CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 settembre 2013
79.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 11 settembre 2013.

Norme per la valorizzazione dei prodotti agricoli e alimentari provenienti da filiera corta a chilometro zero e di qualità.
C. 77 Realacci, C. 1052 Caon e C. 1223 Gallinella.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 9.40 alle 9.45.

Disposizioni per la promozione del settore ippico.
C. 753 Faenzi, C. 1033 Lattuca e C. 1061 L'Abbate.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 9.45 alle 9.50.

Norme in materia di raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi freschi o conservati destinati al consumo.
C. 898 Faenzi e C. 1049 Fiorio.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 9.50 alle 9.55.

Norme per la tutela dei prodotti agricoli e agroalimentari di qualità certificata e per il contrasto delle frodi e delle contraffazioni.
C. 367 Oliverio e C. 1051 Caon.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 9.55 alle 10.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 11 settembre 2013. — Presidenza del presidente Luca SANI.

  La seduta comincia alle 14.05.

Indagine conoscitiva sulla valorizzazione delle produzioni agroalimentari nazionali con riferimento all'Esposizione universale di Milano 2015.
Audizione del vice sindaco di Milano, Ada Lucia De Cesaris.
(Svolgimento e conclusione).

  Luca SANI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che attraverso l'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche mediante la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Ada Lucia DE CESARIS, vice sindaco di Milano, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Interviene quindi il deputato Paola CARINELLI (M5S), per formulare osservazioni e quesiti.

  Luca SANI, presidente, richiama ad attenersi all'argomento all'ordine del giorno.

  Intervengono poi i deputati Paolo COVA (PD) e Susanna CENNI (PD).

  Dopo un intervento per precisazioni del deputato Silvia BENEDETTI (M5S), cui replica Luca SANI, presidente, intervengono altresì i deputati Alan FERRARI (PD), Veronica TENTORI (PD), Paolo RUSSO (PdL), Colomba MONGIELLO (PD) e Franco BORDO (SEL).

  Ada Lucia DE CESARIS, vice sindaco di Milano, interviene in replica.

  Luca SANI, presidente, dichiara infine conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.05.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 11 settembre 2013. — Presidenza del presidente Luca SANI.

  La seduta comincia alle 15.05.

Deliberazione su una proposta di indagine conoscitiva sul sistema di finanziamento delle imprese agricole.
(Deliberazione).

  Luca SANI, presidente, propone lo svolgimento di un'indagine conoscitiva sul sistema di finanziamento delle imprese agricole, sulla base del programma predisposto nella riunione dell'8 agosto 2013 dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, sul quale è stata acquisita l'intesa con il Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del regolamento (vedi allegato 1).

  La Commissione approva la proposta di deliberazione dell'indagine conoscitiva.

  La seduta termina alle 15.10.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 11 settembre 2013. — Presidenza del presidente Luca SANI.

  La seduta comincia alle 15.10.

DL 102/2013: Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici.
C. 1544 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite V e VI).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del disegno di legge.

