CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 novembre 2009
249.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 19 novembre 2009. - Presidenza del vicepresidente Salvatore MARGIOTTA. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture ed i trasporti Mario Mantovani.

La seduta comincia alle 14.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria per l'anno 2010).
C. 2936 Governo, approvato dal Senato.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012 e relativa nota di variazione.
C. 2937 Governo, approvato dal Senato e C. 2937-bis.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2010 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2010.
Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2010 (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazione alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

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La Commissione inizia l'esame congiunto.

Salvatore MARGIOTTA, presidente, ricorda che la Commissione è chiamata ad esaminare, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, i disegni disegno di legge C. 2936 (legge finanziaria 2010), il disegno di legge C. 2937 (Bilancio dello Stato per il 2010 e Bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012) e la relativa nota di variazione C. 2937-bis, approvati dal Senato. L'esame si concluderà con la trasmissione alla Commissione bilancio di una relazione e con la nomina di un relatore, il quale potrà partecipare alle sedute di quella Commissione.
In particolare, per quanto riguarda il disegno di legge di bilancio, la Commissione esaminerà lo stato di previsione della spesa della Tabella n. 2, stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2010, limitatamente alle parti di competenza, della Tabella n. 9, stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2010 e della Tabella n. 10, stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2010, limitatamente alle parti di competenza.
La Commissione, oltre ad essere chiamata a trasmettere una relazione alla V Commissione su ciascuno stato di previsione, esaminerà anche gli eventuali emendamenti riferiti alle parti di sua competenza del disegno di legge di bilancio. A tale proposito ricorda che, ai sensi dell'articolo 121, comma 1, del Regolamento, gli emendamenti proponenti variazioni compensative all'interno dei singoli stati di previsione devono essere presentati presso le Commissioni in sede consultiva. Gli emendamenti approvati saranno inseriti nella relazione approvata dalla Commissione, mentre gli emendamenti respinti potranno essere successivamente ripresentati, ai sensi dell'articolo 121, comma 4, del Regolamento, nel corso dell'esame in Assemblea.
Potranno inoltre essere presentati e votati in Commissione anche emendamenti concernenti variazioni non compensative ovvero variazioni compensate non all'interno del medesimo stato di previsione. Anche tali emendamenti, ove approvati, saranno inseriti nella relazione della Commissione. Nel caso in cui tali ultimi emendamenti fossero respinti, è invece necessario che gli stessi vengano ripresentati alla Commissione bilancio, anche al solo fine di consentire a quest'ultima di respingerli ai fini della ripresentazione in Assemblea.
Analoghe regole di esame si applicano anche agli eventuali emendamenti riferiti alle parti di competenza della Commissione del disegno di legge finanziaria per l'anno 2010. Nelle Commissioni in sede consultiva potranno comunque essere presentati e votati emendamenti per le parti del disegno di legge finanziaria di rispettiva competenza. Tali emendamenti, ove approvati, saranno inseriti nella relazione della Commissione; ove respinti, è invece necessario che gli stessi vengano ripresentati alla Commissione bilancio. Peraltro, anche in questo caso, è comunque ammissibile la presentazione degli emendamenti all'articolato della finanziaria direttamente in Commissione bilancio.
Per quanto concerne la formulazione e l'ammissibilità degli emendamenti al disegno di legge di bilancio e al disegno di legge finanziaria, i criteri applicabili sono quelli indicati dal Regolamento della Camera e dalla legislazione vigente.
La valutazione circa l'ammissibilità degli emendamenti presentati nell'ambito dell'esame in sede consultiva sarà effettuata dai presidenti delle medesime Commissioni prima che gli stessi vengano esaminati e votati, secondo le previsioni del Regolamento della Camera e della legislazione vigente in materia.
Con riferimento alla presentazione degli ordini del giorno ricordo che presso le Commissioni di settore devono essere presentati tutti gli ordini del giorno riferiti alle parti di rispettiva competenza del disegno di legge di bilancio e del disegno di legge finanziaria. Gli ordini del giorno concernenti l'indirizzo globale della politica economica devono invece essere presentati

