CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 novembre 2012
746.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 85

COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 28 novembre 2012.

Delega al Governo in materia di sviluppo del mercato editoriale e ridefinizione delle forme di sostegno.
C. 5270 Governo e C. 5116 Giulietti.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 9.10 alle 10.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 28 novembre 2012. — Presidenza del presidente Paola FRASSINETTI.

  La seduta comincia alle 14.35.

Sulla missione svolta a Subiaco il 24 ottobre 2012.

  Paola FRASSINETTI, presidente, svolge le comunicazioni sulla missione in oggetto (vedi allegato 1).

Pag. 86

  La Commissione prende atto delle comunicazioni rese.

  La seduta termina alle 14.40.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 28 novembre 2012. — Presidenza del vicepresidente Paola FRASSINETTI, indi del presidente Manuela GHIZZONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Roberto Cecchi.

  La seduta comincia alle 14.40.

Proposta di nomina dell'avvocato Olga Cuccurullo a componente del consiglio di amministrazione della Fondazione Centro sperimentale di cinematografia.
Nomina n. 161.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno rinviata nella seduta del 27 novembre 2012.

  Gabriella CARLUCCI (UdCpTP), relatore, ricorda che nella seduta di ieri era stato richiesto l'intervento di un rappresentante del ministero dell'economia e delle finanze, al fine di approfondire il curriculum dell'avvocato Cuccurullo. Osserva, come in ogni caso, il sottosegretario Cecchi saprà fornire alla Commissione gli opportuni chiarimenti.

  Il sottosegretario Roberto CECCHI dichiara di aver preso atto della designazione effettuata dal Ministero dell'economia e delle finanze, dovendosi ritenere che sia la persona idonea a svolgere il ruolo a cui viene preposta, pur aspettando di conoscere le motivazioni della nomina stessa da parte del dicastero che ha provveduto alla nomina.

  Emilia Grazia DE BIASI (PD), preannunciando il suo voto favorevole sulla proposta di nomina in esame, tiene a ribadire i motivi di perplessità esposti nella seduta di ieri. Osserva, quindi, come un primo motivo riguardi la necessità di valorizzare le competenze del settore, che non sono quelle meramente economiche vantate dall'avvocato Cuccurullo. Rileva, inoltre, come non sia possibile proseguire nell'adozione di un metodo così scarsamente efficiente per le nomine negli enti pubblici, che preclude in sostanza al Parlamento un'approfondita conoscibilità del curriculum dei candidati. Osserva, infine, come la nomina di persone con professionalità che siano pertinenti al settore aiuterebbe senz'altro a condurre una buona gestione dell'ente.

  Paola GOISIS (LNP) si associa alle considerazioni dell'onorevole De Biasi, manifestando perplessità per la nomina di una dirigente del Ministero dell'economia e delle finanze, quando invece anche all'esterno si sarebbero potute trovare persone con professionalità più pertinenti al settore. Stigmatizza, quindi, il fatto che le proposte di nomina negli enti pubblici abbiano sempre ad oggetto persone che dal cognome sono di chiara provenienza dal centro e sud Italia, atteggiamento, questo, che non contribuisce all'unità del paese. Preannuncia, quindi, il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di nomina in esame.

  Emerenzio BARBIERI (PdL), pur preannunciando il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di nomina in esame, condivide le perplessità dell'onorevole De Biasi sul metodo seguito per l'individuazione della candidata, non essendosi quest'ultima mai occupata del settore cinematografico, ma avendo soltanto competenze economiche.

