CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 maggio 2011
484.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 25 maggio 2011.

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare.
C. 2744 Cenni e C. 4309 Callegari.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 13.35 alle 14.05.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 25 maggio 2011. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO indi del vicepresidente

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Angelo ZUCCHI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Roberto Rosso.

La seduta comincia alle 14.05.

Variazione nella composizione della Commissione.

Paolo RUSSO, presidente, comunica che il deputato Vincenzo TADDEI entra a far parte della Commissione agricoltura, al posto dell'onorevole Carlo NOLA che cessa di farne parte. Augura a entrambi buon lavoro.

DL n. 70/2011 - Semestre europeo - disposizioni per l'economia.
C. 4357 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite V e VI).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del disegno di legge.

Isidoro GOTTARDO (PdL), relatore, ricorda che il decreto-legge n. 70 del 2011, in base alle nuove regole di governance europea, detta prime disposizioni urgenti per l'economia.
In particolare, l'articolo 1 istituisce un credito d'imposta per gli anni 2011 e 2012, nella misura del 90 per cento della spesa incrementale di investimento, in favore delle imprese che finanziano progetti di ricerca in università o enti pubblici di ricerca.
L'articolo 2 istituisce un credito d'imposta per ogni lavoratore rientrante nella categoria dei lavoratori «svantaggiati» o «molto svantaggiati», assunto a tempo indeterminato nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sardegna e Sicilia) nei dodici mesi successivi all'entrata in vigore del decreto.
I commi da 1 a 3 dell'articolo 3 introducono un diritto di superficie ventennale sulle aree inedificate formate da arenili, con esclusione delle spiagge e delle scogliere. I commi da 4 a 6 prevedono l'istituzione nei territori costieri di distretti turistico-alberghieri, cui si applicano disposizioni agevolative in materia amministrativa, fiscale, finanziaria e per le attività di ricerca e sviluppo. Il comma 7 estende l'applicazione del codice della nautica da diporto alle navi, iscritte nei registri internazionali, adibite a noleggio per attività turistica. Il comma 8, lettera a), prevede l'utilizzazione come approdi turistici delle aree portuali sottoutilizzate o non utilizzabili. La lettera b) dispone in merito alla revisione della disciplina delle concessioni demaniali marittime per la realizzazione di porti e approdi turistici.
L'articolo 4 introduce alcune modifiche alla disciplina in materia di appalti. Viene previsto, al riguardo, di estendere il campo di applicazione della finanza di progetto, limitare l'aumento dei costi delle opere, attraverso il contenimento dei casi in cui è possibile iscrivere «riserve» e la previsione di un tetto di spesa per le «varianti» e per le opere cosiddette «compensative», anche con riguardo alla variazione del prezzo dei singoli materiali di costruzione. Ulteriori interventi riguardano la riduzione della spesa per gli accordi bonari, l'istituzione nelle prefetture di un elenco di fornitori e prestatori di servizi non soggetti a rischio di inquinamento mafioso, l'introduzione di un disincentivo per le liti «temerarie», l'accertamento dei requisiti di partecipazione alle gare mediante collegamento telematico alla banca dati nazionale dei contratti pubblici. Vengono, inoltre, previsti l'estensione del criterio di autocertificazione per la dimostrazione dei requisiti richiesti per l'esecuzione dei lavori pubblici, l'introduzione di controlli essenzialmente ex post sul possesso dei requisiti di partecipazione alle gare da parte delle stazioni appaltanti, la tipizzazione delle cause di esclusione dalle gare, l'obbligo di scorrimento della graduatoria, in caso di risoluzione del contratto, la razionalizzazione e la semplificazione del procedimento per la realizzazione di infrastrutture strategiche di preminente interesse