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direttamente in Assemblea; gli ordini del giorno respinti dalle Commissioni di settore o non accolti dal Governo possono essere ripresentati in Assemblea.
Da ultimo, per quanto attiene all'organizzazione dei lavori, ricorda che, secondo quanto stabilito dalla Conferenza dei Presidenti di gruppo, la Commissione dovrà concludere il proprio esame dei documenti di bilancio entro la giornata di mercoledì 25 novembre prossimo, mentre il termine per la presentazione delle proposte di relazioni e di emendamenti ed ordini del giorno dovrebbe essere fissato, qualora concordino i rappresentanti dei gruppi, nella riunione dell'Ufficio di presidenza, convocata al termine della seduta, per martedì 24 novembre 2009, alle ore 14.

Agostino GHIGLIA (PdL), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimersi sul disegno di legge finanziaria e sul bilancio di previsione per l'anno finanziario 2010. Svolge, pertanto, una relazione congiunta su tali provvedimenti, già approvati in prima lettura al Senato, distinguendo il complesso delle misure nelle quali si estrinseca la manovra nei tre grandi settori (infrastrutture, ambiente e protezione civile) di competenza della VIII Commissione. Tuttavia, prima di passare all'esame delle relative tabelle, svolge alcune brevi osservazioni di carattere politico, indispensabili - a suo avviso - per apprezzare la portata della manovra, nonché gli effetti che da tale manovra discendono anche per i settori di competenza della Commissione.
Innanzitutto sottolinea che la prospettiva di finanza pubblica delineata nei documenti di bilancio per il prossimo triennio registra il superamento del punto di minimo di una crisi economica e finanziaria molto forte, e i primi sintomi di una ripresa segnalata anche da autorevoli istituzioni internazionali.
In un contesto generale caratterizzato da elevata incertezza sulle prospettive economiche, il Governo in questi mesi ha scelto un atteggiamento di prudenza per evitare effetti indesiderati di manovre espansive sulle variabili macroeconomiche. Chiuso l'esercizio 2009, non è stato ritenuto opportuno operare una correzione sui conti pubblici del 2010. Il percorso di risanamento delle finanze pubbliche riprenderà nel 2011, quando la fase ciclica sarà più favorevole, e proseguirà nel 2012 e nel 2013.
I quadri riassuntivi del bilancio e gli allegati al disegno di legge finanziaria forniscono il quadro di quanto detto. Sul conto consolidato della pubblica amministrazione, la manovra in esame non produce effetti per il triennio. In termini di amministrazioni centrali, ossia il bilancio dello Stato, il quadro riepilogativo del bilancio 2010, posto a confronto con il bilancio assestato del 2009, mostra un miglioramento del deficit - saldo netto da finanziare - di circa 8,5 miliardi. Tale miglioramento è il risultato di una riduzione delle spese correnti di 2 miliardi e delle spese in conto capitale di oltre 8 miliardi, da un lato, e, dall'altro, della riduzione delle entrate per circa 0,7 miliardi e di un aumento della spesa per interessi di oltre un miliardo.
Sul 2010, poi, l'effetto delle tabelle della legge finanziaria determina un peggioramento del saldo di circa 1,3 miliardi. In altre parole, le tabelle alla legge finanziaria producono effetti espansivi rispetto al saldo di bilancio a legislazione vigente, ma il saldo finale per il 2010 è migliore rispetto a quello risultante dall'assestamento 2009: rispetto ai 69,7 miliardi del 2009, le previsioni per il bilancio dello Stato, integrato con il disegno di legge finanziaria, portano a un saldo netto da finanziare per circa 62,4 miliardi.
Da quanto detto sembrerebbe emergere, con tutte le cautele derivanti da un'analisi limitata al bilancio dello Stato, che gli spazi per politiche redistributive operate mediante il bilancio dello Stato non siano molto ampi nel breve periodo. Nel medio e lungo termine, a livello di pubbliche amministrazioni, invece, molto si può attendere anche dal federalismo fiscale, in quanto l'attuazione del federalismo può determinare un incentivo a spendere meglio per aumentare i margini di intervento della politica. Per quanto