  Giuseppe GIULIETTI (Misto), pur preannunciando il suo voto favorevole sulla proposta di nomina in esame, anche a nome del suo gruppo, condivide i rilievi critici espressi dall'onorevole De Biasi e Pag. 87dall'onorevole Barbieri. Considerando che l'ente è stato abbandonato da troppo tempo a se stesso, pur rappresentando un patrimonio comune della cultura italiana, chiede che la Commissione proceda all'audizione del nuovo presidente dell'ente appena esso si insedierà.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV), riservandosi di decidere se astenersi o votare in senso contrario alla proposta di nomina in esame, rileva come il mondo del cinema avrebbe potuto offrire un ventaglio di donne più che adeguato da scegliere per il ruolo in questione, piuttosto che un commissario liquidatore del Ministero dell'economia e delle finanze, come invece è accaduto. Osserva, quindi, che sarebbe stata opportuna la presenza del ministro Grilli per spiegare i motivi per cui non sia stata selezionata una figura femminile nell'ambito del mondo del cinema.

  La Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole del relatore.

  Manuela GHIZZONI, presidente, comunica il risultato della votazione:
   Presenti  32   
   Votanti  31   
   Astenuti   1   
   Maggioranza  16   
    Hanno votato  23    
    Hanno votato no   8    

  La Commissione approva.

  Paola FRASSINETTI, presidente, avverte che comunicherà il parere favorevole testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.
  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Bachelet, Barbieri, Carlucci, Cavallotto, Coscia, De Biasi, De Pasquale, De Torre, Di Centa, Frassinetti, Ghizzoni, Gianni, Giulietti, Goisis, Grimoldi, Lainati, Levi, Lolli, Mazzarella, Mazzuca, Murgia, Palmieri, Pes, Rampelli, Rivolta, Rossa, Antonino Russo, Scalera, Siragusa, Tocci e Zazzera.

  La seduta termina alle 15.05.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 28 novembre 2012. — Presidenza del presidente Manuela GHIZZONI. – Intervengono il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Roberto Cecchi, e il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Elena Ugolini.

  La seduta comincia alle 15.05.

Sui lavori della Commissione.

  Antonio PALMIERI (PdL) chiede che la Commissione proceda all'audizione dell'ingegner Agostino Ragosa, di recente nominato direttore dell'Agenzia per l'Italia Digitale, strumento cardine per la realizzazione della cosiddetta Agenda Digitale che costituisce uno dei punti qualificanti del programma del Governo.

  Paola FRASSINETTI, presidente, assicura che la richiesta di audizione dell'ingegner Agostino Ragosa sarà valutata in sede di Ufficio di presidenza della Commissione, integrato dai rappresentati dei gruppi.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla situazione della Società italiana degli autori ed editori.
Nuovo testo Doc. XXII, n. 32.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 6 novembre 2012.

  Paola FRASSINETTI (PdL), presidente, avverte che sul nuovo testo della proposta Pag. 88di legge in esame la I Commissione (Affari costituzionali) ha espresso un parere favorevole con osservazioni e la II Commissione (Giustizia) ha espresso un parere favorevole. Si resta in attesa dell'espressione di parere di competenza delle Commissioni V (Bilancio) e VI (Finanze). Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta
  Propone di passare quindi all'esame della proposta di legge n. 4371.

  La Commissione concorda.

Disposizioni per il recupero e la valorizzazione delle città e dei nuclei di fondazione in Italia.
C. 4371 Rampelli.
(Esame e rinvio).

