CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 2 aprile 2014
210.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE SUI DIRITTI UMANI

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 2 aprile 2014.

Audizione di Mariela Castro, attivista per i diritti degli omosessuali e dei transessuali a Cuba.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14 alle 15.

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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 2 aprile 2014. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 15.

Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali (collegato alla legge di stabilità 2014).
C. 2093 Governo.

(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Marina BERLINGHIERI (PD), relatore, rileva che il disegno di legge all'esame della Commissione, collegato alla legge di stabilità per il 2014, modifica una serie di ambiti riconducibili alla normativa in materia ambientale. Fa presente che il provvedimento si configura prevalentemente come un complesso di novelle al codice ambientale del 2006, e si articola in ben undici titoli, il primo riguardante la protezione della natura e della fauna e per la strategia dello sviluppo sostenibile, il secondo riguardante le procedure per la valutazione d'impatto ambientale, il terzo in materia di emissioni a gas ed effetto serra, il quarto sul green public procurement, il quinto sui prodotti derivati da materiali post-consumo, il sesto sulla gestione dei rifiuti, il settimo sulla difesa sul suolo, l'ottavo sull'accesso universale all'acqua, il nono sulle procedure di autorizzazione relative alle infrastrutture di comunicazione elettronica per impianti radioelettrici, il decimo relativo alla disciplina degli scarichi e del rifiuto di residui vegetali, l'undicesimo in materia di capitale naturale e di contabilità ambientale.
  Evidenzia che, al di là delle modifiche puntuali alla legislazione ambientale, che costituisce il proprium di questo provvedimento, è importante sottolineare come esso, al pari dell'altro che verrà esaminato subito dopo sul sistema a rete per la protezione ambientale, favorisca una più ampia attuazione dei princìpi giuridico-internazionali in materia di ambiente fissati dalle già citate convenzioni internazionali sulla lotta ai cambiamenti climatici, sulla biodiversità e sulla lotta alla desertificazione (UNCCD).
  Osserva che in tale prospettiva assumono un peculiare rilievo le novelle al decreto legislativo n. 30 del 2013, in attuazione della direttiva 2009/29/CE che ha modificato ed esteso il sistema europeo per lo scambio delle quote di emissione dei gas a effetto serra, e la norma, introdotta dall'articolo 31, che istituisce, presso il Ministero dell'ambiente, il Catalogo dei sussidi dannosi e dei sussidi favorevoli sotto l'aspetto ambientale, al fine di procedere alla raccolta dei dati e delle informazioni sugli incentivi, sulle agevolazioni, sui finanziamenti agevolati, nonché sulle esenzioni da tributi, direttamente finalizzati alla tutela dell'ambiente. Rileva che l'istituzione del Catalogo è infatti perfettamente funzionale ad alcuni adempimenti stabiliti a livello europeo e internazionale per l'attuazione degli impegni derivanti dalla Strategia Europa 2020 e dalle Raccomandazioni 2012 e 2013 del Semestre europeo all'Italia, dal regolamento europeo 691/2011 sui Conti Integrati Economico-Ambientali (SEEA), in coerenza con le raccomandazioni contenute nel Rapporto OCSE 2013 sulle performance ambientali dell'Italia e con la Dichiarazione della Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile Rio+20.
  Alla luce di queste considerazioni, conclude formulando una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame.

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  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA si associa alle considerazioni svolte dal relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente e disciplina dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
T.U. C. 68 Realacci, C. 110 Bratti e C. 1945 De Rosa, come risultante dall'esame degli emendamenti.