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riguarda il bilancio dello Stato, nonostante il quadro delineato, ulteriori margini di intervento possono derivare dalla revisione della spesa. A tal riguardo, segnala una novità recente di grande ausilio per il Parlamento. Si riferisco al Rapporto sulla spesa delle amministrazioni centrali dello Stato per l'anno 2009 elaborato dalla Ragioneria generale dello Stato. Si tratta di un copioso lavoro di analisi per comprendere meglio i meccanismi di formazione della spesa. Soltanto conoscendo tali meccanismi è possibile capire come ridurre la spesa aumentando la produttività e senza necessariamente ridurre la qualità dei servizi pubblici. L'auspicio è che tali strumenti conoscitivi vengano affinati e impiegati nei prossimi esercizi.
Quanto al disegno di legge finanziaria per il 2010, esso vede confermata l'impostazione semplificata già presentata nella manovra dello scorso anno, sia in quanto a contenuto normativo, sia in termini di effetti sui saldi di finanza pubblica. Rammentare, quindi, che la manovra ha visto anticipati buona parte dei suoi effetti dalle disposizioni previste dal decreto-legge n. 112 del 2008, con cui si è provveduto alla definizione dello scenario finanziario per il triennio 2009-2011. In coerenza con quanto disposto dall'articolo 1, comma 1-bis, del citato decreto-legge, come ribadito dal decreto-legge n. 78 del 2009, il disegno di legge finanziaria in esame contiene esclusivamente disposizioni strettamente attinenti al suo contenuto tipico, con l'esclusione di disposizioni finalizzate direttamente al sostegno o al rilancio dell'economia, nonché di carattere ordinamentale, microsettoriale e localistico.
La legge finanziaria è composta quindi da soli tre articoli, il cui contenuto è essenzialmente riconducibile a quello considerato più tipico della legge. Le norme contenute nel provvedimento in esame si limitano a fissare gli obiettivi dei saldi di bilancio - articolo 1 -, a disporre la proroga di norme di carattere tributario recanti regimi agevolati, a definire l'importo delle risorse destinate ai rinnovi contrattuali nonché l'importo dei trasferimenti destinati agli enti previdenziali - articolo 2 - e, infine, a stabilire l'importo da iscrivere nelle tabelle allegate - articolo 3 -.
Il disegno di legge è stato approvato in prima lettura dal Senato il 13 novembre 2009, con alcune modificazioni, tra cui possono essere indicati: lo stanziamento di risorse per incrementare i trattamenti economici del personale appartenente al comparto sicurezza-difesa, per lo svolgimento di progetti da parte del Consiglio nazionale delle ricerche e dell'ENEA, per il sostegno del made in Italy del settore agricolo, nonché per la proroga al luglio 2010 di alcune agevolazioni contributive per la previdenza agricola; l'istituzione della società «Difesa servizi spa» finalizzata allo svolgimento di attività negoziali correlate allo svolgimento dei compiti istituzionali dell'Amministrazione della Difesa; nonché la previsione di specifici benefici nei riguardi delle vittime del terrorismo.
Agli oneri derivanti dalle suddette disposizioni si fa fronte mediante norme di riduzione di alcune autorizzazioni di spesa e nuove entrate, concernenti tra l'altro il bioetanolo ed il biodiesel.
Per quanto riguarda gli aspetti di più stretta competenza della nostra Commissione, segnala in particolare, l'articolo 2, comma 7, che proroga per l'anno 2012 le agevolazioni IRPEF sulle spese sostenute per ristrutturazioni immobiliari, mentre il comma 8 proroga agli anni 2012 e successivi l'applicazione dell'aliquota IVA agevolata al 10 per cento nel medesimo settore.
Tra le modifiche introdotte nel corso dell'esame al Senato, ricorda il comma 34 dell'articolo 2, che modifica la disciplina del Fondo speciale di garanzia per l'acquisto della prima casa, istituito dall'articolo 13, comma 3-bis, del decreto-legge n. 112 del 2008, introducendo il concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, oltre a quello già previsto con il Ministro dell'economia e delle finanze, nonché l'intesa con la Conferenza unificata.
Il comma 37 esclude dal saldo del patto di stabilità interno per l'anno 2010 talune