  Paola FRASSINETTI (PdL), relatore, osserva che la proposta di legge n. 4371 in esame reca disposizioni per la conoscenza, la salvaguardia, il recupero, il completamento e la valorizzazione culturale e turistica delle città e dei nuclei di fondazione in Italia. Le relative definizioni sono recate dall'articolo 2. In particolare, si definiscono «città di fondazione», i centri urbani concepiti con un progetto unitario fra gli anni Venti e Quaranta dello scorso secolo, anche se realizzati in epoca successiva, e specificamente indicati nella tabella A allegata; la stessa, peraltro, include anche frazioni e borghi; «nuclei di fondazione», i quartieri, i borghi o le frazioni di centri urbani concepiti nel medesimo ventennio sulla base di una progettazione urbanistica unitaria, sorti anche a seguito di eventi bellici o calamitosi, ovvero a seguito di trasferimento dell'abitato in altra sede definita, in omogeneità con lo stile architettonico dell'epoca. Rileva che all'articolo 2, occorre fare riferimento alla tabella A anche nel comma 2, nonché, conseguentemente, inserire il riferimento al comma 2 anche nella rubrica della tabella. Inoltre, al medesimo comma 2, occorre risolvere la discrasia derivante dall'utilizzo dell'aggettivo «coevi», al contempo facendosi riferimento alla progettazione omogenea allo stile architettonico «dell'epoca», che sembrerebbe presupporre – come la stessa relazione illustrativa suggerisce – la possibilità di realizzazione successiva al ventennio anche per i nuclei di fondazione. In base all'articolo 3, l'elenco delle città e dei nuclei di fondazione è aggiornato ogni anno dal Ministero per i beni e le attività culturali, sulla base delle indicazioni inviate dai comuni a seguito del censimento del proprio territorio. Il medesimo articolo, inoltre, dispone che Latina è dichiarata «capitale» delle città di fondazione. Rilevo che si intenderebbe che l'espressione «capitale» sia utilizzata in senso atecnico. Rilevo, inoltre, che all'articolo 3, comma 2, sembrerebbe opportuno sostituire la parola «capitale» con «capofila». Per completezza, ricorda che nel 2007 è stato siglato un protocollo di intesa di durata triennale fra la Provincia di Latina e i comuni di Alghero, Arborea, Latina, Predappio, Torviscosa e Tersigallo, per l'elaborazione e l'attuazione di un programma integrato volto alla valorizzazione del patrimonio architettonico e ambientale delle città di fondazione. La provincia di Latina è stata individuata quale ente capofila del progetto.
  Osserva quindi che l'articolo 1, richiamando anche l'articolo 9 della Costituzione e «le risoluzioni del Consiglio dell'Unione europea sulla qualità architettonica dell'ambiente urbano e rurale», dispone, tra l'altro, che la Repubblica dichiara il «preminente interesse nazionale» del patrimonio architettonico e urbanistico delle città e dei nuclei di fondazione, in considerazione dell'importanza storico-artistica che essi rivestono per la cultura e l'identità italiane. In relazione alla circostanza che il vigente Codice dei beni culturali prevede che alla «dichiarazione dell'interesse culturale» si addiviene ad opera del Ministero e all'esito di un procedimento che vede il coinvolgimento della soprintendenza, rileva che occorrerebbe chiarire quali effetti si intenda conseguire con la previsione indicata e valutare l'utilizzo della locuzione «preminente interesse nazionale». L'articolo 1 dispone, Pag. 89inoltre, che è avviata la procedura necessaria per l'inserimento delle città e dei nuclei di fondazione nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco. Rileva che occorre chiarire la previsione, considerato che la titolarità ad avanzare domanda per l'inserimento di un sito nella lista del patrimonio Unesco fa capo al Ministero, sulla base delle domande inviate dalle amministrazioni competenti per la gestione del sito. Infatti l'inserimento nella lista del Patrimonio mondiale Unesco avviene nel rispetto delle norme e dei criteri individuati sulla base della Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale e delle Linee Guida Operative. Le procedure prevedono che ogni Stato presenta