CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 dicembre 2013
138.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 89

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 11 dicembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Walter RIZZETTO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Carlo Dell'Aringa.

  La seduta comincia alle 15.55.

5-00986 Bini: Normativa riguardante la tutela dei redditi dei lavoratori disabili.

  Il sottosegretario Carlo DELL'ARINGA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Caterina BINI (PD) si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta del rappresentante del Governo, che, pur testimoniando l'impegno profuso dall'Esecutivo sul tema, è apparsa evasiva sulla questione riguardante il limite di reddito previsto dalla normativa per gli invalidi civili parziali. Ricordato, infatti, che per colui che ha una invalidità compresa tra il 74 per cento e il 99 per cento l'indennità è erogata solo se il reddito per il 2013 non è superiore a 4.738,63 – a fronte dei 16.127,30 previsti per gli invalidi al cento per cento – osserva che tale limite di reddito scoraggia molte persone a cercare un'occupazione, che molte volte produce un reddito analogo a quello percepito dall'indennità. Rileva l'esigenza, quindi, di Pag. 90eliminare tale forma di differenziazione, equiparando tale limite a quello previsto per gli invalidi totali, tenuto conto che il lavoro per le persone disabili non è solo fonte di reddito ma è anche principalmente momento di inserimento sociale e che vi è il rischio che tali soggetti preferiscano mantenere l'assegno piuttosto che cercare un posto di lavoro.
  In conclusione, dichiara che si riserva di valutare l'opportunità di intraprendere ulteriori iniziative in sede parlamentare al fine di stimolare il Governo ad assumere iniziative, anche normative, al riguardo.

5-01363 Bobba: Accesso agli ammortizzatori previsti per la cessazione dell'attività commerciale.

  Il sottosegretario Carlo DELL'ARINGA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Luigi BOBBA (PD), replicando, ritiene che l'interpretazione restrittiva dell'INPS circa la mancata proroga dell'erogazione dell'indennizzo per cessazione dell'attività commerciale oltre il compimento dell'età pensionabile rischi di provocare un danno ingente nei confronti dei soggetti interessati, che sono per lo più donne, già fortemente penalizzate nell'accesso al mondo del lavoro e svantaggiate dall'innalzamento dei requisiti pensionistici. Preso atto con rammarico che la «legge Fornero» continua a determinare conseguenze negative per i lavoratori, ampliando la categorie dei cosiddetti «esodati», osserva che la prestazione in oggetto non avrebbe natura previdenziale e assistenziale a carico dello stato, essendo finanziata, fino al 31 dicembre 2013, tramite la maggiorazione dello 0,09 per cento dell'aliquota contributiva a carico dei commercianti in attività iscritti all'INPS. Considerato che inizialmente la norma vigente era stata interpretata in senso favorevole a tali lavoratori, auspica un'iniziativa del Governo – anche nell'ambito del disegno di legge di stabilità, attualmente all'esame della Camera – che possa risolvere la questione con una modifica normativa: si tratterebbe, a suo avviso, di assicurare la proroga del pagamento di tale indennità fino alla decorrenza del trattamento pensionistico, tenuto conto, peraltro, che un simile intervento non appare suscettibile di recare ulteriori oneri, essendo già coperto finanziariamente dai contributi degli stessi commercianti.

5-01222 Prodani: Sulla riorganizzazione delle direzioni regionali del lavoro.

  Il sottosegretario Carlo DELL'ARINGA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Aris PRODANI (M5S) prende atto con favore della risposta del rappresentante del Governo, secondo la quale sembra prefigurarsi una inalterata operatività dell'articolazione amministrativa periferica, dichiarando che avrà cura di farla pervenire ai rappresentanti dei competenti uffici territoriali interessati, che avevano manifestato forte preoccupazione circa un possibile ridimensionamento delle direzioni regionali del lavoro in taluni territori, specialmente nell'ambito del Nord-Est.
  Auspica, quindi, che la riorganizzazione indicata dal Governo non comprometta realmente la funzionalità di tali strutture, la cui presenza a livello territoriale ritiene sia indispensabile per l'erogazione di importanti servizi alla collettività.

