CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 5 luglio 2012
677.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 82

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 5 luglio 2012.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.30 alle 10.40.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 5 luglio 2012. — Presidenza del presidente Manuela GHIZZONI. — Interviene il sottosegretario di Stato con delega all'informazione, la comunicazione, l'editoria e il coordinamento amministrativo Paolo Peluffo.

  La seduta comincia alle 14.

Sull'ordine dei lavori.

  Antonio PALMIERI (PdL) segnala che un noto quotidiano rappresenta oggi in prima pagina falsamente che vengono erogati 250 milioni di euro a favore delle scuole paritarie. Invita, quindi, i membri della Commissione a valutare l'adozione di un atto formale che ristabilisca, su tale punto, la verità degli interventi predisposti al riguardo dal Governo.

  Manuela GHIZZONI, presidente, ricorda che il Governo ha già chiarito, in una nota ufficiale, che non si tratta di erogazione di nuove risorse, bensì di un mero ripristino di risorse precedentemente assegnate. Quanto alla richiesta dell'onorevole Palmieri, sottolinea che resta nella disponibilità dei singoli commissari l'adozione di opportune iniziative volte a chiarire la reale portata di provvedimenti adottati.

  Rosa DE PASQUALE (PD) ricorda anch'essa come il Governo abbia già chiarito la vicenda, trattandosi di un mero ripristino di fondi prima esistenti.

DL 63/12: Disposizioni urgenti in materia di riordino dei contributi alle imprese editrici, nonché di vendita della stampa quotidiana e periodica e di pubblicità istituzionale.
C. 5322 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito esame e conclusione).

Pag. 83

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 4 luglio 2012.

  Manuela GHIZZONI, presidente, avverte che sono pervenuti i seguenti pareri espressi dalle Commissioni competenti sul testo del disegno di legge in esame: le Commissioni II (Giustizia), IX (Trasporti) e XIV (Politiche dell'Unione europea) hanno espresso parere favorevole; le Commissioni I (Affari costituzionali), IV (Difesa) e XII (Affari sociali) hanno espresso parere favorevole con osservazione; le Commissioni III (Esteri) e X (Attività produttive) hanno espresso parere favorevole con osservazioni; la VI Commissione (Finanze) ha espresso parere favorevole con condizione ed osservazioni. Precisa che la V Commissione (Bilancio) ha richiesto la relazione tecnica al Governo e il Comitato per la legislazione si è espresso in data odierna.
  Avverte quindi che sono stati presentati emendamenti al provvedimento in esame (vedi allegato).

  Giancarlo MAZZUCA (PdL), relatore, ricorda che alcuni degli emendamenti presentati al decreto-legge in discussione hanno un contenuto condivisibile che li renderebbe suscettibili di essere presi in considerazione ai fini dell'approvazione. Si tratta peraltro di una soluzione non conciliabile con i tempi ristretti di esame del provvedimento nei termini previsti per la sua conversione. Evidenzia, infatti, come vi sia un'assoluta necessità di approvare il decreto-legge per tamponare l'attuale situazione di emergenza finanziaria del settore. Invita, pertanto, al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, altrimenti il parere è contrario.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO, preannunciando parere conforme a quello del relatore, manifesta la disponibilità del Governo ad individuare forme diverse di accoglimento del contenuto degli emendamenti, ad esempio mediante l'accettazione di ordini del giorno presentati nel corso dell'esame in Assemblea. Aggiunge che il Governo potrà far confluire alcuni di essi – che si riserva di indicare nel corso dell'esame – nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri da adottare in attuazione del cosiddetto decreto salva Italia.

  Giancarlo MAZZUCA (PdL), relatore, si dichiara soddisfatto della disponibilità manifestata dal rappresentante del Governo a discutere, nel merito, il contenuto degli emendamenti, al fine di individuare, successive, idonee soluzioni normative.