periodicamente al Comitato del patrimonio mondiale istituito presso l'Unesco, responsabile della selezione, un elenco dei beni, situati sul proprio territorio, che intende includere (cosiddetta lista propositiva), corredato da idonea documentazione. Il Ministero svolge al riguardo la funzione di coordinamento delle istanze italiane. Le amministrazioni competenti per la gestione del sito inviano le domande al Presidente del Gruppo di lavoro interministeriale presso il medesimo Ministero, che ogni anno decide in merito alla lista da presentare. Rileva che all'articolo 1, comma 2, andrebbe valutata l'opportunità di esplicitare il riferimento alla risoluzione del Consiglio dell'Unione europea del 12 febbraio 2001 sulla qualità architettonica dell'ambiente urbano e rurale, poiché non risultano ulteriori risoluzioni su tali tematiche. Gli articoli 4 e 5 riguardano la definizione delle aree di intervento e la programmazione degli interventi. In particolare, l'articolo 4 dispone che, entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore della legge, i comuni, d'intesa con le soprintendenze competenti, individuano i monumenti, i luoghi e gli edifici di interesse storico-architettonico, nonché ogni altro elemento tradizionale e caratteristico del contesto cittadino, da salvaguardare e valorizzare, elaborano le proposte di intervento e le trasmettono al Ministero, con la relativa documentazione. Rileva che all'articolo 4 deve essere chiarito che si tratta dei comuni nel cui territorio ricadono le aree elencate in tabella A. Ai sensi dell'articolo 5, sulla base delle proposte formulate dai comuni, il Ministro per i beni e le attività culturali approva, con decreto, un piano pluriennale di interventi, indicando gli strumenti, le procedure di attuazione e i soggetti beneficiari. Il piano – che può essere variato o aggiornato nel corso della sua validità, peraltro non indicata reca iniziative per il recupero, la salvaguardia e il restauro dei beni architettonici e del patrimonio edilizio delle città e dei nuclei di fondazione; la predisposizione di nuove strategie di sviluppo locale finalizzate al completamento urbanistico dei progetti originari, anche attraverso interventi di sostituzione edilizia, con miglioramento di accessibilità e fruizione; la creazione di nuovi insediamenti urbani o di elementi di arredo e decoro urbani, coerenti, dal punto di vista estetico, con l'architettura tradizionale e razionalista; il rilancio turistico, produttivo ed economico delle aree interessate. Osserva che la questione deve essere valutata anche dal punto di vista della copertura degli oneri indicata dall'articolo 8. In proposito, riterrebbe opportuno valutare l'opportunità di specificare che cosa si intende per «creazione di nuovi insediamenti urbani», atteso che non è chiaro se la norma comprende nel piano di interventi anche la costruzione di nuovi quartieri; tale specificazione appare opportuna anche in considerazione delle finalità della proposta di legge esplicitate all'articolo 1, che fanno riferimento all'esistente. Il Ministero vigila sulla corretta attuazione degli interventi inclusi nel piano. Con riferimento agli interventi di recupero, salvaguardia e restauro di beni culturali, ricordo che il dovere di conservazione del patrimonio culturale è richiamato tra i principi del Codice dei beni culturali e del paesaggio. In particolare, gli articoli da 30 a 40 disciplinano gli obblighi di conservazione dei beni culturali, operando una distinzione tra beni appartenenti allo Stato – o a regioni, altri enti pubblici territoriali e enti pubblici – e beni di proprietà di privati. Per i beni di Pag. 90appartenenza statale, alle esigenze di conservazione provvede il Ministero, anche se in consegna o in uso ad amministrazioni diverse o ad altri soggetti, sentiti i medesimi. Per i beni appartenenti alle regioni e agli altri enti pubblici territoriali, le misure di conservazione sono disposte, salvo i casi di assoluta urgenza, in base ad accordi con l'ente interessato. Gli interventi conservativi sui beni culturali che coinvolgono lo Stato, le regioni e gli altri enti pubblici