CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 luglio 2010
360.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 28 luglio 2010. - Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO. - Interviene il sottosegretario allo sviluppo economico Stefano Saglia.

La seduta comincia alle 18.45.

Sui lavori della Commissione.

Manuela DAL LAGO, presidente, informa i colleghi che il Presidente della Commissione trasporti ha comunicato l'impossibilità, da parte della Commissione da lui presieduta, di procedere nella giornata di domani all'audizione dell'amministratore delegato di Telecom. Resta stabilito che - ove la Camera dovesse riunirsi nei primi giorni della prossima settimana per procedere a votazioni, le due presidenze fisseranno una nuova data per l'audizione medesima; ove tale ipotesi non si avverasse, la seduta sarebbe svolta alla ripresa dei lavori.
Inoltre, in considerazione di alcune richieste di prorogare ulteriormente il termine

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per la presentazione degli emendamenti sul provvedimento C.2754, Statuto delle imprese, pervenute da tutti i gruppi politici, propone di fissare un ulteriore termine nella giornata di martedì 3 agosto alle ore 15.

La Commissione concorda.

Schema di decreto legislativo recante modifiche al codice della proprietà industriale, di cui al decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30.
Atto n. 228.
(Rinvio del seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento).

La Commissione prosegue l'esame dello Schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta di ieri

Manuela DAL LAGO, presidente, non essendo ancora pervenuti i rilievi sul provvedimento in titolo da parte della V Commissione, rinvia il seguito dell'esame.

La seduta termina alle 18.50.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 28 luglio 2010. - Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO. - Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Stefano Saglia.

La seduta comincia alle 18.50.

Disposizioni urgenti per assicurare la regolarità del servizio pubblico di trasporto marittimo.
C. 3646 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla IX Commissione).
(Seguito esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta di ieri.

Laura FRONER (PD), sottolineato che nel provvedimento di urgenza sono affrontate materie eterogenee, giudica moto discutibile la forma di privatizzazione prevista per la Tirrenia Spa. Ricorda che la regione Sicilia detiene buona parte del patrimonio della società e ciò rende questo passaggio più difficilmente sostenibile dal punto di vista economico-finanziario.

Manuela DAL LAGO, presidente e relatore, formula una proposta di parere favorevole.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore,

La seduta termina alle 18.55.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 28 luglio 2010. - Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO. - Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Stefano Saglia.

La seduta comincia alle 18.55.

DL 105/10: Misure urgenti in materia di energia. Proroga di termine per il riordino del sistema degli incentivi.
C. 3660 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta di ieri.

Manuela DAL LAGO, presidente, avverte che sono stati presentati oltre trecento emendamenti e articoli aggiuntivi, che sono in distribuzione e saranno pubblicati in allegato (vedi allegato 1), alcuni dei quali presentano profili di criticità relativamente alla loro ammissibilità.
Ricorda infatti che, ai sensi del comma 7 dell'articolo 96-bis del Regolamento, non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente

