nell'apprezzare l'impegno del collega Causi, preannuncia il voto favorevole sull'emendamento 4.30, come riformulato.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sull'emendamento in esame, ritenendo incoerente che si stanzi una cifra a suo giudizio assai rilevante per la deducibilità dei buoni pasto da parte delle aziende, e contestualmente si affermi la non disponibilità di risorse per interventi che costituirebbero un reale volano per lo sviluppo del Paese, come quelli per le start-up.

  La Commissione approva l'emendamento Causi 4.30, come riformulato (vedi allegato 2).

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa presente che gli emendamenti Librandi 4.32 e 4.33 risultano assorbiti dall'approvazione di alcune proposte emendative riferite all'articolo 13.
  Passando all'articolo 9, precedentemente accantonato, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Sottanelli 9.61, 9.62, 9.63 e 9.64, Sanga 9.71, Ruocco 9.30, degli identici Misiani 9.48 e Fregolent 9.70, Ruocco 9.33, degli identici Saltamartini 9.65, Alberto Giorgetti 9.2 e Saltamartini 9.52, Fauttilli 9.67, Corsaro 9.3, Misiani 9.45 e Rubinato 9.69. Motiva tale parere con il fatto che è ancora in corso un confronto per trovare una soluzione soddisfacente alle esigenze di riformulazione dell'articolo 9, apparendo quindi preferibile apportare eventuali modifiche nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento.
  Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Sanna 9.03, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli articoli aggiuntivi Zanin 9.04, Palese 9.06, Capezzone 9.07, Palese 9.08, Della Valle 9.012 e Busin 9.023 e 9.024. Esprime, infine, parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Guidesi 9.032, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Gianfranco LIBRANDI (SCpI) ritira, in qualità di cofirmatario, gli emendamenti Sottanelli 9.61, 9.62, 9.63 e 9.64.

  Antonio MISIANI (PD), in qualità di cofirmatario, ritira l'emendamento Sanga 9.71.

  Daniele PESCO (M5S), intervenendo sull'emendamento Ruocco 9.30, ne illustra il contenuto, sottolineando la necessità di innalzare la soglia prevista di 15 mila euro per il regime fiscale agevolato. Dichiara pertanto di non comprendere le ragioni dell'invito al ritiro formulato dal relatore e dal rappresentante del Governo su tale proposta emendativa.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, ribadisce che l'invito al ritiro formulato su tutti gli emendamenti riferiti al testo dell'articolo 9 è motivato esclusivamente dalla necessità di un approfondimento del tema del regime fiscale agevolato per i lavoratori autonomi, che potrà essere più compiutamente svolto nel corso dell'esame al Senato.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) osserva che il ritiro degli emendamenti riferiti all'articolo 9 richiesto dal relatore non offre alcuna garanzia di poter risolvere le problematiche emerse.

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  Davide CRIPPA (M5S) ribadisce che il limite individuato in 15 mila euro appare del tutto irragionevole e dimostra come da parte del Governo vi sia una scarsa conoscenza della condizione dei giovani nel mondo del lavoro.

  Maino MARCHI (PD) in relazione ai rilievi avanzati dal collega Villarosa, fa presente che l'invito al ritiro degli emendamenti riferiti all'articolo 9 si pone nell'ottica di assicurare la possibilità di effettuare ulteriori approfondimenti sulla norma in questione, al fine di introdurre eventuali correttivi nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento.

  Marco CAUSI (PD) ricorda che il regime forfetario dei minimi è stato introdotto nel 2007 da un Governo di centrosinistra. Rileva che appare opportuna una differenziazione per settore di attività in quanto, a parità di ricavi, si verificano differenze reddituali anche consistenti. Auspica, pertanto, che si possa trovare una soluzione idonea nel corso dell'esame al Senato. Ricorda, in ogni caso, che il regime dei minimi è stato introdotto per agevolare i lavoratori titolari di partite IVA che offrono le loro prestazioni ad un unico committente, ma che in realtà è attualmente utilizzato in gran parte dai lavoratori dipendenti che svolgono un doppio lavoro, con particolare frequenza nel campo sanitario. Invita pertanto a valutare l'opportunità di restringere il campo di applicazione del regime agevolato ai soggetti che svolgono esclusivamente un lavoro autonomo, in modo tale da poter reperire le risorse necessarie per un innalzamento della soglia dei 15 mila euro.

