CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 25 ottobre 2012
726.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 131

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 25 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. — Interviene il ministro della salute, Renato Balduzzi.

  La seduta comincia alle 13.30.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda altresì che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.
  Ricorda inoltre che ciascuna interrogazione può essere illustrata dal presentatore per non più di un minuto. All'illustrazione segue la risposta del Governo, Pag. 132per non più di tre minuti, e la replica dell'interrogante, per non più di due minuti.

5-08323 Barani: Iniziative concernenti il monitoraggio della mobilità sanitaria interregionale.

  Lucio BARANI (PdL) illustra l'interrogazione in titolo, evidenziando il fatto che, a seguito della riforma del Titolo V della Costituzione, si sono venuti a creare ventuno modelli di sanità, ciò che può causare situazioni assurde come quella da cui ha tratto origine l'atto di sindacato ispettivo da lui stesso presentato, per cui tra regioni limitrofe quali la Toscana e l'Umbria vengono stipulati accordi per il contenimento della mobilità passiva che, stando ai dati, hanno ben funzionato per la Toscana ma sono risultati totalmente fallimentari per l'Umbria.

  Il ministro Renato BALDUZZI risponde all'interrogazione in titolo ricordando che la questione sollevata è stata già esaminata presso la XII Commissione in data 2 agosto 2012.
  Ribadisce pertanto che il Ministero della salute ha promosso l'inserimento, nel Patto per la Salute per gli anni 2010-2012, di una specifica previsione all'articolo 19 (mobilità interregionale) che stabilisce che per il conseguimento del livello di appropriatezza nella erogazione e nella organizzazione dei servizi di assistenza ospedaliera e specialistica, le regioni individuano adeguati strumenti di governo della domanda, tramite accordi tra regioni confinanti per disciplinare la mobilità sanitaria che, ad oggi, non risultano completati.
  Come è stato già osservato ad agosto, il processo di definizione degli accordi interregionali è stato appena avviato. In questa situazione, la Conferenza delle regioni ha fatto ricorso anche allo strumento della rimodulazione tariffaria della tariffa unica convenzionale (TUC), in ogni parte condivisa ed approvata da tutte le regioni.
  Osserva altresì che una nuova prospettiva potrà aprirsi alle regioni in ritardo nella qualificazione della propria rete assistenziale, con l'avanzare del processo nel quale sono impegnate, anche attraverso i piani di rientro. Il Ministero della salute promuove e sollecita tale processo, mediante l'attività di affiancamento di tali regioni da parte delle proprie strutture e dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali (AGENAS), ciò al fine di arginare il fenomeno della quota inappropriata, quest'ultimo direttamente connesso alla migrazione sanitaria interregionale.
  Ricorda quindi che il primo Accordo sulla mobilità sanitaria fra Toscana ed Umbria risale al 2004 per regolare i volumi delle attività di ricovero e diagnostica per immagini relativamente a Risonanze e Tac, attraverso la previsione di abbattimenti tariffari al superamento di volumi (numero totale) di prestazioni erogate a residenti dell'altra regione.
  I piani annuali sono stati stipulati nel marzo 2004, nel maggio 2006, nel dicembre 2010 e nel giugno 2012.
  A partire dall'anno 2010, le modifiche introdotte hanno riguardato la misura degli abbattimenti (dal –50 per cento al –80 per cento della tariffa praticata per le attività di diagnostica) e l'applicazione degli abbattimenti tariffari al superamento dell'importo fatturato nell'anno precedente, anziché al superamento del volume di attività.
  Il piano annuale 2012 prevede la riduzione dell'80 per cento delle tariffe al superamento di un tetto corrispondente al fatturato dell'anno precedente ridotto del 10 per cento. Lo stesso atto indica per gli anni successivi una riduzione ancora più marcata dell'attività.
  Non corrisponde pertanto a verità che non siano stati definiti tetti per il 2011 e il 2012.
  L'analisi dei dati relativi al «trend» di mobilità sanitaria evidenzia che la regione Umbria risulta l'unica piccola regione a registrare, negli anni, un saldo di mobilità sanitaria interregionale sempre positivo; inoltre si rileva che nel 2011 si è ottenuto un sensibile miglioramento della mobilità attiva, a fronte di un andamento pressoché Pag. 133stabile di quella passiva, con conseguente miglioramento del saldo per circa 4 milioni.
  Analizzando, inoltre, i flussi di mobilità con la regione Toscana emerge che, nel periodo 2008-2011, la mobilità attiva dell'Umbria si è ridotta di circa il 13 per cento, mentre la corrispondente della Toscana si è incrementata di circa il 19 per cento, anziché del 75 per cento come riportato nell'interrogazione in esame.