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spese sostenute dai comuni abruzzesi colpiti dal sisma, per un importo complessivo non superiore a 15 milioni di euro. Si tratta, in particolare, degli investimenti degli enti locali per la tutela della sicurezza pubblica e degli interventi di carattere sociale diretti ad alleviare gli effetti negativi del sisma.
Il comma 43 assegna ulteriori 50 milioni di euro al Fondo per la tutela dell'ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio, istituito - presso il Ministero dell'economia e delle Finanze - dall'articolo 13, comma 3-quater del decreto legge n. 112 del 2008 con una dotazione pari a 60 milioni di euro per il 2009, 30 milioni per il 2010 e 30 milioni per il 2011.
Il comma 46 integra con 10 milioni di euro il Fondo della protezione civile istituito con l'articolo 6 del decreto legge 142/1991, destinando tale importo ai territori del Veneto e del Friuli Venezia Giulia colpiti da eccezionali eventi meteorologici il 6 giugno 2009.
Il comma 3 dell'articolo 3 approva l'entità degli stanziamenti di cui alla Tabella D, nella quale vengono rifinanziate alcune leggi di spesa di conto capitale recanti interventi di sostegno dell'economia. In particolare, segnala i seguenti rifinanziamenti: 160,1 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2010-2012 per l'erogazione di un contributo alla regione Calabria, per l'attuazione di interventi attinenti la tutela del patrimonio forestale e delle connesse infrastrutture civili; 12 milioni di euro per il solo anno 2009, per interventi relativi al completamento dei lavori di banchinaggio, dragaggio e raccordo stradale della diga foranea di Molfetta.
Con riferimento allo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, l'analisi relativa alle missioni di competenza della nostra Commissione, vale a dire la missione 14 (Infrastrutture pubbliche e logistica) e la missione 19 (Casa e assetto urbanistico) - evidenzia previsioni di spesa per complessivi 3.262,4 milioni di euro, con un decremento, rispetto alle previsioni assestate 2009 di 212 milioni di euro, pari al 6,1 per cento. Tale decremento è il risultato di due variazioni di segno opposto: l'incremento di 181,7 milioni di euro (7,2 per cento) registrato per la missione 14 e la riduzione degli stanziamenti della missione 19, pari a 393,7 milioni di euro (42,2 per cento).
La consistenza dei residui passivi presunti al 1o gennaio 2010 è valutata in 3.984,9 milioni di euro. Rispetto al dato assestato 2009, si registra una diminuzione dei residui, pari a 1.519 milioni di euro, corrispondente a circa il 28 per cento.
Nell'ambito della missione Infrastrutture, il 76,6 per cento delle risorse è concentrato nel programma 14.3 (opere strategiche) con 1.668,5 milioni di euro (+271,6 milioni di euro rispetto al dato assestato 2009) e nel programma 14.10 (edilizia statale e interventi speciali) con circa 416 milioni di euro.
Nell'ambito della missione Casa e assetto urbanistico, lo stanziamento complessivo è suddiviso tra il programma 19.2 (Politiche abitative) con 359,5 milioni di euro (-207,8 milioni di euro rispetto al dato assestato 2009) ed il programma 19.3 (Politiche urbane e territoriali) con 180,8 milioni di euro (-185,9 milioni di euro rispetto al dato assestato 2009).
All'interno delle citata missioni, vi sono inoltre programmi collocati nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze.
Si tratta di trasferimenti che per il programma 14.8 - quasi interamente assorbito da interventi in materia di edilizia sanitaria pubblica - assommano a 2.128,3 milioni di euro (+946,1 milioni di euro rispetto al dato assestato 2009) e per il programma 19.1 - edilizia abitativa - ammontano a 170,0 milioni di euro (+80,5 milioni di euro rispetto al dato assestato 2009).
Segnala, infine, che all'interno della missione 13 (Diritto alla mobilità), nell'ambito del programma 13.8 (Sostegno allo sviluppo del trasporto) figurano i capitoli relativi all'ANAS Spa: si tratta dei corrispettivi dovuti per le attività ed i servizi resi, con 308,8 milioni di euro (-48,1 milioni di euro rispetto al dato