  Emerenzio BARBIERI (PdL) invita a considerare la necessità che ulteriori strumenti di delegificazione che accolgano il contenuto degli emendamenti presentati possano essere esaminati, in sede consultiva, dalla Commissione. Precisa che sarebbe altrimenti necessario procedere ad incontri informali tra i componenti dei diversi gruppi in merito ai diversi argomenti, per evitare l'attuale disagio derivante dalla mancanza di un confronto nel merito con il Governo.

  Manuela GHIZZONI, presidente, apprezzata la disponibilità del rappresentante del Governo, si duole per il fatto che l'esame degli emendamenti sia sostanzialmente ristretto per motivi comunque estranei alla volontà della Commissione.

  Maria COSCIA (PD), in considerazione della disponibilità manifestata dal rappresentante del Governo, chiede al sottosegretario di indicare gli argomenti su cui c’è possibilità di accordo per modifiche future.

  Giuseppe GIULIETTI (Misto) si duole che non ci siano i tempi sufficienti di esame per concretizzare una volontà emendativa che si era manifestata in modo convergente tra tutti i gruppi. Osserva come, in ogni caso l'approvazione del decreto-legge sia assolutamente necessaria prima di passare a discutere la riforma complessiva del settore. Chiede, quindi, al rappresentante del Governo quali siano le modalità che intende adottare per rifinanziare i fondi pubblici destinati all'editoria. Pag. 84Segnala, inoltre, tra i vari aspetti da prendere in considerazione, anche la tutela del sistema di distribuzione mediante le edicole e il rispetto delle norme previdenziali nell'ambito dei contratti di lavoro stipulati nel settore. Dichiara, infine, di ritirare tutti gli emendamenti presentati.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO con riguardo ai profili di copertura finanziaria del provvedimento in esame, ricorda che per l'applicazione del decreto-legge vi è un fabbisogno di circa 120 milioni di euro in due anni, mentre attualmente ne sono disponibili circa la metà. Al riguardo, assume l'impegno di richiedere la rimanente parte dei fondi necessari nei prossimi provvedimenti di carattere finanziario e, in particolare, nella prossima legge di stabilità.

  Silvana Andreina COMAROLI (LNP), intervenendo sul complesso degli emendamenti, lamenta che non ci siano i tempi di esame sufficienti per modificare il decreto-legge, osservando come invece si potrebbe chiedere al Senato di fare uno sforzo approvando il testo modificato dalla Camera. Con riguardo, al finanziamento dei giornali di partito, invece, aggiunge che i bilanci sono certificati da società di revisione dei conti, per cui risulta molto difficile che siano commessi abusi nelle richieste di rimborsi. Raccomanda, quindi, l'approvazione degli emendamenti presentati dal suo gruppo, in particolare, per ciò che concerne l'acquisto di spazi relativi alle campagne di comunicazione istituzionale promosse dalle amministrazioni centrali dello Stato; ai requisiti in tema di editoria digitale e alla tutela della distribuzione mediante le edicole.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) evidenzia l'inutilità dell'esame degli emendamenti presentati, data l'impossibilità di una loro approvazione, secondo quanto espresso dai pareri del relatore e del rappresentante del Governo. Osserva, quindi, come in tal modo la Commissione rischia di essere soggetto passivo di scelte che sono state già adottate altrove.

  Manuela GHIZZONI, presidente, ricorda che gli emendamenti potranno essere presentati anche ai fini dell'esame del provvedimento in Assemblea, e ivi esaminati.

  Giancarlo MAZZUCA (PdL), relatore, ricorda come la discussione sugli emendamenti presentati non sia comunque inutile, in considerazione dell'impegno assunto dal rappresentante del Governo di recepire in un apposito provvedimento il loro contenuto.