  Lucio BARANI (PdL), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta pur mantenendo le proprie perplessità in ordine alla gestione concreta della sanità da parte delle diverse regioni. Si augura quindi che in futuro il ministro della salute possa esercitare le proprie funzioni per l'intero Paese in modo da assicurare una gestione della sanità che sia equa e consapevole per tutte le regioni.
  Si domanda, in particolare, come sia possibile prevedere dei tetti per l'erogazione di attività di prevenzione e di diagnostica.

5-08324 Murer: Eventuali iniziative normative volte alla revisione dei tagli alla spesa sanitaria disposti dal decreto-legge n. 95 del 2012.

  Delia MURER (PD) illustra l'interrogazione in titolo evidenziando come in sede di approvazione, alla Camera, del decreto-legge n. 95 del 2012 (spending review) sia stato accolto un ordine del giorno di cui era prima firmataria che impegnava il Governo a monitorare gli effetti applicativi delle disposizioni concernenti i tagli alla spesa sanitaria, in particolare al fine di escludere le cooperative sociali di tipo B dalla prevista rinegoziazione e riduzione degli appalti delle convenzioni con le aziende sanitarie.

  Il ministro Renato BALDUZZI risponde all'interrogazione in titolo, facendo presente che l'eventuale esclusione delle cooperative sociali di tipo B dalla rinegoziazione e riduzione degli appalti e delle convenzioni con le aziende sanitarie, al momento non sembra praticabile, poiché tutto l'impianto normativo del decreto-legge n. 95 del 2012 si fonda sul principio di introdurre misure idonee a concorrere alla riduzione della spesa sostenuta dagli enti del Servizio sanitario nazionale – che, come noto, assorbe circa il 15 per cento della spesa pubblica – al fine di assicurare il rispetto degli obiettivi programmatici di finanza pubblica.
  L'impostazione normativa va ad impattare, oltre che sulla filiera di distribuzione del farmaco, su una considerevole ed importante categoria di attori coinvolti nella fornitura di beni e servizi sanitari e socio-sanitari. Appare, quindi, evidente che i sacrifici imposti dal decreto-legge «spending review» riguardano una sfera di soggetti molto ampia, per consentire che il Servizio sanitario nazionale nel suo complesso concorra al rispetto degli equilibri dei conti pubblici. L'esclusione delle cooperative sociali introdurrebbe un elemento distorsivo per il sistema nel suo complesso.
  Ricorda che l'articolo 15 del decreto-legge n. 95 del 2012 intende operare una riduzione del livello del finanziamento, accompagnando tale taglio a misure che consentano alle regioni di rendere più efficiente il loro Servizio sanitario regionale. In particolare, le norme sui beni e servizi ampliano la «governance» del settore, dal momento che anche per le regioni c.d. «benchmark» (più virtuose) possono esistere aree di inefficienza gestionale o aree di inappropriatezza nell'erogazione delle prestazioni sanitarie, tali da far ritenere che anche le regioni oggi a più alta performance (e in equilibrio di bilancio), possano ridurre i propri costi mantenendo comunque inalterati i livelli dei servizi.
  Quanto al settore delle cooperative sociali in esame, che erogano prestazioni di natura sociosanitaria a rilevanza sanitaria, sebbene rientrante tra i settori assoggettati alla revisione contrattuale, come impone il decreto-legge «spending review», osserva che al settore in esame non necessariamente deriveranno le conseguenze in termini di «tagli all'erogazione dei servizi essenziali all'utenza e in tagli occupazionali alle cooperative sociali», laddove le Pag. 134regioni utilizzino lo strumento della rinegoziazione dei contratti per rendere più efficiente il sistema degli acquisti dei beni e servizi e per mantenere inalterato il livello complessivo dei servizi erogati all'utenza.
  Nell'ambito specifico, inoltre, ritiene opportuno precisare che la normativa in esame ha una portata temporale limitata, nel senso che la rinegoziazione dei contratti opererà fino alla loro scadenza.
  Nel momento in cui verranno attivate le nuove gare e saranno stipulati i nuovi contratti, le parti contrattuali potranno meglio definirne i contenuti, in base alle risorse disponibili ed alla programmazione del fabbisogno.
  Più in generale, fa presente che, stante la normativa vigente in materia di ripiano dei disavanzi, che pone l'intero onere della copertura a carico delle regioni, le misure di contenimento della spesa, dettate a livello nazionale, non possono che andare nella direzione di offrire alle regioni medesime gli strumenti necessari per rimanere in equilibrio economico-finanziario o, comunque, per non alterarlo. Eventuali disavanzi sanitari, infatti, determinati da una spesa effettiva maggiore rispetto a quella programmata, restano a totale ed esclusivo carico delle singole regioni, e la copertura del disavanzo non può dar luogo a finanziamenti a carico della fiscalità generale, ma unicamente a finanziamenti a totale carico del bilancio delle singole regioni interessate, attraverso la fiscalità locale specificamente incrementata e destinata allo scopo.
  Gli interventi previsti dall'articolo 15 si saldano, difatti, anche con la politica dei costi «standard» che si sta perseguendo per misurare le aree di inefficienza e di inappropriatezza e per verificare progressivamente gli sviluppi del sistema, con l'obbligo per le regioni che hanno costi superiori a quelli delle regioni «benchmark» di rendere più efficiente il sistema, pena il ricorso alla leva fiscale locale o a carico di risorse destinate ad altri settori nei bilanci regionali, per finanziare quello della sanità.