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nazionale, l'innalzamento dei limiti di importo per l'affidamento degli appalti di lavori mediante procedura negoziata e per l'accesso alla procedura semplificata ristretta per gli appalti di lavori. È, inoltre, elevata da cinquanta a settanta anni la soglia per la presunzione di interesse culturale degli immobili pubblici. Il comma 16 dell'articolo 4 modifica alcune disposizioni del codice dei beni culturali e del paesaggio, al fine di semplificare il procedimento per rilascio dell'autorizzazione paesaggistica nei comuni che adeguano i propri strumenti urbanistici alle prescrizioni dei piani paesaggistici regionali.
L'articolo 5 introduce modifiche alla disciplina delle autorizzazioni in edilizia privata, demandando alle regioni il compito di incentivare le demolizioni e successive ricostruzioni con proprie leggi.
L'articolo 6 detta alcune disposizioni volte a ridurre gli oneri derivanti dalla normativa vigente e gravanti sulle piccole e medie imprese.
L'articolo 7 reca norme di semplificazione ed eliminazione di taluni adempimenti tributari in materia di attività di controllo nei confronti di piccole e medie imprese e microimprese, deroga allo statuto del contribuente in materia di accessi, dichiarazione relativa alle detrazioni per redditi di lavoro dipendente, semplificazione dei provvedimenti della amministrazione finanziaria, convenzioni di agenzie fiscali ed enti di previdenza con amministrazioni pubbliche per acquisizione dati, dichiarazioni dei redditi e IRAP, adempimenti dei contribuenti, imprese in contabilità semplificata, semplificazione della riscossione, «spesometro», abolizione della scheda carburante, detrazioni per ristrutturazioni edilizie, deduzione «accelerata» delle spese fino a 1000 euro, riscossione dei crediti INPS, rateizzazione dei debiti tributari, elevazione della soglia del valore dei beni obsoleti, annotazione delle fatture IVA, concentrazione della scadenza dei termini per i versamenti fiscali degli enti pubblici, accisa e IVA sul gas naturale, riapertura dei termini e disciplina della rivalutazione di terreni e quote.
L'articolo 8 detta diverse disposizioni in materia di reinserimento delle donne nel mondo del lavoro, regime di attrazione europea, procedure di amministrazione straordinaria, titoli di risparmio per l'economia meridionale, fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, tasso usurario, servizi pubblici locali di rilevanza economica, modifica delle condizioni dei contratti bancari nei riguardi delle imprese, rinegoziazione e portabilità dei mutui, servizi di pagamento, tassazione dei fondi immobiliari chiusi e brevetti.
Infine, l'articolo 9 introduce nuove forme di contratti di programma per la ricerca con soggetti pubblici o privati, disciplina l'istituzione di una Fondazione per il merito e detta disposizioni in materia di personale scolastico mentre l'articolo 10 modifica il procedimento di rilascio dei documenti di identificazione dei cittadini prevedendo - tra l'altro - l'unificazione, anche progressiva, della Carta di identità elettronica (CIE) con la tessera sanitaria. Esso reca inoltre norme in materia di personale vigili del fuoco, Agenzia nazionale di vigilanza sulle risorse idriche, tariffa del servizio idrico. L'articolo 11 reca le relative disposizioni finanziarie.
Segnala quindi che i commi 11 e 12 dell'articolo 8 interessano specificamente il settore agricolo in quanto dettano disposizioni in materia di cessione dei crediti agricoli. Secondo tali disposizioni, gli agricoltori possono cedere a istituti finanziari i crediti da loro vantati e derivanti dal possesso dei titoli di pagamento diretto previsti dalla PAC, in tal modo risultando incrementate le loro capacità di finanziamento. Le modalità di tale cessione saranno definite con un decreto del Ministro delle politiche agricole, di concerto con quello dell'economia e finanze, entro 60 giorni dall'entrata in vigore del provvedimento. È inserita la clausola d'invarianza dei saldi di finanza pubblica. La cessione di crediti è autorizzata a condizione che essa abbia la forma di sconto di credito tra soggetti privati; ciò in deroga alle disposizioni recate dall'articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 24 dicembre 1974, n. 727, che vietano la cessione