(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Marina BERLINGHIERI (PD), relatore, rileva che il testo unificato all'esame della Commissione, adottato il 18 marzo scorso dall'VIII Commissione a seguito di un'approfondita istruttoria legislativa, è inteso a riformare il sistema delle agenzie ambientali attraverso sostanziali innovazioni organizzative e di funzionamento.
  Osserva che, in particolare – al fine di assicurare omogeneità ed efficacia all'esercizio dell'azione conoscitiva e di controllo pubblico della qualità dell'ambiente a supporto delle politiche di sostenibilità – viene attribuito rilievo normativo alla connotazione sistemica delle agenzie ambientali, attraverso l'istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione ambientale. Fa presente che del Sistema fanno parte l'Istituto per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e le agenzie regionali e delle province autonome di Trento e Bolzano per la protezione dell'ambiente. Osserva che le funzioni del Sistema sono particolarmente vaste poiché vanno dal monitoraggio dello stato dell'ambiente e della sua evoluzione al controllo dei fattori di inquinamento delle matrici ambientali e delle «pressioni sull'ambiente» fino all'attività di formazione e aggiornamento del personale di enti ed organismi pubblici operanti in campo ambientale. Rileva che al centro di tale sistema si pone l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), dotato di personalità giuridica di diritto pubblico e posto sotto la vigilanza del Ministero dell'ambiente. Ad esso sono collegate le agenzie regionali, anch'esse dotate di personalità giuridica di diritto pubblico, e autonomia tecnico-scientifica, amministrativa e contabile.
  Segnala che particolare rilievo sotto il profilo dell'ampliamento dei «nuovi» diritti di cittadinanza ad un ambiente sano assume l'introduzione della nozione di «Livelli essenziali delle prestazioni tecniche ambientali» (LEPTA), che costituisce il livello minimo omogeneo su tutto il territorio nazionale delle attività che il Sistema nazionale è tenuto a garantire, anche ai fini del perseguimento degli obiettivi di prevenzione collettiva previsti dai livelli essenziali di tutela sanitaria.
  Osserva che parimenti di rilievo è la previsione, in linea con gli orientamenti legislativi assunti dai Paesi più avanzati, della creazione di una rete informativa nazionale (SINANET), cui concorrono l'ISPRA e la rete delle agenzie regionali, incaricato della raccolta, del trattamento e della diffusione dei dati e delle informazioni geografiche, territoriali ed ambientali. Fa presente che a tale esigenza si ricollega altresì l'istituzione di una rete nazionale di laboratori accreditati, tenuti ad applicare i metodi ufficiali di analisi al fine di armonizzare i sistemi di conoscenza, monitoraggio e controllo delle matrici ambientali.
  Rileva che ai fini della razionalizzazione delle diverse funzioni di controllo ambientale è, in ultimo, prevista l'adozione di un regolamento chiamato ad individuare il personale incaricato degli interventi ispettivi – vero punctum dolens di applicazione delle policies ambientali – nell'ambito delle funzioni di controllo svolte dal Sistema (nonché dei criteri di svolgimento delle ispezioni) favorendo il principio di rotazione del medesimo personale al fine di garantire la terzietà dell'intervento ispettivo.Pag. 43
  Nel formulare un parere pienamente favorevole al provvedimento in oggetto, intende sottolineare come esso miri ad una migliore attuazione dei princìpi a livello internazionale (e specialmente comunitario) in materia di tutela ambientale, emersi a partire dai grandi vertici delle Nazioni Unite (a partire da quello di Rio nel 1992) e recepite nelle tre grandi convenzioni internazionali sulla lotta ai cambiamenti climatici, sulla biodiversità e sulla lotta alla desertificazione (UNCCD) ed esplicitamente recepito, in sede comunitaria, con il Trattato di Lisbona, all'articolo 3, paragrafo 3 ed all'articolo 21, paragrafo 2, lettere d) ed f) del Trattato sull'Unione europea.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA si associa alle considerazioni svolte dal relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