territoriali nonché altri soggetti pubblici e privati, sono ordinariamente oggetto di preventivi accordi programmatici. L'articolo 42 del decreto-legge n. 5 del 2012, modificando l'articolo 31 del decreto legislativo n. 42 del 2004, ha previsto che l'ammissione dell'intervento autorizzato ai contributi statali stabiliti agli articoli 35 e 37 è disposta dagli organi del Ministero in base all'ammontare delle risorse disponibili, determinate annualmente con decreto interministeriale. In seguito, l'articolo 1, comma 26-ter, del decreto-legge n. 95 del 2012 ha disposto la sospensione dei contributi statali per interventi conservativi volontari sui beni culturali dalla data dell'entrata in vigore della legge di conversione e fino al 31 dicembre 2015.
  Segnala quindi che, rispetto a tali procedure, dunque, non è chiaro se la proposta di legge intenda delineare modalità alternative di intervento. Rileva che occorre, inoltre, valutare se per la predisposizione del piano pluriennale – i cui contenuti appaiono più estesi rispetto agli ambiti di competenza del Ministero, in particolare per ciò che riguarda la creazione di nuovi insediamenti urbani, il completamento urbanistico dei progetti, nonché il rilancio turistico, produttivo ed economico delle aree – non si debba prevedere il coinvolgimento di altri dicasteri e della Conferenza unificata. L'articolo 6 individua i contenuti dell'attività di valorizzazione culturale delle città e dei nuclei di fondazione, con una elencazione proposta quale «essenziale». In particolare, si fa riferimento a: studi e ricerche di tipo architettonico, storico-artistico, storico e antropologico, anche attraverso l'istituzione di laboratori, centri di documentazione o altri servizi culturali che favoriscano il carattere permanente delle ricerche; censimento e catalogazione dei beni culturali di pertinenza degli ambiti sopra indicati; promozione di eventi, mostre, convegni, seminari; elaborazione di progetti per potenziare, collegare e valorizzare le strutture e i servizi culturali e museali già presenti sul territorio che rientrano nelle finalità della legge; promozione e sostegno di progetti, anche di associazioni o centri studi, rivolti a diffondere la conoscenza delle città e dei nuclei di fondazione.
  Sull'argomento, ricorda che l'articolo 6 del Codice dei beni culturali e del paesaggio dispone che la valorizzazione consiste nell'esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso, anche da parte delle persone diversamente abili, al fine di promuovere lo sviluppo della cultura. Essa comprende anche la promozione ed il sostegno degli interventi di conservazione del patrimonio culturale. In riferimento al paesaggio, la valorizzazione comprende altresì la riqualificazione degli immobili e delle aree sottoposti a tutela compromessi o degradati, ovvero la realizzazione di nuovi valori paesaggistici coerenti ed integrati. La valorizzazione è attuata in forme compatibili con la tutela e tali da non pregiudicarne le esigenze. Osserva, poi, che l'articolo 7 dispone che, entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore della legge, il Ministro per i beni e le attività culturali istituisce con decreto il Museo delle città e dei nuclei di fondazione, allo scopo di tramandarne la memoria storica e di contribuire al raggiungimento delle finalità del provvedimento. Il Museo ha sede nella città di Latina. L'articolo 8 quantifica l'onere derivante dall'attuazione della legge in 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2012, 2013 e 2014 e dispone che agli stessi si fa fronte attraverso riduzione lineare delle autorizzazioni di spesa di parte corrente di cui alla Pag. 91tab. C della legge di stabilità 2012 (legge n 183 del 2011). Rileva che all'articolo 8, comma 1, non è necessaria la specifica «i cui stanziamenti sono iscritti in bilancio come spese rimodulabili»: si ricorda, infatti, che l'articolo 52, comma 1, della legge n. 196 del 2009 ha disposto la soppressione, nella tab. C della legge di stabilità, delle spese obbligatorie (rientranti, ora, tra le spese non rimodulabili), che sono determinate dalla legge di bilancio.