  Delia MURER (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta, in quanto le misure approvate dal suddetto decreto-legge finiscono per svantaggiare le cooperative sociali di tipo B, configurando per i lavoratori una situazione insostenibile, come sta accadendo nella regione Veneto.
  In particolare, non condivide la risposta del ministro nella parte in cui ritiene che al settore delle cooperative sociali non siano stati apportati tagli lineari, potendo le regioni compiere valutazioni in ordine ai singoli appalti. In questo senso, ritiene che occorrerebbe dare degli indirizzi alle regioni, in modo da indurle a compiere una valutazione in ordine alla rinegoziazione e alla riduzione degli appalti delle convenzioni con le aziende sanitarie.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.45.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 25 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. — Interviene il ministro della salute, Renato Balduzzi.

  La seduta comincia alle 13.45.

Schema di decreto ministeriale concernente l'approvazione delle nuove tabelle indicative delle percentuali di invalidità per le menomazioni e le malattie invalidanti.
Atto n. 507.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato, da ultimo, nella seduta del 24 ottobre 2012.

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  Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri era stato richiesto al rappresentante del Governo se sia possibile per il Governo stesso attendere qualche giorno prima dell'emanazione del decreto ministeriale concernente l'approvazione delle nuove tabelle indicative delle percentuali di invalidità, essendo emersa nel dibattito svolto in Commissione l'esigenza di procedere ad ulteriori approfondimenti in considerazione della rilevanza del tema, ciò che renderebbe problematica l'espressione del parere entro il previsto termine del 29 ottobre 2012.

  Il ministro Renato BALDUZZI, in relazione alla predetta richiesta, fa presente che da parte del Governo non vi sono difficoltà ad accoglierla, purché la XII Commissione addivenga all'espressione del parere di competenza sullo schema di decreto ministeriale in oggetto entro il prossimo mercoledì 7 novembre.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, preso atto della disponibilità manifestata dal Governo a concedere qualche altro giorno alla Commissione al fine di svolgere gli opportuni approfondimenti sul tema trattato dallo schema di decreto ministeriale in oggetto, fa presente che nella riunione dell'ufficio di presidenza che avrà luogo al termine della seduta odierna saranno definite le audizioni che si svolgeranno nel corso della prossima settimana. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.50.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 25 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. — Intervengono il ministro della salute, Renato Balduzzi, e il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Cecilia Guerra.