  Antonio MISIANI (PD) accogliendo con favore l'intervento del relatore, ritira l'emendamento a sua prima firma 9.48. Manifesta inoltre apprezzamento per le considerazioni testé svolte dal collega Causi.

  Guido GUIDESI (LNA), nel prendere atto del consenso di tutti i gruppi parlamentari sia sull'innalzamento della soglia dei 15 mila euro, sia sull'esigenza di limitare l'applicazione del regime agevolato ai soggetti che svolgono esclusivamente un lavoro autonomo, ritiene che si possa trovare una soluzione soddisfacente già nel corso dell'esame alla Camera.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) chiede di sottoscrivere gli emendamenti Sanga 9.71 e Misiani 9.48.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che gli emendamenti Sanga 9.71 e Misiani 9.48 sono stati ritirati dai presentatori e che non è più possibile effettuarne la sottoscrizione.

  Daniele PESCO (M5S), osservando che il limite previsto dei 15 mila euro è solo di poco superiore a quella che viene considerata la soglia di povertà, sottolinea il rischio di incentivare pratiche di evasione fiscale.

  Davide CRIPPA (M5S) si associa alle considerazioni del collega Guidesi sulla possibilità di individuare già in sede di esame presso la Camera una soluzione soddisfacente, limitando, come proposto dal collega Causi, il regime agevolativo ai soggetti che svolgono esclusivamente un lavoro autonomo.

  Rocco PALESE (FI-PdL), nell'associarsi alle considerazioni svolte dall'onorevole Crippa, condivide la necessità di procedere ad un innalzamento delle soglie rilevanti ai fini dell'accesso da parte di lavoratori autonomi e imprese individuali al regime fiscale agevolato di cui all'articolo 9 del provvedimento, invitando il viceministro Morando ad esplicitare le reali intenzioni del Governo in merito al preannunciato intervento sulla materia oggetto della citata disposizione nel corso del successivo esame presso il Senato.

  Giovanni PAGLIA (SEL), premesso che il tema del regime fiscale relativo ai lavoratori autonomi ed alle imprese individuali appare rivestire particolare rilevanza, ritiene tuttavia che, qualora l'intenzione Pag. 44fosse effettivamente quella di affrontare la questione nel corso del successivo iter presso l'altro ramo del Parlamento, il Governo avrebbe il dovere se non altro di indicare, sia pure in termini approssimativi, l'indirizzo complessivo che si riserva di seguire in vista delle modificazioni da apportare al testo del provvedimento.

  Il viceministro Enrico MORANDO, nel precisare che non è intenzione alcuna del Governo limitare la discussione in atto alla Camera, ricorda che le disposizioni introdotte dall'articolo 9 del disegno di legge di stabilità recano oneri a carico del bilancio dello Stato per un importo pari a circa un miliardo di euro e che dunque, come tali, non possono essere considerate alla stregua di una iniziativa penalizzante nei confronti del mondo dei lavoratori autonomi e delle imprese individuali. In secondo luogo, rileva che le citate disposizioni si sono rese necessarie anche al fine di modificare la vigente disciplina che, per quanto caratterizzata da elementi di indubbia positività all'atto della sua introduzione, soprattutto in termini di progressiva semplificazione degli adempimenti, nel corso degli anni successivi ha tuttavia prodotto evidenti disparità di trattamento. Ciò, a suo avviso, è avvenuto a causa dell'elementare ragione per cui nel campo del richiamato mondo lavorativo occorre distinguere in maniera particolare le attività prettamente artigiane o commerciali da quelle libero-professionali, le quali, a differenza delle prime, sono connotate da un livello di investimenti assai inferiore.
  Riconosce tuttavia che nella definizione delle disposizioni di cui all'articolo 9 del disegno di legge di stabilità si è incorsi in talune criticità che, come peraltro evidenziato anche dalle proposte emendative in esame, dovranno essere corrette, sia pure nell'ambito delle risorse complessivamente stanziate dal provvedimento medesimo. Per quanto il contenuto delle proposte emendative in esame appaia pertanto meritevole di attenta considerazione, il Governo ha comunque deciso di riflettere qualche giorno ancora prima di pervenire all'individuazione delle modificazioni da più parti auspicate, anche tenendo conto degli esiti del confronto attualmente in corso con le parti sociali interessate.
  Alla luce di tali considerazioni, dichiara quindi che, qualora i presentatori insistessero per la votazione delle rispettive proposte emendative, il Governo non potrà che confermare il parere contrario su di esse in precedenza espresso.