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assestato 2009); delle somme da corrispondere all'ANAS in conseguenza della presa in carico dei tratti stradali dimessi dalle regioni, con 11,3 milioni di euro; nonché dei contributi in conto impianti da corrispondere all'ANAS per la realizzazione di un programma di investimenti per lo sviluppo e ammodernamento delle infrastrutture. Per tale ultimo capitolo si registra l'azzeramento degli stanziamenti (pari a 1.205,1 milioni di euro nell'assestato 2009) in virtù del termine dell'autorizzazione di spesa recata dal comma 1026 dell'articolo 1 della legge finanziaria 2007.
In linea generale, sottolinea che questo governo ha dato un forte slancio al Programma delle infrastrutture strategiche con diversi provvedimenti: dalla istituzione di un apposito Fondo per le infrastrutture, cui sono stati destinati oltre 12 miliardi di euro, alle misure acceleratorie per ridurre i tempi di realizzazione delle opere. La scelta lungimirante dell'Esecutivo è stata quella di allocare le risorse a favore delle opere già cantierabili, come il completamento del terzo valico ferroviario della Milano-Genova e la realizzazione dell'Alta velocità sulla linea Torino-Lione. Da ultimo, la delibera Cipe del 6 novembre scorso ha assegnato ingenti risorse, tra l'altro, al Ponte sullo stretto, alle opere per Expo 2015, al programma di piccole opere per il Mezzogiorno.
Quanto allo stato di previsione del Ministero dell'Ambiente, segnala che lo stanziamento complessivo di competenza per il 2010 reca una forte riduzione rispetto all'anno precedente, con spese per complessivi 737,8 milioni di euro, ed una riduzione di 546 milioni di euro (-42,5 per cento).
La consistenza dei residui passivi presunti al 1o gennaio 2010 è valutata complessivamente in circa 1.116,5 milioni di euro. Rispetto al dato assestato 2009, si registra una consistente riduzione dei residui, pari a 442,5 milioni di euro.
Le due missioni che assorbono la quasi totalità (93,1 per cento) delle risorse attribuite agli ambiti di competenza della VIII Commissione (Ambiente) sono: la missione 18 (Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente) con 595,9 milioni di euro, ripartiti sostanzialmente tra i programmi Conservazione dell'assetto idrogeologico, Prevenzione e riduzione integrata dell'inquinamento, Sviluppo sostenibile, Tutela e conservazione della fauna e della flora e salvaguardia della biodiversità, Vigilanza, prevenzione e repressione in ambito ambientale e Trattamento e smaltimento rifiuti e acque, bonifiche, tutela e gestione delle risorse idriche, e la missione 17 (Ricerca e innovazione) con 91,3 milioni di euro. Tale stanziamento è attribuito all'unico programma 17.3 (Ricerca in materia ambientale), all'interno del quale si segnalano i capitoli 3621 e 8831 con complessivi 86 milioni di euro, relativi all'ISPRA.
Tali dati sono confermati anche nell'ecobilancio, che il governo predispone a seguito della risoluzione parlamentare fin dal 2000. A decorrere dal 2008, inoltre, a perfezionamento del ciclo di esposizione dei dati contabili del bilancio dello Stato, è stato presentato, unitamente al Rendiconto generale dello Stato, anche un eco-rendiconto, finalizzato all'illustrazione sistematica delle risultanze della gestione delle risorse finanziarie destinate alla tutela dell'ambiente.
L'ecobilancio corrisponde in sostanza alla missione 18 interamente considerata (cioè non limitatamente alle sole risorse del Ministero dell'ambiente) e integrata con le risorse del programma 17.3 Ricerca in materia ambientale (collocato nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente).
Nell'ecobilancio, inoltre, le spese sono distinte in «interventi diretti» (attività poste in essere direttamente dalle Amministrazioni centrali dello Stato) e «risorse trasferite» (ad altri enti: regioni, enti locali, istituzioni private, imprese, ecc.) per attività di tutela ambientale. Per il 2010 l'ammontare delle risorse trasferite è pari a 443,3 milioni di euro, mentre per gli interventi diretti sono previsti 545,3 milioni.
Segnala, peraltro, che la delibera CIPE del 6 novembre scorso ha assegnato un miliardo di euro a valere sui fondi FAS al