  Si passa all'esame dell'articolo 1 e degli emendamenti ad esso riferiti.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Catone 1.9 e Granata 1.1 e 1.4: s'intende vi abbiano rinunciato. Ricorda, altresì, che è stato ritirato l'emendamento Mantovano 1.6.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.24, ringraziando il Governo per aver voluto condividere, in uno spirito di confronto, le proprie osservazioni sul provvedimento in esame. Al riguardo, sottolinea che l'elevazione dei requisiti di accesso ai contributi all'editoria garantirebbe la libertà dell'informazione e la liberalizzazione del mercato delle regole.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Zazzera 1.24.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 1.17, ricordando come il Governo stesso, durante la discussione del provvedimento al Senato, avesse proposto l'elevazione della percentuale al 30 per cento.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO ricorda che, in occasione della discussione del provvedimento presso l'altro ramo del Parlamento, il Governo, rimettendosi all'Assemblea, aveva rinunciato all'aumento della soglia in questione, per venire incontro a tutte le testate, soprattutto quelle di minori dimensioni, che non avrebbero potuto rispettare tali criteri.

Pag. 85

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Zazzera 1.17.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Santelli 1.7, di cui raccomanda l'approvazione.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Santelli 1.7, sottoscritto dall'onorevole Zazzera.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.25, ribadendo la ragionevolezza dell'innalzamento della soglia per l'accesso ai contributi.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Zazzera 1.25.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 1.18, stigmatizzando la posizione assunta dal Governo, che non rende possibile apportare alcuna modifica al testo del provvedimento.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Zazzera 1.18.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.26, ponendo l'accento sull'eccessiva proliferazione delle testate che deriverebbe dal considerare testata di livello nazionale quella distribuita in sole tre regioni.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Zazzera 1.26.

Sull'ordine dei lavori.

  Emerenzio BARBIERI (PdL), intervenendo sull'ordine dei lavori, propone di sospendere i lavori della Commissione per consentire la partecipazione all'informativa urgente del Presidente del Consiglio dei ministri sugli esiti del Consiglio europeo del 28-29 giugno.

  Giorgio LAINATI (PdL) chiede che, comunque, alla ripresa dei lavori sia assicurata la presenza del Governo.

  Manuela GHIZZONI, presidente, sospende quindi la seduta per consentire la partecipazione dei colleghi all'informativa urgente del Presidente del Consiglio dei ministri sugli esiti del Consiglio europeo del 28-29 giugno.

  La seduta, sospesa alle 15, è ripresa alle 17.30.

  Manuela GHIZZONI, presidente, avverte che tutti gli emendamenti sottoscritti dalla collega Frassinetti riferiti ai restanti articoli del provvedimento in esame sono stati ritirati. Avverte altresì, stante l'assenza dei presentatori degli emendamenti 1.5, 1.11, 1.10, 1.3, 1.2, *1.12, **1.13, 2.2, *2.3 e *2.10, 2.11, 2.9, 2.4, 2.12, 2.1, 2.8, *3.3 e *3.1, **3.2, 4.1, *5.3 e *5.1, che si intende vi abbiano rinunciato.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.19, che illustra, evidenziando come esso si riferisca all'importante questione della definizione di testata nazionale ai fini dell'accesso ai finanziamenti.

  La Commissione respinge, quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Zazzera 1.19 e 1.27 e Goisis 1.32.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.21, che illustra, evidenziando come esso si riferisca alla rilevante questione della valorizzazione della professionalità dei giornalisti dipendenti delle imprese editrici.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO invita il presentatore al ritiro dell'emendamento 1.21, segnalando che tratta di materia sulla quale si potrebbe intervenire con il più volte ricordato DPCM, in sede di esercizio dei poteri di delegificazione assegnati al Governo in materia.

Pag. 86

  Pierfelice ZAZZERA (IdV), considerata la disponibilità del Governo, ritira quindi il suo emendamento 1.21, affinché possa essere accolto dal Governo quale ordine del giorno che si riserva di presentare nel corso dell'esame in Assemblea.