  Laura CASTELLI (M5S), preso atto dell'intenzione dichiarata dal viceministro Morando di giungere ad una soluzione della questione oggetto delle proposte emendative in esame nel corso del successivo iter presso il Senato, anche all'esito del confronto con le parti sociali, ricorda che la sovranità appartiene al popolo attraverso il Parlamento e non al Governo.

  Rocco PALESE (FI-PdL), auspicando che il confronto con le parti sociali non costituisca un impedimento ad una positiva soluzione delle questioni in discussione, ritiene che le misure più appropriate potrebbero essere individuate già nel corso dell'esame presso la Camera.

  Davide CRIPPA (M5S), nel sottoscrivere l'emendamento Ruocco 9.30, osserva come le caratteristiche delle prestazioni professionali siano oggi profondamente mutate rispetto al passato, in ciò contestando la ricostruzione prima fornita dal viceministro Morando con riferimento alle attività libero-professionali, le quali, a suo giudizio, spesso implicano significativi investimenti di risorse, ad esempio nel caso di acquisto di specifiche dotazioni o attrezzature.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) sottoscrive gli emendamenti Ruocco 9.30 e 9.33.

  La Commissione respinge l'emendamento Ruocco 9.30.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che gli identici emendamenti Misiani 9.48 e Fregolent 9.70 sono stati ritirati dai presentatori.

Pag. 45

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) ricorda che l'emendamento Fregolent 9.70 era stato in precedenza sottoscritto dall'onorevole Villarosa e quindi chiede che venga posto in votazione.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che tutti i firmatari dell'emendamento Fregolent 9.70 appartenenti al gruppo Partito Democratico dichiarano di aver ritirato la propria firma e che dunque la citata proposta emendativa, che sarà posta in votazione, è stata fatta propria dal deputato Villarosa.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) illustra le finalità dell'emendamento 9.70, da lui sottoscritto, che riguarda un limitato ambito di attività professionali per le quali si richiede l'innalzamento della soglia rilevante ai fini dell'accesso al regime fiscale agevolato, non comprendendo pertanto le ragioni dell'invito al ritiro formulato dal relatore e dal rappresentante del Governo.

  Maino MARCHI (PD) rammenta che la questione potrà essere oggetto di complessivo esame, come già più volte ribadito, nel corso della successiva discussione del disegno di legge di stabilità presso il Senato.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) ritiene che la questione possa e debba essere invece utilmente affrontata già nel corso della discussione presso la Camera dei deputati.

  Rocco PALESE (FI-PdL), anche alla luce delle rassicurazioni fornite dal Ministro dell'economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, in ordine al carattere espansivo della manovra finanziaria recata dal disegno di legge di stabilità, non comprende le ragioni della contrarietà di relatore e rappresentante del Governo sull'emendamento Villarosa 9.70, che dichiara di sottoscrivere.

  Maino MARCHI (PD) osserva come la proposta emendativa in esame necessiterebbe comunque di una copertura finanziaria ulteriore, nonostante i limiti di stanziamento delle risorse complessivamente previste per l'intervento in tema di regime fiscale agevolato per lavoratori autonomi e imprese individuali dal presente provvedimento.

  Rocco PALESE (FI-PdL) chiede che la votazione sull'emendamento Villarosa 9.70 abbia luogo per appello nominale.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che tale modalità di votazione è ammessa esclusivamente nella sede legislativa o negli altri casi in cui le Commissioni siano chiamate a deliberare in via definitiva.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo per un richiamo al Regolamento, ricorda che nel 2007 l'allora presidente della Commissione giustizia della Camera dei deputati, onorevole Pisicchio, autorizzò una votazione per appello nominale in Commissione.

  Francesco BOCCIA, presidente, ribadisce che, in ottemperanza alle disposizioni del Regolamento ed alla luce del costante orientamento manifestato sul punto dalla Presidenza della Camera, non sussistono le condizioni per procedere alla votazione per appello nominale, nel senso richiesto dall'onorevole Palese.

  Davide CRIPPA (M5S), pur non condividendone appieno il fondamento, prende atto delle spiegazioni fornite dal presidente Boccia.

  Rocco PALESE (FI-PdL) chiede che il presidente Boccia proceda, quanto meno, ad una attenta verifica numerica dei voti effettivamente espressi.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Villarosa 9.70 e Ruocco 9.33.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che gli identici emendamenti Saltamartini 9.65 e 9.52 sono stati ritirati dai presentatori.