  Luciano AGOSTINI (PD), relatore, fa presente che il provvedimento in esame contiene diverse disposizioni urgenti finalizzate ad intervenire sulla disciplina dell'imposta municipale propria (IMU) per il 2013, ad attivare misure che favoriscano l'accesso al bene casa, anche attraverso il sostegno di mutui meritevoli di intervento sociale e la riduzione dell'imposizione sui redditi derivanti dalle locazioni, a differire il termine per l'approvazione dei bilanci di previsione e per altri adempimenti degli enti locali, ad adottare misure per salvaguardare le esigenze di liquidità e per completare il processo normativo di armonizzazione dei sistemi contabili di tali enti e, infine, al rifinanziamento degli ammortizzatori sociali e di trattamenti pensionistici.
  Per quanto riguarda i profili di interesse per la Commissione Agricoltura, l'articolo 1 prevede che – per l'anno 2013 – non è dovuta la prima rata dell'imposta municipale propria (IMU), di cui all'articolo 13 del decreto-legge n. 201 del 2011, sugli immobili per i quali tale rata era già stata sospesa con il decreto-legge n. 54 del 2013.
  In particolare, la prima rata non è dovuta per le abitazioni principali e assimilati, per i terreni agricoli e per i fabbricati rurali.
  Per quanto attiene ai terreni agricoli, ricorda che, ai fini IMU, sono considerati non fabbricabili i terreni posseduti e condotti dai coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola, al verificarsi delle condizioni di legge. Dunque, ai fini delle riduzioni riservate alla ruralità, rileva l'insieme dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali individuati dall'articolo 1 del decreto legislativo n. 99 del 2004; tale formulazione sembra anche includere le società di capitali che operano nel settore, oltre alle persone fisiche. Ai fini del calcolo del valore dei terreni agricoli, si applica un moltiplicatore pari a 135, ridotto a 110 qualora il terreno sia posseduto e condotto dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola (comma 5 dell'articolo 13 del decreto-legge n. 201 del 2011). Ai sensi del comma 8-bis all'articolo Pag. 9713 del decreto-legge n. 201 del 2011, i terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti o da imprenditori agricoli professionali sono assoggettati ad IMU solo per la parte di valore eccedente 6.000 euro, con le seguenti riduzioni, di importo decrescente all'aumentare del valore dell'immobile: del 70 per cento dell'imposta gravante sulla parte di valore eccedente i predetti 6.000 euro e fino a euro 15.500; del 50 per cento di quella gravante sulla parte di valore eccedente 15.500 euro e fino a 25.500 euro; del 25 per cento di quella gravante sulla parte di valore eccedente 25.500 euro e fino a 32.000 euro.
  Per quanto attiene infine ai fabbricati rurali, fa presente che, ai sensi della disciplina IMU, i fabbricati rurali sono assoggettati ad imposta. Se si tratta di fabbricati ad uso abitativo, essi scontano l'IMU nelle modalità ordinarie (dunque anche, ove ricorrano le condizioni di legge, secondo le disposizioni previste per l'abitazione principale). Per i fabbricati rurali strumentali, il comma 8 dell'articolo 13 prevede un'aliquota ridotta allo 0,2 per cento, con facoltà dei comuni di diminuirla ulteriormente fino allo 0,1 per cento. Accanto alle suindicate misure, l'articolo 9, comma 8, del decreto legislativo n. 23 del 2011 (in materia di federalismo municipale) esenta dall'imposta i fabbricati rurali a uso strumentale ubicati nei comuni classificati montani o parzialmente montani, di cui all'elenco dei comuni italiani predisposto dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT). La circolare n. 3/DF del Dipartimento delle finanze del 18 maggio 2012 chiarisce che ai fini dell'esenzione è sufficiente che il fabbricato rurale sia ubicato nel territorio del comune ricompreso in detto elenco, indipendentemente dalla circostanza che il comune sia parzialmente montano. Inoltre, è prevista una riserva di disciplina a favore delle province autonome di Trento e Bolzano. Esse, conformemente ai propri statuti e in deroga alle agevolazioni ed esenzioni previste dalla legge, potranno assoggettare a IMU i fabbricati rurali strumentali con l'aliquota allo 0,2 per cento (abbassabile dai comuni allo 0,1), ferma la possibilità di introdurre esenzioni, detrazioni o deduzioni ai sensi dello statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, ovvero in base all'articolo 80 del decreto del Presidente della Repubblica n. 670 del 1972. L'articolo 10, comma 4-quater del decreto-legge n. 35 del 2013 ha esteso la non applicazione della riserva allo Stato relativamente ai fabbricati rurali ad uso strumentale ubicati nei comuni classificati dall'ISTAT montani o parzialmente montani assoggettati all'IMU dalle province autonome di Trento e di Bolzano.
  Ricorda inoltre che il decreto-legge n. 54 del 2013 aveva sospeso – per l'anno 2013 – il versamento della prima rata dell'IMU, in scadenza il 16 giugno, per le succitate categorie immobiliari. Secondo quanto previsto dal decreto-legge stesso, tale sospensione operava nelle more di una complessiva riforma della disciplina dell'imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare, da realizzare sulla base di alcuni principi: la riforma della disciplina del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (Tares); la modifica dell'articolazione della potestà impositiva a livello statale e locale; l'introduzione della deducibilità ai fini della determinazione del reddito di impresa dell'imposta municipale propria relativa agli immobili utilizzati per attività produttive.