  La Commissione respinge quindi l'emendamento Zazzera 1.20.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Borghesi 1.14, di cui è cofirmatario, chiedendo altrimenti al Governo che il suo contenuto possa esser accolto come ordine del giorno.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO invita, quindi, il presentatore al ritiro dell'emendamento 1.14, assicurandone l'accoglimento come ordine del giorno.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) ritira quindi l'emendamento Borghesi 1.14.

  Emerenzio BARBIERI (PdL) chiede di trasformare anche l'emendamento Borghesi 1.15 in ordine del giorno, considerata la sua importanza al fine di evitare l'elusione del disposto dell'articolo 5 del decreto.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO invita, quindi, il presentatore al ritiro dell'emendamento 1.15, allo scopo di valutare l'accoglimento di un unico ordine del giorno al riguardo.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) ritira l'emendamento Borghesi 1.15, di cui è cofirmatario, in vista dell'accoglimento di un ordine del giorno unitario in materia da parte del Governo, che si riserva di presentare in Assemblea.

  Erica RIVOLTA (LNP) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.29, che illustra, riguardante l'importante questione delle modalità di computo del numero dei dipendenti delle imprese editrici ai fini dell'accesso ai contributi.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO invita, quindi, il presentatore al ritiro dell'emendamento 1.29, assicurando l'accoglimento come ordine del giorno.

  Erica RIVOLTA (LNP), accogliendo l'invito del rappresentante del Governo, ritira quindi il suo emendamento 1.29, il cui contenuto si riserva di trasformare in un ordine del giorno da presentare nel corso dell'esame in Assemblea.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Borghesi 1.16, di cui è cofirmatario, che prevede l'opportuna applicazione per tutti i dipendenti, a loro tutela, delle norme dei contratti collettivi di lavoro.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO osserva che l'emendamento appare ultroneo, in quanto potrebbe essere già previsto dalla normativa vigente. Si riserva, comunque, di fare un opportuno approfondimento.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Borghesi 1.16.

  Erica RIVOLTA (LNP) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.30, che illustra.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO ricorda come già al Senato su un emendamento analogo è stato espresso parere contrario per mancanza di copertura finanziaria, ai sensi dell'articolo 81, comma 4, della Costituzione.

  Emerenzio BARBIERI (PdL) sottolinea l'esigenza di presentare un apposito ordine del giorno per ricomprendere tra i beneficiari dei finanziamenti anche le imprese senza scopo di lucro.

  Erica RIVOLTA (LNP) ritira quindi il suo emendamento 1.30, che si riserva di riproporre come ordine del giorno nel corso dell'esame in Assemblea.

Pag. 87

  Paola GOISIS (LNP) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.31, che illustra.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO ribadisce il parere contrario sull'emendamento Goisis 1.31.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Goisis 1.31.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.28.

  Emerenzio BARBIERI (PdL) ritiene opportuno valutare la possibilità di recepire il contenuto dell'emendamento in discussione con un ordine del giorno in Assemblea, trattandosi di materia rilevante.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO segnala che la disposizione recata dall'articolo 1, comma 7, oggetto della proposta emendativa dell'onorevole Zazzera, mira in realtà a sanare la mancata consegna delle raccomandate a causa delle eccezionali nevicate verificatesi nel corso dell'anno.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) ritira, quindi, il suo emendamento 1.28, riservandosi di trasformarlo in un ordine del giorno. Raccomanda quindi l'approvazione del suo emendamento 1.22, che tende a ripristinare il testo originario del Governo, poi modificato nel corso dell'esame del provvedimento al Senato, trattandosi tra l'altro di un intervento relativo a una specifica situazione editoriale che considera meritevole di tutela.

  La Commissione respinge l'emendamento Zazzera 1.22.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.23, che tende a ripristinare il testo originario del Governo, poi modificato nel corso dell'esame del provvedimento al Senato. Osserva come la prevista possibilità che le fondazioni bancarie possano finanziare le imprese editrici risulti pericolosa, poiché pone i presupposti per far diventare le suddette fondazioni reali proprietarie dei mezzi di informazione finanziati.