  La seduta comincia alle 13.50.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013).
C. 5534-bis Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015.
C. 5535 Governo.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 4: Stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 14: Stato di previsione del Ministero della salute per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015.
(Relazioni alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione – Relazioni favorevoli).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 24 ottobre 2012.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che sono stati presentati emendamenti, articoli aggiuntivi e un ordine del giorno ai disegni di legge n. 5534-bis, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013)» e n. 5535, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015» (vedi allegato 1).
  In proposito, prima di dare la parola al relatore per il parere, viste le specifiche regole che disciplinano l'emendabilità dei documenti di bilancio, fa presente che vi sono diversi emendamenti che presentano profili problematici in ordine ai vigenti criteri di ammissibilità in quanto sembrano recare norme di carattere ordinamentale o non risultano corredati di una Pag. 136clausola di compensazione ovvero incidono su materie estranee a quelle trattate dai disegni di legge in oggetto.
  In tal senso, anche per evitare di dichiarare in questa sede un'eventuale inammissibilità di tali emendamenti, propone ai presentatori di non insistere per la loro votazione e di valutarne, quindi, il ritiro ai fini della loro ripresentazione direttamente alla V Commissione (Bilancio) per una valutazione più compiuta sotto il profilo dei criteri di ammissibilità.
  Si riferisce, in particolare, alle seguenti proposte emendative: Pedoto 5534-bis/XII/6.6, Murer 5534-bis/XII/6.10, Pedoto 5534-bis/XII/6.7 e 5534-bis/XII/6.8, Turco 5534-bis/XII/6.4, Castellani 5534-bis/XII/6.1 e 5534-bis/XII/6.3, Barani 5534-bis/XII/6.04, 5534-bis/XII/6.01 e 5534-bis/XII/6.02, Castellani 5534-bis/XII/6.05, Barani 5534-bis/XII/6.03, Di Virgilio 5534-bis/XII/8.3 e 5534-bis/XII/8.2, Barani 5534-bis/XII/12.1 e Patarino 5534-bis/Tab. B.1.
  Dà, quindi, la parola al relatore per il parere sugli emendamenti e sugli articoli aggiuntivi presentati.

  Paola BINETTI (UdCpTP), relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti Miotto 5534-bis/XII/6.9, Palumbo 5534-bis/XII/6.11, Patarino 5534-bis/XII/6.5, Barani 5534-bis/XII/6.2, Miotto 5534-bis/XII/8.7, Bucchino 5534-bis/XII/8.11, De Poli 5534-bis/XII/8.4, Lenzi 5534-bis/XII/8.6, Miotto 5534-bis/XII/8.8, Livia Turco 5534-bis/XII/8.9, Miotto 5534-bis/XII/8.10, Miotto 5534-bis/XII/8.5, Di Virgilio 5534-bis/XII/8.1, Testa 5534-bis/XII/12.2, Murer 5534-bis/XII/12.3, Miotto 5534-bis/XII/12.4, Murer 5534-bis/XII/13.5, Livia Turco 5534-bis/XII/13.1, Sbrollini 5534-bis/XII/13.2, Livia Turco 5534-bis/XII/13.3, Bossa 5534-bis/XII/13.4, Miotto 5534-bis/XII/Tab.E.1, Di Virgilio 5535/XII/2.1 e 5535/XII/14.1. Esprime parere contrario sull'emendamento Barani 5534-bis/XII/6.3 e sull'articolo aggiuntivo Barani 5534-bis/XII/6.04. Invita al ritiro i presentatori dei restanti emendamenti.