  L'articolo 2 reca una serie di esenzioni e agevolazioni in materia di IMU che non riguardano il settore primario.
  L'articolo 10 detta norme volte al rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga (comma 1) e all'interpretazione della disposizione relativa all'utilizzo delle risorse del Fondo per il finanziamento di sgravi contributivi per incentivare la contrattazione di secondo livello (comma 2). In particolare, il comma 1 dispone il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga previsti dall'articolo 2, commi 64-66, della legge n. 92 del 2012 (legge di riforma del mercato del lavoro, cosiddetta Legge Fornero) attraverso un incremento, per l'anno 2013, di 500 milioni di euro del Fondo sociale per l'occupazione e la formazione, mantenendo Pag. 98ferme le risorse già destinate alla medesima finalità dall'articolo 1, comma 253, della legge n. 228 del 2012 (Legge di stabilità 2013).
  L'articolo 15, che reca la copertura finanziaria del provvedimento, reca riduzioni di spesa che interessano il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
  In particolare, si prevede che per una quota di 300 milioni di euro per l'anno 2013 si provvede mediante riduzione delle disponibilità, di competenza e di cassa, degli stanziamenti relativi alle spese per consumi intermedi e investimenti fissi lordi dei Ministeri. Per il Dicastero agricolo, secondo quanto indicato nell'allegato 2 al decreto in esame, la riduzione per i consumi intermedi è pari a 2 milioni e 190 mila euro (con disponibilità residue di bilancio pari a 26 milioni e 380 mila euro) e la riduzione degli investimenti fissi lordi è pari a 360 mila euro (con disponibilità residue di bilancio pari a 62 milioni e 240 mila euro); il totale delle riduzioni è quindi pari a 2 milioni e 540 mila euro. Si prevede inoltre che per effettive, motivate e documentate esigenze, su proposta delle amministrazioni interessate, possono essere disposte variazioni compensative, nell'ambito di ciascuna categoria di spesa, tra i capitoli interessati dalle riduzioni, purché sia garantita l'invarianza degli effetti sull'indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni.
  Inoltre, per una quota pari a 675,8 milioni di euro per l'anno 2013, si provvede mediante riduzione delle autorizzazioni di spesa elencate nell'allegato 3. Per il Dicastero agricolo, gli importi di riduzione per ciascuna autorizzazione di spesa e la residua disponibilità di bilancio per l'anno 2013, al netto di impegni ed accantonamenti, riguardano: il capitolo 2314 (Divieto di riassegnazione di entrate – articolo 2, comma 615, della legge n. 244 del 2007), con una riduzione di 57.605 euro; il capitolo 2087 (Trasferimenti alle imprese – articolo 3, comma 34, della legge n. 244 del 2007), con una riduzione di 500 mila euro; il capitolo 2191 (Somma da attribuire alle associazioni venatorie nazionali riconosciute – articolo 24, comma 2, della legge n. 157 del 1992), con una riduzione di 500 mila euro; infine, il capitolo 7080 (Terzo piano nazionale pesca – articolo 1, comma 1, della legge n. 267 del 1991), con una riduzione di 500 mila euro.
  Ricorda poi che la Commissione Agricoltura, nel corso della trattazione del decreto-legge n. 54 del 2008, di sospensione della prima rata dell'IMU, ha espresso parere favorevole con due osservazioni e una condizione.
  In particolare, con la prima osservazione, si segnalava l'esigenza di dare applicazione all'articolo 13, comma 8, del decreto-legge n. 201 del 2011, verificando il gettito realizzato e quindi la sussistenza dei presupposti per una revisione dell'aliquota da applicare ai fabbricati strumentali agricoli ed ai terreni in modo da garantire che il gettito complessivo non superi per l'anno 2012 gli ammontari previsti dal Ministero dell'economia e delle finanze. Con la seconda osservazione, in considerazione dell'estrema difficoltà in cui versa il settore primario, si segnalava la necessità di introdurre, nell'ambito della complessiva riforma della disciplina dell'imposizione sul patrimonio immobiliare, l'esenzione in ordine agli oneri fiscali gravanti sui fabbricati rurali strumentali e sui terreni agricoli, tenuto conto della specificità dei suddetti beni che rappresentano gli strumenti di lavoro delle imprese agricole.
  Infine, con la ricordata condizione, che si riserva di riproporre alla Commissione, si chiedeva di estendere ai lavoratori imbarcati su imbarcazioni adibite alla pesca marittima, ivi compresi i soci lavoratori di cooperative della piccola pesca e gli armatori della piccola pesca, gli ammortizzatori sociali e le forme di sostegno al reddito previste in tutti i casi di disoccupazione involontaria.
  Infine, comunica di aver ricevuto una richiesta da parte dell'onorevole Schullian, che condivide, al fine di esprimere nel parere una condizione affinché si chiarisca con una norma legislativa la valenza retroattiva del carattere di ruralità dei Pag. 99fabbricati ai fini ICI, a decorrere dal quinto anno antecedente a quello di presentazione della domanda.
  Si riserva conclusivamente di predisporre una proposta di parere all'esito del dibattito in Commissione.