  La Commissione respinge l'emendamento Zazzera 1.23.

  Erica RIVOLTA (LNP) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.33, che illustra.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO ribadisce il parere contrario sull'emendamento Rivolta 1.33, in quanto oneroso per l'erario.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Rivolta 1.33.

  Si passa all'esame dell'articolo 1-bis e degli emendamenti ad esso riferiti.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1-bis.2, che tende a ripristinare il testo originario del Governo, poi modificato nel corso dell'esame del provvedimento al Senato. Osserva, in particolare, come non sia opportuno che lo Stato assista finanziariamente un'attività imprenditoriale privata, quale quella editoriale, ricordando che di recente ha intrapreso con successo la sua attività un quotidiano che ha rinunciato ad ogni forma di contributo statale. Chiede, fra l'altro, chiarimenti sulle modalità di nomina della prevista commissione.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO precisa che la commissione verrà nominata con DPCM, seguendo le procedure indicate dalla legge n. 400 del 1988.

  Franco NARDUCCI (PD), intervenendo in sostituzione dell'onorevole Rossa, ricorda innanzitutto che l'articolo 1-bis del provvedimento in esame è stato fortemente voluto dal Ministro Terzi di Sant'Agata. Osserva, quindi, che esso rappresenta una garanzia delle forme di espressione dell'italianità all'estero, pur concordando sul fatto che sono necessari criteri Pag. 88precisi per l'assegnazione dei contributi e controlli efficaci.

  Emerenzio BARBIERI (PdL) chiede chiarimenti sull'accesso ai contributi per i periodici pubblicati in Italia e diffusi all'estero, che potrebbero sembrare esclusi dalla lettera della norma.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO, riservandosi di svolgere un approfondimento sul punto, osserva, in generale, come il finanziamento previsto dall'articolo 1-bis rappresenti solo una quota riservata che si aggiunge ai finanziamenti complessivi al settore.

  La Commissione respinge, quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Borghesi 1-bis.2, 1-bis.3 e 1-bis.4 e Zazzera 1-bis.5 e 1-bis.6.

  Si passa, quindi, all'esame dell'articolo 2 e degli emendamenti ad esso riferiti.

  Erica RIVOLTA (LNP) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 2.27, che illustra.

  Emerenzio BARBIERI (PdL) chiede chiarimenti in ordine alla situazione delle imprese che non hanno ricevuto alcun contributo nell'anno 2010, per evitare il rischio che non possano riceverne anche per il 2011.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO rassicura l'onorevole Barbieri, osservando come l'emendamento Rivolta 2.27 vada a configurare diritti soggettivi, che creano fra l'altro debito sommerso, mentre la certezza del finanziamento al settore si può conseguire soltanto con uno stanziamento delle relative risorse nel bilancio dello Stato.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Rivolta 2.27.

  Erica RIVOLTA (LNP) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 2.28, che illustra.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO ribadisce il parere contrario sull'emendamento Rivolta 2.28.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Rivolta 2.28.

  Paola GOISIS (LNP) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 2.29, che illustra.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO ribadisce il parere contrario sull'emendamento Goisis 2.29, in quanto risulta oneroso per l'erario.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Goisis 2.29.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) raccomanda l'approvazione dei suoi emendamenti 2.13, 2.16, 2.17, 2.18, 2.20, 2.19, 2.21, 2.22 nonché degli emendamenti Borghesi 2.14 e Borghesi 2.15, di cui è cofirmatario, osservando come in un momento di grave crisi finanziaria lo Stato non può farsi carico di spendere soldi pubblici dei cittadini per sovvenzionare una privata attività d'impresa, quale quella editoriale.