  Emerenzio BARBIERI (PdL) chiede l'abbinamento al provvedimento in esame della proposta di legge C. 5454, recante disposizioni per la valorizzazione culturale e il recupero del patrimonio urbanistico e architettonico del comune di Predappio.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente, assicura che la richiesta di abbinamento al provvedimento in esame della proposta di legge C. 5454 sarà valutata in sede di ufficio di presidenza della Commissione, integrato dai rappresentati dei gruppi.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Valorizzazione del sistema dell'alta formazione e specializzazione artistica e musicale.
C. 4822 sen. Asciutti, approvata dal Senato, e abbinate C. 814 Angela Napoli e C. 3808 Carlucci.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame delle proposte di legge all'ordine del giorno, rinviato, da ultimo, nella seduta del 6 novembre 2012.

Sui lavori della Commissione.

  Emerenzio BARBIERI (PdL) intende segnalare che il sottosegretario per i rapporti con il Parlamento D'Andrea ha chiesto, nel corso della seduta consultiva della Commissione V (Bilancio) sulla proposta di legge C. 4432-A recante «Disposizioni in materia di insequestrabilità delle opere d'arte prestate da uno Stato, da un ente o da un'istituzione culturale stranieri, durante la permanenza in Italia per l'esposizione al pubblico», approvata dal Senato, la soppressione del comma 2 dell'articolo 1. La Commissione V (Bilancio) ha quindi tradotto tale richiesta del Governo in un'apposita condizione ai sensi dell'articolo 81, comma quarto, della Costituzione, inserita nel parere reso sul provvedimento. Esprime fortissime perplessità sulla mancanza di coordinamento all'interno della compagine governativa, in quanto la modifica richiesta dal sottosegretario D'Andrea interviene su un testo proposto dal sottosegretario Cecchi. Chiede quindi al rappresentante del Governo chiarimenti al riguardo.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente, condivide pienamente il disagio manifestato dall'onorevole Barbieri e assicura che si adopererà per le necessarie verifiche, trattandosi di un testo sul quale la Commissione ha lungamente discusso, giungendo all'approvazione di un testo proposto dal Governo.

  Il sottosegretario Roberto CECCHI assicura che si attiverà per comprendere meglio i termini della vicenda.

  Paola GOISIS (LNP) avverte che i componenti del gruppo della Lega Nord in Commissione dovranno assentarsi alle ore 15.30 per partecipare ad una riunione già da tempo programmata.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) chiede informazioni sulla richiesta dei rappresentanti del settore, che stanno manifestando a piazza Montecitorio, di essere ricevuti dalla Commissione.

  Manuela GHIZZONI, presidente, rispondendo all'onorevole Zazzera, segnala che ha ricevuto in un primo incontro i rappresentanti dei docenti precari e degli studenti del settore che stanno manifestando, mentre in un secondo incontro con altri rappresentanti del settore, vi è stata anche la presenza del relatore Scalera. Pag. 92Ricorda di aver rappresentato loro, al riguardo, come nel corso dei lavori del Comitato ristretto si sia raggiunto un consenso unanime su molte questioni, quale, ad esempio, quella della necessità di dare agli studenti del settore la stessa dignità degli studenti universitari, garantendo l'equipollenza dei titoli, come tra l'altro richiesto dai rappresentanti degli studenti da lei incontrati. Aggiunge inoltre che i rappresentanti dei lavoratori precari hanno richiesto di giungere alla soluzione della loro situazione; è stato espresso l'auspicio di poter approvare un emendamento in tal senso, condiviso da tutte le forze politiche. Da tutti è in ogni caso pervenuta la richiesta di approvare il provvedimento entro la fine della legislatura.
  Avverte, quindi, che sono stati presentati alcuni emendamenti al provvedimento in esame (vedi allegato 2).

  Giuseppe SCALERA (PdL), relatore, auspica che si possa pervenire ad una rapida approvazione del provvedimento in esame, riservandosi di esprimere il parere sugli emendamenti presentati, dopo aver acquisito gli interventi dei colleghi sul complesso degli emendamenti presentati.