Pag. 46

  Rocco PALESE (FI-PdL), intervenendo sull'emendamento Alberto Giorgetti 9.2, identico alle proposte emendative da ultimo richiamate dal presidente Boccia, invita il relatore e il viceministro Morando a chiarire le ragioni che li hanno indotti ad esprimere sullo stesso parere contrario.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel rilevare come la parte dispositiva della proposta emendativa, relativa alla deducibilità delle spese sostenute per la partecipazione, tra l'altro, a convegni congressi o corsi di aggiornamento professionale, potrà essere oggetto di specifica considerazione nel corso del successivo esame al Senato, osserva tuttavia come le modalità di copertura finanziaria dei relativi oneri non possano essere ritenute accettabili, dal momento che si configurano come tagli lineari.

  Il viceministro Enrico MORANDO concorda con le valutazioni espresse dal relatore.

  Rocco PALESE (FI-PdL) evidenzia la condotta contraddittoria del Governo, che da un lato dichiara ripetutamente di ritenere non sostenibile la misura degli tagli lineari, dall'altro, attraverso le disposizioni del presente disegno di legge di stabilità, impone quei medesimi tagli lineari agli enti locali.

  La Commissione respinge l'emendamento Alberto Giorgetti 9.2.

  Federico FAUTTILLI (PI) ritira l'emendamento a sua prima firma 9.67.

  Francesco BOCCIA, presidente, dichiara decaduto l'emendamento Corsaro 9.3, per assenza del proponente.

  Antonio MISIANI (PD), illustrando l'emendamento a sua prima firma 9.45, segnala che lo stesso è rivolto a bloccare l'aumento delle aliquote previdenziali per i titolari di partita IVA iscritti alla gestione separata INPS, per i quali è previsto, nel corso degli anni dal 2008 al 2018, un aumento dal 24 al 33 per cento dei contributi previdenziali. Segnala che l'aliquota finale prevista dalla normativa per tale categoria si attesterà su una posizione finale simile a quella dei lavoratori dipendenti, per i quali sono però previste maggiori tutele. Osserva inoltre che la misura dei contributi previdenziali per la categoria in questione è superiore a quelle previste per gli artigiani e i commercianti e per i professionisti iscritti alle casse previdenziali autonome. Ricordando infine che la legge di stabilità 2014 ha bloccato l'aumento relativo al solo anno 2014 e che, in mancanza di interventi, nel 2015 si avrebbe un aumento di 3 punti percentuali, chiede al Governo di farsi carico di questo problema.

  Davide CRIPPA (M5S), Laura CASTELLI (M5S), Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) e Daniele PESCO (M5S) sottoscrivono l'emendamento Misiani 9.45.

  Antonio MISIANI (PD), a nome del suo gruppo, ritira la firma dall'emendamento 9.45.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte quindi che l'emendamento 9.45 ha adesso come primo firmatario l'onorevole Crippa.

  Stefano FASSINA (PD) sottoscrive l'emendamento Crippa 9.45 e ribadisce l'assoluta urgenza di intervenire, eventualmente limitando il blocco dell'aumento delle aliquote contributive al solo anno 2015.

  Rocco PALESE (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento Crippa 9.45.

  Daniele PESCO (M5S) auspica l'approvazione dell'emendamento anche da parte dei proponenti originari.

  Giulio MARCON (SEL) sottoscrive l'emendamento Crippa 9.45.

  Il viceministro Enrico MORANDO dichiara di essere consapevole del problema sollevato dalla proposta emendativa, pur Pag. 47evidenziando che, con il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo, i lavoratori interessati potranno beneficiare di trattamenti pensionistici maggiori, in relazione all'aumento dei contributi pagati. Sottolinea al riguardo che, a suo parere, le aliquote contributive dei lavoratori autonomi rischiano di condurre a pensioni eccessivamente ridotte. Prosegue osservando che la fissazione delle aliquote contributive dei lavoratori titolari di partita IVA iscritti alla gestione separata INPS nella misura del 27-28 per cento potrebbe essere accettabile, essendo in linea con quelle dei lavoratori dipendenti, almeno per la parte a carico del datore di lavoro. Condivide la necessità di intervenire, eventualmente limitando l'intervento al solo 2015, come proposto dall'onorevole Fassina.

  Ivan DELLA VALLE (M5S) sottoscrive l'emendamento Crippa 9.45, chiedendo che l'aumento sia bloccato quanto meno per l'anno 2015.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che l'emendamento Crippa 9.45 si intende accantonato.