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riconducibili alle materie oggetto dei decreti-legge all'esame della Camera. Tale criterio risulta più restrittivo di quello dettato, con riferimento agli ordinari progetti di legge, dall'articolo 89 del medesimo Regolamento, il quale attribuisce al Presidente la facoltà di dichiarare inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che siano estranei all'oggetto del provvedimento.
Ricorda, inoltre, che la lettera circolare del Presidente della Camera del 10 gennaio 1997 sull'istruttoria legislativa precisa che, ai fini del vaglio di ammissibilità delle proposte emendative, la materia deve essere valutata con riferimento ai singoli oggetti e alla specifica problematica affrontata dall'intervento normativo.
La Presidenza ha pertanto ritenuto di considerare ammissibili tutte quelle proposte normative che vertono sull'oggetto dei singoli articoli del decreto-legge - sia gli articoli originari che quelli introdotti dal Senato. Presentano quindi profili di criticità le seguenti proposte emendative:
1.71 Di Biagio, che prevede, fra gli interventi in capo ai commissari straordinari del Governo, la predisposizione di un piano informativo sullo stato di avanzamento del piano di smantellamento delle centrali nucleari;
1.74 Servodio, che prevede la definizione da parte del Ministro delle politiche agricole, di un piano nazionale di azione sulle energie rinnovabili;
1.78 Servodio, che modifica l'articolo 2135 del codice civile concernente la definizione di imprenditore agricolo;
1-ter.4 Cimadoro, che prevede l'istituzione di un fondo nazionale destinato a finanziare gli investimenti nel settore dell'efficienza energetica, delle energie rinnovabili e delle nuove tecnologie;
1-ter.01 Servodio, che prevede l'erogazione di un credito di imposta agli imprenditori agricoli per investimenti nel settore delle agroenergie;
1-ter.02 Servodio, che prevede l'erogazione di incentivi a favore delle imprese agricole per la produzione di biometano;
1-ter.03 Servodio, che prevede incentivi alle imprese agricole e forestali per la produzione di energia termica da biomasse di origine agricola;
1-ter.04 Servodio, finalizzato all'individuazione e promozione dei distretti agroenergetici;
1-septies.2 Federico Testa, che prevede disposizioni in materia di concessioni di grandi derivazioni d'acqua per uso idroelettrico;
1-decies.01 Lulli, che dispone la separazione proprietaria della rete di trasporto e degli stoccaggi di gas naturale dalla società ENI spa;
2.01 Cimadoro, che reca disposizioni in materia di incentivi per l'efficienza energetica degli edifici;
3.02 Mereu, che prevede la proroga del termine per l'assegnazione da parte della regione Sardegna della concessione per la gestione della miniera di carbone del Sulcis e la produzione di energia elettrica mediante cattura e stoccaggio di CO2, nonché gli analoghi 3. 07 e 3.06 Fadda (che disciplina altresì i contenuti e i criteri della procedura di gara);
3.03 Sanga, che modifica la disciplina relativa alla addizionale all'accisa sull'energia elettrica;
3.04 Froner, che reca modifiche ad una norma del decreto incentivi volta ad attribuire contributi per l'acquisto di battelli alimentati ad energia solare;
3.05 Fadda, che prevede la reviviscenza della disposizione - abrogata dall'articolo 27 della legge n. 99 del 2010 - che condizionava il rilascio dell'autorizzazione alla costruzione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili all'obbligo di rimessa in pristino dei luoghi a carico dell'esercente;
3.08 Fadda, che prevede l'abrogazione di norme della legge n. 99 del 2010 che disciplinavano le procedure relative al rilascio delle autorizzazioni per la costruzione di impianti eolici ubicati in mare;

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3.09 Fadda, che prevede il riconoscimento di una compensazione sui consumi energetici in favore delle imprese localizzate in Sardegna;
3.0.10 Fadda, che prevede tariffe agevolate per la fornitura di energia elettrica in favore delle famiglie svantaggiate residenti in Sardegna.

Andrea LULLI (PD), osservato che le disposizioni contenute sul provvedimento toccano una vastità di materie, a suo parere le citate proposte emendative dovrebbero essere valutate come pienamente ammissibili.

Manuela DAL LAGO, presidente, sottolinea che l'esame sull' ammissibilità è stato effettuato con molta cautela, e ricorda altresì che l'esame del provvedimento di urgenza dovrà essere concluso nella giornata di domani.

Paolo FADDA (PD), pur nella consapevolezza dei criteri maggiormente stringenti adottati dalla Camera dei deputati nei giudizi di ammissibilità, sottolinea che proposte emendative da lui presentate sono state giudicate ammissibili in prima lettura dal Senato e riguardano una materia di grande rilievo, concernente gli elevati costi dell'energia che sono costretti a sostenere gli abitanti della Sardegna.