  Emilia Grazia DE BIASI (PD), intervenendo sul complesso degli emendamenti, ricorda che le priorità da perseguire riguardano l'equipollenza dei titoli di studio, la sistematizzazione del sistema dell'alta formazione artistica e musicale in Italia, la tutela dei docenti precari, il contenzioso con gli studenti privatisti e lo statuto degli istituiti pareggiati. Osserva, in generale, come sia importante approvare il provvedimento in esame in tempi brevi, ricordando come si sia lavorato per molti mesi in sede di Comitato ristretto per migliorare il testo approvato dal Senato, ritenendo fondamentale il rilancio del sistema dell'alta formazione artistica e musicale in Italia che è stato per molti anni un comparto assolutamente dimenticato. Con riguardo, nel dettaglio, al sistema dell'equipollenza dei titoli di studio, ricorda come gli emendamenti presentati prevedano chiaramente la possibilità di accesso ai concorsi pubblici e ai concorsi per l'accesso ai corsi di dottorato di ricerca. Segnala, fra l'altro, come anche nella proposta di legge in materia di spettacolo dal vivo sia specificatamente prevista la valorizzazione dell'alta formazione artistica e musicale. Precisa, d'altra parte, che con l'espressione «territorio», indicata in molti emendamenti presentati, si debba intendere il territorio della regione.
  Con riferimento, poi, alla necessaria sistematizzazione dell'alta formazione artistica e musicale, ritiene necessaria una riforma complessiva della legge n. 508 del 1999, che tuttavia non si può realizzare in questa sede. Pertanto, focalizzandosi su aspetti specifici, con riguardo alla questione della confluenza di accademie e conservatori nel sistema universitario nazionale, ritiene che la soluzione sia ispirata alla massima flessibilità possibile nei percorsi che ogni ente, nella sua autonomia, vorrà attivare, decidendo, ad esempio, di confluire nell'università, di costituire un politecnico delle arti, di accorparsi con altre accademie e conservatori. Avverte, al riguardo, come una questione pregiudiziale sia rappresentata dalla scarsità attuale di risorse della finanza pubblica da destinare ad un eventuale passaggio al sistema universitario degli enti in esame, dovendo anche prestarsi molta attenzione a far sì che tali enti non perdano la propria naturale autonomia. Ritiene, inoltre, che sia molto importante la battaglia a tutela dei docenti precari del settore, con un riconoscimento doveroso della loro professionalità spesso costruita con una formazione pagata di tasca propria, in un lavoro che tende invece a salvare una delle più forti identità culturali del Paese. Rileva, infine, che non si tratta solo di una legge di carattere economico, ma qualcosa di più. Si tratta infatti di un patrimonio identitario del Paese che va tutelato e promosso nella sua alta specificità.

  Giovanni LOLLI (PD) ritiene che una priorità del provvedimento in esame sia quella di fissare l'evoluzione del sistema Pag. 93dell'alta formazione artistica e musicale verso il sistema universitario. Si tratta di un settore fortemente segmentato, con sistemi di reclutamento diversi e problematiche conseguenti differenti, che richiede un percorso di valorizzazione analogo a quello sperimentato, per esempio, per l'ISEF con il passaggio al corso di laurea in scienze motorie. Al riguardo, ricorda come siano state presentate due diverse tipologie di emendamenti: quelli del relatore che spingono ad una soluzione più radicale e quelli presentati da una parte del gruppo del PD che individuano lo stesso percorso, da portare però a compimento in modo più graduale. Tiene a precisare, come, tuttavia, l'obiettivo sia il medesimo; chiede quindi al rappresentante del Governo se vi sia la disponibilità di risorse finanziarie per operare la confluenza nel sistema universitario da subito, prospettiva sulla quale non si potrebbe che pienamente concordare. Ritiene, quindi, che l'emendamento 7.18 presentato da deputati del suo gruppo possa rappresentare la base per svolgere una riflessione comune con il relatore, anche per apportarvi quelle eventuali modifiche che si rendessero necessarie per migliorarne il contenuto, consentendo così di raggiungere l'obiettivo comune perseguito di definire una volta per tutte il percorso indicato.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente, avverte che sono imminenti votazioni in Assemblea. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Disposizioni per la valorizzazione del patrimonio archivistico, librario, artistico e culturale dell'Abbazia di Montecassino e per il recupero e il restauro del Monastero di San Benedetto in Subiaco, nonché per la valorizzazione storica, culturale, turistica e ambientale di Volandia – Museo dell'aeronautica in Vizzola Ticino.
Nuovo testo C. 2165 Anna Teresa Formisano e C. 2550 Reguzzoni.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

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