DL n. 36/2014: Disposizioni urgenti in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, nonché di impiego di medicinali meno onerosi da parte del Servizio sanitario nazionale.
C. 2215 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite II e XII).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Mariano RABINO (SCpI), relatore, rileva che il decreto-legge 20 marzo 2014, n. 36, si è reso necessario a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 32 del 2014, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di talune disposizioni inserite nel decreto-legge 30 dicembre 2005, n. 272, dalla legge di conversione 21 febbraio 2006, n. 49. Fa presente che la Corte ha ritenuto tali norme non omogenee rispetto alle disposizioni del decreto originario e quindi prive del necessario legame logico-giuridico con queste ultime. Osserva che tale vizio di natura procedurale ha comportato la reviviscenza della previgente disciplina creando una situazione di incertezza e di inadeguatezza giuridica che ha indotto il Governo a presentare un provvedimento di urgenza, senza tuttavia intervenire sul regime sanzionatorio che pertanto resta inalterato, essendo venuti meno gli aggravi previsti dalla cosiddetta «legge Fini-Giovanardi».
  Segnala che la sfera di competenza della III Commissione è chiamata in causa dal fatto che, tra i motivi di urgenza, è menzionata l'esigenza di adeguare la disciplina legislativa risultante dalle convenzioni internazionali ratificate dall'Italia in materia di lotta alla droga, a partire dalla Convenzione unica sugli stupefacenti del 1961, che all'articolo 3 prevede la procedura di modifica del relativo campo di applicazione con l'inclusione di nuove sostanze.
  Osserva, infatti, che tutte le sostanze stupefacenti di ultima generazione, oggi sottoposte a controllo internazionale, non sono contemplate nel previgente testo unico. Evidenzia pertanto che il presente decreto-legge rimodula in quattro categorie di cui alla sezione B della tabella 1 le predette sostanze (circa cinquecento, tra cui le pericolosissime droghe sintetiche) in ordine decrescente in relazione alla loro capacità di indurre dipendenza.
  Ritiene quindi che la Commissione possa esprimere un parere favorevole, in considerazione del fatto che in tal modo tornano ad essere qualificate come illegali sostanze particolarmente nocive alla salute e viene sanato l'inadempimento di precisi obblighi internazionali assunti dal nostro Paese.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA si associa alle considerazioni svolte dal relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 15.15.

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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 2 aprile 2014. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 15.15.

Disposizioni concernenti partecipazione a Banche multilaterali di sviluppo.
C. 2079 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato da ultimo nella seduta del 25 marzo scorso.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che, nell'attesa dell'espressione dei pareri da parte delle Commissioni competenti in sede consultiva, il relatore ha predisposto due proposte emendative (vedi allegato).

  Paolo GENTILONI SILVERI (PD), relatore, nell'illustrare l'emendamento Tit. 1 e l'articolo aggiuntivo 1.01, precisa che le due proposte emendative che ha presentato sono state ispirate dalla riflessione svolta in sede di relazione circa la necessaria correlazione degli obiettivi di politica estera con i consistenti investimenti affidati alle banche di sviluppo. In particolare, segnala che la modifica del titolo del provvedimento, con l'esplicitazione dell'area geografica beneficiaria, sottolinea la priorità strategica che l'Italia annette allo sviluppo del continente latino-americano. Aggiunge poi che il secondo emendamento va nella stessa direzione, conferendo stabilità all'iniziativa di tenere ogni due anni una conferenza Italia-America Latina e Caraibi, che è già da tempo attiva e si è rivelata molto utile per la promozione degli scambi umani ed economici.
  Ritiene che, in tal modo, il legame tra investimenti di risorse finanziarie e politiche di cooperazione allo sviluppo sia senz'altro rafforzato rispetto alle perplessità derivanti dal fatto che a tutt'oggi la quota più rilevante dell'aiuto pubblico allo sviluppo è destinata a banche e fondi.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA esprime parere favorevole sull'emendamento Tit.1 del relatore mentre, con riferimento all'altra proposta emendativa, nel rendere noto che il Ministro degli affari esteri ha appena nominato con proprio decreto coordinatore della Conferenza Italia-America Latina e Caraibi l'ex sottosegretario Donato Di Santo, invita il relatore a valutare l'opportunità che il relativo esame possa avvenire in Assemblea così da approfondirne la formulazione, ferma restando da parte del Governo la piena condivisione dell'obiettivo politico.

  Paolo GENTILONI SILVERI (PD), relatore, nell'accogliere l'invito del rappresentante del Governo, ritira l'articolo aggiuntivo 1.01, di cui riafferma il rilievo nell'ambito del rafforzamento della strategia italiana in materia di cooperazione allo sviluppo.