  Walter RIZZETTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 16.10.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 11 dicembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Walter RIZZETTO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Carlo Dell'Aringa.

  La seduta comincia alle 16.10.

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Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2013 – secondo semestre.
C. 1836 Governo.

Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2013 bis.
C. 1864 Governo.

(Relazioni alla XIV Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dei provvedimenti in titolo.

  Walter RIZZETTO, presidente, fa presente che la Commissione procede all'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 126-ter del Regolamento, del disegno di legge di delegazione europea 2013, relativo al secondo semestre, e del disegno di legge europea 2013 bis. Ricorda infatti che, secondo quanto previsto dalla legge, il Governo, nei mesi scorsi, ha presentato al Parlamento due disegni di legge, uno recante la delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea (legge di delegazione europea 2013), l'altro recante disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea (legge europea 2013): a seguito dell'approvazione della precedente legge europea 2013 e della precedente legge di delegazione europea 2013, sono sopraggiunte ulteriori esigenze di adempimento agli obblighi comunitari, che il Governo ha inteso soddisfare con i presenti provvedimenti, al fine di evitare eventuali ritardi che possano dare luogo all'avvio di procedure di infrazione da parte della Commissione europea. Osserva che con i presenti disegni di legge, quindi, il Governo, avvalendosi dei nuovi strumenti normativi previsti dalla legge n. 234 del 2012, intende compiere un ulteriore sforzo per adeguare la normativa italiana agli obblighi imposti dall'Unione e per recepire le direttive nel frattempo emanate, anche in vista del prossimo semestre di Presidenza europea.
  Ricorda, altresì, che la Commissione esamina le parti di sua competenza dei predetti disegni di legge, assegnati in sede referente alla XIV Commissione, e conclude tale esame con l'approvazione di una relazione per ciascun provvedimento e con la nomina di un relatore, che può partecipare alle sedute della XIV Commissione; gli emendamenti eventualmente approvati dalla Commissione sono trasmessi, unitamente alla relazione stessa, alla XIV Commissione, che dovrà a sua volta approvarli, potendo respingerli esclusivamente per motivi di compatibilità comunitaria o di coordinamento generale: a tal fine, gli emendamenti presentati in Commissione saranno sottoposti al vaglio preventivo della presidenza della Commissione, sulla base delle specifiche regole di ammissibilità.
  Avverte, pertanto, che, al fine di consentire la conclusione dell'esame dei predetti provvedimenti entro la giornata di mercoledì 18 dicembre, il termine per la presentazione di emendamenti ai disegni di legge in esame, per le parti di competenza della XI Commissione, sarà fissato per le ore 14 di martedì 17 dicembre 2013.

  La Commissione prende atto.