  Manfred SCHULLIAN (Misto-Min.Ling.), richiamando quanto preannunciato dal relatore, sottolinea la necessità di una norma di interpretazione autentica, in quanto la formulazione della norma contenuta nell'articolo 13, comma 14-bis, del decreto-legge n. 201 del 2011, ha determinato varie interpretazioni giurisprudenziali da parte delle commissioni tributarie riguardo alla valenza retroattiva o meno del carattere rurale degli immobili, ai fini dell'ICI; si stanno quindi registrando orientamenti contrastanti in relazione agli avvisi di accertamento che i comuni stanno inviando ai cittadini per il pagamento dell'ICI per le annualità pregresse.

  Luca SANI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.25

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 11 settembre 2013. — Presidenza del presidente Luca SANI.

  La seduta comincia alle 15.25.

Disposizioni per la salvaguardia degli agrumeti caratteristici.
C. 341 Catanoso, C. 440 Mongiello, C. 741 Oliverio, C. 761 Russo e C. 1125 Caon.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 18 luglio 2013.

  Luca SANI, presidente, ricorda che nella seduta del 18 luglio scorso la Commissione ha deliberato di adottare il testo unificato predisposto dal Comitato ristretto quale testo base per il seguito dell'esame. Fa quindi presente che, entro il termine fissato per la giornata di ieri, sono stati presentati emendamenti ed articolo aggiuntivi a tale testo (vedi allegato 2).

  Massimiliano BERNINI (M5S) illustra le proposte emendative presentate, che auspica siano accolte dalla Commissione.
  Si sofferma, in particolare, sull'emendamento 1.1, con il quale si intende prevedere una definizione più stringente degli agrumeti caratteristici oggetto del provvedimento, anche con riferimento alle nozioni del «particolare pregio storico» e del «particolare pregio paesaggistico e ambientale», indicate nell'articolo 1 del testo. Nello stesso senso, l'articolo aggiuntivo 1.01 reca l'individuazione degli agrumeti caratteristici e delle cultivar oggetto di tutela, che conseguentemente non sarebbe più demandata al decreto ministeriale di cui all'articolo 2, comma 1; si prevede in ogni caso la possibilità di integrare il relativo elenco.
  Richiama poi l'attenzione sugli emendamenti 2.2 e 2.3, con i quali si prevede che gli interventi ammessi al contributo di cui alla nuova legge dovranno rispettare i metodi e le tecniche dell'agricoltura biologica, che riprendono i metodi e le tecniche tradizionali di coltivazione degli agrumeti.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), ritenendo opportuna una più approfondita riflessione sulle proposte emendative presentate, chiede al relatore la disponibilità a valutarle al fine di pervenire ad un testo ampiamente condiviso.

  Paolo RUSSO (PdL), relatore, accoglie la sollecitazione del deputato Oliverio.

  Massimiliano BERNINI (M5S) condivide il percorso delineato.

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  Luca SANI, presidente, sulla base dell'orientamento emerso, rinvia ad altra seduta il seguito dell'esame.

Istituzione del Comitato nazionale per la tutela dei prodotti agricoli e agroalimentari di qualità certificata e di un archivio informatico per la tutela dei medesimi prodotti e per la lotta contro le frodi e le contraffazioni.
C. 367 Oliverio e C. 1051 Caon.

(Rinvio del seguito dell'esame – Abbinamento della proposta di legge C. 1051).

  Luca SANI, presidente, avverte che è stata assegnata alla Commissione la proposta di legge C. 1051 Caon che, vertendo sulla stessa materia della proposta di legge C. 367, di cui è già iniziato l'esame, è stata a questa abbinata ai sensi dell'articolo 77 del regolamento.
  Rinvia quindi ad altra seduta il seguito dell'esame.

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare.
C. 348 Cenni e C. 1162 Verini.
(Rinvio del seguito dell'esame – Abbinamento della proposta di legge C. 1162).

  Luca SANI, presidente, avverte che è stata assegnata alla Commissione la proposta di legge C. 1162 Verini che, vertendo sulla stessa materia della proposta di legge C. 348, di cui è già iniziato l'esame, è stata a questa abbinata ai sensi dell'articolo 77 del regolamento.
  Rinvia quindi ad altra seduta il seguito dell'esame.

  La seduta termina alle 15.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.55.

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