Manuela DAL LAGO, presidente, nel ribadire la diversità dei regolamenti dei due rami del Parlamenti in merito al giudizio di ammissibilità, sottolinea che gli emendamenti sono stati valutati nel rigoroso rispetto dei criteri vigenti presso la Camera dei deputati e da questo punto di vista sono state segnalate le criticità. Consapevole del clima collaborativo e costruttivo tra le diverse forze politiche presenti all'interno della Commissione attività produttive, ricorda di avere ascoltato con molta attenzione l'intervento svolto dall'onorevole Fadda nella seduta di ieri sulle questioni relative al Sulcis e alla Sardegna, condividendone lo spirito. Ritiene che dopo la pausa estiva queste problematiche potranno essere efficacemente affrontate.

Paolo FADDA (PD) ribadisce che si tratta di questioni di importanza strategica per la Sardegna e chiede al Governo un impegno preciso ad affrontare le questioni poste nelle sue proposte emendative.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA ricorda che il decreto-legge in esame è stato presentato in esecuzione di una sentenza della Corte costituzionale e fa presente che nel corso dell'esame al Senato sono state approvate modifiche volte a riordinare alcune scadenze relative alle fonti rinnovabili. Aggiunge che i tempi della interruzione estiva dei lavori parlamentari mettono a rischio il decreto nel caso di ulteriori modifiche al provvedimento. Dichiara tuttavia che il Governo si impegna ad affrontare, dopo la pausa estiva, le questioni urgenti poste dal deputato Fadda all'interno di un provvedimento relativo alla concorrenza o di altri provvedimenti sulle fonti rinnovabili che saranno esaminati dalla Commissione. Con riferimento alla regione Sardegna, assicura che il Governo sta lavorando per raggiungere gli obiettivi relativi alla Carbonsulcis e che sarebbe senz'altro accolto un ordine del giorno su questa materia.

Alberto TORAZZI (LNP), nel condividere le questioni poste dal collega Fadda relativamente al Sulcis, assicura sin d'ora che sottoscriverà un eventuale ordine del giorno che impegni il Governo ad affrontare sollecitamente le problematiche del Sulcis.

Luigi LAZZARI (PdL) invita i colleghi a tenere distinto il merito delle questioni dalle contingenze politiche. Ritiene che sulle ragioni esposte dai colleghi della opposizione e, in particolare, dal deputato Fadda, maggioranza e opposizione possano trovarsi d'accordo ad approfondire le problematiche. Nel comprendere che l'opposizione deve svolgere il proprio ruolo e difendere le proposte emendative presentate, ritiene positivo l'impegno preso dal Governo di affrontare con tempestività le

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gravi problematiche esposte dal collega Fadda.

Ludovico VICO (PD) esprime forti riserve sulla individuazione di elementi critici in ordine all'ammissibilità in relazione alle proposte emendative indicate che, con tutta evidenza, rientrano pienamente nell'oggetto del provvedimento in esame, come definito dal titolo; l'eventuale dichiarazione di inammissibilità potrebbe costituire un grave precedente.

Federico TESTA (PD), pur comprendendo e, in parte, condividendo le considerazioni del collega Lazzari, rileva come la decisione dell'opposizione di presentare numerosi emendamenti sia connessa con la decisione della maggioranza e del Governo di impedire qualsiasi modifica del provvedimento in esame. Esprime, inoltre, perplessità sulla individuazione di elementi critici sull'ammissibilità del suo emendamento 1-septies.2, che reca disposizioni in materia di concessioni di grandi derivazioni d'acqua per uso idroelettrico, atteso che il decreto-legge in esame contiene norme di analogo tenore. Auspica, pertanto, una ulteriore riflessione in merito.