  Floriana CASELLATO (PD), relatore, osserva che il disegno di legge C. 1836, recante «Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2013 – secondo semestre», è stato presentato alla Camera dei deputati il 22 novembre 2013, sulla base delle disposizioni di cui all'articolo 29, comma 8, della legge n. 234 del 2012, che trova in questo caso la prima applicazione; tale norma prevede, infatti, che nel caso in cui, dopo l'approvazione della legge di delegazione europea per l'anno di riferimento, si rilevino ulteriori esigenze di adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea, il Governo può presentare alle Camere, previo parere della Conferenza Pag. 92permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, un ulteriore disegno di legge. Rileva che, all'interno del disegno di legge, presentano alcuni, limitati, profili di interesse per la XI Commissione le norme volte a dare attuazione alle direttive 2012/35/CE e 2013/38/CE.
  Osserva che la direttiva 2012/35/UE interviene in materia di requisiti minimi di formazione per la gente di mare, modificando la precedente direttiva 2008/106/CE per tenere conto delle modifiche (cosiddetti «emendamenti di Manila») introdotte nel 2010 alla Convenzione sulle norme relative alla formazione della gente di mare: le modifiche riguardano principalmente i profili dei certificati di competenza della gente di mare; si fissano, inoltre, limiti oggettivi alle deroghe alle ore di riposo minimo previsto per il personale di guardia e per i marittimi che svolgono compiti connessi alla sicurezza, alla protezione e alla prevenzione dell'inquinamento nell'ottica di prevenire l'affaticamento; il termine per il recepimento della direttiva è fissato al 4 luglio 2014, con l'eccezione di una disposizione. Fa presente, altresì, che la direttiva 2013/38/CE apporta modifiche alla precedente direttiva 2009/16/CE, in materia di controlli delle navi da parte dello Stato di approdo, per richiamare espressamente le disposizioni della Convenzione sul lavoro marittimo del 2006, attribuire alla Commissione europea competenze di esecuzione di alcune disposizioni, definire meglio i poteri degli ispettori delle navi battenti bandiera di Paesi che non abbiano sottoscritto nessuna delle convenzioni internazionali a tutela della sicurezza, prevenzione dell'inquinamento e condizioni di vita e di lavoro a bordo e prevedere infine la possibilità del fermo della nave anche nel caso di violazioni dei diritti dei marittimi, oltre che nei casi già previsti in precedenza di pericolo per la sicurezza, la salute o l'ambiente; il termine per il recepimento della direttiva è fissato al 21 novembre 2014.
  Fa presente, poi, che il disegno di legge C. 1864, recante «Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2013 bis», è stato presentato alla Camera dei deputati il 28 novembre 2013 in base alle disposizioni di cui alla legge 24 dicembre 2012, n. 234, sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea, che prevede che ogni anno il Governo presenti, insieme al disegno di legge di delegazione europea, un disegno di legge europea, che contiene norme di diretta attuazione volte a garantire l'adeguamento dell'ordinamento nazionale all'ordinamento europeo, con particolare riguardo ai casi di non corretto recepimento della normativa europea. Per quanto riguarda le disposizioni di interesse della XI Commissione, segnala gli articoli 10 e 11.
  Rileva che l'articolo 10 reca disposizioni in materia di tutela e sicurezza sui luoghi di lavoro, con riferimento all'oggetto e alle modalità di effettuazione della valutazione dei rischi, in caso di costituzione di nuova impresa e di modifiche significative del processo produttivo o dell'organizzazione di lavoro: la disposizione è volta a risolvere la procedura di infrazione n. 2010/4227, per il non corretto recepimento degli articoli 5 e 9 della direttiva quadro europea 89/391/CEE sulla sicurezza sul lavoro. Sottolinea, inoltre, che l'articolo 11 delega il Governo ad adottare un decreto legislativo in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori per il settore delle navi da pesca, al fine di coordinare le disposizioni speciali del settore con quelle generali in materia di sicurezza sul lavoro.
  Si riserva, in conclusione, di approfondire le tematiche in oggetto nel prosieguo dell'esame, anche alla luce degli eventuali spunti che emergeranno nel dibattito.

  Anna GIACOBBE (PD) osserva come il provvedimento in esame ponga all'attenzione della Commissione il tema, affrontato a più riprese in sede parlamentare, della tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro di talune categorie di lavoratori, Pag. 93che operano in particolari settori, come quello del trasporto e, nello specifico, di quello dei lavoratori marittimi. Ritiene, pertanto, che la Commissione, anche in questa occasione, debba tornare a ribadire con forza l'esigenza di un coordinamento tra la disciplina prevista nel Testo unico sulla sicurezza e salute sui luoghi di lavoro e la stessa normativa speciale relativa all'attività lavorativa a bordo delle navi, considerando anche quella in ambito portuale e quella concernente il trasporto ferroviario. Auspica, quindi, che il relatore possa approfondire tale problematica in sede di predisposizione della sua proposta di relazione, richiamando l'importanza di un simile intervento, tenuto conto, peraltro, che sulla materia il Governo ha già assunto impegni significativi, accogliendo appositi atti d'indirizzo presentati in ambito parlamentare.

  Walter RIZZETTO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.25.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 11 dicembre 2013.

Audizione di rappresentanti di Confindustria nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 5 Iniziativa popolare, C. 519 Damiano, C. 709 Airaudo, C. 1376 Polverini, C. 1549 Tinagli, recanti «Norme in materia di rappresentanza e rappresentatività delle organizzazioni sindacali e di efficacia dei contratti collettivi di lavoro».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 18.15 alle 18.50.

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