  Edmondo CIRIELLI (FdI), pur cogliendo la sensibilità mostrata dal relatore, ribadisce le critiche sulla poca trasparenza e sulla scarsa rappresentanza italiana in seno alle banche di sviluppo oggetto del presente provvedimento. A suo avviso, la politica estera non può essere appaltata al Ministero dell'economia e delle finanze, anche perché è necessaria un controllo democratico dell'impiego delle risorse da parte del Parlamento, come del resto evidenziato anche dagli emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle. Nell'auspicare la riforma complessiva del settore della cooperazione allo sviluppo, giudica paradossale che in clima di spending review proprio il Ministero dell'economia e delle finanze si arroghi la gestione di così ingenti risorse.

  Vincenzo AMENDOLA (PD) ringrazia il relatore per aver raccolto gli spunti del Pag. 45dibattito precedentemente svolto nelle proposte emendative appena presentate. Ritiene che esse contribuiscano a dare al disegno di legge in titolo il senso di un atto di politica estera particolarmente significativo. Richiama poi il tema già emerso della rendicontazione su cui ribadisce l'impegno del suo gruppo a ricercare in Assemblea il consenso degli altri gruppi su una formulazione legislativa coerente con il ruolo che l'Italia svolge sul piano internazionale. Quanto all'iniziativa di rendere permanente la Conferenza Italia-America Latina e Caraibi, ritiene che si tratta di un'intuizione giusta per rafforzare, anche in una fase di crisi il legame che l'Italia, al pari della sola Spagna, intrattiene con quel continente anche in ragione dei rilevanti flussi migratori.

  Carlo SIBILIA (M5S) apprezza che il prosieguo della discussione non si sia fossilizzato in una logica di contrapposizione apprezzando in particolare la modifica del titolo del provvedimento proposto dal relatore. Al riguardo non si meraviglia del fatto che tale profilo sia sfuggito, in sede di presentazione del disegno di legge, al Ministero dell'economia e delle finanze. Auspica infatti che in futuro il Ministero degli affari esteri possa avere un ruolo maggiore nella gestione di tali fondi. Con riferimento all'articolo aggiuntivo relativo alla Conferenza Italia-America Latina e Caraibi, invita ad una più attenta riflessione sull'opportunità di esplicitare un riferimento alla cooperazione allo sviluppo, interrogandosi però sul quale sia il modello di sviluppo da implementare. Ricordando ancora una volta l'imbarazzante episodio della ricostruzione post-sismica dell'isola di Haiti si augura che possa promuoversi un modello di sviluppo scevro dalle ingerenze e dalle lobby.

  La Commissione approva l'emendamento Tit.1 del relatore.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Sud Africa in materia di cooperazione di polizia, fatto a Cape Town il 17 aprile 2012.
C. 2081 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, iniziato nella seduta del 25 marzo scorso.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, comunica che non sono state presentate proposte emendative al provvedimento in titolo, alla scadenza fissata alle ore 15 di ieri. Nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che è così concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo aggiuntivo e dello Scambio di Lettere recanti modifiche alla Convenzione tra Italia e Lussemburgo intesa ad evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio ed a prevenire la frode e l'evasione fiscale, con Protocollo, del 3 giugno 1981, fatti a Lussemburgo il 21 giugno 2012.
C. 2082 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, iniziato nella seduta del 25 marzo scorso.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, comunica che non sono state presentate proposte emendative al provvedimento in titolo, alla scadenza fissata alle ore 15 di ieri. Nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che è così concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.40.

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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.40 alle 15.50.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica federativa del Brasile riguardante lo svolgimento di attività lavorativa da parte dei familiari conviventi del personale diplomatico, consolare e tecnico-amministrativo, fatto a Roma l'11 novembre 2008, con Scambio di lettere interpretativo, fatto a Roma il 28 agosto e il 12 ottobre 2012.
C. 1923 Governo.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo degli Stati Uniti d'America sul rafforzamento della cooperazione nella prevenzione e lotta alle forme gravi di criminalità, fatto a Roma il 28 maggio 2009.
C. 1927, approvato dal Senato.

Ratifica ed esecuzione dello scambio di Note tra la Repubblica italiana e l'Istituto internazionale per l'unificazione del diritto privato (UNIDROIT) modificativo dell'articolo 1 dell'Accordo di sede tra l'Italia e l'UNIDROIT del 20 luglio 1967, come emendato con scambio di Note del 5-9 giugno 1995, fatto a Roma il 21 dicembre 2012.
C. 2099 Governo.

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