Mauro LIBÈ (UdC) ricorda come il relatore, rispondendo a una sua precisa domanda nella scorsa seduta, abbia espresso la disponibilità della maggioranza a valutare nel merito gli emendamenti presentati. Tuttavia, tale disponibilità è purtroppo smentita dall'odierno atteggiamento della maggioranza e del Governo. Auspica, comunque, che ciò non impedisca un serio confronto sul contenuto del decreto-legge in esame, al fine di consentire, quanto meno, l'elaborazione di ordini del giorno condivisi, con i quali impegnare il Governo ad affrontare alcune delle questioni su cui vertono le proposte emendative presentate.

Andrea LULLI (PD) rileva che, se vi fosse da parte della maggioranza e del Governo la disponibilità a modificare il provvedimento in esame, le proposte emendative dell'opposizione potrebbero essere certamente ridotte in misura significativa. Chiede, pertanto, al relatore e al rappresentante del Governo se esista tale disponibilità. Ritiene, inoltre, che il merito del provvedimento in esame e, dunque, la sua eventuale non modificabilità debbano essere tenuti distinti da una eventuale valutazione di ammissibilità degli emendamenti presentati: non è accettabile, infatti, che la blindatura del decreto-legge in esame si traduca nella dichiarazione di inammissibilità di emendamenti che, con ogni evidenza, attengono all'oggetto del provvedimento.

Manuela DAL LAGO, presidente, ribadisce le valutazioni espresse in ordine alla criticità rilevata in alcune delle proposte emendative presentate, sottolineando come tali valutazioni discendano dalla rigorosa applicazione del regolamento e, pertanto, nulla abbiano a che fare con la eventuale contrarietà della maggioranza o del Governo rispetto al contenuto di tali proposte.

Andrea LULLI (PD) ritiene che la eventuale dichiarazione di inammissibilità provocherebbe un forte dissenso da parte del suo gruppo.

Manuela DAL LAGO, presidente, in considerazione del fatto che la Conferenza dei capigruppo di ieri ha inserito nel calendario dell'Aula il decreto-legge al nostro esame e quindi è fatto obbligo alla Commissione di concluderne l'esame al più tardi entro la mattinata di domani con il conferimento del mandato, dopo l'acquisizione dei pareri di numerose Commissioni, nonché del numero delle proposte emendative presentate, propone alla Commissione questi due possibili percorsi:
1) i gruppi procedano alla segnalazione di cinque proposte emendative ciascuno sulle quali la Commissione possa procedere alla discussione e votazione, considerando le restanti respinte ai fini della ripresentazione in Aula;

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2) la Commissione decida di considerare tecnicamente respinti tutti gli emendamenti ai fini della loro ripresentazione e votazione in Aula.

Chiede quindi il parere del relatore in relazione a tali due possibilità.

Alberto TORAZZI (LNP), relatore, osserva, rivolto al collega Lulli, che purtroppo i tempi a disposizione della Commissione non consentono un confronto approfondito sul contenuto del provvedimento in esame e sull'opportunità di eventuali modifiche, diversamente da quanto avvenuto spesso su altri progetti di legge all'esame della Commissione. Concorda, pertanto, con la proposta del presidente di considerare gli emendamenti presentati come respinti ai fini della eventuale ripresentazione in Assemblea.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA sottolinea come non vi sia, da parte del Governo, alcuna chiusura pregiudiziale nei confronti delle questioni sollevate negli emendamenti presentati. Peraltro, i tempi a disposizione del Parlamento prima della pausa estiva renderebbe problematica una eventuale terza lettura da parte del Senato. In ogni caso, ribadisce la disponibilità del Governo ad accogliere ordini del giorno sull'adozione di iniziative normative o di provvedimenti amministrativi volti a risolvere le questioni su cui vertono alcune delle proposte emendative presentate.