  Rocco PALESE (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento Rubinato 9.69 e chiede chiarimenti sul parere contrario espresso dal relatore e dal rappresentante del Governo.

  Il viceministro Enrico MORANDO osserva che l'emendamento Rubinato 9.69 determina minori entrate.

  Rocco PALESE (FI-PdL) si stupisce che la sinistra si disinteressi degli operatori dei servizi educativi domiciliari aventi un fatturato non superiore a 40 mila euro annui, ai quali l'emendamento Rubinato 9.69 estende la disciplina fiscale prevista dall'articolo 9. Per quanto riguarda le minori entrate evidenziate dal rappresentante del Governo, osserva che, se ci fosse volontà in tal senso, si potrebbe trovare un'appropriata copertura.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) annuncia, a nome dei deputati del MoVimento 5 Stelle delle Commissioni V, VII e XII, di sottoscrivere l'emendamento Rubinato 9.69.

  La Commissione respinge l'emendamento Rubinato 9.69.

  Francesco LAFORGIA (PD) chiede di accantonare l'articolo aggiuntivo Francesco Sanna 9.03, per valutare la riformulazione proposta dal relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che l'articolo aggiuntivo Francesco Sanna 9.03 si intende accantonato.

  Antonio MISIANI (PD) ritira l'articolo aggiuntivo Zanin 9.04, del quale è cofirmatario.

  Rocco PALESE (FI-PdL) illustra l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 9.06, volto all'abolizione della TASI sulla prima casa, evidenziando che al momento dell'introduzione dell'imposta comunale unica, costituita dalla somma di IMU, TARI e TASI, il Governo aveva assicurato che la nuova imposta non avrebbe comportato per i contribuenti un onere superiore a quello delle precedenti imposte sulla casa, mentre così non è stato. Evidenzia che, come conseguenza, il mercato immobiliare ha subito un blocco quasi totale e i cittadini devono affrontare notevoli problemi pratici relativi alle modalità di pagamento della nuova imposta.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Palese 9.06, Capezzone 9.07 e Palese 9.08.

  Ivan DELLA VALLE (M5S), intervenendo sull'articolo aggiuntivo a sua prima firma 9.012, chiede al relatore maggiori chiarimenti sul parere contrario precedentemente espresso, dal momento che il Ministero dello sviluppo economico ha invece manifestato un forte interesse per il contenuto di tale proposta emendativa. Pag. 48Entrando nel merito, specifica in particolare che l'emendamento è volto ad abolire il contributo minimale INPS per i soci delle cosiddette start-up innovative, ossia quelle imprese ad alto contenuto tecnologico. Aggiunge che la proposta emendativa reca altresì una copertura finanziaria che si dichiara comunque disponibile a modificare.

  Il viceministro Enrico MORANDO conferma il parere contrario sulla proposta emendativa Della Valle 9.012.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo, in qualità di cofirmatario, sull'articolo aggiuntivo Della Valle 9.012, sottolinea l'importanza di destinare risorse finanziarie alle cosiddette imprese start-up innovative che cercano di introdurre innovazione nei processi produttivi. Dichiara la disponibilità del proprio gruppo a modificare, se necessario, la copertura finanziaria prevista nella proposta emendativa in esame.

  Daniele PESCO (M5S), nel sostenere l'articolo aggiuntivo 9.012 a prima firma del collega Della Valle, ricorda come anche l'attuale Presidente del Consiglio si sia recato in viaggio nella Silicon Valley per sostenere le imprese che fanno innovazione. Invita, quindi, la Commissione a votare a favore della proposta emendativa in esame.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Della Valle 9.012.

  Roberto SIMONETTI (LNA), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Busin 9.023, ne illustra le finalità, specificando come esso miri a rendere detraibili, nella misura del 35 per cento, tutti gli immobili ad uso produttivo dalla base imponibili dell'imposta.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Busin 9.023.

  Roberto SIMONETTI (LNA), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Busin 9.024, ne illustra le finalità, specificando come esso miri ad escludere, ai fini della determinazione della rendita catastale degli immobili ad uso produttivo, la valutazione degli impianti fissi, intendendo per tali i macchinari e gli impianti installati all'interno dell'immobile medesimo. Invita pertanto il Governo a rivedere il contenuto delle circolari in materia dell'Agenzia del territorio e ribadisce l'importanza di tale proposta emendativa che è finalizzata a ridurre l'imposizione fiscale a carico delle imprese.