  Il ministro Renato BALDUZZI esprime con parere conforme al relatore ad eccezione degli emendamenti Miotto 5534-bis/XII/6.9, sul quale si rimette alla Commissione, Palumbo 5534-bis/XII/6.11, Patarino 5534-bis/XII/6.5, sul quale esprime parere contrario, De Poli 5534-bis/XII/8.4, Miotto 5534-bis/XII/8.8, Di Virgilio 5534-bis/XII/8.1, Testa 5534-bis/XII/12.2, Murer 5534-bis/XII/12.3, Miotto 5534-bis/XII/12.4, Murer 5534-bis/XII/13.5 e Di Virgilio 5535/XII/2.1 sui quali si rimette alla Commissione. Esprime altresì parere contrario sull'emendamento Di Virgilio 5535/XII/14.1. Per quanto riguarda l'ordine del giorno Brambilla O/5534-bis/XXII/1, ritiene che possa essere accolto come raccomandazione.

  Il sottosegretario Cecilia GUERRA esprime parere conforme al relatore e al parere espresso dal ministro Balduzzi per quanto riguarda le proposte emendative rispetto alle quali il ministro ha espresso un parere difforme da quello del relatore.
  Esprime altresì perplessità sull'emendamento Miotto 5534-bis/XII/8.10, sul quale il relatore ha espresso parere favorevole.

  Luciana PEDOTO (PD) ritira l'emendamento 5534-bis/XII/6.6, di cui è prima firmataria.

  Delia MURER (PD) ritira l'emendamento 5534-bis/XII/6.10, di cui è prima firmataria, preannunciando l'intenzione di presentarlo presso la V Commissione (Bilancio) dopo averlo riformulato con una copertura finanziaria adeguata.

  Luciana PEDOTO (PD) ritira l'emendamento 5534-bis/XII/6.7, di cui è prima firmataria.

  Lucio BARANI (PdL) aggiunge la propria firma e quella di tutti i deputati del PdL facenti parte della XII Commissione all'emendamento Miotto 5534-bis/XII/6.9.

  La Commissione approva l'emendamento Miotto 5534-bis/XII/6.9 (vedi allegato 1).

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  Luciana PEDOTO (PD) ritira l'emendamento 5534-bis/XII/6.8, di cui è prima firmataria.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, illustra il suo emendamento 5534-bis/XII/6.11, volto a prevedere che, al fine di ridurre la spesa farmaceutica, tutti i farmaci il cui brevetto sia scaduto devono essere immessi in commercio ad un prezzo uguale a quello del farmaco equivalente di riferimento.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), intervenendo sull'emendamento Palumbo 5534-bis/XII/6.11, fa presente che, pur condividendone le finalità, esso sia difficilmente attuabile in quanto i prezzi dei farmaci vengono determinati dall'Aifa.

  Il ministro Renato BALDUZZI ritiene che l'emendamento Palumbo 5534-bis/XII/6.11, pur avendo una ratio condivisibile, per le ragioni poc'anzi illustrate dall'onorevole Miotto non possa essere recepito nella sua versione attuale.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, preso atto che il principio alla base del suo emendamento 5534-bis/XII/6.11 è condiviso mentre vi sono dei problemi legati alla relativa stesura, ritira tale emendamento, con il proposito di ripresentarlo, con una nuova formulazione, presso la Commissione bilancio.

  Livia TURCO (PD) ritira l'emendamento 5534-bis/XII/6.4, di cui è prima firmataria.

  Carmine Santo PATARINO (FLpTP) chiede al ministro Balduzzi ragione del parere contrario espresso nei confronti del suo emendamento 5534-bis/XII/6.5, volto ad istituire un'apposita commissione presso il Ministero della salute, al fine di certificare la conformità di beni e servizi sanitari agli standard qualitativi e ai costi previsti dalla normativa nazionale e comunitaria. A questo proposito, ricorda che vi sono forti disparità tra le regioni sia per quanto concerne i costi di alcuni prodotti, sia relativamente ai tempi dei pagamenti verso i fornitori, che in alcune regioni avvengono dopo un anno. Fa altresì presente che, se si trova il modo di razionalizzare la spesa sanitaria, si liberano delle risorse che possono essere utilizzate per la ricerca.