Mauro LIBÈ (UdC), nell'annunciare la disponibilità del suo gruppo a considerare tecnicamente respinte le proposte emendative presentate ai fini della loro ripresentazione in Assemblea, e preannunciando il ritiro dell'emendamento 3.02 Mereu, che presenta profili di criticità, giudica grave, a fronte della rilevanza delle questioni affrontate nel provvedimento in esame, il riferimento del rappresentante del Governo alla prossima interruzione dei lavori parlamentari.

Andrea LULLI (PD) annuncia il ritiro delle proposte emendative presentate dai deputati del suo gruppo che presentano profili critici, ovvero Servodio 1.74, 1.78, 1-ter.01, 1-ter.02, 1-ter.03 e 1-ter.04, Federico Testa 1-septies.2, Lulli 1-decies.01, Sanga 3.03, Froner 3.04 e Fadda 3.05, 3.06, 3.07, 3.08, 3.09 e 3.010, ai fini della loro eventuale ripresentazione in Assemblea. Ribadisce, in ogni caso, la propria perplessità in ordine ai criteri impiegati nella valutazione di tali proposte, sottolineando come l'eterogeneità dei decreti-legge non possa certo essere imputata all'opposizione. Ritiene, inoltre, che la scelta di non modificare il decreto-legge in esame costituisca un errore politico. Rileva, infine, come l'ostinata volontà della maggioranza di accelerare l'iter di progetti di legge che non rappresentano certamente una priorità per il Paese finisca, inevitabilmente, per privare il Parlamento della possibilità di esaminare provvedimenti assai più rilevanti, costringendo l'opposizione ad assumere atteggiamenti ostruzionistici su tutti i progetti di legge all'esame della Camera, con un evidente rischio di inasprimento del confronto politico.

Ignazio MESSINA (IdV), pur esprimendo riserve sulla proposta avanzata dal Presidente e accolta dai gruppi di maggioranza di respingere in questa sede il complesso degli emendamenti per consentirne la ripresentazione in Assemblea affinché sia possibile rinviare a tale sede un approfondito esame delle specifiche proposte emendative che i gruppi intendano ivi segnalare, accede alla stessa stigmatizzando tuttavia l'intransigente condotta del Governo e dei gruppi di maggioranza che non ha reso possibile apportare i necessari miglioramenti al contenuto del decreto-legge in esame. Al riguardo, rileva che il provvedimento presenta questioni delicate e di particolare rilievo per le sorti del Paese, che non potranno essere disconosciute o trascurate nel prosieguo dell'esame del provvedimento. Annuncia il ritiro delle proposte emendative Cimadoro 1-ter.4 e 2.01.

Aldo DI BIAGIO (PdL), annuncia il ritiro della sua proposta emendativi 1.71.

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Paolo FADDA (PD), nel richiamare l'importanza dell'impegno assunto dal Sottosegretario in ordine alla realizzazione della centrale del Sulcis, auspica la tempestiva e puntuale attuazione dei propositi espressi in tal senso dal rappresentante del Governo.

Manuela DAL LAGO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, propone di considerare respinte tutte le proposte emendative presentate.

La Commissione concorda.

La seduta termina alle 19.45.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 28 luglio 2010. - Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO. - Interviene il sottosegretario allo sviluppo economico Stefano Saglia.

La seduta comincia alle 19.45.

Schema di decreto legislativo recante modifiche al codice della proprietà industriale, di cui al decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30.
Atto n. 228.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento e conclusione - Parere favorevole con condizioni e osservazione).

La Commissione prosegue l'esame rinviato nella precedente seduta pomeridiana.

Manuela DAL LAGO, presidente, comunica che sono pervenuti i rilievi della Commissione Bilancio sull'atto n. 228.

Stefano ALLASIA, relatore, formula una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazione (vedi allegato 2).

Andrea LULLI (PD), esprime forti perplessità in relazione alla condizione di cui alla lettera a) ritenendo che possa creare notevoli problemi alle piccole e medie imprese, al contrario di quella che è la sua finalità, provocando contenziosi imprevedibili.