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dei crediti spettanti in attuazione di disposizioni comunitarie relative a provvidenze finanziarie, la cui erogazione sia affidata agli organismi pagatori riconosciuti dalla normativa europea.
La disposizione in esame, particolarmente utile per il comparto in quanto permette agli agricoltori di poter disporre di una pronta liquidità per gli investimenti, dovrebbe comunque essere valutata alla luce di quanto previsto dalla normativa europea. Il trasferimento dei diritti è, infatti, attualmente regolato dal regolamento (CE) 73/2009 che ha sostituito il regolamento (CE) 1782/2003, prevedendo, all'articolo 43, che tale trasferimento può essere effettuato unicamente a un altro agricoltore stabilito nello stesso Stato membro, mentre l'articolo 11 del regolamento (CE) 1290/2005 sul finanziamento della PAC prevede che, salvo disposizione contraria prevista dalla normativa europea, i pagamenti relativi ai finanziamenti previsti dallo stesso regolamento sono versati integralmente ai beneficiari. Inoltre, la cessione di crediti che dovessero poi rivelarsi inesigibili porrebbe, da ultimo, la questione sulla reale possibilità di un loro recupero da parte della Comunità.
Desidera in proposito invitare la Commissione e il Governo ad una riflessione più ampia sulla previsione di cui ai commi 11 e 12 dell'articolo 8. Ricorda infatti che la normativa del 1974 impediva la cessione dei crediti comunitari per ragioni di tutela degli agricoltori ovvero per consentire che tali benefici rimanessero in ogni caso nella loro disponibilità. È evidente che nell'attuale situazione di difficoltà economiche e nell'accesso al credito, la possibilità di cedere i crediti PAC diventa un valore interessante per l'agricoltore, che può ottenere anticipatamente le relative risorse finanziarie. Invita tuttavia a non sottovalutare l'eventuale rischio che tale pratica possa portare le imprese agricole ad un più facile indebitamento.

Angelo ZUCCHI, presidente, avverte che il seguito dell'esame potrà proseguire in altra seduta.

Il sottosegretario Roberto ROSSO si dichiara disponibile ad intervenire sulle questioni poste dal relatore nella prossima seduta.

Angelo ZUCCHI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sui lavori della Commissione.

Angelo ZUCCHI, presidente, propone di passare ora allo svolgimento delle interrogazioni e successivamente all'esame del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sul fenomeno dei danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e zootecniche.

La Commissione concorda.

La seduta termina alle 14.15.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 25 maggio 2011. - Presidenza del vicepresidente Angelo ZUCCHI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Roberto Rosso.

La seduta comincia alle 14.15.

5-04447 Foti: Rapporti tra il Corpo forestale dello Stato e i servizi veterinari di Forlì, in relazione alla gestione degli animali selvatici.

Il Sottosegretario Roberto ROSSO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Tommaso FOTI (PdL) prende atto che il Governo ha fatto presente che in esecuzione di un'ordinanza del Tribunale della libertà di Forlì il Corpo forestale dello Stato ha provveduto a eseguire il dissequestro penale del capriolo di cui tratta l'interrogazione, evidentemente ritenendo insussistenti i motivi assolutamente infondati del sequestro. Ritiene pertanto

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che il Corpo forestale dello Stato dovrebbe essere più accorto prima di procedere sulla base della presentazione di esposti anonimi.

5-02282 Servodio: Orientamenti in merito alla costituzione di un'unica struttura di contrasto alle frodi alimentari, derivante dall'accorpamento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari e del Nucleo agroalimentare e forestale (NAF) del Corpo forestale dello Stato.

Il Sottosegretario Roberto ROSSO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Giuseppina SERVODIO (PD), preliminarmente, formula auguri di buon lavoro al sottosegretario Roberto Rosso, auspicando una proficua collaborazione con la Commissione.
Si dichiara quindi non soddisfatta della risposta molto burocratica del Governo, che ripete altre risposte date in precedenza. Ricorda invece che recentemente il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, ascoltato in audizione, ha evidenziato gli importanti temi della riforma dell'organizzazione del Ministero da attuarsi attraverso accorpamenti e razionalizzazione degli uffici.
Fa presente inoltre che l'interrogazione non intende mettere in difficoltà il Governo per le possibili ricadute sull'organizzazione del personale in caso di accorpamento, trattandosi di questioni di natura squisitamente sindacale. Invita però il Governo a valutare attentamente l'ipotesi indicata nella sua interrogazione, poiché esse potrebbero rivelare aspetti finora non presi nella dovuta considerazione. Sottolinea infatti che sarebbe possibile ottimizzare le professionalità presenti sul territorio ai fini della prevenzione e della repressione delle frodi, preservando il made in Italy e garantendo il consumatore, qualora si evitasse la duplicazione delle strutture, così come avviene oggi con la presenza dell'Ispettorato centrale e del NAF del Corpo forestale dello Stato. Chiede pertanto se il Governo, al di là dei problemi economici, non ritenga utile valutare la possibilità di migliorare l'integrazione tra le strutture ed evitare sovrapposizioni che inevitabilmente si ripercuoterebbero sull'efficacia dei controlli. Ricorda a tale proposito che il Corpo forestale dello Stato ha deciso di dotarsi di un laboratorio di analisi, proprio nel momento in cui l'Ispettorato ha dovuto ridurre i suoi laboratori portandoli da dodici a cinque.