  Il ministro Renato BALDUZZI fa presente che a seguito dell'intervento dell'onorevole Patarino può modificare il parere precedentemente espresso nel senso di rimettersi alla Commissione sull'emendamento 5534-bis/XII/6.5, senza tuttavia poter esprimere su di esso un parere favorevole in quanto, se si accogliesse tale emendamento, si rischierebbe di incorrere in una procedura di infrazione comunitaria.

  Paola BINETTI (UdCpTP), relatore, a seguito di un'ulteriore riflessione nonché dell'intervento del ministro Balduzzi ritiene preferibile modificare il parere espresso sull'emendamento Patarino 5534-bis/XII/6.5, invitando il presentatore al ritiro in considerazione del fatto che, se esistono già gli strumenti di controllo della qualità e dei costi dei prodotti sanitari, non vi è la necessità di istituire una commissione ad hoc.

  Carla CASTELLANI (PdL) dichiara il proprio voto favorevole all'emendamento Patarino 5534-bis/XII/6.5, ritenendo che esso persegua la direzione della razionalizzazione della spesa sanitaria, già intrapresa con il decreto-legge n. 158 del 2012.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) fa notare che, se l'obiettivo di perseguire la razionalizzazione della spesa sanitaria è sicuramente condivisibile, l'emendamento Patarino 5534-bis/XII/6.5, a causa della sua formulazione, finisce per costituire un elemento di complicazione, ad esempio nella parte in cui prevede che le aziende che intendano concorrere la fornitura di beni e servizi sanitari dovranno predisporre un «listino di campionatura dei prodotti, riportante prezzi e caratteristiche», che sarà sottoposto alla valutazione di un'apposita commissione istituita presso Pag. 138il Ministero della salute. Fa notare inoltre che la proposta emendativa in esame non tiene conto delle funzioni svolte dalla Consip.

  Il ministro Renato BALDUZZI, in considerazione del fatto che il Ministero non ha allo stato attuale la disponibilità, né materiale né giuridica, per poter esprimere un parere favorevole sull'emendamento in discussione, invita l'onorevole Patarino a ritirarlo e a presentare successivamente un ordine del giorno con il quale si preveda che anche i dispositivi medici siano assoggettati ad un meccanismo di tipo autorizzatorio, cosa che oggi non avviene.

  Carmine Santo PATARINO (FLpTP), evidenziando che sono purtroppo numerosi gli ordini del giorno accolti dal Governo ai quali non è stata poi data attuazione, procede al ritiro del suo emendamento 5534-bis/XII/6.5.

  Carla CASTELLANI (PdL) ritira l'emendamento 5534-bis/XII/6.1, di cui è prima firmataria.

  La Commissione approva l'emendamento Barani 5534-bis/XII/6.2 (vedi allegato 1).

  Lucio BARANI (PdL), annunciando il ritiro del suo emendamento 5534-bis/XII/6.3, ne illustra tuttavia la ratio, facendo presente che esso è volto a sanare una discriminazione che si è venuta a creare nei confronti dei dipendenti del Servizio sanitario nazionale, a seguito dell'entrata in vigore dell'articolo 2 del decreto-legge n. 95 del 2012, consentendo a coloro che ad una certa data hanno maturato determinati requisiti l'accesso al trattamento pensionistico con il riconoscimento di un periodo aggiuntivo fino a venti mesi. Precisa che in tal modo non solo si sanerebbe la predetta discriminazione ma si consentirebbe anche di rinnovare l'organico del Servizio sanitario nazionale, attingendo a risorse nuove e più motivate.
  Ritira altresì il sui articoli aggiuntivi 5534-bis/XII/6.04, 5534-bis/XII/6.01 e 5534-bis/XII/6.02.

  Carla CASTELLANI (PdL) ritira il suo articolo aggiuntivo 5534-bis/XII/6.05.

  Lucio BARANI (PdL) ritira il suo articolo aggiuntivo 5534-bis/XII/6.03.