  La Commissione respinge, quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Zazzera 2.13, 2.16, 2.17, 2.18, 2.20, 2.19, 2.21 e 2.22 nonché gli emendamenti Borghesi 2.14 e 2.15.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 2.25.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO assume l'impegno di recepire con il ricordato DPCM il contenuto dell'emendamento 2.25, accogliendo un conseguente ordine del giorno.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) ritira, quindi, il suo emendamento 2.25. Raccomanda l'approvazione del suo emendamento 2.23.

  La Commissione respinge quindi l'emendamento Zazzera 2.23.

Pag. 89

  Erica RIVOLTA (LNP) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 2.26, che illustra, evidenziando come esso sia finalizzato all'introduzione di elementi di semplificazione normativa. Insiste, quindi, per la votazione.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO ribadisce l'invito al ritiro altrimenti il parere è contrario.

  La Commissione respinge l'emendamento Rivolta 2.26.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 2.24, che illustra. Segnala in particolare che il comma 5-bis dell'articolo 2, di cui l'emendamento prevede la soppressione, è stato inserito nel corso dell'esame al Senato, per favorire alcune imprese radiofoniche private, che, pertanto, continuerebbero ad usufruire indebitamente del finanziamento pubblico. Insiste, quindi, per la votazione del proprio emendamento 2.24.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Zazzera 2.24.

  Si passa all'esame dell'articolo 3 e degli emendamenti ad esso riferiti.

  Paola GOISIS (LNP) raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 3.5, che illustra, precisando che con esso si intende promuovere la riorganizzazione della rete periferica del ministero dell'economia e delle finanze, nonché della rete consolare e diplomatica, nonché la razionalizzazione delle prefetture-uffici territoriali del Governo e la riorganizzazione della rete periferica del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in modo tale da realizzare risparmi di spesa ed evitare lo snaturamento del prodotto editoriale.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO conferma il parere contrario sull'emendamento Goisis 3.5, in quanto privo di copertura finanziaria.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Goisis 3.5.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) raccomanda l'approvazione del suo emendamento **3.4, che illustra, precisando che la soppressione dei commi 5-bis e 5-ter contrasterebbe il rafforzamento dei monopoli tradizionali, favorendo il coinvolgimento di altre forme di attività di impresa.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO ricorda che, durante la discussione del provvedimento al Senato, il Governo si era rimesso all'Assemblea su questo punto. Ribadisce in ogni caso che, alla luce della complessità della materia, il Governo svolgerà gli opportuni approfondimenti sul tema.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Zazzera 3.4.

  Si passa all'esame dell'articolo 4 e degli emendamenti ad esso riferiti.

  La Commissione respinge l'emendamento Zazzera 4.2

  Emerenzio BARBIERI (PdL), intervenendo sulla materia dell'emendamento Marinello 4.1 decaduto, precisa che il Governo, durante l'esame del cosiddetto decreto semplificazioni, aveva accolto l'ordine del giorno Mazzuca n. 9/4940-A/108, il cui testo era identico rispetto a quello dell'emendamento medesimo. Auspica, quindi, che il Governo possa accogliere un ordine del giorno analogo che recepisca il testo dell'emendamento citato.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO precisa che, con riferimento alla filiera distributiva delle edicole, è necessario formulare criteri applicativi che consentano di perseguire l'informatizzazione del settore in maniera consensuale. Evidenzia, quindi, che la definizione di tali aspetti di carattere tecnico sarà effettuata con Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o con altri strumenti di delegificazione.

  Si passa all'esame dell'articolo 5 e degli emendamenti ad esso riferiti.

Pag. 90

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Rivolta 5.4.

  Paola GOISIS (LNP) raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 5.5, che illustra, precisando che esso risulta finalizzato a garantire una efficiente gestione della pianificazione istituzionale da parte delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, ove l'accesso alla pianificazione medesima sia consentito esclusivamente ai consorzi costituiti da almeno trenta imprese in possesso dei requisiti elencati all'articolo 2 del provvedimento, di cui almeno venti società editrici di quotidiani.