Il Sottosegretario Roberto ROSSO fa presente che informerà il Ministro - che è orientato favorevolmente alle semplificazioni di carattere amministrativo - in relazione ai temi sollevati dall'onorevole Servodio, che, al di là dei problemi di natura sindacale, gli sembrano ragionevoli e condivisibili.

5-02842 Delfino: Attuazione della normativa vigente e iniziative in materia di quote-latte.

Il Sottosegretario Roberto ROSSO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Teresio DELFINO (UdCpTP), nell'augurare buon lavoro al sottosegretario Rosso, confida che la sua presenza potrà essere occasione di un rapporto molto intenso con la Commissione.
Ricorda quindi i propositi annunciati dal Ministro nell'audizione sulle sue linee programmatiche, quando si è detto orientato finalmente a chiudere l'annosa e lunghissima vertenza. Ricorda altresì che lo stesso Ministro ha affermato in più occasioni che non avrebbe fatto sconti a coloro che non avevano ottemperato alla legge, pur facendo presente che non bisognava trattare questi cittadini come criminali e che occorreva disponibilità a venire incontro alle esigenze dei cosiddetti «splafonatori».
Lamenta la laconicità della risposta del Governo, che omette di rispondere al

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primo quesito dell'interrogazione, relativo alle iniziative da assumere per superare il contenzioso avviato dai beneficiari del decreto-legge n. 5 del 2009. Osserva poi che, in particolare, il Ministro non ha finora espresso in materia una idea chiara.
Peraltro, ritiene che il tempo trascorso dalla presentazione dell'interrogazione abbia reso i quesiti espressi nella stessa non più così concreti come lo erano nel momento in cui erano stati posti.
Rileva inoltre che il Governo non ha risposto all'ultimo quesito relativo alla possibilità che nei criteri di assegnazione delle quote latte di origine comunitaria siano anche compresi i produttori che abbiano fatto registrare un quantitativo di quota B tagliata o munto nel quinquennio.
Prende atto che il Governo non prevede modifiche all'impianto normativo attualmente in vigore. Si domanda tuttavia quale sarà la sorte degli allevatori che si trovano - per usare un eufemismo - in posizione irregolare e ricorda in proposito che il primo tentativo di riscossione coattiva da parte dell'AGEA ha suscitato dure reazioni degli allevatori, balzate agli onori della cronaca.
Si dichiara in conclusione insoddisfatto della risposta, ritenendo che l'operazione avviata dal Ministro Zaia debba andare avanti e cioè che gli splafonatori che non hanno voluto cogliere la possibilità offerta dal decreto-legge n. 5 del 2009 si debbano adeguare alla legge stessa. Infine, ritiene che, in ogni caso, il Ministro dovrebbe esprimersi prima della scadenza della rata di fine giugno.

Il Sottosegretario Roberto ROSSO osserva che il Ministro è personalmente impegnato a trovare una soluzione avanzata al problema, occupandosene direttamente e nominando quale commissario il vicecomandante del Corpo forestale dello Stato. Dichiara pertanto il suo convincimento che alla fine si potrà giungere ad una soluzione che potrà convincere tutte le parti interessate.

5-03345 Oliverio: Iniziative per la tutela e la valorizzazione dei prodotti agro-alimentari italiani, con particolare riferimento ai prodotti caseari.