  Mariella BOCCIARDO (PdL) ritira l'emendamento Di Virgilio 5534-bis/XII/8.3 di cui è cofirmataria.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Miotto 5534-bis/XII/8.7 e Bucchino 5534-bis/XII/8.11 (vedi allegato 1).

  Paola BINETTI (UdCpTP), relatore, fa notare che vi sono diversi emendamenti volti a prevedere il rifinanziamento del Fondo per le non autosufficienze, per il quale la manovra di bilancio, nella versione attuale, non prevede alcuno stanziamento. Pur avendo espresso parere favorevole nei confronti di tutte le proposte emendative concernenti questa materia, ritiene che, in considerazione del suo contenuto, sia fra tutti preferibile l'emendamento Miotto 5534-bis/XII/8.8.

  Il ministro Renato BALDUZZI ribadisce la volontà di rimettersi alla Commissione sull'emendamento Miotto 5534-bis/XII/8.8.

  Antonio DE POLI (UdCpTP) ritira il suo emendamento 5534-bis/XII/8.4.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Lenzi 5534-bis/XII/8.6, Miotto 5534-bis/XII/8.8, Livia Turco 5534-bis/XII/8.9 e Miotto 5534-bis/XII/8.10 (vedi allegato 1).

  Giuseppe PALUMBO, presidente, fa presente che, a seguito dell'approvazione degli emendamenti Lenzi 5534-bis/XII/8.6 e Miotto 5534-bis/XII/8.8, risultano assorbiti gli emendamenti Miotto 5534-bis/XII/8.5, Di Virgilio 5534-bis/XII/8.1, Murer 5534-Pag. 139bis/XII/13.5 e Livia Turco 5534-bis/XII/13.3.

  Mariella BOCCIARDO (PdL) ritira l'emendamento 5534-bis/XII/8.2 di cui è cofirmataria.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Testa 5534-bis/XII/12.2 e Murer 5534-bis/XII/12.3 (vedi allegato 1).

  Lucio BARANI (PdL) ritira il suo emendamento 5534-bis/XII/12.1.
  Aggiunge altresì la propria firma e quella di tutti i deputati del PdL facenti parte della XII Commissione all'emendamento Miotto 5534-bis/XII/12.4.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Miotto 5534-bis/XII/12.4 e Livia Turco 5534-bis/XII/13.1 (vedi allegato 1).

  Lucio BARANI (PdL) aggiunge la propria firma e quella di tutti i deputati del PdL facenti parte della XII Commissione all'emendamento Sbrollini 5534-bis/XII/13.2.

  Nunzio Francesco TESTA (UdCpTP) aggiunge la propria firma e quella di tutti i deputati dell'UDC facenti parte della XII Commissione all'emendamento Sbrollini 5534-bis/XII/13.2.

  Donato Renato MOSELLA (Misto-ApI) aggiunge la propria firma all'emendamento Sbrollini 5534-bis/XII/13.2.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Sbrollini 5534-bis/XII/13.2 e Bossa 5534-bis/XII/13.4 (vedi allegato 1).

  Giuseppe PALUMBO, presidente, constata l'assenza del presentare dell'emendamento Patarino 5534-bis/XII/Tab.B.1: si intende vi abbia rinunciato.

  La Commissione approva l'emendamento Miotto 5534-bis/XII/Tab.E.1 e passa all'esame degli emendamenti riferiti al disegno di legge di Bilancio.
  Approva quindi l'emendamento Di Virgilio 5535/XII/2.1 (vedi allegato 1).

  Mariella BOCCIARDO (PdL) ritira l'emendamento Di Virgilio 5535/XII/14.1, di cui è cofirmataria.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, constata l'assenza del presentare dell'ordine del giorno Brambilla O/5534-bis/XXII/1: si intende vi abbia rinunciato.
  Dà quindi la parola al relatore affinché illustri le proposte di relazione predisposte.

  Paola BINETTI (UdCpTP) illustra le proposte di relazione predisposte relativamente alla tabella n. 2 (vedi allegato 2), limitatamente alle parti di competenza, e connesse parti del disegno di legge di stabilità; alla tabella n. 4 (vedi allegato 3), limitatamente alle parti di competenza, e connesse parti del disegno di legge di stabilità; alla tabella n. 14 e connesse parti del disegno di legge di stabilità (vedi allegato 4).