  Giampaolo GALLI (PD), intervenendo in qualità di cofirmatario, accetta l'invito al ritiro formulato dal relatore e dal rappresentante del Governo.

  Rocco PALESE (FI-PdL) dichiara di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Busin 9.024, di cui condivide appieno la finalità.

  Guido GUIDESI (LNA) dichiara di non condividere l'intervento svolto dal collega Giampaolo Galli e non accetta l'invito al ritiro dell'emendamento in esame di cui è cofirmatario, in quanto ritiene che il contenuto della proposta emendativa preveda una equa detassazione a favore delle imprese.

  Antonio MISIANI (PD), pur ritenendo la questione posta dai colleghi della Lega Nord e dagli altri firmatari della proposta emendativa una questione seria e meritevole di attenzione, dichiara di accettare l'invito al ritiro formulato dal relatore e dal rappresentante del Governo, anche sulla base dell'intervista rilasciata in data odierna dal sottosegretario Zanetti sul Sole 24 Ore.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) dichiara di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Busin 9.024.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Busin 9.024, ritiene che affronti un tema rilevante e strategico e che la leva fiscale debba essere utilizzata a favore delle attività produttive.

Pag. 49

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Busin 9.024.

  Guido GUIDESI (LNA) dichiara di accettare la riformulazione dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 9.032 nei termini proposti dal relatore. Si tratta di un tema che riguarda circa un milione di cittadini e, anche se il contributo appare dimezzato rispetto alla formulazione iniziale, ritiene che l'emendamento sia in ogni caso meritevole di essere posto in votazione, anche se teme che le risorse finanziarie stanziate possano non essere sufficienti. Al riguardo, si chiede se su tale importante questione non sia arrivato il momento di immaginare un intervento normativo di carattere strutturale.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Guidesi 9.032, come riformulato (vedi allegato 2).
  La Commissione passa all'esame dell'emendamento 10.38 del Governo e dei relativi subemendamenti (vedi allegato 3).

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere contrario sul subemendamento Molteni 0.10.38.1, raccomanda l'approvazione del suo subemendamento 0.10.38.2 ed esprime parere favorevole sull'emendamento 10.38 del Governo.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) chiede alla presidenza il motivo per il quale un analogo emendamento a prima firma Turco non sia stato dichiarato ammissibile. Invita quindi la presidenza a rivedere tale giudizio e auspica che il Governo possa riformulare il proprio emendamento al fine di includere tra i soggetti ammessi al beneficio previsto solamente le persone fisiche.

  Il viceministro Enrico MORANDO sottolinea come l'emendamento in questione sia stato redatto nella sostanza dal Ministero della giustizia e che quindi non ritiene che l'attuale formulazione possa essere in questa sede modificata.

  Guido GUIDESI (LNA) sottolinea come in realtà non sia chiaro l'impatto in termini di risorse finanziarie dell'emendamento del Governo.

  Francesco BOCCIA, presidente, con riferimento alla questione posta dal deputato Sorial, preannuncia che la presidenza valuterà l'eventuale riammissione dell'emendamento Turco 10.12 vertente su analoga materia. Per quanto riguarda la questione dell'impatto finanziario, ricorda che il Governo ha presentato una relazione tecnica relativa all'emendamento 10.38 che specifica come l'emendamento in questione non determini oneri a carico del bilancio dello Stato ma effetti di maggior gettito per l'erario, allo stato non quantificabili.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), nel ritenere non soddisfacente la risposta fornita dal viceministro sulla eventualità di una modifica dell'emendamento del Governo 10.38, insiste affinché la Commissione non approvi una norma che poi debba essere modificata dall'altro ramo del Parlamento.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, sottolinea come non sia possibile apportare ulteriori modifiche, in quanto l'attuale formulazione dell'emendamento del Governo è frutto di un approfondimento compiuto da parte del Ministero della giustizia, che in questa fase non appare possibile rimettere in discussione.

  Il viceministro Enrico MORANDO, nel confermare l'opinione appena espressa dal relatore, desidera precisare che nel corso dell'elaborazione di tale disposizione sia stato fatto comunque un tentativo per selezionale la platea del destinatari della norma. Ribadisce che il parere favorevole a questo punto è stato espresso sia dal relatore che dal Governo sulla formulazione attualmente distribuita a tutti i componenti della Commissione.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) insiste per avere chiarimenti sul giudizio di inammissibilità Pag. 50precedentemente espresso sull'emendamento Turco 10.12.

