CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 gennaio 2010
275.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 27 gennaio 2010.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.05 alle 15.20.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 27 gennaio 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 15.20.

Contributo previdenziale integrativo dovuto dagli esercenti attività libero-professionali iscritti in albi ed elenchi.
C. 1524 Lo Presti.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 3 dicembre 2009.

Silvano MOFFA, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri delle competenti Commissioni sul nuovo testo della proposta di legge in esame, come risultante dagli emendamenti approvati: le Commissioni I,

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VI, VIII, X, XII e XIII hanno espresso parere favorevole, la II Commissione ha espresso nulla osta, mentre la V Commissione ha espresso parere favorevole con condizione. Ricorda, altresì, che nelle precedenti sedute il relatore e diversi rappresentanti di gruppo hanno prospettato l'attivazione delle procedure per il trasferimento in sede legislativa del provvedimento. Avverte, infine, che il relatore ha presentato l'emendamento 1.200 (vedi allegato 1), finalizzato a recepire la condizione della V Commissione.

Giuliano CAZZOLA (PdL), relatore, illustra il suo emendamento 1.200, che mira a recepire una condizione posta dalla V Commissione in sede di espressione del parere, che giudica condivisibile anche sotto il profilo del merito.

La Commissione approva l'emendamento 1.200 del relatore.

Silvano MOFFA, presidente, considerati gli orientamenti emersi in Commissione nel corso dell'esame del provvedimento e alla luce dell'avvenuta approvazione dell'emendamento di recepimento della condizione della V Commissione, si riserva di trasmettere alla Presidenza della Camera la richiesta di trasferimento in sede legislativa del nuovo testo della proposta di legge n. 1524, come risultante dagli emendamenti approvati, una volta verificata la sussistenza dei requisiti prescritti dall'articolo 92, comma 6, del Regolamento.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Norme concernenti i ruoli e le carriere del personale del Corpo di polizia penitenziaria.
C. 1022 Carlucci, C. 1542 Tassone, C. 1768 Cassinelli, C. 2486 Catanoso, C. 2961 Vitali.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Antonino FOTI (PdL), relatore, osserva che le abbinate proposte di legge in esame recano norme concernenti i ruoli tecnici e la carriera del personale del Corpo di polizia penitenziaria.
Osserva che, secondo quanto evidenziato nelle relazioni illustrative, l'intervento normativo si rende necessario al fine di superare alcune incongruenze che si sono venute a creare nelle normativa di settore, che vede il personale penitenziario, oltretutto da sempre caratterizzato da una situazione di carenza di organico, penalizzato sotto vari profili di carattere giuridico ed economico.
Passando a considerare il contenuto di tali proposte normative, evidenzia che la proposta di legge n. 1022 dispone una serie di misure per l'istituzione dei ruoli tecnici di polizia penitenziaria, il riordino delle carriere del personale, l'istituzione del ruolo dei dirigenti del Corpo di polizia penitenziaria nonché una disposizione per l'edilizia residenziale per il personale penitenziario, volta ad agevolare l'attività del personale fuori sede (articolo 6).
Più specificamente, l'articolo 2 prevede il riordino delle carriere del personale del Corpo di polizia penitenziaria con funzioni di polizia, mentre il successivo articolo 3 istituisce il ruolo dei dirigenti. Infine, l'articolo 4 permette l'inquadramento nelle corrispondenti qualifiche dell'Amministrazione dello Stato del personale dell'Amministrazione penitenziaria che non intenda transitare nei ruoli del Corpo di polizia penitenziaria.
Osserva che la proposta di legge n. 2486 contiene una delega al Governo ad adottare, entro 3 mesi dalla data di entrata in vigore del provvedimento, uno o più decreti legislativi per istituire e disciplinare l'ordinamento dei ruoli tecnici del Corpo di polizia penitenziaria, nei quali confluiscono il personale di ruolo del comparto Ministeri del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (DAP) e del Dipartimento per la giustizia minorile (DGM) del Ministero della giustizia, nonché gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria che abbiano svolto mansioni amministrative nell'ambito dell'Amministrazione