Il Sottosegretario Roberto ROSSO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), nell'associarsi ai colleghi nell'esprimere un augurio di buon lavoro al sottosegretario Roberto Rosso, già vicepresidente della Commissione, lamenta il ritardo con il quale il Governo ha dato risposta all'interrogazione in oggetto, pubblicata il 30 luglio 2010. Ricorda inoltre che l'ultima volta che il Governo è venuto in Commissione a rispondere a interrogazioni è stato nel febbraio scorso.
Ricorda altresì come nel 2010, quando si è verificato il fenomeno della mozzarella blu, il Governo avesse assicurato un monitoraggio e un tavolo operativo per intraprendere le opportune iniziative, mentre oggi il sottosegretario Rosso invece ha detto soltanto che sono stati prelevati 120 campioni per effettuare le verifiche.
Ricorda infine che l'Italia importa ingenti quantitativi di latte, tanto che ben tre cartoni di latte su quattro non sono italiani, ma utilizzano nomi che evocano tale origine, come «Malga Paradiso», «Fattorie Torresina», «Monteverdi» e altri.
Premesso che la filiera è comunque controllata, a prescindere dalla politica governativa, lamenta poi la mancanza di tracciabilità dei prodotti e la mancata applicazione della legge sull'etichettatura di origine. Vorrebbe anzi conoscere, a tal fine, quale sia l'azione svolta dal Governo a livello europeo. Il problema non si limita infatti al latte, ma riguarda la generalità dei prodotti alimentari.
Dunque, per i motivi suesposti, ritiene di non potersi dichiarare soddisfatto della risposta del Governo.
Formula comunque conclusivamente l'auspicio che tra Commissione e Governo possa iniziare un lavoro più fecondo e che

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finalmente la tracciabilità dei prodotti alimentari italiani possa divenire realtà, anche se, finora, ciò non è avvenuto, nonostante l'impegno e la disponibilità dei partiti dell'opposizione.

Angelo ZUCCHI, presidente, avverte che il deputato Nastri ha trasformato la sua interrogazione n. 5-04081, concernente iniziative a sostegno del settore agricolo e agroalimentare, in interrogazione a risposta scritta.
A nome di tutta la Commissione, si associa infine agli auguri già formulati dai colleghi al sottosegretario Rosso, già vicepresidente della Commissione e oggi per la prima volta presente quale rappresentante del Governo, auspicando un proficuo rapporto tra Commissione e Governo.
Dichiara infine concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.50.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 25 maggio 2011. - Presidenza del vicepresidente Angelo ZUCCHI.

La seduta comincia alle 14.50.

Sul fenomeno dei danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e zootecniche.
(Esame del documento conclusivo e rinvio).

Angelo ZUCCHI, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
Precisa quindi che la Commissione è chiamata oggi ad iniziare l'esame del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva, ai sensi dell'articolo 144, comma 3, del regolamento. Ricorda al riguardo che, come preannunciato in sede di Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, al deputato Faenzi è stato conferito l'incarico di predisporre uno schema di documento da sottoporre all'esame della Commissione.

Monica FAENZI (PdL) illustra lo schema di documento conclusivo che ha predisposto, cercando di raccogliere ampiamente le indicazioni emerse dalle audizioni svolte. Invita poi i colleghi a formulare osservazioni e proposte, in vista di un'elaborazione conclusiva del documento (vedi allegato 5).

Susanna CENNI (PD), manifestando un complessivo apprezzamento per il lavoro svolto dalla collega Faenzi, segnala alcune criticità, formulando osservazioni e richieste di chiarimento.

Angelo ZUCCHI, presidente, ricorda che la Commissione ha approvato risoluzioni sull'inserimento dello storno tra le specie cacciabili, questione da negoziare con l'Unione europea.

Monica FAENZI (PdL), precisando di aver voluto fornire un ampio quadro degli elementi emersi dall'indagine, si riserva di approfondire i temi segnalati nel dibattito e di proporre le conseguenti modifiche allo schema di documento conclusivo.

Angelo ZUCCHI, presidente, rinvia infine il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.05.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.05 alle 15.10.

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ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 18 maggio 2011, a pagina 220, prima colonna, le righe dalla undicesima alla diciottesima sono sostituite con le seguenti «Angelo ZUCCHI, presidente, ricorda che la pubblicità dei lavori della seduta odierna è assicurata, oltre che attraverso l'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche mediante la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.».