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Ministero dell'ambiente e che nell'informativa svolta alla Camera il 12 novembre scorso, il sottosegretario Menia ha preannunciato un Piano nazionale straordinario per il rischio idrogeologico, da realizzarsi con tale contributo e con uno stanziamento di 254 milioni di euro dello stesso Ministero destinati alla difesa del suolo.
Quanto infine alla Protezione civile, ricorda che fanno parte della missione 8 (Soccorso civile) due soli programmi di interesse dell'VIII Commissione: 8.4 (Interventi per pubbliche calamità) e 8.5 (Protezione civile), collocati nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze.
Per tali programmi è prevista una dotazione complessiva di 2.212,3 milioni di euro, con un incremento di 403,1 milioni di euro rispetto all'assestato 2009 (+22,3 per cento). In tale ambito, segnalo, in particolare, il reintegro del Fondo di protezione civile, per il quale viene disposto uno stanziamento pari a 168,8 milioni di euro per il 2010 e 129,1 milioni di euro per gli anni seguenti.
In conclusione, ritiene che le misure proposte - tenuto conto del particolare momento di crisi in cui ancora ci troviamo - riescano a conciliare rigore e sviluppo: la stabilità dei conti, da un lato, e gli aiuti alle famiglie, alle imprese e in generale alle fasce più deboli, dall'altro, per far ripartire l'economia più velocemente, aumentando i consumi e agevolando gli investimenti.
Si riserva, quindi, di verificare gli elementi che emergeranno nel corso del dibattito in Commissione e di valutare gli eventuali emendamenti che saranno presentati, per poi procedere, anche acquisito l'orientamento del Governo, alla definitiva conclusione dell'esame del provvedimento, ai fini della predisposizione della relazione per la Commissione bilancio.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI si riserva di intervenire in sede di replica.

Salvatore MARGIOTTA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame dei provvedimenti in titolo ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Giovedì 19 novembre 2009.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.20 alle 14.35.

AUDIZIONI INFORMALI

Giovedì 19 novembre 2009.

Audizione di rappresentanti di Sorgenia e di E.on Italia Spa nell'ambito dell'esame degli atti comunitari riguardanti il Libro bianco sull'adattamento ai cambiamenti climatici e le Comunicazioni della Commissione in merito al riesame della politica ambientale 2008 e alla strategia per il 2009 dell'Unione europea per lo sviluppo sostenibile.

L'audizione informale è stata svolta dalle 14.35 alle 15.30.