Stefano ALLASIA, relatore, rassicura il collega Lulli, poiché la condizione è stata pensata proprio per fornire garanzie e tutele alle piccole imprese artigiane; riterrebbe quindi opportuno mantenerla all'interno del parere da votare.

Alberto TORAZZI (LNP), sottolinea che la condizione di cui alla lettera a) è finalizzata ad estendere la protezione anche a quei prodotti non protetti da brevetti o marchi in favore di quei piccoli produttori che non hanno i mezzi necessari per procedere alle relative registrazioni.

Andrea LULLI (PD), mantiene le proprie perplessità in relazione alla condizione citata, poiché non si identificano fattispecie ben definite e i rischi di contenzioso sono notevolissimi.

Ludovico VICO (PD), ritiene improprio prevedere la protezione per quei prodotti - definiti in modo generico look-alike, in mancanza di una registrazione formale di brevetto o marchio.

Manuela DAL LAGO, presidente, invita il relatore a riformulare il dispositivo della lettera a) in modo da venire incontro ai rilievi indicati dai colleghi, che ritiene fondati.

Stefano ALLASIA, relatore, formula una nuova proposta di parere, con la quale viene indicato un margine temporale in relazione alla durata necessaria ai segni distintivi non registrati per ottenere la protezione (vedi allegato 3).

Laura FRONER (PD), a nome del proprio gruppo, dichiara voto di astensione sulla proposta del relatore.
Esprime apprezzamento per il fatto che in premessa vi sia un riferimento che recepisce le osservazioni in merito all'istituzione di un fondo brevetti a livello

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nazionale. Confida che il Governo possa riconoscere che, senza uno stanziamento di risorse, non vi è possibilità di sostenere le spese di brevetto. Esprime apprezzamento altresì per la lettera b) delle condizioni mentre manifesta notevoli perplessità sulla lettera a), ritenendo che possa essere fonte di contenziosi senza ottenere l'obiettivo di tutela del marchio.

Ignazio MESSINA (IdV) ritiene che il fenomeno di look alike possa legittimare il brevetto non registrato consentendone pericolosamente l'uso esclusivo da parte di un imprenditore. Osserva che, se un imprenditore non intende registrare un brevetto, significa che non è interessato alla sua tutela. Nel manifestare serie perplessità sulla portata giuridica del contenuto della lettera a) delle condizioni, dichiara voto contrario.

Savino PEZZOTTA (UdC) si associa alle perplessità manifestate dai colleghi precedentemente intervenuti sulla lettera a) delle condizioni, che giudica pericolosa; ritiene che l'ulteriore formulazione del parere volta ad introdurre un periodo di almeno cinque anni per l'uso in funzione distintiva dei segni distintivi non registrati, non possa offrire garanzie per escludere un'applicazione distorsiva della disposizione che si vuole introdurre. Dichiara, quindi, a nome del proprio gruppo, voto contrario sulla proposta di parere del relatore.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore come riformulata.

Sull'ordine dei lavori.

Andrea LULLI (PD) sottolinea che, da notizie non verificate, il Governo non avrebbe dato seguito alle condizioni poste nel parere deliberato dalla Commissione attività produttive sull'atto n. 213 (cosiddetto decreto stoccaggi). In particolare, non sarebbero rispettate le condizioni poste in merito alla posizione dominante dell'Eni. Auspica si tratti di notizie non fondate; in caso contrario, si porrebbe un problema serio nella dinamica istituzionale dei rapporti tra Governo e Parlamento.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA comunica che il decreto stoccaggi sarà esaminato il prossimo 29 luglio dal Consiglio dei ministri. In quella sede, si potrà verificare se il Governo avrà rispettato le condizioni poste nel parere deliberato dalla Commissione.

Manuela DAL LAGO, presidente, assicura che vigilerà sul recepimento da parte del Governo del parere espresso dalla Commissione attività produttive.

La seduta termina alle 20.30.