  Francesco BOCCIA, presidente, ritiene che la presidenza possa rivedere il giudizio precedentemente espresso e giudicare ammissibile l'emendamento Turco 10.12 (vedi allegato 4).

  Davide CRIPPA (M5S) propone, in base alle dichiarazioni rese dal viceministro rispetto ad una sua incompetenza di tipo tecnico che non gli consentirebbe una corretta valutazione dell'emendamento Turco 10.12, di accantonarlo, al fine di raccogliere l'avviso del Ministero della giustizia.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa presente che si è già tenuto un confronto su questi temi, pervenendo alla definizione dell'emendamento 10.38 del Governo.

  Francesco BOCCIA, presidente, conferma la riammissione dell'emendamento Turco 10.12, pur ritenendone il contenuto criptico. Sottolinea che sull'emendamento 10.38 del Governo c’è, com’è ovvio, il parere favorevole del Ministero della giustizia e sottolinea la piena competenza del viceministro Morando nell'esprimere il parere del Governo sull'emendamento Turco 10.12.

  Il viceministro Enrico MORANDO sottolinea che l'emendamento Turco 10.12, come gli stessi proponenti hanno fatto presente, mira a realizzare lo stesso obiettivo posto dall'emendamento 10.38 del Governo, ma attraverso una ipotesi selettiva che il Governo stesso ha valutato e ritenuto non condivisibile. Esprime quindi parere contrario sull'emendamento Turco 10.12, ribadisce il parere contrario sul subemendamento Molteni 0.10.38.1, il parere favorevole sul subemendamento 0.10.38.2 del relatore e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 10.38 del Governo.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) sottolinea che il viceministro ha dichiarato di aver letto l'emendamento Turco 10.12 e, in ragione del fatto che era inammissibile, di aver presentato l'emendamento 10.38 del Governo.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che il contenuto dell'emendamento Turco 10.12 non era noto al Governo, in quanto inammissibile e quindi non pubblicato, fino al momento in cui non è stato posto alla sua attenzione, nel corso del dibattito, dai rappresentanti del gruppo MoVimento 5 Stelle.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), non volendo soffermarsi sulle procedure di ammissibilità che vengono adottate rispetto alle proposte emendative presentate, chiede le motivazioni tecniche del parere contrario reso dal Governo sull'emendamento Turco 10.12.

  Il viceministro Enrico MORANDO ribadisce che il Governo ha valutato tra le altre anche l'ipotesi selettiva contenuta nell'emendamento Turco 10.12, pur non conoscendone il testo, e l'ha ritenuta non condivisibile. Conferma quindi i pareri precedentemente resi.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Molteni 0.10.38.1 ed approva il subemendamento 0.10.38.2 del relatore e l'emendamento 10.38 del Governo (vedi allegato 2).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento 10.38 del Governo, risulta precluso l'emendamento Turco 10.12.

  Mauro GUERRA (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere contrario sull'emendamento Ferraresi 10.24.

  Vittorio FERRARESI (M5S) chiede chiarimenti sui criteri di ammissibilità degli emendamenti, dal momento che sarebbero stati dichiarati inammissibili Pag. 51emendamenti a propria firma di analogo contenuto al suo emendamento 10.24. Intervenendo su quest'ultimo, che prevede l'assunzione di 350 cancellieri e 150 ufficiali giudiziari, sottolinea che il personale giudiziario ha una dotazione organica inferiore del 15 per cento a quella prevista, che la media dei processi civili supera i 10 anni e che questo è uno dei motivi principali per cui le imprese straniere decidono di non investire nel nostro Paese. Invita quindi il relatore e il Governo ad un'ulteriore riflessione.

  Francesco BOCCIA, presidente, riguardo alla richiesta del deputato Ferraresi in ordine ai criteri di ammissibilità, fa presente che l'emendamento 10.24 è stato ritenuto ammissibile, a differenza degli altri di analogo contenuto da lui presentati, in quanto si riferisce espressamente al testo del disegno di legge di stabilità e precisamente al Fondo per il recupero di efficienza del sistema giudiziario.

  Rocco PALESE (FI-PdL) dichiara di sostenere l'emendamento Ferraresi 10.24, in quanto favorisce l'efficienza del sistema giudiziario, ed esprime sorpresa per il parere contrario del relatore e del Governo. Sottolinea che l'assenza di cancellieri e ufficiali giudiziari inibisce l'applicazione delle misure approvate dal Parlamento e chiede quindi che l'emendamento Ferraresi 10.24 venga accantonato, anche al fine di reperire le risorse necessarie per la sua attuazione e in generale per l'efficientamento del sistema giudiziario.