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penitenziaria o della giustizia minorile per almeno tre anni. La proposta di legge in esame quindi, ha lo scopo di operare un'equiparazione totale - numerica, economica e giuridica - del richiamato personale attraverso l'istituzione dei ruoli tecnici, peraltro presenti negli altri corpi delle Forze di polizia (Polizia dello Stato e Corpo forestale dello Stato).
Fa notare che la delega deve attenersi ai seguenti criteri e principi direttivi (articolo 1): revisione delle qualifiche attraverso il massimo accorpamento possibile, prevedendo all'interno di ciascuna di esse la specificazione del particolare settore dell'amministrazione al quale il personale è preposto, e inquadramento economico e giuridico alla corrispondente qualifica del Corpo di polizia penitenziaria; previsione del ruolo dirigenziale degli psicologi e dei medici del Corpo di polizia penitenziaria; individuazione della pianta organica del personale dei ruoli tecnici del Corpo di polizia penitenziaria; individuazione di criteri obiettivi per l'avanzamento di carriera secondo il principio dello scrutinio per merito comparativo in ragione degli incarichi espletati, delle responsabilità assunte e dei percorsi di formazione seguiti nel corso della carriera lavorativa anche pregressa nel comparto Ministeri; istituzione di una dirigenza unica dei ruoli tecnici del corpo di polizia penitenziaria, suddivisa in dirigente, dirigente superiore e dirigente generale, secondo l'organico determinato dalla tabella A allegata alla proposta di legge in esame. Possono accedere ai ruoli tecnici il personale di ruolo del comparto Ministeri del DAP e del DPG e il personale del Corpo di polizia penitenziaria che opera presso il centro elaborazione dati e i servizi informatici dell'Amministrazione penitenziaria o che ha svolto compiti amministrativi nell'ambito di uffici, istituti e servizi del DPG, da almeno tre anni, previa domanda da presentare all'amministrazione di competenza entro due mesi dalla data di entrata in vigore della legge (articolo 2).
Osserva che le proposte di legge nn.1542 e 2961, di contenuto in buona misura analogo, hanno lo scopo di ridefinire, modificando la disciplina contenuta nel decreto legislativo 21 maggio 2000, n. 146, i ruoli direttivi, ordinario e speciale, del Corpo di Polizia penitenziaria, equiparando gli stessi ai corrispondenti ruoli dei commissari della Polizia di Stato (e al Corpo forestale dello Stato, come indicato nella proposta di legge n. 2961), così come regolati dal decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 334, al fine di porre fine ad una sperequazione tra i ruoli del Corpo di polizia penitenziaria e quelli della Polizia di Stato (e del Corpo forestale dello Stato secondo quanto riportato nella proposta di legge n. 2961).
Evidenzia che le proposte di legge in esame, intervenendo come novelle al decreto legislativo n. 146 del 2000, provvedono a riordinare, come sottolineato nella relazione illustrativa, gli organici del Corpo di polizia penitenziaria. In particolare: si elimina la qualifica di vice commissario penitenziario all'interno del ruolo direttivo ordinario, fissando allo stesso tempo la dotazione organica del ruolo stesso in 515 unità (articolo 1 della proposta di legge n. 1542; articolo 1, comma 1, lettera n), della proposta di legge n. 2961); si individuano le funzioni dirigenziali del Corpo di polizia penitenziaria nonché le articolazioni del ruolo dei dirigenti (articolo 2 della proposta di legge n. 1542); si disciplinano le procedure per l'accesso alle nomine dei vari livelli dirigenziali e direttivi, in special modo definendo le modalità di accesso alla qualifica iniziale del ruolo direttivo speciale (articoli da 4 a 15 della proposta di legge n. 1542; articolo 1, comma 2, della proposta di legge n. 2961).
Osserva che la proposta di legge n. 2961, invece (articolo 1, comma 1, lettere h)-m)), provvede ad articolare le progressioni del ruolo direttivo speciale.
Evidenzia che entrambe le proposte di legge, inoltre, recano modifiche alla disciplina inerente agli organi competenti alla compilazione del rapporto informativo per il personale direttivo ordinario in servizio presso gli istituti penitenziari (articolo 16 della pdl 1542 e articolo 1, comma 3, della pdl 2961).

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Infine, segnala che l'articolo 20, comma 1, della proposta di legge n. 1542 innalza, a decorrere dalla data di entrata in vigore della proposta di legge in esame, i limiti di età per il collocamento a riposo d'ufficio del personale appartenente ai ruoli dei commissari e dei dirigenti del Corpo di polizia penitenziaria al raggiungimento di specifici limiti di età, in relazione alla qualifica rivestita. In particolare, il collocamento opera: a 65 anni di età per il dirigente generale; a 63 anni di età per il dirigente superiore; a 60 anni per le qualifiche inferiori.
Fa notare, infine, che lo stesso articolo, stabilisce il collocamento a riposo d'ufficio degli appartenenti al ruolo direttivo speciale del Corpo di polizia penitenziaria al compimento del sessantesimo anno di età.

Silvano MOFFA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Norme sul riconoscimento e sulla promozione del diritto alla formazione e allo sviluppo professionale.
C. 1079 Bobba, C. 2418 Cazzola, C. 2610 Delfino.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 14 gennaio 2010.

Silvano MOFFA, presidente, comunica che sono stati presentati emendamenti riferiti al testo unificato delle proposte di legge in titolo (vedi allegato 2).

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, si riserva di esprimere nella prossima seduta il parere sui numerosi emendamenti presentati, considerata la necessità di approfondirne il contenuto. Proprio al fine di offrire i necessari chiarimenti al riguardo, chiede, quindi, se qualcuno dei presentatori intenda illustrarli.

Guido BONINO (LNP) non ritiene necessario procedere all'illustrazione dei suoi emendamenti, atteso che essi presentano un contenuto più formale che sostanziale. Si rimette, pertanto, al parere che il relatore intenderà esprimere su di essi.

Teresio DELFINO (UdC) illustra gli emendamenti da lui presentati, facendo notare che essi non intendono stravolgere il contenuto del provvedimento in esame, ma solo estenderne in una certa misura l'ambito di applicazione.

Giuliano CAZZOLA (PdL) preannuncia il ritiro del suo emendamento 1.48, ritenendo preferibile il riferimento alle istituzioni formative.

Silvano MOFFA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per la tutela dei lavoratori dello spettacolo, dell'intrattenimento e dello svago.
C. 762 Bellanova, C. 1550 Ceccacci Rubino, C. 2112 Borghesi, C. 2654 Delfino.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 12 gennaio.

Silvano MOFFA, presidente, comunica che sono stati presentati emendamenti riferiti al testo unificato delle proposte di legge in titolo (vedi allegato 3). Prospetta, peraltro, l'opportunità di rinviare alla prossima settimana l'esame degli stessi, considerato che è imminente la ripresa dei lavori dell'Assemblea, concernenti l'esame del disegno di legge collegato alla manovra finanziaria in materia lavoro (1441-quater-B).

La Commissione conviene.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.45.

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COMITATO DEI NOVE

Mercoledì 27 gennaio 2010.

Delega al Governo in materia di lavori usuranti e di riorganizzazione di enti, misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.
C. 1441-quater-C Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

Il comitato dei nove si è riunito dalle 16.30 alle 16.45.