  Luisa BOSSA (PD), dichiarando il proprio voto favorevole nei confronti delle proposte di relazione presentate dal relatore, esprime particolare apprezzamento per il punto della proposta di parere in cui si evidenzia il fatto che è particolarmente criticabile la riduzione del finanziamento del Fondo nazionale per il servizio civile.

  Laura MOLTENI (LNP), pur apprezzando alcune parti delle proposte di relazione presentate dal relatore, dichiara il voto contrario da parte del gruppo della Lega Nord, in quanto vi sono diversi punti dei documenti di stabilità che reputa assolutamente non condivisibili.
  Tra questi ultimi, ricorda in particolare che, a fronte della riduzione dei trasferimenti alle regioni per quanto riguarda le politiche sociali, vengono assegnati alla Campania 159 milioni di euro al fine di ripianare i disavanzi sanitari dell'esercizio 1990. Oltre a considerare scandalosa tale Pag. 140disposizione, ritiene che la medesima rechi un messaggio sbagliato volto a incoraggiare le regioni in disavanzo sanitario a continuare la pratica di politiche sanitarie e di bilancio scorrette, nella consapevolezza che comunque lo Stato interverrà al fine di ripianare i disavanzi creati dalle medesime.
  In generale, stigmatizza la politica dei tagli lineari che viene seguita dal Governo nel disegno di legge di stabilità, rilevando altresì che gli stanziamenti relativi all'immigrazione e all'accoglienza non sono oggetto di riduzione, mentre invece si riducono notevolmente i finanziamenti dei LEA.
  Un'altra disposizione che reputa assolutamente non condivisibile è quella di cui al comma 3 dell'articolo 6 del disegno di legge di stabilità, che proroga di un anno il divieto di azioni esecutive in danno degli enti sanitari delle regioni commissariate in disavanzo, rilevando come l'eccessivo ritardo nei pagamenti (fino a 700 giorni) danneggi le imprese, costrette a pagare regolarmente le tasse senza avere alcune garanzia circa i tempi relativi ai pagamenti per i crediti di cui sono titolari.
  Fa presente altresì che, al fine di reperire risorse da destinare ai settori della salute e delle politiche sociali, sarebbe opportuno agire sul fronte del recupero dell'evasione fiscale e delle multe legate alle società concessionarie dei giochi per un importo di circa 98 milioni di euro.
  Per le ragioni addotte nella seduta odierna e nelle precedenti sedute dedicate alla discussione dei documenti di bilancio, ribadisce il voto contrario da parte del gruppo della Lega Nord, invitando anche gli altri gruppi a comportarsi nello stesso modo per una ragione di coerenza, dal momento che anche essi stessi hanno rivolto pesanti critiche al contenuto dei documenti di bilancio.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), dopo aver ringraziato il relatore per il lavoro svolto, esprime particolare apprezzamento per il fatto che nelle proposte di relazione concernenti le tabelle n. 4 e n. 14 sia stato espressamente evidenziato l'auspicio che, nel corso dell'esame in sede referente presso la V Commissione, siano approvati gli emendamenti della XII Commissione approvati durante l'esame in sede consultiva, che a tal fine si allegano. Esprime infine perplessità sulla condizione apposta alla proposta di relazione relativa alla Tabella n. 14, ritenendo che si potrebbe semmai trasformarla in una osservazione.

  Paola BINETTI (UdCpTP), relatore, ritiene più opportuno mantenere la condizione.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva le proposte di relazione favorevole del relatore relativamente alla tabella n. 2, limitatamente alle parti di competenza, e connesse parti del disegno di legge di stabilità; alla tabella n. 4, limitatamente alle parti di competenza, e connesse parti del disegno di legge di stabilità; alla tabella n. 14 e connesse parti del disegno di legge di stabilità.

  La Commissione delibera, infine, di nominare ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del regolamento, il deputato Binetti quale relatore presso la V Commissione.

  La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.15.

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