  Maino MARCHI (PD) fa presente che il Governo ha stanziato ingenti risorse per il recupero di efficienza del sistema giudiziario, il potenziamento dei relativi servizi nonché per il completamento del processo telematico. Evidenzia che la legge di stabilità fissa gli obiettivi e stanzia le risorse, ma sono le amministrazioni cui queste stesse risorse sono destinate a decidere come utilizzarle.

  La Commissione respinge l'emendamento Ferraresi 10.24.

  Rocco PALESE (FI-PdL), intervenendo sull'ordine dei lavori, ricorda che nell'odierna riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, è stato deliberato di terminare la seduta al più tardi a mezzanotte, per riprendere domani alle ore 9.30. Chiede pertanto che venga rispettato tale accordo e si concludano i lavori odierni.

  Francesco BOCCIA, presidente, chiede ai commissari uno sforzo aggiuntivo, dal momento che i tempi dell'esame degli emendamenti si sono rivelati più lunghi di quelli previsti.

  Rocco PALESE (FI-PdL) insiste per la chiusura dei lavori della Commissione, essendosi già di gran lunga oltrepassato il termine deliberato in Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  Laura CASTELLI (M5S) condivide la necessità di rispettare l'accordo raggiunto in Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  Francesco BOCCIA, presidente, ribadisce che la decisione riguardo agli orari della seduta in corso, deliberata dall'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, era stata formulata sulla base di quanto avvenuto nei giorni scorsi, in cui non si erano registrati «ostruzionismi» di nessun tipo.

  Laura CASTELLI (M5S), pur comprendendo le ragioni espresse dal presidente, ribadisce la necessità di rispettare l'accordo preso.

  Maino MARCHI (PD) rileva che l'accordo preso in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si basava sull'atteggiamento tenuto dai gruppi fino a quel momento. Ricorda ai colleghi che è stato fissato nella stessa sede anche il termine per conferire domani il mandato al relatore e chiede pertanto che a partire dalle due ore precedenti tale termine si proceda alle sole Pag. 52votazioni degli emendamenti e non anche alla loro discussione.

  Guido GUIDESI (LNA), nel fare presente che i componenti del proprio gruppo sono intervenuti complessivamente per un tempo assai inferiore rispetto a quello nel quale sono intervenuti i componenti del gruppo Partito Democratico, condivide la necessità di rispettare l'accordo preso in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, e non condivide il riferimento fatto dal presidente ad un ipotetico ostruzionismo solo da parte delle opposizioni, sottolineando che gran parte del dibattito è stato occupato dal confronto avutosi tra i componenti del gruppo Partito democratico.

  Rocco PALESE (FI-PdL), nel sottolineare l'assenza di alcuna forma di ostruzionismo negli interventi da lui fatti nel corso del dibattito, ritiene corretto permettere a tutti i parlamentari che lo chiedano di intervenire. Ribadisce la richiesta che venga posta fine alla seduta in corso, per riprendere il dibattito nella seduta già prevista per domani.

  Giulio MARCON (SEL), chiede precisazioni al presidente sul numero di emendamenti da discutere e votare e sulla indifferibilità del termine per il mandato al relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che devono essere ancora discussi e votati circa un centinaio di emendamenti e che il termine fissato alle ore 13.30 di domani per il conferimento del mandato al relatore non è differibile, in quanto la Commissione si è impegnata a licenziare il provvedimento prima della Conferenza dei presidenti di gruppo, fissata appunto per le ore 13.30 di domani.

  Donata LENZI (PD), nel fare presente che la Commissione non ha ancora affrontato nel corso del dibattito numerosi articoli, ai quali è personalmente interessata, chiede che questi siano affrontati all'inizio della seduta di domani, per evitare che ci siano questioni rilevanti sulle quali la Commissione non riesce a discutere.

  Francesco BOCCIA, presidente, in relazione alle richieste formulate nel corso del dibattito, rinvia il seguito della discussione alla seduta già prevista per domani alle ore 9.30.

  La seduta termina alle 00.30.

ERRATA CORRIGE

  Nell’Allegato del Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 338 del 18 novembre 2014, a pagina 185, seconda colonna, trentaduesima riga, sostituire le parole: «Melilla, Marcon, Paglia» con le seguenti: «Francesco Sanna, Fabbri».

Pag. 53