  Il sottosegretario Paolo PELUFFO evidenzia che la finalità intrinseca alla comunicazione istituzionale è la formulazione di un chiaro messaggio di pubblica utilità, indirizzato ai cittadini. Pur concordando sull'utilità dei consorzi menzionati nell'emendamento, ritiene che la pubblicità istituzionale non possa e non debba diventare uno strumento per attribuire forme di sostegno senza alcun vincolo dirigistico. Assicura, tuttavia, che il Governo accoglierà l'ordine del giorno per recepire il contenuto di tale emendamento.

  Paola GOISIS (LNP), alla luce della disponibilità del Governo di accogliere un ordine del giorno che recepisca il contenuto del suo emendamento, accoglie l'invito al ritiro formulato dal rappresentante del Governo.

  Emerenzio BARBIERI (PdL) preannunzia, anche a nome del suo gruppo, il voto favorevole sul provvedimento in esame, pur consapevole dei limiti in cui la Commissione ha potuto operare, alla luce dell'esiguità dei tempi di discussione, che ha impedito una discussione ampia ed approfondita. Auspica, tuttavia, che il Governo onori gli impegni assunti, accogliendo i numerosi ordini del giorno che saranno presentati in Aula, intervenendo ove necessario con il più volte citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

  Maria COSCIA (PD) preannunzia, anche a nome del suo gruppo, il voto favorevole sul provvedimento in esame, pur esprimendo il suo rammarico per l'impossibilità di approvare proposte emendative migliorative del testo del provvedimento, che, comunque, garantisce la sopravvivenza alle imprese editrici interessate. Auspica, quindi, che il Governo rispetti gli impegni assunti, provvedendo alla formulazione di un provvedimento organico sulla delicata materia dell'editoria.

  Paola GOISIS (LNP) preannunzia, anche a nome del suo gruppo, il voto contrario sul provvedimento in esame, esprimendo comunque il suo ringraziamento nei confronti del relatore e del rappresentante del Governo per la disponibilità dimostrata ad accogliere, seppure come ordini del giorno, alcuni suggerimenti per migliore il testo in esame, rappresentati dalla sua parte politica.

  Fabio EVANGELISTI (IdV), intervenendo in sostituzione del deputato Zazzera, preannunzia il voto contrario sul provvedimento in esame, ringraziando naturalmente il relatore per il lavoro svolto.

  Enzo CARRA (UdCpTP), preannunciando il voto favorevole sul provvedimento in esame, ringrazia il sottosegretario Peluffo per la disponibilità al confronto ed alla condivisione, auspicando che il provvedimento organico di riforma dell'editoria possa essere ampiamente approfondito. Rivolge, quindi, i suoi ringraziamenti nei confronti del relatore Mazzuca, al quale augura buon lavoro.

  Andrea SARUBBI (PD), pur apprezzando le finalità programmatiche del provvedimento, non ne condivide il contenuto sostanziale, in quanto lo considera poco rispondente alle esigenze di un settore che sta attraversando profondi e strutturali cambiamenti. Auspica, inoltre, che il Governo si impegni a risolvere le numerose problematiche derivanti dalla frontiera del digitale, intervenendo con provvedimenti più incisivi anche per questo settore.

Pag. 91

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente, si associa ai ringraziamenti nei confronti del relatore per il proficuo lavoro svolto che, seppure non ha consentito di modificare il testo in Commissione, ha posto le premesse per raggiungere importanti obiettivi di modifica in altri provvedimenti collegati, anche con il preannuncio dell'accoglimento da parte del Governo di numerosi ordini del giorno in Assemblea.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara quindi concluso l'esame del provvedimento.
  Pone quindi in votazione la proposta di conferire al relatore il mandato a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento e di richiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  La Commissione approva.

  Manuela GHIZZONI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 18.40.

Pag. 92